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Donatella Bontempi<br />

PAESAGGI DELLA MEMORIA. Botanica funeraria nel Cimitero della Villetta a Parma<br />

essere la misura di riferimento per il proge o 47 . Nel caso estremo della dispersione<br />

delle ceneri, lo spazio sico per la conservazione dei res non è necessario. Il cimitero<br />

torna così ad essere, da luogo di deposito di corpi, luogo di celebrazione della ritualità<br />

e di conservazione della memoria.<br />

Oggi negli ampliamen la ques one quan ta va è di secondaria importanza<br />

rispe o all’aspe o qualita vo della proge azione, e si aprono possibilità di recupero<br />

della nozione di organismo e dell’unità formale, delle simbologie che trasme ono<br />

valori religiosi e civili, dell’idea di monumento colle vo. Alcuni proge recen sono<br />

tes monianza di ques principi che si rifanno alle concezioni illuministe (rilevanza<br />

del recinto, priorità dei percorsi, formazione di nodalità monumentali, analogia con<br />

i tessu urbani), ma rile in termini innova vi e con una nuova centralità data alla<br />

presenza della natura. Non si tra a di operazioni nalizzate solo ad evitare il collasso:<br />

anche in situazioni di stabilità si può prevedere un’addizione all’esterno al ne di<br />

de-saturare altre ante aree interne e ridare respiro alle stru ure consolidate o<br />

ricostruire la maglia dei collegamen tramite gli spazi aper .<br />

Senza dimen care che il cimitero mediterraneo è de nito da cara eri di tessuto<br />

costruito, dove gli spazi aper svolgono un ruolo a ne a quello degli spazi pubblici<br />

della ci à tradizionale, come piazze e giardini: la proge azione del verde non può<br />

perciò ispirarsi acri camente a modelli paesaggis ci, ma deve essere integrata con le<br />

archite ure, al pari degli altri spazi della ci à.<br />

Valorizzazione della zona di rispe o cimiteriale<br />

La norma va vigente prescrive che tu ’intorno al perimetro funerario sia is tuita<br />

una fascia di rispe o 48 in cui è interde a l’edi cazione, e nella quale possono<br />

essere realizza interven urbanis ci, parcheggi e svincoli stradali, locali tecnici,<br />

opere pubbliche e spor ve, a vità legate al se ore funerario, serre e colture,<br />

parchi e giardini. Deve essere considerato anche lo spazio per ampliamen futuri.<br />

Le mo vazioni di questa prescrizione, inizialmente igieniche (tutela della salute e<br />

salvaguardia dalle infezioni), sono oggi sopra u o psicologiche (impa o della vista<br />

degli edi ci per le tumulazioni e delle luci connesse), quindi di decoro e rispe o<br />

dovuto al luogo di culto.<br />

L’impa o sul suolo è abbastanza evidente: l’area cimiteriale vede ampliarsi il<br />

proprio ingombro - nello spazio, oltre che nel tempo - il che nella maggior parte dei<br />

casi è visto come un ostacolo ad un’eventuale espansione e riorganizzazione urbana.<br />

Spesso l’area è lasciata più o meno incolta, raramente vi sono barriere verdi che<br />

isolano e delimitano l’area sacra e occultano le stru ure di servizio che di solito sono

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