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136 Donatella Bontempi PAESAGGI DELLA MEMORIA. Botanica funeraria nel Cimitero della Villetta a Parma Tradizione con nentale e nordica: Waldfriedhof, sepolture nella foresta In Germania 16 si sviluppa agli inizi del ‘900 una pologia originale di cimitero a vocazione vegetale, dis nta dai grandi park cemeteries ci adini di derivazione americana, plasmata sulla nostalgia per la tradizione rurale, l’ar gianato ed il mondo contadino nel ri uto delle macchine, delle industrie, delle idee e prodo stranieri. Nel Waldfriedhof (cimitero-foresta), lastre tombali, steli e monumen piccoli e discre sono immersi nei boschi ad alto fusto che circondano le periferie delle ci à tedesche (a volte sono sistema o pianta ad hoc, con l’inconveniente di dover a endere una generazione per il loro sviluppo). La ges one è a data alle famiglie dei defun . La prima realizzazione, ad opera dell’archite o Hans Grassel nel 1907, teorico del movimento, è il Waldfriedhof di Monaco. L’impianto presenta tu gli elemen cara erizzan : decentrato, a scala rido a, nell’ambiente naturale, in contrapposizione al po monumentale. L’aspe o espressivo dell’arte funeraria, che recupera il lavoro ar gianale, è u lizzato a ni dida ci. Una commissione ar s ca evita ogni stravaganza. Questo modello o ene un grande consenso tra le organizzazioni per la difesa dei valori germanici e di di onde rapidamente, anche se poche realizzazioni restano fedeli al proto po e di solito viene sovrapposta al terreno una matrice geometrica rigida che lo accosta al modello urbano, no talvolta a snaturarlo (a Dortmund, 1920, la geometria talmente regolare fa dimen care il modello di partenza). Il modello è esportato in Svizzera, dove l’applicazione non è sistema ca (Berna, Lucerna, Manneg-Zurigo), e nei paesi scandinavi, dove grazie alle estensioni di territorio disponibile può raggiungere le sue espressioni migliori, no ad incarnare la diversità culturale e religiosa ed il diverso grado di in mità con la natura che intercorre rispe o alla tradizione mediterranea. La solitudine del paesaggio e la tradizione di scambio tra natura e archite ura favoriscono la di usione di questa pologia, no ai nostri giorni. Il cimitero paesaggis co nordico adagia con discrezione le sepolture all’interno di zone parzialmente boscose naturali o ar ciali, fruite come parchi pubblici e vissute come momento di valorizzazione di un luogo al quale una comunità a ribuisce uno speci co valore simbolico. L’esempio meglio riuscito, più noto e più imitato è il Woodland Cemetery di Stoccolma, in cui gli archite Asplund e Lewerentz hanno saputo valorizzare le già favorevoli condizioni di partenza ed evocare un’idea della morte molto sugges va. Di straordinaria bellezza, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. La foresta di Pinus Nigra e le ampie distese a prato accolgono con discrezione le stru ure funerarie e le tombe a terra, composte con lastre orizzontali per non interrompere la pace e la solennità del luogo. Anche le
Parte seconda. Il disegno del verde nell’archite ura funeraria 137 Capitolo 5. La le ura pologica: categorie / modelli recinzioni sono limitate e nascoste da muschio e tappezzan ed il tra co è relegato alla periferia dei luoghi di sepoltura creando un’area des nata al silenzio ed alla meditazione. FIG. 5.15 - Viale alberato del Dorotheenstad scher Friedhof di Berlino. [da DE LEO pag. 91] FIG. 5.16-18- Cimitero di Davos 1920-21, bosco di larici e veduta da lontano del fondovalle. E’ stato ele o ad esempio della perfe a integrazione del proge o con il sito per la misura con cui le sepolture trovano posto rispe o all’andamento dei percorsi ed alla massa arborea. [da AUZELLE pag. 376] FIG. 5.19 - Woodland Cemetery, Stoccolma, 1915-40. [da WORPOLE coper na]
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PAESAGGI DELLA MEMORIA. Botanica funeraria nel Cimitero della Villetta a Parma<br />
Tradizione con nentale e nordica: Waldfriedhof, sepolture nella foresta<br />
In Germania 16 si sviluppa agli inizi del ‘900 una pologia originale di cimitero<br />
a vocazione vegetale, dis nta dai grandi park cemeteries ci adini di derivazione<br />
americana, plasmata sulla nostalgia per la tradizione rurale, l’ar gianato ed il mondo<br />
contadino nel ri uto delle macchine, delle industrie, delle idee e prodo stranieri.<br />
Nel Waldfriedhof (cimitero-foresta), lastre tombali, steli e monumen piccoli e discre<br />
sono immersi nei boschi ad alto fusto che circondano le periferie delle ci à tedesche<br />
(a volte sono sistema o pianta ad hoc, con l’inconveniente di dover a endere una<br />
generazione per il loro sviluppo). La ges one è a data alle famiglie dei defun .<br />
La prima realizzazione, ad opera dell’archite o Hans Grassel nel 1907, teorico<br />
del movimento, è il Waldfriedhof di Monaco. L’impianto presenta tu gli elemen<br />
cara erizzan : decentrato, a scala rido a, nell’ambiente naturale, in contrapposizione<br />
al po monumentale. L’aspe o espressivo dell’arte funeraria, che recupera il lavoro<br />
ar gianale, è u lizzato a ni dida ci. Una commissione ar s ca evita ogni stravaganza.<br />
Questo modello o ene un grande consenso tra le organizzazioni per la difesa dei<br />
valori germanici e di di onde rapidamente, anche se poche realizzazioni restano<br />
fedeli al proto po e di solito viene sovrapposta al terreno una matrice geometrica<br />
rigida che lo accosta al modello urbano, no talvolta a snaturarlo (a Dortmund, 1920,<br />
la geometria talmente regolare fa dimen care il modello di partenza).<br />
Il modello è esportato in Svizzera, dove l’applicazione non è sistema ca (Berna,<br />
Lucerna, Manneg-Zurigo), e nei paesi scandinavi, dove grazie alle estensioni di<br />
territorio disponibile può raggiungere le sue espressioni migliori, no ad incarnare<br />
la diversità culturale e religiosa ed il diverso grado di in mità con la natura che<br />
intercorre rispe o alla tradizione mediterranea. La solitudine del paesaggio e la<br />
tradizione di scambio tra natura e archite ura favoriscono la di usione di questa<br />
pologia, no ai nostri giorni.<br />
Il cimitero paesaggis co nordico adagia con discrezione le sepolture all’interno di<br />
zone parzialmente boscose naturali o ar ciali, fruite come parchi pubblici e vissute<br />
come momento di valorizzazione di un luogo al quale una comunità a ribuisce<br />
uno speci co valore simbolico. L’esempio meglio riuscito, più noto e più imitato è<br />
il Woodland Cemetery di Stoccolma, in cui gli archite Asplund e Lewerentz hanno<br />
saputo valorizzare le già favorevoli condizioni di partenza ed evocare un’idea della<br />
morte molto sugges va. Di straordinaria bellezza, è stato dichiarato Patrimonio<br />
dell’Umanità dall’Unesco. La foresta di Pinus Nigra e le ampie distese a prato<br />
accolgono con discrezione le stru ure funerarie e le tombe a terra, composte con<br />
lastre orizzontali per non interrompere la pace e la solennità del luogo. Anche le