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Parte seconda. Il disegno del verde nell’archite ura funeraria 169<br />

Capitolo 6. La le ura formale: scale di le ura / stru ure<br />

6. 1<br />

Nel segno della croce, l’inserimento nel paesaggio<br />

Nel medioevo il cimitero non ha una collocazione autonoma, anzi per cer<br />

versi non esiste, perché il suo spazio è celato all’interno di quello della Chiesa,<br />

nell’edi cio stesso o nelle sue per nenze, o in terreni appartenen a confraternite o<br />

stru ure ospedaliere. Dalla metà del Se ecento dapprima ques spazi sono cinta<br />

e delimita , ed in seguito estromessi dalla ci à. Il recinto funerario recupera uno<br />

spazio individuato e delimitato, ma non si tra a di un ritorno all’an chità romana:<br />

è un modo della cultura occidentale di porre ordine e razionalizzare il mondo dei<br />

mor . Per controllarlo e padroneggiare l’inquietudine che da esso proviene 8 , vi si<br />

impongono dei con ni: “La capacità e i modi di trasformare e possedere un territorio<br />

da parte dell’uomo derivano dall’imposizione di con ni: con la de nizione di un<br />

limite si stabiliscono delle di erenze, degli ambi che, a raverso una linea visibile o<br />

immaginata, separano il paesaggio” 9 .<br />

La scelta di impiantare un recinto funerario sul territorio investe scelte<br />

urbanis che, in relazione alla posizione rispe o alla ci à, e simboliche, in relazione<br />

all’a o fonda vo, all’orientamento rispe o ai pun cardinali ed alla simbologia<br />

delle gure geometriche ado ate o della loro aggregazione. Si pone poi il problema<br />

del rapporto/raccordo con l’esterno che può essere naturale o urbano, a seconda<br />

della collocazione. La proge azione può in ne essere a rontata in due modi<br />

contrappos : mediante l’integrazione per mime smo del cimitero nell’ambiente,<br />

oppure enfa zzando la diversità dello spazio sacro in un’opposizione più o meno<br />

contrastata, che faccia emergere il suo cara ere originale (è il cimitero che crea il<br />

sito). A metà strada si colloca la ricerca di una armonia che congiunga il rispe o del<br />

sito con un certo cara ere personale: adesione, an nomia, equilibrio sono le tre<br />

possibili formule di rapporto tra l’opera e il contesto 10 . Tu ques condizionamen -<br />

che è di cile riuscire a soddisfare in pieno - si sommano nella volontà di costruire un<br />

luogo dignitoso, decoroso e rappresenta vo della ci à e della società.<br />

L’inserimento nel paesaggio si compie a raverso i ri di fondazione, con<br />

l’individuazione di una matrice formale conveniente, che spesso combacia con una<br />

forma geometrica semplice suddivisa dall’assialità principale originata dall’ingresso<br />

e intorno alla quale si dispone l’intero impianto. L’assialità secondaria ortogonale,<br />

direzionata dalle dire rici e percorrenze interne funzionali, suddivide lo spazio in<br />

maglie geometriche minori, matrici di organizzazione del tessuto di sepolture e<br />

scansione planimetrica del suolo. Al centro, il fulcro simbolico della composizione,

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