Barbiere di Siviglia - Teatro La Fenice
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96<br />
FIGARO<br />
Ah <strong>di</strong>sgraziati noi! Come si fa?…<br />
CONTE<br />
Che avvenne mai?…<br />
FIGARO<br />
Che avvenne mai?… <strong>La</strong> scala…<br />
CONTE<br />
Ebben?…<br />
FIGARO<br />
Ebben?… <strong>La</strong> scala non v’è più.<br />
CONTE<br />
Ebben?… <strong>La</strong> scala non v’è più. Che <strong>di</strong>ci?<br />
FIGARO<br />
Chi mai l’avrà levata?<br />
CONTE<br />
Quale inciampo crudel!…<br />
ROSINA<br />
Quale inciampo crudel!… Me sventurata!<br />
FIGARO<br />
Zi… zitti… sento gente. Ora ci siamo.<br />
Signor mio, che si fa?<br />
CONTE<br />
Mia Rosina, coraggio.<br />
(Si ravvolge nel mantello)<br />
FIGARO<br />
Mia Rosina, coraggio. Eccoli qua.<br />
(Si ritirano verso una delle quinte)<br />
SCENA X a<br />
DON BASILIO con lanterna in mano introducendo un<br />
NOTAIO con carte in mano<br />
BASILIO (chiamando alla quinta opposta)<br />
Don Bartolo, Don Bartolo…<br />
FIGARO (accennando al Conte)<br />
Don Basilio.<br />
CONTE<br />
Don Basilio. E quell’altro?<br />
GIOACHINO ROSSINI<br />
FIGARO<br />
Ve’, ve’: il nostro notaro. Allegramente.<br />
<strong>La</strong>sciate fare a me. Signor notaro:…<br />
(Basilio e il notaro si rivolgono e restano sorpresi. Il<br />
notaro si avvicina a Figaro)<br />
Dovevate in mia casa<br />
stipolar questa sera<br />
un contratto <strong>di</strong> nozze<br />
fra il Conte d’Almaviva e mia nipote.<br />
Gli sposi, eccoli qua. Avete indosso<br />
la scrittura?<br />
(Il notaro cava una scrittura)<br />
la scrittura? Benissimo.<br />
BASILIO<br />
la scrittura? Benissimo. Ma piano,<br />
Don Bartolo… dov’è?…<br />
CONTE (chiamando a parte Don Basilio, cavandosi<br />
un anello dal <strong>di</strong>to ad<strong>di</strong>tandogli <strong>di</strong> tacere)<br />
Don Bartolo… dov’è?… Ehi, Don Basilio,<br />
questo anello è per voi.<br />
segue nota 17b<br />
duetto’ si trasforma in un terzetto a tutti gli effetti: Rossini prende a pretesto la necessità della fuga in punta <strong>di</strong><br />
pie<strong>di</strong> per intessere la sua trama musicale. Mutato il tempo metronomico, sopra un tappeto <strong>di</strong> archi pizzicati le tre<br />
voci ripetono a turno un tema dominato da note staccate:<br />
ESEMPIO 24 (155 7 )<br />
Il brano prosegue tra estemporanei quanto brevi fortissimo con l’intreccio delle tre voci a costituire un pezzo dove,<br />
come già tante volte in quest’opera, la situazione scenica funge da movente per l’inarrestabile e calibratissimo<br />
gioco musicale.