Il complesso nuragico di Palmavera - Sardegna Cultura

Fig. 79 Complesso nuragico di
Palmavera: scavi 1976. La Capanna
delle Riunioni in fase di
scavo: affiora il seggio-tronetto
ed appare la c.d. “vasca”.
rinvenimento, anche se purtroppo mancano elementi utili per poterla
determinare. Questo singolare seggio è in arenaria e di forma cilindrica,
con piano superiore leggermente sporgente e tamburo decorato
da sei fasce verticali in rilievo, che, quasi a mezza altezza si incrociano
con un’altra banda trasversale (alt. m 0,48; diam. sup. m 0,47;
diam. inf. m 0,50; largh. fascia cm 5,4).
Il modellino di nuraghe fu scoperto nel livello inferiore dello strato
di crollo, a contatto con il pavimento, in prossimità del presunto
focolare e vicino alla pietra betilica. Giaceva, spaccato sotto il capitello
ma in naturale posizione di caduta, con il fusto rovesciato sul
piano di calpestio ed il tamburo terminale rialzato di m 0,15 perché
poggiava su una frammentaria pietra di arenaria, risultata poi parte di
un “incensiere”. Il pilastrino appariva più gravemente lesionato nella
superficie investita dal crollo (alt. m 0,66; alt. fusto m 0,37; alt. capitello
m 0,21; diam. base m 0,51).
Questo betilo-torre si inquadra nel diffuso “culto delle pietre” di
età nuragica che sembra continuare una tradizione profondamente radicata
nel pensiero religioso prenuragico. Nei betili nuragici la “di-
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