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WELLNESS<br />
Insa<strong>la</strong>te <strong>in</strong> busta:<br />
norme igieniche e<br />
manuale HACCP<br />
Le <strong>in</strong>sa<strong>la</strong>te <strong>in</strong> busta fanno parte dei prodotti di IV gamma,<br />
cioè alimenti già puliti, <strong>la</strong>vati, confezionati e pronti al consumo.<br />
La loro diffusione parte dall’America, arriva poi <strong>in</strong><br />
Europa e <strong>in</strong> Italia. Le aziende italiane che ne sono produttrici,<br />
devono rigidamente attenersi, durante <strong>tutto</strong> il processo di <strong>la</strong>vorazione,<br />
alle norme di buona fabbricazione e ai punti critici descritti<br />
nel manuale HACCP (Hazard Analysis and Critical Control<br />
Po<strong>in</strong>ts, Analisi dei pericoli e punti critici di controllo). Tutto per<br />
ottenere un prodotto f<strong>in</strong>ale ottimo dal punto di vista microbiologico.<br />
Le <strong>in</strong>sa<strong>la</strong>te di quarta gamma, le cosiddette ready-to-eat,<br />
sono alimenti a ridotto contenuto calorico e pertanto adatte a chi<br />
segue un regime alimentare sano e a chi ha poco tempo da dedicare<br />
al<strong>la</strong> cuc<strong>in</strong>a; ecco perché hanno conosciuto <strong>in</strong> pochi anni una<br />
<strong>la</strong>rghissima diffusione.Trattandosi però di alimenti freschi, le <strong>in</strong>sa<strong>la</strong>te<br />
ospitano un’ampia varietà di microrganismi; tra i patogeni<br />
ricordiamo Listeria monocytogenes, Salmonel<strong>la</strong>, Escherichia coli<br />
O157. Questi possono contam<strong>in</strong>are il prodotto durante <strong>la</strong> coltivazione<br />
o il processo di produzione. La contam<strong>in</strong>azione può avvenire<br />
<strong>in</strong> vari modi: con l’uso di rifiuti organici e fertilizzanti, con<br />
l’utilizzo di acqua di irrigazione contam<strong>in</strong>ata da materiale fecale,<br />
con <strong>la</strong> contam<strong>in</strong>azione diretta da parte di <strong>in</strong>setti e animali selvatici<br />
e con <strong>la</strong> scarsa igiene nei processi di raccolta e produzione.<br />
<strong>Per</strong> ridimensionare il pericolo rappresentato dagli organismi patogeni,<br />
i paesi europei hanno codificato dei criteri microbiologici<br />
(Rego<strong>la</strong>mento Ce 2073/2005) utili a valutare l’idoneità al consumo<br />
dei prodotti. Questi criteri <strong>in</strong>cludono limiti rigorosi per E.<br />
coli l’<strong>in</strong>dicatore di contam<strong>in</strong>azione fecale e di qualità igienica del<br />
processo di produzione. Un altro Rego<strong>la</strong>mento (Ce 852/2004)<br />
ha sancito disposizioni per armonizzare le norme di igiene dei<br />
prodotti alimentari, che riguardano tutte le fasi del processo<br />
produttivo e distributivo, raccomandando <strong>la</strong> diffusione di <strong>in</strong>formazioni<br />
<strong>in</strong> campo igienico, per far crescere <strong>la</strong> professionalità dei<br />
produttori alimentari. Questo rego<strong>la</strong>mento garantisce l’igiene dei<br />
prodotti dal<strong>la</strong> produzione primaria, al<strong>la</strong> vendita al dettaglio f<strong>in</strong>o<br />
al consumatore.<br />
Gli operatori del settore alimentare che svolgono attività diverse<br />
da quelle di produzione primaria devono attenersi a disposizioni<br />
generali d’igiene che si riferiscono ai pr<strong>in</strong>cipi del sistema HACCP<br />
<strong>in</strong>trodotto dal Codex Alimentarius (raccolta di norme alimentari<br />
<strong>in</strong>ternazionali e<strong>la</strong>borata nel quadro dei <strong>la</strong>vori dell’Organizzazione<br />
ELISA MAESTRINI<br />
Nutrizionista<br />
delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura).<br />
Tali pr<strong>in</strong>cipi riportano i requisiti da soddisfare nel corso del ciclo<br />
di produzione, trasformazione e distribuzione del prodotto per<br />
garantire <strong>la</strong> sicurezza alimentare.<br />
I pr<strong>in</strong>cipi su cui si basa l’e<strong>la</strong>borazione di un piano HACCP, secondo<br />
quanto sancito dal Rego<strong>la</strong>mento Ce n. 852/2004, sono 7:<br />
• Identificare ogni pericolo da prevenire, elim<strong>in</strong>are o ridurre;<br />
• Identificare i punti critici di controllo (Critical Control Po<strong>in</strong>ts -<br />
CCP) nelle fasi <strong>in</strong> cui è possibile prevenire, elim<strong>in</strong>are o ridurre<br />
un rischio;<br />
• Stabilire, per questi punti, i limiti critici che differenziano l’accettabilità<br />
dal<strong>la</strong> <strong>in</strong>accettabilità;<br />
• Stabilire e applicare procedure di sorveglianza efficaci nei<br />
punti critici;<br />
• Stabilire azioni correttive se un punto critico non risulta sotto<br />
controllo (superamento dei limiti critici stabiliti);<br />
• Stabilire le procedure da applicare rego<strong>la</strong>rmente per verificare<br />
l’effettivo funzionamento delle misure adottate;<br />
• Predisporre documenti e registrazioni adeguati al<strong>la</strong> natura e<br />
alle dimensioni dell’impresa alimentare.<br />
I punti critici nel<strong>la</strong> filiera produttiva sono molti e grazie al<strong>la</strong> loro<br />
identificazione e al<strong>la</strong> loro gestione è possibile limitare al m<strong>in</strong>imo<br />
<strong>la</strong> presenza di microrganismi nei prodotti di IV gamma. Le acque<br />
utilizzate per il <strong>la</strong>vaggio e <strong>la</strong> pulitura dei vegetali, devono essere<br />
potabili, e non devono essere venute <strong>in</strong> contatto con reflui o fonti<br />
contam<strong>in</strong>anti. Il prodotto deve essere sottoposto ad un’attenta<br />
asciugatura evitando che nel<strong>la</strong> confezione si sviluppi umidità. Le<br />
buone pratiche di igiene devono essere rispettate da <strong>tutto</strong> il personale<br />
co<strong>in</strong>volto nelle operazioni sul prodotto, anche da coloro<br />
che non lo toccano direttamente, come operatori di macch<strong>in</strong>e,<br />
camionisti, visitatori. La qualità dei prodotti di IV gamma deriva,<br />
qu<strong>in</strong>di, dall’uso di materie prime di qualità, dal rispetto del<strong>la</strong><br />
catena del freddo, delle buone prassi igieniche, dall’applicazione<br />
di tutte le possibili norme di buona fabbricazione (come igiene<br />
ed istruzione del personale), dall’<strong>in</strong>dividuazione dei punti critici<br />
di controllo e da un attento monitoraggio delle flore contam<strong>in</strong>anti<br />
nelle varie fasi di produzione da parte dell’Operatore del Settore<br />
Alimentare stesso, <strong>in</strong> rispetto del Reg. CE n. 2073/2005.<br />
Rivista di orientamento nel food service 61