36 piacimento per tutto il tempo che lo desidera. Ma attenzione, perché è molto importante il dove lo si posiziona. Il gatto infatti ama farsi le unghie in posti ben visibili, dove il passaggio è maggiore e dove noi, o altri eventuali felini, possano ben vedere la sua fi rma. Per questo il tiragraffi va messo in punti strategici, molto frequentati, come vicino all’ingresso o davanti alla porta della cucina. Con qualche tentativo si riesce facilemente a capire il punto critico che il nostro preferisce evidenziare. Perchè cani e gatti non si sopportano? Perchè non parlano la stessa lingua! Ma perché i gatti non vanno d’accordo con i cani? E’ odio ancestrale o cosa? Possiamo dire, con la certezza che può possedere chiunque parli di gatti, che i gatti e i cani non vanno d’accordo semplicemente perché “parlano” una lingua diversa. Vero, vivono nello stesso ambiente perché sono gli animali d’affezione più diffusi ma hanno modi di comunicare completamente differenti. Il loro quindi non è odio ma solo una decisa incomprensione. E questo a prescindere dai suoni che cane e gatto emettono: abbaiare e miagolare non sono i loro principali mezzi di comunicazione. Sia il micio che il cane utilizzano soprattutto il linguaggio del corpo, cioè la posizione della coda, delle orecchie, delle zampe, il modo di guardare e di fi ssare. E purtroppo questo complesso sistema comunicativo spesso nei cani e nei gatti non è solo diverso ma anche antitetico. Facciamo un esempio che ci aiuti a capire. Un gatto ben in- Graffi ando un mobile, un tappeto o la corteccia dell’albero in giardino, il micio non lascia solo una fi rma ben visibile ma anche una traccia odorosa tenzionato, che si avvicina ad un cane per stringere amicizia, tiene la coda ben dritta, in verticale: è il suo modo per dire “Ciao, io mi chiamano Perla. E tu, come ti chiami?”. E’ lo stesso modo che usa quando ci si struscia sulle nostre gambe quando viene a salutarci. Nel linguaggio del cane invece tenere la coda in quella posizione ha un altro signifi cato, perché è la caratteristica propria degli individui dominanti, spavaldi, che vogliono far vedere di comandare, e di saperlo fare anche piuttosto bene. E’ in pratica un atteggiamento di sfi da, esattamente il contrario delle reali benevole intenzioni del nostro micio. La stessa cosa accade quando a scodinzolare dalla gioia per il felice incontro è il cane. Il gatto di fronte capisce fi - schi per fi aschi perché sono invece proprio i gatti più rissosi, nervosi e attaccabrighe ad agitare la coda. Per non parlare delle fusa del gatto, che il cane potrebbe scambiare per ringhio aggressivo. Insomma, i due animali hanno lingue diverse, parlano lingue diverse, e la loro comunicazione può risultare alla fi ne molto diffi cile. Diffi cile ma non impossibile, perché l’intelligenza di cane e gatto, spesso sottovalutata, può rimediare alle incomprensioni e i due possono imparare a vivere insieme, diventando addirittura bilingui. Se poi cane e gatto crescono insieme… tutto diventa più semplice. Educare un gatto alle buone regole del vivere in società? Impossibile! Puoi cambiare il carattere di un gatto? Puoi trasformarlo da animale solitario, timido e riservato in un compagnone da birre al bar? Diffi cile. Diffi cile soprattutto se per educazione non intendiamo l’imposizione di regole, atteggiamenti e modi e stili di vita spesso imposti dall’esterno, ma nel moderno concetto ampiamente da tutti condiviso: educazione dovrebbe ridursi all’idea di mettere a disposizione dell’educando un ambiente tale per cui i comportamenti siano liberi di esprimersi e siano canalizzati verso oggetti, persone e situazioni appropriate. E con il gatto questa è l’unica forma di educazio- ne possibile: non sgridarlo se ha fatto qualcosa che noi riteniamo sbagliato ma agire affi nché i suoi comportamenti naturali possano esprimersi in maniera appropriata e possano eventualmente essere reindirizzati laddove problematici per gli altri abitanti della casa, uomini o animali che siano. Per il resto… arrendiamoci all’idea di educare, secondo il concetto ottocentesco di educazione, il nostro gatto. Impariamo piuttosto ad apprezzarne le qualità, tante, che spesso sono per noi motivo di profonde rifl essioni. La Redazione
StudioPrint Clic clac, casa mia. Il più pratico ed elegante lettino pieghevole per cani e gatti 1 2 3 4 Push Up è il nuovo lettino pieghevole per cani e gatti che trova ovunque la sua perfetta collocazione. Facilissimo da montare e da smontare, occupa poco spazio e pesa pochissimo: con i suoi 52 centimentri di diametro, ospita comodamente il vostro animale su un morbido cuscino smontabile e lavabile in due colorazioni: nero e rosso. Pronto in cinque secondi in casa in viaggio in vacanza... www.camon.it <strong>PET</strong> 4 <strong>YOU</strong> gennaio 2010 37
- Page 1 and 2: DOSSIER V I V E R E C O N I N O S T
- Page 3 and 4: TANTO AMORE AI NOSTRI AMICI QUATTRO
- Page 5 and 6: DOSSIER 06 Chi ama gli animali non
- Page 7 and 8: zata al Presidente della Regione e
- Page 9 and 10: ne è un ormone normalmente secreto
- Page 11 and 12: PET 4 YOU gennaio 2010 11
- Page 13 and 14: l’Onorevole Francesca Martini, So
- Page 15 and 16: più abituati alle cose e ai rimedi
- Page 17 and 18: vano, e aggiungono tuttora, foglie
- Page 19 and 20: studioprint - Vicenza è ora di met
- Page 21 and 22: Terzo: l’”errore” di Alessand
- Page 23 and 24: dopo aver bevuto, mangiato o giocat
- Page 25 and 26: SPAZIO AI LETTORI MISTY RAMBO MINA
- Page 27 and 28: 4 WWW. PET YOU .IT
- Page 29 and 30: Dalle foreste più inaccessibili la
- Page 31 and 32: La verità, invece, è che il gatto
- Page 33 and 34: Ma i gatti sono anche dei perfetti
- Page 35: Giovanna da Verona, ciao Giovanna,
- Page 39 and 40: prima di fi nire in quella gabbia.
- Page 41 and 42: A causa della loro vista non propri
- Page 43 and 44: Per esempio ecco alcune domande ric
- Page 45 and 46: Yoga Bowl rialzata, comoda, stabile
- Page 47 and 48: Ai cani evitate di proporre aliment
- Page 49 and 50: Exclusion Mediterraneo, il gusto de
- Page 51 and 52: Studioprint Barrier è il nuovo div