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- 1 - Renzo Zagnoni La stoRia deLL'industRia deL feRRo neLLa ...

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tiche per la conces sione della derivazione dal Reno ed il 31 gennaio avanzarono la loro domanda<br />

corredata dal progetto dell’ingegner melani, lo stesso del 1893, datato 29 gennaio 1912 e completato<br />

con la relazione del 29 aprile. il 21 giugno 1912 la deputazione provinciale ammise la domanda ad<br />

istruttoria ed il 2 luglio fece altrettanto il Pre fetto; il sopralluogo avvenne il 13 ottobre, e, finalmente,<br />

alla fine dell’anno i Lenzi ottennero la sospirata concessione che riguardò, oltre i ma gli idraulici della<br />

ferriera, anche un mulino di loro proprietà, mentre in seguito e per poco tempo sarebbe stata aperta<br />

anche una fornace da calce 147 .<br />

agostino Lenzi fu davvero un personaggio, ricco di inventiva e buon conoscitore del suo mestiere.<br />

Come abbiamo già visto doveva essere semi-analfabeta ed il carattere, a detta almeno del vicino<br />

proprietario Rimini, piuttosto cavilloso. Le sue capacità tecniche e la sue inventiva sono testimoniate<br />

anche dalla costruzione di una specie di un piccolo sommergibile in ferro che egli realizzò nel 1900<br />

con la collaborazione di un certo Luigino di sasso molare; quest’ultimo ebbe l’incarico di sa gomare<br />

ed imbullettare le lamiere. il prototipo era dotato di un portellone a tenuta stagna per l’ingresso del<br />

conducente, un tubo per consentire il ricambio interno dell’aria e, in prossimità del fondo, alcuni<br />

oblò che dovevano servire alla raccolta di materiali sul fondo del fiume. Ben presto Agostino Lenzi<br />

cercò di trovare appoggi tecnici al fino di brevettare la sua invenzione. Possediamo, ad esempio,<br />

una lettera del 14 maggio 1901 in risposta ad una sua sollecitazione del 12 precedente, che da Roma<br />

gli scrisse lo Studio tecnico e legale per brevetti d’invenzione e marchi di fabbrica Zanardo e Co per consigliargli<br />

di rivolgersi all’ingegner Migliardi di Savona, definito ingegnere navale e costruttore, che fu già<br />

direttore degli stabilimenti Ansaldo e che ha uno stabilimento di costruzioni navali a Savona. L’inventore si<br />

rivolse anche all’estero per trovare la possibilità di collocare la sua opera: abbiamo anche una ricevuta<br />

relativa ad una cassa contenete una barca di ferro, che egli il 1° giugno 1901 spedì dalla stazione<br />

ferroviaria di porretta alla Commission des Inventions presso l’ala est dell’Hotel national des invalides<br />

di parigi; la relativa bolletta doganale rilasciata alla parigina gare di Lyon è del 29 giugno successivo<br />

ed il contenuto viene descritto come Caisse bateau de rivière en état de servir. <strong>La</strong> spedizione fu determinata<br />

dall’intenzione di agostino Leni di partecipare ad un importante concorso di invenzioni che si<br />

tenne a Le Havre nello stesso anno 1901, il “Prix Anthony Pollok”, che riguardava la progettazione<br />

di mezzi capaci di navigare sott’acqua ed al quale furono presenti inventori di mezza europa. dal<br />

regolamento apprendiamo che i progetti avrebbero dovuto essere presentati o sotto forma di modelli<br />

o disegno, oppure, come fece il Lenzi, nel loro prototipo in condizioni di funzionare. il concorso si<br />

aprì a Havre il 9 settembre 1901 e vide la presenza di una giuria internazionale composta da uomini<br />

di grande competenza. a pagina 20 della Liste Générale des Concurrents relativa a questo premio, al<br />

numero 186 troviamo: Lenzi (Agostino), à Bagni della Ponetta [sic] (Italie). Embarcation de sauvetage.<br />

Modèle et dessin.<br />

nel 1901 ad agstino Lenzi non andò bene, poiché pur avendo partecipato al concorso di Le Havre<br />

non riuscì a sfondare con la sua invenzione. per questo egli ci riprovò nel 1916. Questa volta scrisse<br />

in inghilterra al Board of Inventions and Research, cioè al ministero delle invenzioni e della ricerca,<br />

proponendo il proprio battello di salvataggio; il ministero gli rispose il 5 agosto 1916 affermando<br />

che la proposta non aggiungeva nulla di nuovo ad altre che lo stesso organismo aveva in precedenza<br />

ricevute: to inform you that many similar suggestions have been received from various sources, and your<br />

proposals are not found to add to the information on this subjects already in possession of the Board. in ogni<br />

modo il ministero lo ringraziava per aver portato la questione a sua conoscenza: who desire to thank<br />

you nevertheless for bringing the matter to their notice.<br />

L’ultimo tentativo dell’inventore fu rivolto al governo italiano. trascriviamo quasi per intero una interessantissima<br />

lettera che egli scrisse, probabilmente nel 1916 poco dopo aver provato con l’inghilterra<br />

e sicuramente non di suo pugno, all’Onorevole Comitato per l’esame dei progetti di navi a Roma:<br />

In risposta alla lettera ufficiale 23 corrente, direttami da codesto Comitato in relazione alle presentata proposta<br />

d’un battello di salvataggio di mia invenzione, descritto in modo molto sommario come lo permette una<br />

lettera, mi è doloroso il far notare il disgusto che ho provato per la recisa diniegazione a quanto aveva proposto<br />

nell’interesse del mio paese, mentre l’Inghilterra, alla quale mi era rivolto antecedentemente, rispose che la mia<br />

147 <strong>La</strong> documentazione citata è in APB, Archivio generale, tit. 11, rub. 2, 1912, busta<br />

2246.<br />

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