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- 1 - Renzo Zagnoni La stoRia deLL'industRia deL feRRo neLLa ...

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presenti in questa documentazione, per la loro attività di fonderia o di ferriera.<br />

un prospetto riassuntivo redatto il 1° luglio 1865 e contenuto in queste carte risulta poi molto interessante<br />

anche per un altro mo tivo, poiché ci mostra la presenza di altri imprenditori di cui non<br />

abbiamo rinvenuto altre informazioni. Si tratta di vari im pianti: una ferriera localizzata a Susano<br />

di Vergato, di proprietà di quello stesso francesco gherardi che abbiamo già visto come fondatore<br />

della ferriera di Vimignano poi trasformata in ramiera, ed un’altra ferriera a savignano nella località<br />

pianazza di pro prietà di antonio elmi di sante. si trattava probabilmente di piccoli e piccolissimi<br />

impianti, assimilabili a semplici botteghe da fabbro.<br />

I documenti sono dunque i seguenti: il 16 luglio il comune di Gra naglione inviò il prospetto relativo<br />

alla ferriera degli eredi Vi varelli Colonna della Venturina; il 10 luglio fu la volta del co mune di Lizzano<br />

che informò il sottoprefetto a proposito delle ferriere appartenenti alle ditte succi e bontempelli;<br />

il secondo di questi due imprenditori risultava a quella data possedere un altro opificio la cui produzione<br />

veniva pure considerata un’arte malsana, si trattava di una tintoria a panigale di sotto; il 24<br />

agosto il comune di porretta mandò le informazioni relative alla ferriera di giovanni battista Calvi<br />

ed infine il 25 settembre dal comune di Tavernola giunsero le informazioni rela tive alle ramiere di<br />

salvatore turri e di giovanni bosinelli. un altro documento inviato da quest’ultimo comune ci informa<br />

che la ferriera Elmi di Savignano era stata affittata a tale Geremia Lenzi fu Vincenzo nel corso<br />

dell’anno 1866.<br />

L’unico accenno da noi rinvenuto nella documentazione a proposito del lavoro minorile si riferisce<br />

all’anno 1878. il 4 agosto il re gio ispettorato scolastico del circondario di Vergato rivolse al sottoprefetto<br />

una richiesta rivolta a conoscere la rilevanza del fenomeno nella zona ed in particolare per<br />

sapere se ed in quali stabilimenti si impieghino nel lavoro fanciulli o giovani e di qual sesso 109 . Il fine di<br />

questa richiesta risulta oltremodo “moderno”, poiché l’ispettorato scolastico si poneva la domanda<br />

se non fosse utile e necessario di impartire a’ <strong>La</strong> vorieri un po’ d’istruzione. L’esito della richiesta fu<br />

però nega tivo, poiché il sottoprefetto comunicò che in nessun opificio la voravano ragazzi: tale affermazione<br />

appare comunque probabilmente menzognera, poiché, come abbiamo già avuto modo di<br />

rilevare in precedenza, in talune ferriere lavoravano anche alcuni ragazzi.<br />

Ancora alla fine del secolo da una statistica del 1895-96 appren diamo che a Silla erano impiegati 4<br />

lavoratori adulti ma nessun ragazzo al di sotto dei 15 anni, ed altrettanto a Lizzano, con 5 adulti 110 .<br />

4.7. <strong>La</strong> costruzione della ferrovia transappennina e lo sviluppo dell’industria in montagna<br />

Non varrà la pena allargare il discorso in questa sede al fine di descrivere le fasi della costruzione<br />

della ferrovia transappen nina, per molti decenni asse portante delle comunicazioni nord-sud<br />

dell’intera italia e fondamentale asse di sviluppo anche per l’industria montana. a tale proposito<br />

rinvio ad un mio precedente saggio pubblicato in occasione della mostra sulla strada fer rata e recentemente<br />

ristampato 111 .<br />

Qui basterà ricordare come la stessa sua prima idea nacque proprio da una famiglia di im prenditori<br />

della montagna pistoiese, i Cini di san arcello che avevano impiantato nelle valli della Li mentre e<br />

della Lima importanti impianti industriali e che vedevano nella ferrovia la più conveniente e veloce<br />

via per il reperimento delle materie prime e per la commercia lizzazione dei loro prodotti.<br />

<strong>La</strong> costruzione della strada ferrata iniziò nel 1858 e terminò nel 1864.<br />

se da un lato l’apertura di questa ferrovia avrebbe rappresen tato un elemento di fondamentale importanza<br />

per lo sviluppo futuro dell’industria in montagna, dall’altro nel momento della costru zione<br />

suscitò non poche apprensioni in due dei proprietari delle ferriere, il Calvi ed i Vivarelli Colonna: la<br />

ferrovia infatti in teressò da vicino sia i terreni su cui sorgevano i due impianti, sia le prese d’acqua,<br />

109 Il carteggio è in ASB, Sottoprefettura di Vergato, Cave, Miniere, Industrie, Officine,<br />

busta 17.<br />

110 ASB, Atti della Camera di commercio (1863-1927), busta 20.<br />

111 <strong>Zagnoni</strong>, Note storiche, pp. 11-155, ristampa anno 2001.<br />

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