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Mysterion - rivista di spiritualità e mistica

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www.MYS ERION.it<br />

F. ASTI<br />

21<br />

1 (2008) 4-31<br />

A. Saudreau fa sua la richiesta <strong>di</strong> de Guibert, intendendo fissare la terminologia e<br />

giungere, quin<strong>di</strong>, ad una comune intesa fra i partigiani delle <strong>di</strong>verse scuole <strong>di</strong> <strong>spiritualità</strong>.<br />

Nella <strong>rivista</strong> Supplément à la “Vie spirituelle” fra il 1929 e il 1931 si dà inizio a questa<br />

importante <strong>di</strong>scussione 43 .<br />

Il Canonico Saudreau, già in passato, aveva fatto pressione per dare vita ad una vera<br />

e propria inchiesta sulla <strong>mistica</strong> e solo ora poteva essere attuata, in quanto ormai i tempi<br />

erano maturi per una serena <strong>di</strong>scussione. Quali sono le parole hanno bisogno <strong>di</strong> una<br />

opportuna chiarificazione?<br />

Saudreau in<strong>di</strong>vidua la parola contemplazione, la prima ad essere analizzata e determinata<br />

nel suo contenuto, poi segue la contemplazione acquisita se esiste o meno, le<br />

grazie mistiche e la concezione più larga delle grazie mistiche.<br />

La contemplazione è «una conoscenza superiore <strong>di</strong> Dio, messa nell’anima per mezzo<br />

dei doni dello Spirito Santo, conoscenza che è semplice, libera, penetrante, che procede<br />

dall’amore e che tende all’amore» 44 . Che cosa è, quin<strong>di</strong>, la contemplazione acquisita?<br />

«Se una persona senza altra grazia che le grazie comuni arriva a semplificare la sua<br />

orazione e a tenere lo sguardo fisso in Dio, questa orazione dovrà essere chiamata una<br />

contemplazione acquisita». Ciò, per alcuni teologi, significa parlare <strong>di</strong> una forma dell’orazione<br />

affettiva, fatta <strong>di</strong> considerazioni, <strong>di</strong> ammirazioni e <strong>di</strong> raccoglimenti.<br />

Per Saudreau si può giungere ad un certo accordo, affermando che «coloro che<br />

ammettono una contemplazione acquisita intendono per quella una varietà dell’orazione<br />

affettiva, nella quale l’anima che non ha ricevuto la grazia della conoscenza amorosa<br />

infusa può tuttavia arrestarsi, per brevi istanti, a delle viste molto semplici, a degli atti <strong>di</strong><br />

ammirazione concernenti le perfezioni o la bontà <strong>di</strong> Dio e ritornanti dopo a considerazioni<br />

e ad affezioni» 45 .<br />

Per le grazie mistiche, Saudreau afferma che bisogna scavare nella parola <strong>mistica</strong> ed<br />

interrogare la tra<strong>di</strong>zione spirituale della Chiesa in particolare S. Tommaso. Quest’ultimo<br />

parla <strong>di</strong> conoscenza quasi sperimentale <strong>di</strong> Dio (II II, q. 94, a. 2, ad 2). Attualmente c’è una<br />

grande confusione circa che cosa consiste lo stato mistico o circa questa stessa conoscenza<br />

sperimentale. Si va dal “coscienza del soprannaturale in noi” (Bainvel), dal “sentimento<br />

della presenza <strong>di</strong> Dio” (Maréchal), alla “intuizione imme<strong>di</strong>ata <strong>di</strong> Dio” (de la Taille), ma<br />

tutto ciò è vero ed è possibile, perché vi sono questi dolci ragionamenti che ci mostrano<br />

che Dio è presente, che ci ama e che lo stesso ragionamento si riveste <strong>di</strong> semplice intuibilità.<br />

E’ proprio il dono dell’intelligenza e della saggezza che fa sbocciare tali ragionamenti.<br />

Infine la concezione più larga delle grazie mistiche. Secondo Saudreau, quando un’anima<br />

è fedele alle <strong>di</strong>verse pratiche dell’ascetica, quando si è generosamente applicata in<br />

43 A. SAUDREAU, «Pour fixer la terminologie mystique et pour obtiner une entente», in VS suppl. 20<br />

(1929) 129-146; cf. JÉRÔME DE LA MÈRE DE DIEU - J. SCHRYVERS (réponse du), «Pour fixer la terminologie<br />

mystique et pour obtiner une entante», in ib., cit., 280-289; L. PAULOT (réponse du), «Pour fixer la<br />

terminologie mystique et pour obtiner une entente», in ib., cit., 30-37; F.-D. JORET. (réponse du), «Pour<br />

fixer la teminologie mystique et pour obtiner une entente», in ib., cit., 90-101; THEOTIME DE SAINT-JUST<br />

(réponse du), «Pour fixer la terminologie mystique», in ib., cit., 152-156: con nota <strong>di</strong> A. Saudreau.<br />

44 A. SAUDREAU, «Pour fixer la terminologie», cit., 131.<br />

45 Ib., cit., 134.

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