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Donatella Bontempi<br />

PAESAGGI DELLA MEMORIA. Botanica funeraria nel Cimitero della Villetta a Parma<br />

Valorizzare l’este ca e l’embellissement<br />

Un primo approccio all’uso del verde nei proge recen si avvale dell’arte<br />

dei giardini per sistemare ‘a parco’, indipendentemente dallo s le, alcune par<br />

pubbliche dell’area cimiteriale. Il risultato è del tu o paragonabile ai parchi e giardini<br />

pubblici, siano essi di po formale, gardenesque o pi oresco, e la nalità prevalente<br />

è la ricerca di qualità este ca, nata dalla consapevolezza che un ambiente piacevole<br />

e curato comunichi sensazioni posi ve, consolatorie e rasserenan , in risposta alla<br />

generale domanda di verde avanzata dalla società contemporanea.<br />

Con questa ‘tecnica’ possono essere riquali ca i pun focali dell’area cimiteriale<br />

(ingresso, incroci, aiuole per monumen commemora vi) e gli spazi di risulta tra<br />

le aree più pre amente funzionali, quali viali e campi per le sepolture. Per mo vi<br />

tecnici e funzionali, i campi des na alle sepolture comuni, stante la frequenza delle<br />

rotazioni delle tombe e l’esiguità di spazio per il passaggio, non possono essere<br />

stru ura in modo molto ar colato e sono comunemente risol con un semplice<br />

tappeto erboso. Non mancano però le sperimentazioni di introduzione di misurate<br />

sistemazioni ‘a giardino’ dell’area soprastante l’inumazione studiate in modo da<br />

facilitare le operazioni di manutenzione. L’ampliamento del cimitero di Armea, in<br />

Liguria, è un esempio ben riuscito dell’applicazione di queste pra che.<br />

Creare legami con il paesaggio circostante<br />

Una seconda metodologia di impiego delle alberature nei recin cimiteriali è<br />

riconducibile al tenta vo di integrare il con ne recintato e lo spazio da esso racchiuso<br />

con il tessuto verde limitrofo. Le mo vazioni addo e si rifanno in prevalenza al<br />

recupero del ‘cara ere’ del luogo e delle tradizioni locali, anche a raverso l’uso<br />

di materiali da costruzione consoni, perseguendo la mimesi con il contesto. La<br />

funzione memoriale si esplica di fa o anche nel recepire la sedimentazione storica<br />

locale del verde, forzando l’obsoleto legame con alcune specie vegetali che se<br />

pure rendono riconoscibile il luogo sacro, non sono radicate nel territorio 31 . Sono<br />

“proge paesaggis ci che hanno focalizzato la loro a enzione sul rapporto con il<br />

sito, la morfologia, la topogra a e sulla forza che ques legami possono esercitare<br />

sul proge o [...] che colgono gli s moli suggeri dal sito e dalle curve di livello,<br />

interpretando paesaggi naturali e ar ciali” 32 .<br />

Nel caso di territorio a cara ere agrario, o comunque extraurbano pianeggiante,<br />

possono essere ripresi giaciture, dire rici e percorsi della maglia poderale che<br />

diventano così mo vi ordinatori del proge o e generano i percorsi interni e le rela ve<br />

scansioni spaziali. Livellamen , piccoli scavi e ripor di terra possono in alcuni casi,

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