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6.3. La sala n. 3 : pittori piemontesi e liguri - Galleria Ricci Oddi

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<strong>6.3.</strong> <strong>La</strong> <strong>sala</strong> n. 3 : <strong>pittori</strong> <strong>piemontesi</strong> e <strong>liguri</strong><br />

Nell’esposizione odierna 1 ritroviamo in questa <strong>sala</strong> due dipinti che erano collocati qui nel primo<br />

allestimento del 1931 ma erano stati spostati nel 1963: “Giardino reale” di Marco Calderini,<br />

spostato nel salone d’onore per problemi di spazio, e “A mattutino” di Bosso, spostato nella prima<br />

antisaletta ellittica.<br />

1 Fornisco qui l’elenco delle opere esposte:<br />

1) Sacheri- Sera a Bogliasco<br />

2) Bosso- A mattutino<br />

3) Avondo- A Lozzolo- Ritorno dal pascolo<br />

4) Grosso- Ritratto all’aria aperta<br />

5) Grosso- Occhi neri<br />

6) Grosso- Toilette<br />

7) Quadrone- Ritorno del bracconiere<br />

8) Maggi- Uomo con slitta sulla neve<br />

9) Cinotti- Neve al sole<br />

10) Delleani- Arco di Tito a Roma<br />

11) Marco Calderini- Giardino Reale di Torino<br />

12) Marco Calderini- Stagno nei boschi<br />

13) Pellizza da Volpedo- Tramonto<br />

Sala 3 (I numeri del disegno corrispondono a quelli dell’elenco)


Rispetto all’allestimento precedente sono state ritirate dall’esposizione diverse opere, quattro delle<br />

quali erano state aggiunte nel 1963 2 ; mentre le rimanenti vengono rimosse perché il loro autore è<br />

già documentato in <strong>sala</strong> 3 .<br />

Ai lati della porta che conduce nella <strong>sala</strong> 2 troviamo “Sera a Bogliasco” di Sacheri, che parte dalla<br />

realtà ma la stilizza, e il celebre “Roveto” di Pellizza da Volpedo [Tav. 22].<br />

Sulla parete lunga, di fronte alle due porte che conducono nel corridoio, dopo le due opere di Bosso<br />

e Avondo, sono riunite tre opere di Grosso: ai lati le due vaste tele “Ritratto all’aria aperta” e<br />

“Toilette”, al centro il piccolo e intenso “Occhi neri” [Tav. 21].<br />

Sull’altra parete corta troviamo, nelle due porzioni angolari, le due impressioni dal vero di<br />

Quadrone e Delleani, e, al centro, due dipinti dove protagonista è la neve, “Ritorno con slitta sulla<br />

neve” di Maggi e “Neve al sole” di Cinotti.<br />

Sull’ultima parete lunga, tra le due porte che conducono nel corridoio, è posto “Giardino Reale” di<br />

Marco Calderini. Nell’allestimento del 1931 era esposta in questa medesima posizione un’altra<br />

grande tela dell’artista, “In Val d’Aosta”, spostata sulla parete di fronte nel 1963 e ora conservata in<br />

deposito.<br />

Chiude la <strong>sala</strong> una piccola impressione sempre di Calderini, “Stagno nei boschi”.<br />

In questo modo le due pareti corte mostrano la contrapposizione tra due momenti topici della<br />

giornata: da una parte predomina la luce notturna e crepuscolare, dall’altra l’abbacinante luce diurna<br />

che si riflette sulla neve.<br />

Le due pareti lunghe, invece, sono caratterizzate dall’alternanza di opere di piccolo e grande<br />

formato, una dedicata a Marco Calderini e l’altra a Grosso.<br />

Nell’allestimento attuale si perde completamente l’alternanza di ritratti e paesaggi che informava le<br />

esposizioni precedenti.<br />

2<br />

Sono “Paesaggio e pecore” di Raffele, “Testa di fanciulla” di Bottero, “Armenti nel bosco” di Buono e “Veduta di<br />

Ostia” di Coleman . Tra l’altro questi ultimi due non sono di artisti <strong>piemontesi</strong> e occupavano indebitamente un posto<br />

nella <strong>sala</strong>.<br />

3<br />

Sono “Soggetto storico” di Quadrone, “In Val d’Aosta” di Marco Calderini, “Ragazza nuda coricata” di Grosso<br />

(aggiunta nell’allestimento del 1963) e “Marina soleggiata” di Sacheri.

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