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98<br />

Donatella Bontempi<br />

PAESAGGI DELLA MEMORIA. Botanica funeraria nel Cimitero della Villetta a Parma<br />

4. 2<br />

Le alterne fortune della presenza vegetale nelle aree di sepoltura<br />

L’associazione natura-sepoltura è come si è visto una costante in tu o il mondo<br />

an co, ed il cris anesimo tenta di rompere questa con nuità nella volontà di sradicare<br />

il paganesimo, ma senza riuscirci mai completamente. Sono piu osto le inchieste ed<br />

i diba illuminis a determinare l’allontanamento prima dei mor dalle ci à, e<br />

subito dopo degli alberi dai mor : intorno alla metà del Se ecento il ri uto della<br />

promiscuità coi defun è risvegliato da considerazioni in materia igienico-sanitaria<br />

sostenute da argomentazioni di ordine loso co. Parola d’ordine è ‘aerare’, ovvero<br />

sgombrare, demolire, ripulire all’interno le ci à e al contempo alles re all’esterno<br />

terreni nudi e spogli, il più possibile lontani, meglio se chiusi al pubblico per evitare<br />

ogni contaminazione.<br />

La Rivoluzione Francese genera una serie di trasformazioni che intervengono<br />

radicalmente nella ges one del ‘territorio dei mor ’, nell’ubicazione delle aree<br />

des nate alla sepoltura e nella loro con gurazione, ma sopra u o nell’a ermazione,<br />

ideologica e culturale, del “principio che la sepoltura rientra tra i servizi che devono<br />

essere garan dal potere pubblico e il cimitero, da luogo di pietà e venerazione,<br />

diventa, so o tu gli aspe un’a rezzatura di servizio” 16 . La di denza generalizzata<br />

nei confron della morte e l’a eggiamento funzionalista con cui viene a rontata la<br />

ques one delle sepolture extraurbane, portano ad is tuire dei veri e propri ‘deposi ’<br />

anonimi di cadaveri fuori dalle ci à, terreni dissoda in cui sono scavate grandi fosse<br />

comuni nelle quali i corpi sono dispos a stra , coper da calce e terra. Niente alberi,<br />

niente ornamen : la ci à della ragione proge a una macchina e ciente per lo<br />

smal mento dei corpi.<br />

È solo dopo aver superato questa prima fase di ri uto che, grazie al mutato<br />

a eggiamento culturale ed ai contemporanei progressi scien ci, alla ne del<br />

Se ecento si assiste alla riconciliazione con la spiritualità e con la vegetazione, che<br />

conduce nuovamente alla connotazione in senso paesaggis co dei recin funerari.<br />

Alla memoria dei governan e dei proge s ria orano gli arche pi dei monumen<br />

sepolcrali e il loro scopo precipuo di simbolo e tes monianza dell’individuo e della<br />

colle vità, riamme endo la glori cazione nell’archite ura e nell’ornamento. Se<br />

nell’an chità i sepolcri avevano in uenzato la conformazione dei giardini priva , il<br />

cimitero o ocentesco si modella sull’esempio dei parchi paesaggis ci inglesi, aspirando<br />

all’oblio roman co nella natura. La norma va, perentoria e stringente, contenente<br />

distanze, dimensioni e tempi esa , giunge solo alla ne di questo percorso.

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