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- 1 - Renzo Zagnoni La stoRia deLL'industRia deL feRRo neLLa ...

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proposta sarebbe stata tenuta nel debito conto, come lo prova la copia che qui accludo perché le Signorie Loro<br />

Illustrissime ne prendano visione.<br />

Mi piace di far notare che io non sono spinto a ciò né dall’avidità de guadagno, né dall’ambizione, me dal solo<br />

desiderio di veder risparmiate o almeno attenuate le molte vittime che fanno i numerosi disastri marittimi<br />

quotidiani, qualora un mezzo sicuro venga in aiuto dei poveri naufraghi.<br />

Prima d’intavolare trattative con nazioni straniere, ho creduto opportuno e doveroso, come italiano di nascita e<br />

di sentimenti, d’insistere ancora per dare la preferenza alla mia Italia, disposto a dare tutte le spiegazioni volute<br />

a chiunque si compiacesse di chiederle, a fornire disegni, campioni, sottoponendosi a tutti quegli esperimenti<br />

che gli venissero richiesti tanto qui che in qualsiasi altro luogo. In tali condizioni, secondo il mio debole avviso,<br />

mi pare che sia contro l’interesse patrio, il rifiutare in modo sì reciso ciò che può essere utile e vantaggioso alla<br />

vita dei nostri baldi marinai, dolentissimo se un giorno l’Italia dovesse, come per altre invenzioni ha fatto,<br />

essere tributaria degli stranieri, sicuro che nessun’altra invenzione potrà mai essere tanto utile ed economica<br />

come la mia, quanto per il limitato spazio, quanto per la minima spesa tanto ne è facile l’applicazione.<br />

<strong>La</strong> lettera termine con la traduzione dall’inglese della lettera inviatagli dall’inghilterra, una traduzione<br />

davvero poco fedele, anzi del tutto fuorviante: Riferendomi alla vostra lettera del 20 ultimo scorso<br />

v’informiamo che simile suggerimento ha ben ricevuto un successo vario onde la vostra proposta sarà presa in<br />

considerazione da questo Comitato, al quale è stata mandata quest’invenzione, della quale attendiamo notizie.<br />

Questa volta il nostro inventore, al fine di spingere il Comitato per l’esame dei progetti di navi di Roma a<br />

prendere in considerazione il suo battello non esitò a dire una grossa bugia: abbiamo infatti già visto<br />

che gli inglesi gli avevano risposto il 5 agosto 1916 in relatà dicendo che l’invenzione non interessava<br />

loro. ma si era in periodo di guerra ed evidentemente egli sperava di far leva sui sentimenti di<br />

patriottismo da lui professati. Quanto poi al riferimento ad altre invenzioni per le quali l’italia aveva<br />

dovuto essere tributaria degli stranieri, ci sembra di cogliere un riferimento all’invenzione marconiana<br />

del telegrafo senza fili, di una ventina d’anni prima, per la quale Guglielmo Marconi era stato costretto<br />

a cercare all’estero, proprio in inghilterra, l’aiuto per il suo utilizzo pratico.<br />

In definitiva il piccolo battello non ebbe una roseo futuro e fu collaudato e navigò solamente nel<br />

Reno, nell’ampia e profonda pozza, in dialetto detto bonzo, che si trova proprio sotto la ferriera e fu<br />

lo stesso agostino a collaudarlo 148 .<br />

Le ultima informazioni relative alla ferriera di Ca’ d’alessio le traiamo dai registri delle ditte della<br />

Camera di commercio di bologna in cui venivano registrati i passaggi di proprietà e le principali<br />

trasformazioni degli opifici della provincia su dichiarazione degli stessi proprietari: la prima dichiarazione<br />

è dell’8 giugno 1911 e da essa apprendiamo che la società a quella data era composta dai<br />

fratelli Agostino, Luigi e Cirillo Lenzi e da Adele Guccini in rappresentanza dei figli minorenni del<br />

defunto giuseppe. nel 1924 la ditta era formata dai due fratelli ancora in vita Luigi e Ci rillo, assieme<br />

agli eredi di giuseppe e da quelli di agostino (pietro, aristide detto marchino, medardo, antonio,<br />

emilia e pia) che nel frattempo era morto.<br />

abbreviazioni archivistiche<br />

aab = archivio generale arcivescovile di bologna<br />

aCp = archivio Comunale di porretta<br />

apb = archivio storico della provincia di bologna<br />

asb = archivio di stato di bologna<br />

asb, Legazione, seguita dall’anno = archivio di stato di bologna, Legazione e Prefettura di Bologna<br />

(1803­1866), titolo Viii, ru brica 3 (fabbriche e manifatture), seguita dall’anno.<br />

148 Tutta la documentazione relativa al battello di Agostino Lenzi è conservata nella<br />

collezione di Francesco Guccini di Silla, che ne aveva già in parte dato conto in F. Guccini, 1900: un<br />

sommergibile sul Reno a Silla, in “Nuèter”, XI, 1985, n. 21, pp. 40-41.<br />

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