Barbiere di Siviglia - Teatro La Fenice
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IL BARBIERE DI SIVIGLIA – ATTO PRIMO<br />
CONTE<br />
Ah benissimo; un abbraccio.<br />
Qua collega.<br />
BARTOLO<br />
Qua collega. In<strong>di</strong>etro.<br />
CONTE<br />
Qua collega. In<strong>di</strong>etro. Qua.<br />
(Lo abbraccia per forza)<br />
Sono anch’io dottor per cento<br />
maniscalco al reggimento.<br />
(Presentando il biglietto)<br />
Dell’alloggio sul biglietto<br />
osservate, eccolo qua.<br />
BARTOLO<br />
(Dalla rabbia dal <strong>di</strong>spetto<br />
io già crepo in verità.<br />
Ah ch’io fo, se mi ci metto<br />
qualche gran bestialità!)<br />
(Legge il biglietto)<br />
CONTE<br />
(Ah venisse il caro oggetto<br />
della mia felicità!<br />
Vieni vieni; il tuo <strong>di</strong>letto<br />
pien d’amor t’attende qua.)<br />
SCENA XIV a<br />
ROSINA e detti[, in<strong>di</strong> BERTA e BASILIO]<br />
ROSINA<br />
D’ascoltar qua m’è sembrato<br />
un insolito romore…<br />
(Si arresta vedendo Bartolo)<br />
Un soldato, ed il tutore…10b cosa mai faranno qua?<br />
(Si avanza pian piano)<br />
CONTE<br />
(È Rosina: or son contento.)<br />
ROSINA<br />
(Ei mi guarda, e s’avvicina.)<br />
CONTE (piano a Rosina)<br />
(Son Lindoro.)<br />
ROSINA<br />
(Son Lindoro.) (Oh ciel! che sento!<br />
Ah giu<strong>di</strong>zio per pietà.)<br />
BARTOLO (vedendo Rosina)<br />
Signorina, che cercate?<br />
Presto, presto, andate via.<br />
ROSINA<br />
Vado, vado, non gridate.<br />
10b L’uscita in scena <strong>di</strong> Rosina apre un altro livello scenico-musicale nel quale si svolge l’azione sotterranea (fatta<br />
perlopiù <strong>di</strong> cenni e gesti d’intesa) tra la ragazza e colui che ella ha riconosciuto come il suo Lindoro. Ciò implica<br />
anche un nuovo tema musicale:<br />
ESEMPIO 16 (75) = 17 (-1)<br />
Principalmente su questo tema, che finisce per accelerare non poco la frenesia musicale, si svolge la complicatissima<br />
scena della consegna del biglietto, contemporanea alla ricerca da parte <strong>di</strong> Bartolo del documento <strong>di</strong> esenzione.<br />
I livelli drammatici e musicali continuano ad intrecciarsi e a rincorrersi, tanto che il Conte non esita a ricorrere<br />
al tema marziale dell’es. 15 (e quin<strong>di</strong> all’atteggiamento scenico del soldato ubriaco) nel tentativo <strong>di</strong> rallentare<br />
un precipitare degli eventi che sembra avere preso una piega poco favorevole (l’esenzione mina dalle fondamenta<br />
il piano); gli riesce almeno il tentativo <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssimulare il biglietto che si è scambiato con Rosina <strong>di</strong>etro la lista del<br />
bucato. Lo stupore <strong>di</strong> Bartolo, che contava <strong>di</strong> aver finalmente preso in castagna la sua pupilla, dà l’avvio ad un secondo<br />
a parte per il quale Rossini utilizza la musica già impiegata nel primo, segno che si torna a un livello scenico<br />
in tutto simile a quello già visto in precedenza. Ciò permette al compositore <strong>di</strong> porre un chiaro segnale musicale<br />
all’interno <strong>di</strong> un flusso che, nonostante l’azione tumultuosa, rimane formalmente sorvegliatissimo, e gli dà<br />
modo <strong>di</strong> incrementare ulteriormente il ritmo teatrale. Anche qui <strong>di</strong>fatti Rossini sfrutta l’apparente stasi per introdurre<br />
quasi <strong>di</strong> nascosto due nuovi personaggi, ossia la serva Berta e Basilio, che curiosamente entra nel <strong>di</strong>scorso<br />
musicale limitandosi a intonare il nome delle note a lui prescritte (inizia con Sol-Do…). Il lamento dell’oppressa<br />
Rosina, che segue tale a parte, provoca nuovo scompiglio che sfocerà nella sezione successiva.<br />
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