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172 Donatella Bontempi PAESAGGI DELLA MEMORIA. Botanica funeraria nel Cimitero della Villetta a Parma All’incrocio degli assi si trova il luogo sacro dell’origine, per il quale passa, in ver cale, l’asse del mondo” 13 . L’orientamento preferito segue il percorso del sole e l’ingresso è rivolto a levante, con la prospe va del viale principale che guarda verso il tramonto, eventualmente ruotato in asse con la centuriazione. Altre volte prevalgono però ragioni di rapporto con la ci à o la rete viaria. La combinazione di più gure porta alla realizzazione di forme mis linee che perme ono di sommare il richiamo alle matrici geometriche primi ve oltre che di rispondere in modo più adeguato a diverse necessità funzionali, mentre il neoclassicismo è il riferimento s lis co principale per il cara ere di monumentalità, ma non è “l’opzione s lis ca a suggerire il po cimiteriale, poiché se è vero che il neoclassico può dare risposte ragionevoli ed e cien ai problemi organizza vi e costru vi di una grande necropoli, è anche vero che il sistema della reiterazione modulare dei por ci potrà in seguito, altre anto convenientemente, sos tuire ai colonna an chi il modello del chiostro, a ngendo quindi ai modi gura vi e costru vi di altre epoche ad altri s li” 14 . L’ar colazione dello spazio interno deriva dall’arche po medievale pisano: un campo adibito a sepoltura comune, delimitato da una teoria di por ci che individuano la misura dell’intero luogo e conferiscono dignità archite onica ed ar s ca al recinto, contenendo le opere d’arte: l’ordinamento monumentale è dedo o dall’ordinamento planimetrico. In seguito, tranne alcune eccezioni (ad esempio il Van niano di Brescia, realizzato in fasi successive ma secondo un proge o unitario stabilito dall’inizio), il susseguirsi nel tempo degli ampliamen ha comportato negli impian maggiori una perdita di unitarietà archite onica, rendendo di cile leggere (se non dall’alto) la con gurazione planimetrica originaria sia dall’esterno, per l’assommarsi delle geometrie, che dall’interno, per la saturazione degli spazi aper 15 . I ri di fondazione La scelta del luogo in cui collocare la dimora dei mor è sempre stata altamente simbolica, anche se nell’O ocento in mol casi la decisione è a re ata dall’imperversare delle epidemie che rendono urgente il tracciamento di un impianto extraurbano 16 . Questo non è tu avia il solo mo vo del riada amento dei complessi conventuali con sca fuori dalle mura per accogliere i cimiteri moderni: infa l’opinione pubblica propende per queste stru ure che già contenevano sepolture nel verde dei giardini e dei chiostri e che presentano un aspe o più vicino alla consuetudine, mantenendo una certa aurea di sacralità dovuta all’archite ura ed

FIG. 6.5 Panorama della Certosa di Ferrara, 1851. Si notano gli or del convento, adibi a sepoltura, che si ricollegano alla vegetazione fuori dalle mura. [da LATINI pag. 91] Parte seconda. Il disegno del verde nell’archite ura funeraria 173 Capitolo 6. La le ura formale: scale di le ura / stru ure alla funzione del luogo. I complessi conventuali extra-muros sono stru ure piu osto ar colate che includono numerosi spazi aper conforma come chiostri, giardini ed or . In ques spazi iniziano ad essere collocate le sepolture sia nei campi che so o le arcate perimetrali. Finché la saturazione non ne modi cherà in seguito l’aspe o, manterranno un aspe o ‘monas co’ e tu ora l’immagine è sugges va: Bologna e Ferrara sono esempi di questo po 17 . Complicazioni ulteriori, che però possono essere di s molo al proge o, sono la collocazione su un pendio o un’altura, ed eventualmente la preesistenza di una sistemazione a parco o giardino ar colata. Il modello immediato è il Père-Lachaise, e San Miniato al Monte per l’Italia. In questo caso, la componente scenogra ca delle vedute sulla ci à entra di diri o nelle cara eris che dell’impianto.

172<br />

Donatella Bontempi<br />

PAESAGGI DELLA MEMORIA. Botanica funeraria nel Cimitero della Villetta a Parma<br />

All’incrocio degli assi si trova il luogo sacro dell’origine, per il quale passa, in ver cale,<br />

l’asse del mondo” 13 .<br />

L’orientamento preferito segue il percorso del sole e l’ingresso è rivolto a levante,<br />

con la prospe va del viale principale che guarda verso il tramonto, eventualmente<br />

ruotato in asse con la centuriazione. Altre volte prevalgono però ragioni di rapporto<br />

con la ci à o la rete viaria.<br />

La combinazione di più gure porta alla realizzazione di forme mis linee che<br />

perme ono di sommare il richiamo alle matrici geometriche primi ve oltre che<br />

di rispondere in modo più adeguato a diverse necessità funzionali, mentre il<br />

neoclassicismo è il riferimento s lis co principale per il cara ere di monumentalità,<br />

ma non è “l’opzione s lis ca a suggerire il po cimiteriale, poiché se è vero che il<br />

neoclassico può dare risposte ragionevoli ed e cien ai problemi organizza vi e<br />

costru vi di una grande necropoli, è anche vero che il sistema della reiterazione<br />

modulare dei por ci potrà in seguito, altre anto convenientemente, sos tuire<br />

ai colonna an chi il modello del chiostro, a ngendo quindi ai modi gura vi e<br />

costru vi di altre epoche ad altri s li” 14 .<br />

L’ar colazione dello spazio interno deriva dall’arche po medievale pisano: un<br />

campo adibito a sepoltura comune, delimitato da una teoria di por ci che individuano<br />

la misura dell’intero luogo e conferiscono dignità archite onica ed ar s ca al recinto,<br />

contenendo le opere d’arte: l’ordinamento monumentale è dedo o dall’ordinamento<br />

planimetrico. In seguito, tranne alcune eccezioni (ad esempio il Van niano di Brescia,<br />

realizzato in fasi successive ma secondo un proge o unitario stabilito dall’inizio),<br />

il susseguirsi nel tempo degli ampliamen ha comportato negli impian maggiori<br />

una perdita di unitarietà archite onica, rendendo di cile leggere (se non dall’alto)<br />

la con gurazione planimetrica originaria sia dall’esterno, per l’assommarsi delle<br />

geometrie, che dall’interno, per la saturazione degli spazi aper 15 .<br />

I ri di fondazione<br />

La scelta del luogo in cui collocare la dimora dei mor è sempre stata<br />

altamente simbolica, anche se nell’O ocento in mol casi la decisione è a re ata<br />

dall’imperversare delle epidemie che rendono urgente il tracciamento di un impianto<br />

extraurbano 16 . Questo non è tu avia il solo mo vo del riada amento dei complessi<br />

conventuali con sca fuori dalle mura per accogliere i cimiteri moderni: infa<br />

l’opinione pubblica propende per queste stru ure che già contenevano sepolture<br />

nel verde dei giardini e dei chiostri e che presentano un aspe o più vicino alla<br />

consuetudine, mantenendo una certa aurea di sacralità dovuta all’archite ura ed

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