15.06.2013 Views

- 1 - Renzo Zagnoni La stoRia deLL'industRia deL feRRo neLLa ...

- 1 - Renzo Zagnoni La stoRia deLL'industRia deL feRRo neLLa ...

- 1 - Renzo Zagnoni La stoRia deLL'industRia deL feRRo neLLa ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

lungo il fiume Sella di alquanti Edifici ad usi diversi già eretti, poscia da fondamenti atterrati e da ultimo in<br />

tale imponente e nuova forma riedificati da servire agevolmente in pochi giorni allo scopo cui sono destinati.<br />

(...) Tante premure e tanti vantaggi verrebbero male corrisposti da una indiscreta riva lità ove si mirasse in<br />

queste vicinanze ad introdurre eguale fab bricazione: il risultamento sarebbe senza dubbio di elidersi fra di<br />

loro e di soverchiamente impoverire questi boschi. <strong>La</strong> lettera è interessante perché ci informa anche che<br />

il francia aveva già predisposto un ampio magazzino a bologna nelle scuderie barbazzi, per poter<br />

meglio smerciare i prodotti anche in città.<br />

Quanto alla questione della privativa, il consiglio di manifat tura, arti e commercio di bologna chiese<br />

informazioni anche al gonfaloniere di porretta, che era il rappresentante in lodo del potere pontificio.<br />

Costui due giorni dopo, il 18 febbraio, rispose al governatore ricordando come la ferriera di<br />

porchia fosse ancora in costruzione e come di conseguenza non fosse ancora iniziato in zona il commercio<br />

dei manufatti in ferro: sin ad ora non è mia notizia che il Signor Tommaso Francia, o il suo Principale<br />

Signor Egidio Succi toscano, abbiano fabbricato o esposto in vendita in questo mio Circondario alcuna<br />

sorta di quei Ferri, ad uso di Agricoltura di cui intende il riverito foglio di Vostra Si gnoria Illustrissima, che<br />

era stato inviato il 1° febbraio prece dente. il gonfaloniere faceva poi presente un nuovo elemento<br />

che avrebbe in seguito impedito alla società succi-francia di ottenere l’esclusiva della produzione<br />

del ferro: nel frattempo infatti an che i Vivarelli Colonna, la famiglia pistoiese di cui si è di scorso in<br />

precedenza, avevano comperato due mulini nei comuni di granaglione e badi per impiantarvi delle<br />

ferriere, con una spesa totale di lire 1500. per questo, a detta del gonfaloniere porret tano, se si fosse<br />

concessa la privativa all’altra società ne sa rebbero potute nascere liti giudiziarie. molto rilevante<br />

infine l’ultima notazione che rivela nel capo della magistratura comunale di Porretta una buona conoscenza<br />

delle leggi del mercato: la con cessione dell’esclusiva avrebbe comportato anche un rincaro<br />

dei prezzi, che sarebbero stati invece tenuti bassi dalla concorrenza fra le due ferriere 49 . il consiglio di<br />

manifattura inviò poi il ri chiesto suo parere al cardinale legato albani il 21 febbraio 1825 ricordando<br />

come il Francia l’11 febbraio precedente avesse presen tato vari campioni dei suoi manufatti in ferro:<br />

diciotto pezzi la vorati al maglio e nove al martello, assieme ad un badile e ad una goméra modello<br />

toscano. <strong>La</strong> lettere risulta un documento importante poiché sintetizza i principali elementi relativi<br />

alla nuova produ zione: il ferro proveniva dall’Elba e subiva la prima trasforma zione negli impianti<br />

maremmani fino allo stato di semigrezzo; la qualità mercantile dei manufatti risultava buona anche<br />

se sarebbe stato necessaria una maggiore cura per l’esteriore apparenza, al fine di poter competere<br />

anche coi ferri provenienti dal bresciano, la cui produzione aveva una ben più antica tradizione. il<br />

Consi glio dava infine parere favorevole per la richiesta di privativa, anche perché era relativa solamente<br />

alla produzione e non al com mercio: questo fatto avrebbe sollecitato la società a migliorare la<br />

qualità dei prodotti per poterli vendere in regime di concor renza commerciale. il consiglio, in caso di<br />

positivo accoglimento della proposta, consigliava di obbligare la società succi-francia ad assumere<br />

per tre quarti maestranze locali, riservando solamente un terzo per i maestri di ferriera che, poiché<br />

non esisteva una tradi zione locale, dovevano di necessità essere chiamati dall’estero 50 .<br />

tutta questa istruttoria permise al cardinale legato albani di rispondere alla lettera del cardinale<br />

camerlengo a Roma il 13 marzo successivo; in questa missiva egli sintetizzava tutte le in formazioni<br />

che nel frattempo aveva assunto 51 .<br />

Una prima presa di posizione del governo pontificio arrivò l’11 aprile successivo: il cardinale camerlengo<br />

scrisse all’albani co municandogli che il governo concedeva il permesso per l’apertura della<br />

nuova ferriera, mentre per la questione della privativa era necessario assumere nuove più precise<br />

informazioni 52 . Passarono po chi mesi e, nel luglio del 1826, a Porchia iniziò la produzione del ferro:<br />

49 Gonfaloniere di Porretta Vincenzo Sabatini a Antonio Maria Ca stelli presidente del<br />

Consiglio di Manifattura, arti e commercio (18 febbraio 1826), ibidem.<br />

50 Antonio Maria Castelli, presidente del Consiglio di Manifat tura, arti e commercio, a<br />

card. legato Albani (21 febbraio 1826), ibidem.<br />

51 Card. legato Albani a card. camerlengo (13 marzo 1826), ibi dem.<br />

52 Card. camerlengo a card. legato Albani (11 aprile 1826), ibi dem.<br />

- 16 -

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!