15.06.2013 Views

N. 2 - Settembre 2011 - OFItalia

N. 2 - Settembre 2011 - OFItalia

N. 2 - Settembre 2011 - OFItalia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

palti, per avere sconfitto, allora, la<br />

pesante intromissione del personale<br />

sanitario nei servizi funebri,<br />

si vuole proprio ricordare questo,<br />

anche se con evidente parzialità.<br />

Ancora oggi, girando per il nostro<br />

paese in lungo ed il largo, capita<br />

di trovare ipotesi di convenzioni<br />

ospedaliere con operatori<br />

funebri che addirittura fanno riferimento<br />

al “SERVIZIO DEL<br />

TAXI DEL MORTO”, per dire come<br />

è variegata la situazione.<br />

Un elemento sembra acquisito<br />

per tutti, istituzioni, strutture sanitarie,<br />

autorità statuali ed operatori<br />

funebri: all’interno delle Camere<br />

mortuarie si gioca gran<br />

parte delle regole di corretta<br />

concorrenza e la prospettiva di<br />

uno sviluppo libero e professionale<br />

delle attività funebri.<br />

La giurisprudenza, l’Autorità Garante<br />

e buona parte della legislazione<br />

regionale sulla funeraria<br />

hanno permesso di fare passi<br />

avanti nella definizione degli<br />

spazi di agibilità, anche se, ovviamente,<br />

non hanno definito<br />

regole attive per la soluzione dei<br />

problemi. Colpisce che ancora<br />

non si sia affrontato il tema del<br />

rapporto tra attività funebri ed<br />

attività sanitarie e parasanitarie<br />

(118, trasporti sanitari, ….); in<br />

ogni caso si sono definite con<br />

abbastanza chiarezza le incompatibilità<br />

in capo alle attività<br />

funebri.<br />

Siamo a metà del guado: sappiamo<br />

cosa non si può, né si deve<br />

fare, non abbiamo ancora una<br />

soluzione per le cose da fare in<br />

termini attivi e positivi. Questo<br />

dovrebbe essere un obiettivo primario<br />

del settore; ce lo ritroviamo<br />

davanti non solo per gli<br />

“scandali” che si susseguono<br />

continuamente in tante città, ma<br />

anche per le dinamiche che stanno<br />

alla base degli interventi delle<br />

strutture sanitarie.<br />

Se gli appalti per la gestione delle<br />

Camere Mortuarie, con l’obbligo<br />

di trasferire le salme dai reparti e<br />

la gestione per almeno 12 ore<br />

giornaliere, sono affidati per cifre<br />

irrisorie e non remunerative,<br />

giocoforza, ci si dovrà “arrangiare”,<br />

solo per fare un banale esempio.<br />

Le norme regionali sulla incompatibilità,<br />

non hanno, da<br />

sole, risolto il problema se solo<br />

si guarda ai molteplici “scandali”<br />

emersi in questi anni, o se semplicemente<br />

si ascoltano gli operatori<br />

nelle varie realtà territoriali.<br />

Sicuramente non è facile individuare<br />

la soluzione che vada bene<br />

a tutte le realtà del paese,<br />

qualcosa, però, si può fare per<br />

avvicinarsi sempre più a situazioni<br />

buone o, quantomeno accettabili<br />

e senza rifugiarsi in<br />

formule tanto vere ed ovvie<br />

quanto prive di effetti concreti:<br />

se tutti stessero ..., se tutti facessero<br />

..., se tutti si comportassero<br />

…, e via andando.<br />

Prima di tutto dovremmo smettere<br />

di addossare l’un l’altro le<br />

responsabilità di questi fenomeni<br />

facendo una strana gara a chi<br />

è più vergine: non serve a nessuno<br />

vedere chi condanna con più<br />

veemenza….<br />

Si debbono, sicuramente, invocare<br />

controlli ed interventi rigorosi<br />

da parte delle Autorità e,<br />

quando è necessario, della Magistratura,<br />

sapendo, però, che curare<br />

questo male non basta, perché<br />

arriviamo sempre dopo; il<br />

problema vero è prevenirlo.<br />

Certo l’informazione è la base di<br />

partenza, un’informazione attenta,<br />

esauriente e chiara; ma anche<br />

questa non basta, in questo settore<br />

come in tanti altri.<br />

Credo si possano definire gra-<br />

duali interventi finalizzati non<br />

solo ad uniformare norme e regole,<br />

nel rispetto delle leggi dello<br />

Stato, ma anche a creare esperienze<br />

su un fenomeno tutto<br />

sommato ancora in evoluzione.<br />

Un Regolamento delle Camere<br />

mortuarie che assuma uniformità<br />

di principi in tutto il territorio<br />

nazionale: non è facile, ma<br />

con buona volontà si può arrivare<br />

a posizioni condivise da tutta<br />

la categoria da proporre alle Regioni.La<br />

definizione di appalti<br />

gestionali congrui, rispettosi<br />

delle incompatibilità definite<br />

dall’Autorità Garante ma tali da<br />

permettere alle gestioni di svolgere<br />

il servizio senza rischiare<br />

perdite economiche insostenibili.<br />

Ed infine, ce lo dobbiamo dire<br />

con franchezza, la ricerca di<br />

modelli e di soggetti gestionali<br />

che permettano di realizzare<br />

maggior rigore e tutela effettiva<br />

per tutti i soggetti in campo e<br />

per tutti i legittimi interessi, economici<br />

e sociali, che si sviluppano<br />

nel settore e negli eventi luttuosi.<br />

Il confronto su questo soggetto<br />

gestionale non è semplice, lo<br />

abbiamo visto, ma l’esperienza<br />

di questi anni dovrebbe stimolare<br />

qualche riflessione: le cose<br />

vanno sempre peggio e la categoria<br />

dimostra una preoccupante<br />

e disarmante impotenza,<br />

che si rifugia sempre più spesso<br />

nell’invocare una sorta di stato<br />

di polizia per impedire gli abusi.<br />

Sgombriamo il campo da riserve<br />

mentali e preconcetti; riattiviamo<br />

un confronto<br />

concreto: chissà che qualche<br />

utile proposta non possa venire<br />

fuori...., altrimenti ci troveremo<br />

sempre questo problema come<br />

un macigno che impedisce un<br />

percorso virtuoso e capace di<br />

progressive soluzioni.<br />

11

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!