della III B - Liceo Foscarini
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LICEO GINNASIO STATALE<br />
MARCO FOSCARINI<br />
VENEZIA<br />
Anno scolastico 2012-2013<br />
ESAME DI STATO<br />
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE<br />
3 B<br />
Venezia, 15 maggio 2013<br />
Il Dirigente Scolastico prof. Rocco Fiano<br />
1
Parte prima – La classe <strong>III</strong> B<br />
INDICE<br />
Presentazione dell’Istituto 3<br />
Presentazione <strong>della</strong> classe 4<br />
Il percorso formativo<br />
Obiettivi 7-9<br />
Griglie di valutazione:<br />
Generale 10<br />
Voto condotta 11<br />
Prima prova 12<br />
Seconda prova 13<br />
Terza prova 13<br />
Prova orale 14<br />
Attività di informazione e preparazione all’esame 15<br />
Attività extracurricolari 16-17<br />
Parte seconda – Relazioni e programmi disciplinari<br />
Italiano 19-24<br />
Latino 25-30<br />
Greco 31-32<br />
Storia 33-36<br />
Filosofia 37-39<br />
Inglese 40-43<br />
Fisica 44<br />
Matematica 45<br />
Scienze 46-48<br />
Storia dell’Arte 49-51<br />
Educazione Fisica 52-53<br />
Religione 54-55<br />
SIMULAZIONI<br />
Simulazioni di Terza Prova<br />
26 novembre 2012 57-62<br />
03 maggio 2013 63-68<br />
Simulazione di Prima Prova<br />
09 maggio 2013 69-78<br />
Firme docenti 80<br />
2
PARTE PRIMA<br />
LA CLASSE<br />
<strong>III</strong> B<br />
3
PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO<br />
Il <strong>Liceo</strong> Ginnasio statale “Marco <strong>Foscarini</strong>” è una delle più antiche istituzioni scolastiche pubbliche di tutta Italia. La<br />
sua origine risale infatti al 1807, per iniziativa napoleonica, e il 15 dicembre del 2007 ha festeggiato il suo<br />
bicentenario. Inizialmente funzionante nelle tre classi liceali, ma dotato di convitto per alloggiare gli studenti, fu<br />
arricchito nel 1851 dei corsi ginnasiali. Subito dopo l’annessione del Veneto al Regno d’Italia, nel 1867, assunse<br />
l’attuale denominazione (precedentemente si chiamava semplicemente <strong>Liceo</strong> Santa Caterina, dal nome dell’exconvento<br />
in cui è tuttora ospitato). Dalla fondazione a oggi ha sempre funzionato ininterrottamente, con una<br />
dimensione variabile fra le due e tre sezioni, che recentemente sono divenute quattro, ormai praticamente completate.<br />
Nel 1995 il <strong>Liceo</strong> è stato annesso all’omonimo Convitto Nazionale (le due realtà erano state separate<br />
dall’amministrazione austriaca nel 1850), recuperando così l’assetto originario. Al giorno d’oggi il “<strong>Foscarini</strong>”<br />
costituisce pertanto uno dei rari esempi italiani di struttura scolastica estesa su tutti i tre diversi livelli d’istruzione,<br />
riunendo scuola elementare, media e liceo.<br />
Il “<strong>Foscarini</strong>” ha conservato le caratteristiche tradizionali del piano di studi proprio del liceo classico, ritenuto un<br />
valido strumento sia per la preparazione degli studenti destinati alla prosecuzione degli studi universitari, sia per la<br />
possibilità offerta ai suoi allievi di elaborare una equilibrata cultura personale, tale da consentire non solo la<br />
conoscenza del passato, ma anche un accostamento critico alla complessità del presente.<br />
Naturalmente l’impianto del liceo classico, nella sua conformazione gentiliana, privilegia i saperi umanistici, a cui<br />
viene riservata la consueta cura nell’insegnamento. Una sottolineatura particolare, all’interno di questo impianto, è<br />
stata conferita allo strumento linguistico, privilegiato non solo come fondamento <strong>della</strong> comunicazione umana, ma<br />
ritenuto anche e soprattutto strumento di analisi, dominio e organizzazione del pensiero nei vari ambiti <strong>della</strong><br />
comunicazione umana. La consapevolezza di ciò ha indotto il nostro liceo non solo a estendere, già da parecchi anni, lo<br />
studio <strong>della</strong> lingua straniera anche al triennio (seguendo un indirizzo che ormai caratterizza la grande maggioranza dei<br />
licei classici), ma anche a introdurre il supporto del lettore di lingua inglese al triennio e a svolgere attività di<br />
preparazione degli studenti agli esami di certificazione, sempre di lingua inglese. Oltre a ciò, sono presenti diversi<br />
corsi extracurricolari di lingua straniera. Quella linguistica, d’altra parte, non è l’unica sperimentazione che caratterizza<br />
la nostra scuola. Tutto l’insegnamento <strong>della</strong> matematica viene infatti impartito secondo i programmi e il monte-ore<br />
previsti dal Piano Nazionale Informatica per i licei classici, e si affianca una terza sperimentazione, consistente<br />
nell’estensione a tutto il corso di studi e nel potenziamento dell’insegnamento di storia dell’arte.<br />
Peculiarità del “<strong>Foscarini</strong>”, peraltro, è sempre stata, fin dalla sua fondazione, una particolare attenzione agli<br />
insegnamenti dell’area scientifica, proposti innanzitutto nella loro valenza culturale e formativa. Se la storia<br />
dell’istituto è stata contrassegnata dalla presenza di insegnanti di notevole spessore, anche negli anni più recenti<br />
motivo di notevole soddisfazione è stato dato dai buoni, spesso ottimi risultati che i nostri studenti hanno conseguito<br />
nei loro studi presso facoltà scientifiche.<br />
Se fino a qualche anno fa l’utenza del liceo proveniva quasi interamente dal centro storico veneziano e dal Lido, nel<br />
corso degli ultimi anni il bacino <strong>della</strong> scuola si è decisamente allargato, con un consistente e crescente numero di<br />
studenti di Mestre e <strong>della</strong> terraferma veneziana, alcuni dei quali risiedono anche in comuni non collocati<br />
nell’immediata cintura <strong>della</strong> conurbazione mestrina, ma a una certa distanza da essa e compiono quindi un percorso<br />
casa-scuola non breve. La crescita degli iscritti non residenti nell’ambito strettamente lagunare testimonia lo sforzo che<br />
la nostra scuola effettua per garantire una offerta formativa di qualità e attenta alle esigenze dell’utenza. Bisogna<br />
comunque sottolineare, in generale, che, trattandosi di un liceo classico di tradizione, la composizione degli iscritti<br />
inevitabilmente riflette in una certa misura un processo di selezione, o meglio autoselezione, verificatosi a monte, dato<br />
che quasi sempre gli studenti che scelgono la nostra scuola sono fortemente motivati da un percorso scolastico che ha<br />
già dato buoni risultati. Spesso, inoltre, nella scelta dell’istituto giocano tradizioni familiari. Anche questo dà ragione<br />
<strong>della</strong> buona stabilità del corpo studentesco, in cui il numero di insuccessi e abbandoni risulta decisamente limitato.<br />
L’offerta formativa del “<strong>Foscarini</strong>” si completa con la proposizione agli studenti di una serie di attività extrascolastiche<br />
nei settori sportivo e culturale. Come già accennato, assai significativa è la consolidata presenza di corsi di lingua<br />
straniera diversa da quella presente nel curricolo, in orario pomeridiano e a cura di insegnanti madrelingua (sono<br />
attivati i corsi di francese, spagnolo, tedesco, cinese, neogreco), così come la notevole presenza di corsi e attività<br />
sportive, sia a livello di avviamento alla pratica sportiva, sia di natura agonistica. Assolutamente degne di menzione,<br />
fra l’altro, l’attività scacchistica del <strong>Liceo</strong>, di assoluto rilievo fra le scuole a livello regionale e nazionale, e quella<br />
teatrale, ripetutamente premiata a diversi livelli. Naturalmente a tutto questo si affianca la regolare organizzazione di<br />
viaggi d’istruzione e visite guidate, a cui ultimamente si sono aggiunti rapporti di collaborazione e scambio culturale<br />
con realtà scolastiche europee ed extraeuropee (fra le altre Russia, Cina, Australia).<br />
Già da tre anni è presente nell’Istituto il <strong>Liceo</strong> Classico Europeo, prende le mosse dal Trattato di Maastricht e ha<br />
come obiettivi principali l'apprendimento e la diffusione delle lingue parlate nell'Unione Europea e il miglioramento<br />
<strong>della</strong> conoscenza <strong>della</strong> cultura e <strong>della</strong> storia dei popoli europei.<br />
Il <strong>Liceo</strong> Europeo è scuola secondaria di secondo grado, ha un articolazione quinquennale, opera secondo gli<br />
ordinamenti <strong>della</strong> scuola di stato italiana e rilascia, previo superamento dell'Esame di Stato, il diploma di maturità<br />
classica.<br />
4
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE<br />
ELENCO DEI CANDIDATI<br />
COGNOME NOME<br />
1. Alzetta Federico<br />
2. Alzetta Sara<br />
3. Basal<strong>della</strong> Irene<br />
4. Basana Ludovico<br />
5. Bonsi Ludovico<br />
6. Capovilla Lodovica<br />
Cazza 7. Cazzador Giulia<br />
8. Chiarot Alice<br />
9. Duello Marta<br />
10. Gerardi Carlo<br />
11. Giammarco Giuseppe<br />
12. Gianni Alice<br />
13. Guadagnini Carlo<br />
14. Lazzarin Costanza<br />
15. Longanesi Cattani Costanza<br />
16. Pelloso Ludovica<br />
17. Rocchi Maria<br />
18. Romanelli Marco<br />
19. Rossi Pierluigi<br />
20. Schivardi Mila<br />
21. Segantini Giacomo<br />
22. Semenzato Edoardo<br />
23. Sperti Filippo<br />
24. Stefinlongo Gioia<br />
25 Zelante Erica<br />
DATI CURRICOLARI E STORIA DELLA CLASSE<br />
Classe Iscritti<br />
stessa classe<br />
Iscritti da altra<br />
classe/istituto<br />
Trasferiti in<br />
altro istituto<br />
5<br />
Promossi Promossi<br />
con debito/<br />
sospensione<br />
Non promossi<br />
I B 24 - - 20 4 -<br />
II B 24 - - 16 8 -<br />
<strong>III</strong> B 24 1 - - - -<br />
DEBITI<br />
Sono stati assegnati e superati i seguenti debiti:<br />
in prima <strong>Liceo</strong>: Latino 2, Greco 2<br />
in seconda <strong>Liceo</strong>: Latino 7, Inglese 1.
GIUDIZIO SULLA CLASSE<br />
La classe è composta attualmente da 25 allievi: 11 alunni e 14 alunne.<br />
Il curriculum degli studenti è stato caratterizzato dalla attuazione delle tre sperimentazioni presenti nell’Offerta<br />
Formativa dell’Istituto per tutti i cinque anni di corso: Lingua Inglese, Matematica con elementi di Informatica e Storia<br />
dell’Arte.<br />
La classe ha avuto un percorso didattico lineare, garantito dalla continuità degli stessi docenti per tutte le discipline.<br />
Il Consiglio di Classe ha attuato, sin dall’inizio del triennio, un lavoro metodico e coordinato per favorire<br />
l’apprendimento di tutti gli alunni valorizzandone le singole specificità.<br />
Da parte loro gli studenti hanno dimostrato un apprezzabile impegno nello studio, soprattutto nel corso dell’ultimo<br />
anno scolastico; tuttavia capacità, predisposizione e, soprattutto, interessi piuttosto diversificati nei confronti delle<br />
varie discipline hanno portato gli allievi a livelli di competenza e di profitto, che, al termine del corso di studi, non<br />
risultano omogenei.<br />
Vi sono studenti che, dotati sin dal primo anno di sicure capacità cognitive, buona motivazione e impegno, hanno<br />
partecipato attivamente al dialogo educativo, dimostrando una vivace curiosità intellettuale e raggiungendo così una<br />
autonoma capacità di orientamento. Mettendo dunque a frutto proficuamente tutte le opportunità fornite loro, hanno<br />
ottenuto, alla fine del percorso liceale, una preparazione accurata nella totalità delle discipline; è doveroso segnalare<br />
che alcuni di questi studenti sono pervenuti a livelli che il Consiglio di Classe considera eccellenti.<br />
Va precisato però che tali ottimi esempi solo raramente hanno costituito un efficace stimolo per il resto <strong>della</strong> classe.<br />
Così, un numero consistente di studenti, pur evidenziando un certo impegno, non è riuscito a esprimersi in modo<br />
convincente e propositivo nelle attività e nella discussione in classe. I risultati di questi allievi pertanto appaiono<br />
mediamente discreti o soddisfacenti.<br />
Infine, come premesso, alcuni allievi hanno mantenuto negli anni differenziazioni in ordine alle capacità, all’impegno<br />
ed alla continuità del lavoro domestico. Essi, con tale comportamento, hanno evidenziato in qualche disciplina,<br />
soprattutto nel corso dell’ultimo anno, difficoltà nell’affrontare argomenti di studio di una certa ampiezza. Per questo<br />
gruppo, numericamente circoscritto, permangono una modesta capacità rielaborativa ed una certa fragilità, che hanno<br />
comportato valutazioni che si collocano complessivamente nell’ambito <strong>della</strong> sufficienza.<br />
Per una considerazione di elementi più analitici e dettagliati relativi alla preparazione ed al profitto degli alunni si<br />
rinvia alla lettura delle specifiche relazioni disciplinari dei singoli docenti.<br />
Riguardo alla condotta ed al comportamento nel corso del triennio non vi sono stati problemi e va riconosciuto che la<br />
classe ha sempre riservato un atteggiamento di rispetto nei confronti dell’istituzione scolastica e dei suoi operatori.<br />
Si avvalgono dell’insegnamento <strong>della</strong> Religione cattolica 22 studenti su 25.<br />
6
ELENCO DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE<br />
DISCIPLINE<br />
CURRICOLARI<br />
ANNI<br />
DI<br />
CORSO<br />
DOCENTI PER CLASSE<br />
I II <strong>III</strong><br />
Italiano I II <strong>III</strong> Mezzaroba Mezzaroba Mezzaroba<br />
Latino I II <strong>III</strong> Voi Voi Voi<br />
Greco I II <strong>III</strong> Voi Voi Voi<br />
Storia I II <strong>III</strong> Andreolo Andreolo Andreolo<br />
Filosofia I II <strong>III</strong> Andreolo Andreolo Andreolo<br />
Matematica I II <strong>III</strong> Dal Bo Dal Bo Dal Bo<br />
Fisica II <strong>III</strong> Dal Bo Dal Bo<br />
Scienze I II <strong>III</strong> Paloschi Paloschi Paloschi<br />
Storia dell’Arte I II <strong>III</strong> Sabbadin Sabbadin Sabbadin<br />
Lingua<br />
Straniera<br />
Educazione<br />
Fisica<br />
I II <strong>III</strong> Caprani Caprani Caprani<br />
I II <strong>III</strong> Galvan Galvan Galvan<br />
Religione I II <strong>III</strong> Magni Magni Magni<br />
FLUSSO DEI DOCENTI NEL TRIENNIO<br />
La classe ha goduto nel triennio di continuità didattica dei docenti in tutte le discipline<br />
COMPOSIZIONE INTERNA DELLA COMMISSIONE PER L’ESAME DI STATO<br />
Consiglio di Classe ha designato i seguenti docenti Commissari d’Esame:<br />
Membro interno 1 Andreolo Federico Storia e Filosofia (classe 37/A)<br />
Membro interno 2 Dal Bo Giovanni Matematica e Fisica (classe 49/A)<br />
Membro interno 3 Mezzaroba Leonardo Italiano e Latino (classe 51/A)<br />
Il coordinatore di classe è la prof. ssa Tiziana Voi ( Latino e Greco).<br />
QUADRO DELLE DISCIPLINE/ORE<br />
Il seguente quadro discipline/ore presenta l’articolazione degli insegnamenti in termini di ore settimanali per ogni<br />
classe con riferimento a ciascun anno sia del Ginnasio sia del <strong>Liceo</strong>.<br />
DISCIPLINA IV V I II <strong>III</strong><br />
Religione 1 1 1 1 1<br />
Italiano 5 5 4 4 4<br />
Latino 5 5 4 4 4<br />
Greco 4 4 3 3 3<br />
Geografia 2 2<br />
Storia 2 2 3 3 3<br />
Filosofia 3 3 3<br />
Lingua Straniera (Inglese) 3 3 3 3 3<br />
Matematica e Informatica 4 4 3 3 3<br />
Fisica 2 3<br />
Scienze Naturali 4 3 2<br />
Storia dell’Arte 2 2 2 2 2<br />
Educazione Fisica 2 2 2 2 2<br />
TOTALE 30 30 32 33 33<br />
7
OBIETTIVI<br />
OBIETTIVI GENERALI NEL CORSO DEL TRIENNIO<br />
Gli studenti liceali sono stati guidati a raggiungere i seguenti obiettivi generali:<br />
Acquisizione di un metodo di studio<br />
Acquisizione di un metodo di ricerca<br />
Acquisizione di capacità critiche<br />
Acquisizione di capacità di progettazione autonoma dello studio<br />
Acquisizione di informazioni organicamente inquadrate in discipline<br />
Acquisizione di capacità argomentative interdisciplinari<br />
Acquisizione di capacità di dialogo, ossia di ascolto e di risposta coerente e motivata nell’ambito delle discipline<br />
di studio, di discipline affini e di discipline estranee al curricolo<br />
Acquisizione di capacità di esposizione argomentata per iscritto<br />
OBIETTIVI PER L’AREA LINGUISTICO-UMANISTICA<br />
I docenti dell’area linguistico-umanistica hanno riconosciuto comunanza di intenti sui seguenti obiettivi relativi<br />
all’acquisizione di conoscenze, competenze e capacità.<br />
CONOSCENZE Conoscere le strutture e le funzioni <strong>della</strong> lingua<br />
Conoscere i registri linguistici<br />
Conoscere le strategie comunicative di testi in prosa e di poesia<br />
Conoscere le strategie di elaborazione scritta<br />
COMPETENZE Saper attuare una analisi linguistica in termini di morfologia e<br />
sintassi<br />
Saper attuare confronti tra lessici diversi<br />
Saper identificare e sequenzializzare concetti comunicati<br />
CAPACITÀ Saper attuare un’analisi argomentata di un testo sia letterario sia non<br />
letterario<br />
Saper produrre una sintesi scritta ed orale<br />
Saper riconoscere i nuclei concettuali di un testo scritto<br />
Saper attuare un confronto tra contenuti e strutture<br />
Saper elaborare contenuti e idee personali<br />
Saper studiare autonomamente<br />
Saper attuare una autovalutazione<br />
OBIETTIVI PER L’AREA SCIENTIFICA<br />
I docenti dell’area scientifica hanno riconosciuto comunanza di intenti sui seguenti obiettivi:<br />
Contribuire all’educazione al pensiero razionale nella sua forma consequenziale e logico-deduttiva<br />
Acquisire le nozioni e i concetti di base delle discipline<br />
Acquisire i linguaggi propri delle discipline<br />
Acquisire la capacità di attuare una corretta relazione tra dimensione sperimentale, comprensione teorica ed<br />
espressione matematica<br />
Acquisire la capacità di applicare i metodi propri delle discipline anche a problemi esterni ad esse<br />
Acquisire la capacità di cogliere i collegamenti con altre discipline.<br />
8
Metodi, strumenti, spazi e tempi<br />
Si rimanda alle diverse schede disciplinari per la precisa indicazione di questi elementi. In generale si può indicare<br />
nella lezione frontale lo strumento didattico più largamente praticato, senza dimenticare peraltro che la classe ha potuto<br />
usufruire regolarmente degli spazi e dei mezzi presenti nell’istituto, come il laboratorio di informatica, quelli di scienze<br />
e di fisica, gli strumenti multimediali. In particolare, peculiarità dell’istituto è il normale utilizzo dell’aula<br />
multimediale per l’insegnamento di arte.<br />
Il recupero degli alunni promossi con debito formativo è stato attuato all’interno delle ore curricolari di lezione da<br />
parte dei docenti delle materie interessate. Alcuni studenti hanno usufruito dello sportello didattico messo a<br />
disposizione dall’istituto.<br />
Le griglie a seguito hanno costituito effettivo strumento di misurazione e valutazione delle singole prove e simulazioni<br />
effettuate dai docenti delle specifiche discipline e fatte proprie dal Consiglio di Classe.<br />
9
GRIGLIA DI VALUTAZIONE GENERALE<br />
Il Collegio dei Docenti ha stabilito i seguenti parametri per la valutazione. Ad essi si è attenuto il Consiglio <strong>della</strong><br />
Classe <strong>III</strong> B<br />
VOTO GIUDIZIO MOTIVAZIONE<br />
1-2 Prova nulla<br />
3 Molto negativo<br />
4<br />
Gravemente<br />
insufficiente<br />
5 Insufficiente<br />
6 Sufficiente<br />
7 Discreto<br />
8-9 Buono-ottimo<br />
10 Eccellente<br />
Totale mancanza di elementi significativi per la valutazione.<br />
L’allievo mostra di possedere conoscenze e competenze molto limitate e non le sa<br />
usa utilizzare in maniera integrata e adeguata. Non riesce a far interagire i suoi<br />
saperi pregressi con le nuove conoscenze.<br />
L’allievo svolge le attività di apprendimento in maniera frazionata. mostrando di<br />
possedere conoscenze frammentarie e superficiali e di saper fare in modo<br />
impreciso e approssimato. Ha una forte difficoltà di organizzazione dei dati e non<br />
usa i linguaggi specifici.<br />
L’allievo è impreciso rispetto a quanto sa e sa fare, necessita di sollecitazioni e di<br />
indicazioni dell’insegnante per perseguire l’obiettivo di apprendimento; non è<br />
capace di ricostruire l’intero percorso seguito, ma soltanto parte di esso. Comunica<br />
i risultati dell’apprendimento con limitata puntualità e poca proprietà lessicale.<br />
L’allievo possiede conoscenze e competenze necessarie a raggiungere l’obiettivo.<br />
Si muove soltanto in contesti noti, ovvero riproduce situazioni che già conosce;<br />
necessita di indicazioni per affrontare situazioni parzialmente variate. Comunica i<br />
risultati dell’apprendimento in modo semplice, con un linguaggio corretto e<br />
comprensibile.<br />
L’allievo si mostra competente e sa utilizzare le proprie conoscenze in modo<br />
adeguato allorché affronta situazioni d’apprendimento simili tra loro o soltanto<br />
parzialmente variate; è capace di spiegare e rivedere il proprio percorso<br />
d’apprendimento, comunicandone i risultati con un linguaggio specifico e corretto.<br />
Procede con sufficiente autonomia nell’organizzazione dello studio.<br />
L’allievo dimostra di possedere conoscenze, competenze e capacità grazie alle<br />
quali affronta variamente situazioni nuove; procede con autonomia; è capace di<br />
spiegare, con un linguaggio specifico e appropriato, processo e prodotto<br />
dell’apprendimento e di prefigurarne l’utilizzazione in altre situazioni formative.<br />
L’allievo sa e sa fare, è in grado di spiegare come ha proceduto e perché ha scelto<br />
un determinato percorso, perciò verifica e valuta anche il proprio operato.<br />
Comunica con proprietà terminologica e sviluppa quanto ha appreso con ulteriori<br />
ricerche, rielaborandolo criticamente per raggiungere nuove mete formative.<br />
10
GRIGLIA PER ATTRIBUZIONE del VOTO DI CONDOTTA<br />
I criteri indicati nella griglia sotto riportata non devono essere intesi in forma rigida, ma solo come riferimenti per<br />
la valutazione, effettuata dal Consiglio di Classe in forma collegiale, tenendo accuratamente conto dei vari fattori<br />
che concorrono a formare la storia e il profilo di ogni studente.<br />
COMPORTAMENTI VOTO<br />
1. Frequenza regolare o con irregolarità limitate e determinate da chiari e documentati motivi<br />
di salute<br />
2. Comportamento corretto e rispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il personale <strong>della</strong><br />
scuola<br />
3. Comportamento corretto e rispettoso verso i compagni<br />
10<br />
4. Puntualità e precisione nel rispettare le scadenze e nel presentare giustificazioni delle<br />
assenze e dei ritardi<br />
5. Attenzione e partecipazione durante le lezioni<br />
6. Svolgimento costante dei compiti assegnati<br />
1. Frequenza generalmente regolare o con irregolarità limitate e determinate da chiari e<br />
documentati motivi di salute<br />
2. Comportamento corretto e rispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il personale <strong>della</strong><br />
scuola<br />
3. Comportamento corretto e rispettoso verso i compagni<br />
4. Generalmente puntuale e preciso/a nel rispettare le scadenze e nel presentare le<br />
giustificazioni di assenze e ritardi<br />
5. Generalmente attento/a durante le lezioni<br />
6. Svolgimento generalmente costante dei compiti assegnati<br />
1. Frequenza non sempre regolare (ritardi e/o assenze che in parte hanno coinciso con le<br />
verifiche)<br />
2. Comportamento corretto e rispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il personale <strong>della</strong><br />
scuola<br />
3. Comportamento non sempre corretto e rispettoso verso i compagni<br />
4. Spesso non vengono rispettate le scadenze o non vengono presentate con puntualità le<br />
giustificazioni delle assenze<br />
5. Spesso l’allievo/a si distrae e partecipa poco all’attività didattica<br />
6. Svolgimento non sempre costante dei compiti assegnati<br />
7. Ha ricevuto note da più insegnanti<br />
1. Numerose assenze e ritardi che coincidono con le verifiche<br />
2. Comportamento non sempre corretto e rispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il<br />
personale <strong>della</strong> scuola<br />
3. Comportamento non corretto e rispettoso verso i compagni<br />
4. Non vengono rispettate le scadenze e le assenze sono spesso ingiustificate ovvero<br />
giustificate con notevole ritardo<br />
5. Spesso l’allievo/a si distrae, partecipa poco e distrae i compagni<br />
6. Svolgimento poco costante dei compiti assegnati<br />
7. Ha ricevuto numerose note da insegnanti diversi o una sospensione<br />
1. Frequenza saltuaria senza gravi e certificati problemi di salute<br />
2. Atteggiamento irrispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il personale <strong>della</strong> scuola<br />
3. Atteggiamento irrispettoso verso i compagni<br />
4. Comportamento gravemente scorretto in classe durante le lezioni<br />
5. Le giustificazioni delle assenze risultano in più di una occasione mancanti o falsificate<br />
6. Ha ricevuto (almeno) una sospensione e/o numerose note da più insegnanti<br />
7. Dimostra totale disinteresse durante le lezioni; non svolge i compiti assegnati<br />
1. Frequenza saltuaria senza gravi e certificati problemi di salute<br />
2. Atteggiamento gravemente irrispettoso nei riguardi del Dirigente, dei docenti o del<br />
personale <strong>della</strong> scuola, ovvero dei compagni sanzionato con più note nel corso dell’anno<br />
3. Comportamento gravemente scorretto che ha comportato danni alle persone e/o agli<br />
ambienti<br />
4. Le giustificazioni delle assenze risultano spesso mancanti o falsificate<br />
5. Comportamento gravemente scorretto in classe durante le lezioni<br />
6. Ha ricevuto una o più sospensioni<br />
11<br />
9<br />
8<br />
7<br />
6<br />
5
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA I PROVA<br />
Saggio breve/ Articolo<br />
A Aderenza al tema,<br />
utilizzo delle fonti rispetto alla comprensione,<br />
selezione, interpretazione (competenze rispetto al<br />
genere testuale)<br />
B<br />
C<br />
Organicità, coerenza e completezza <strong>della</strong> trattazione<br />
(capacità espressive e logico- argomentative)<br />
Correttezza formale (orto-morfo-sintattica)<br />
(competenze linguistiche)<br />
D Rispetto dei vincoli comunicativi: destinatario, scopo,<br />
collocazione editoriale, misura, titolo; proprietà<br />
nell’uso del lessico anche specialistico. (competenze<br />
rispetto al genere testuale)<br />
Sviluppo critico, rielaborazione personale.<br />
E Integrazione dei dati forniti con informazioni<br />
congruenti. (capacità critiche e conoscenze<br />
disciplinari)<br />
Analisi del testo/ tema<br />
A Aderenza al tema, Conoscenza dell’argomento e del<br />
quadro di riferimento, <strong>della</strong> natura del testo<br />
eventualmente proposto e delle sue strutture formali<br />
B<br />
C<br />
Organicità, coerenza e completezza <strong>della</strong> trattazione<br />
Correttezza formale (orto-morfo-sintattica)<br />
D Proprietà nell’uso del lessico anche specialistico.<br />
Adeguatezza del registro<br />
E<br />
Sviluppo critico, rielaborazione personale. Se<br />
richiesta, creatività<br />
VALUTAZIONE IN QUINDICESIMI ______________/15<br />
GIUDIZIO QUINDICESIMI<br />
Scarsa<br />
0-1<br />
Scarsa<br />
0-1<br />
Scarsa<br />
0-1<br />
Scarso<br />
0-1<br />
Scarso<br />
0-1<br />
Scarsa<br />
0-1<br />
Scarsa<br />
0-1<br />
Scarsa<br />
0-1<br />
Scarso<br />
0-1<br />
Scarso<br />
0-1<br />
12<br />
Insufficiente<br />
1,5<br />
Insufficiente<br />
1,5<br />
Insufficiente<br />
1,5<br />
Insufficiente<br />
1,5<br />
Insufficiente<br />
1,5<br />
Insufficiente<br />
1,5<br />
Insufficiente<br />
1,5<br />
Insufficiente<br />
1,5<br />
Insufficiente<br />
1,5<br />
Insufficiente<br />
1,5<br />
DECIMI<br />
Nullo o scarso 0-3 0-2<br />
Gravemente<br />
insufficiente<br />
4-5 3<br />
6-7 4<br />
Insufficiente 8-9 5<br />
Sufficiente 10-11 6<br />
Discreto 12 7<br />
Buono 13 8<br />
Ottimo 14 9<br />
Eccellente 15 10<br />
Sufficiente<br />
2<br />
Sufficiente<br />
2<br />
Sufficiente<br />
2<br />
Sufficiente<br />
2<br />
Sufficiente<br />
2<br />
Sufficiente<br />
2<br />
Sufficiente<br />
2<br />
Sufficiente<br />
2<br />
Sufficiente<br />
2<br />
Sufficiente<br />
2<br />
Discreta/buona<br />
2,5<br />
Discreta/buona<br />
2,5<br />
Discreta/buona<br />
2,5<br />
Discreto/buon<br />
o<br />
2,5<br />
Discreto/buon<br />
o<br />
2,5<br />
Discreta/buona<br />
2,5<br />
Discreta/buona<br />
2,5<br />
Discreta/buona<br />
2,5<br />
Discreto/buon<br />
o<br />
2,5<br />
Discreto/buon<br />
o<br />
2,5<br />
Ottima<br />
3<br />
Ottima<br />
3<br />
Ottima<br />
3<br />
Ottima<br />
3<br />
Ottima<br />
3<br />
Ottima<br />
3<br />
Ottima<br />
3<br />
Ottima<br />
3<br />
Ottima<br />
3<br />
Ottima<br />
3
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA II PROVA<br />
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA<br />
La griglia, collaudata e utilizzata negli ultimi anni per le prove di latino e di greco, ha subito fin dall’inizio del presente<br />
a.s. una modifica nella modalità del calcolo del punteggio. Per evitare la presenza di numeri decimali (1,5; 2,5 ecc.) i<br />
primi due descrittori prevedono l’assegnazione di un punteggio da 1 a 15; gli altri due descrittori l’assegnazione di un<br />
punteggio, rispettivamente, da 1 a 9 e da 1 a 6. In questo modo basta dividere il punteggio finale per tre per avere la<br />
valutazione in quindicesimi.<br />
Indicatori<br />
A:<br />
Individuazione<br />
delle strutture<br />
morfo-sintattiche<br />
B:<br />
Interpretazione e<br />
comprensione<br />
globale del testo<br />
C:<br />
Ricodificazione<br />
in lingua italiana<br />
D:<br />
Completezza<br />
1-2<br />
Lavoro nullo<br />
o non<br />
svolto<br />
1-2<br />
Lavoro nullo<br />
o non<br />
svolto<br />
1<br />
Lavoro nullo<br />
o non svolto<br />
3-4<br />
Scarso<br />
3-4<br />
Scarso<br />
5-7<br />
Gravemente<br />
Insufficiente<br />
5-7<br />
Gravemente<br />
Insufficiente<br />
2<br />
Scarsa/Gravemente<br />
Insufficiente<br />
1-2<br />
Testo affrontato in modo estremamente<br />
lacunoso<br />
8-9<br />
Insufficiente<br />
8-9<br />
Insufficiente<br />
3-4<br />
Insufficiente<br />
3<br />
Testo<br />
affrontato in<br />
modo molto<br />
lacunoso<br />
13<br />
10-11<br />
Sufficiente<br />
10-11<br />
Sufficiente<br />
5-6<br />
Sufficiente<br />
4<br />
Testo con un<br />
certo numero<br />
di lacune non<br />
superiori al<br />
30 % del<br />
testo<br />
12<br />
Discreto<br />
12<br />
Discreto<br />
13<br />
Buono<br />
13<br />
Buono<br />
7-8<br />
Discreta/Buona<br />
5<br />
Testo lacunoso in alcuni<br />
punti, ma in misura<br />
limitata<br />
PUNTEGGIO (da dividere per 3)….…. VALUTAZIONE in QUINDICESIMI….……………/15.<br />
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA <strong>III</strong> PROVA<br />
DESCRITTORI INDICATORI<br />
QUINDICESIMI GIUDIZIO ADERENZA<br />
AL QUESITO<br />
1-4<br />
5-7<br />
8-9<br />
10<br />
scarso<br />
gravemente<br />
insufficiente<br />
insufficiente<br />
sufficiente<br />
nulla<br />
approssimativa<br />
parziale<br />
sufficiente<br />
CONOSCENZA<br />
DELL’ARGOMENTO<br />
nulla<br />
molto limitata<br />
frammentaria/lacunosa<br />
limitata alle linee<br />
essenziali<br />
LINGUAGGIO<br />
SPECIFICO<br />
nullo<br />
scorretto<br />
non del tutto adeguato<br />
corretto anche se<br />
limitato<br />
14-15<br />
Ottimo<br />
14-15<br />
Ottimo<br />
9<br />
Ottima<br />
6<br />
Testo completo<br />
ESPOSIZIONE<br />
nulla o molto<br />
confusa<br />
poco chiara<br />
poco organizzata<br />
sufficientemente<br />
chiara<br />
11-12 discreto completa discreta corretto chiara<br />
13-14<br />
15<br />
buono<br />
ottimo<br />
completa<br />
completa<br />
buona<br />
ampia e ben organizzata<br />
corretto e abbastanza<br />
ricco<br />
corretto e ricco<br />
chiara e corretta<br />
chiara/corretta<br />
elegante/originale
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE<br />
VOTO<br />
/10<br />
1-3<br />
4<br />
5<br />
6<br />
7<br />
8<br />
9<br />
10<br />
INDICATORI E DESCRITTORI DELLA VALUTAZIONE<br />
CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’<br />
Da nessuna a frammen-tarie<br />
e gravemente lacunose, per<br />
cui non riesce ad orientarsi<br />
anche se guidato<br />
Si esprime in modo scorretto e<br />
compie analisi errate<br />
Lacunose e parziali Applica le conoscenze minime se<br />
guidato, ma con errori. Si esprime<br />
in modo scorretto ed improprio,<br />
compie analisi lacunose e con errori<br />
Limitate e superficiali Applica le conoscenze con<br />
imperfezioni. Si esprime in modo<br />
impreciso. Compie analisi parziali<br />
Di ordine generale, ma con<br />
qualche lacuna e<br />
disorganicità<br />
Se guidato sa estendere<br />
l’argomentazione, che ha<br />
discreta ampiezza in<br />
numerose discipline<br />
Sicure nella maggior parte<br />
delle discipline<br />
Sicure in tutte le discipline,<br />
organiche nella maggior<br />
parte<br />
Organiche, approfondite ed<br />
ampliate in modo autonomo<br />
Applica le conoscenze senza<br />
commettere errori, sostanziali,<br />
almeno in alcune discipline.<br />
Riferisce contenuti senza applicare<br />
una logica autonoma<br />
Espone in modo corretto anche se<br />
non ricco e non sempre utilizza il<br />
lessico specifico. Domina situazioni<br />
note in quasi tutte le discipline, si<br />
esprime con un lessico appropriato<br />
Applica autonomamente le<br />
conoscenze anche a problemi<br />
complessi. Espone in modo corretto<br />
e con proprietà lin-guistica.<br />
Individua relazioni in modo<br />
completo nella maggior parte delle<br />
discipline<br />
Applica le conoscenze in modo<br />
corretto ed autonomo anche a<br />
problemi complessi. Espone in<br />
modo fluido ed utilizza i linguaggi<br />
specifici. Compie analisi approfondite,<br />
individua correlazioni precise<br />
Applica le conoscenze in modo<br />
corretto ed autonomo anche a<br />
problemi complessi e trova da solo<br />
le soluzioni migliori. Espone in<br />
modo fluido, utilizzando un lessico<br />
ricco ed appropriato<br />
14<br />
Nessuna<br />
Compie sintesi scorrette<br />
Gestisce con difficoltà<br />
situazioni nuove,anche<br />
se semplici<br />
Riproduce informazione<br />
preconfezionate, non sa<br />
muoversi<br />
autonomamente<br />
Rielabora in modo<br />
corretto le informazioni<br />
e situazioni predefinite<br />
Rielabora in modo<br />
corretto facendo<br />
interagire le<br />
informazioni con una<br />
certa autonomia<br />
Rielabora in modo<br />
corretto, completo ed<br />
autonomo<br />
Sa rielaborare<br />
correttamente ed<br />
approfondire in modo<br />
autonomo e critico<br />
situazioni complesse
Informazione<br />
ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE E PREPARAZIONE ALL’ESAME<br />
Gli studenti sono stati adeguatamente informati sin dagli anni scorsi sulla struttura del nuovo Esame di Stato. In<br />
particolare, nel corso di quest’anno hanno partecipato a una apposita lezione sull’Esame.<br />
Esercitazioni<br />
Prima Prova (Italiano)<br />
Fin dagli scorsi anni scolastici la classe è stata addestrata ad affrontare le diverse tipologie <strong>della</strong> prova scritta di<br />
italiano; tali tipologie sono state regolarmente somministrate in occasione delle consuete prove in itinere.<br />
In particolare, il 9 maggio, gli alunni sono stati chiamati a svolgere, contemporaneamente ai loro compagni delle<br />
sezioni A, C e D, una Simulazione di Prima Prova su tutte le tipologie e gli ambiti previsti, nell’arco dell’intera<br />
mattinata (5 ore). Il fascicolo contenente le consegne <strong>della</strong> simulazione è allegato al presente Documento.<br />
Inoltre, gli insegnanti di Italiano del triennio hanno concordato e messo a punto una Scheda specificamente riferita alla<br />
tipologia B (Saggio breve e Articolo) (allegata al presente Documento) contenente alcune avvertenze utili a orientare<br />
gli studenti sul rispetto dei vincoli comunicativi e sull’organizzazione delle citazioni e dei rimandi in nota o<br />
bibliografici.<br />
Data <strong>della</strong> prova: 9 maggio 2013<br />
Seconda Prova (Latino)<br />
Anche se gli insegnanti di Latino e Greco hanno sempre prestato la massima cura, in particolare nel corso <strong>della</strong> Terza<br />
<strong>Liceo</strong>, alla preparazione <strong>della</strong> Seconda Prova, anche quest’anno si è ritenuto opportuno procedere allo svolgimento di<br />
una simulazione ufficiale <strong>della</strong> Seconda Prova chiamando tutti gli alunni delle 4 Terze <strong>Liceo</strong> a una traduzione dal<br />
Latino <strong>della</strong> durata di 4 ore. Il testo <strong>della</strong> prova verrà allegato al presente Documento.<br />
Data <strong>della</strong> prova: 22 maggio 2013<br />
Terza prova<br />
La classe durante i due primi anni di corso ha affrontato una prova di simulazione <strong>della</strong> Terza Prova scritta nel primo<br />
anno e due nel secondo e terzo anno, una per quadrimestre.<br />
In base alla delibera del Collegio dei Docenti, è stata scelta la tipologia B (prova pluridisciplinare), articolata in<br />
cinque discipline, due quesiti di 10 righe per ciascuna disciplina.<br />
Per lo svolgimento <strong>della</strong> prova sono sempre state concesse tre ore di tempo ed è stato autorizzato l’uso di alcuni<br />
strumenti di lavoro: dizionario di Italiano e monolingue per la Lingua Straniera.<br />
Nella scelta dei contenuti <strong>della</strong> prova simulata ogni disciplina ha agito per lo più autonomamente.<br />
Per la valutazione di queste prove è stato adottato il seguente criterio: ciascun docente ha valutato la prova relativa alla<br />
propria disciplina, le separate valutazioni sono state quindi sommate per stabilire la valutazione globale di ogni<br />
studente.<br />
La seguente tabella riporta il calendario delle simulazioni.<br />
DATA DISCIPLINE COINVOLTE<br />
1 26 nov. 2012 ARTE-INGLESE-LATINO-SCIENZE-STORIA<br />
2 03 mag. 2013 FILOSOFIA-FISICA-GRECO-INGLESE-SCIENZE<br />
Colloquio<br />
Il Collegio dei Docenti, in sede di programmazione delle attività annuali, ha deliberato che gli allievi <strong>della</strong> classi Terze<br />
<strong>Liceo</strong> sostengano una simulazione di colloquio d’Esame con le seguenti modalità:<br />
tre alunni saranno individuati tramite sorteggio effettuato seduta stante<br />
tali alunni sosterranno il colloquio nelle rispettive aule alla presenza <strong>della</strong> intera classe<br />
il colloquio avrà la durata paragonabile a quella dell’Esame<br />
la struttura del colloquio riserverà una prima parte all’esposizione del percorso ed una seconda di durata<br />
maggiore, durante la quale saranno sottoposti all’accertamento delle conoscenze disciplinari<br />
la commissione dei docenti sarà composta dai tre docenti, Commissari interni d’Esame, e tre docenti<br />
(Latino/Greco, Lingua Inglese, Scienze) di altra sezione del <strong>Liceo</strong>.<br />
La prova verrà effettuata il giorno: 3 giugno 2013.<br />
15
ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI<br />
Nel corso dell’attuale anno scolastico gli studenti hanno partecipato alle iniziative extracurricolari elencate nella<br />
seguente tabella. Le attività hanno in alcuni casi (contrassegnati da asterisco) coinvolto l’intera classe, in altri casi<br />
hanno interessato soltanto alcuni studenti, su base volontaria.<br />
3 ottobre 2013 Inaugurazione dell’anno scolastico. (*)<br />
ott. 2012–mag. 2013 Partecipazione ai corsi pomeridiani di Lingua Straniera.<br />
ott. 2012–apr. 2013 Partecipazione agli spettacoli e alle iniziative del teatro “Goldoni”.<br />
ott.-nov. 2012 Partecipazione al corso di giornalismo “Professione Reporter”<br />
17 ottobre 2012 Visita alla mostra presso Fondazione “Prada”: “The Small Utopia” (*)<br />
23-24 ottobre 2012 Torneo di scacchi “Mongiello”<br />
nov.2012-feb.2013 Corso CAE e FCE<br />
novembre 2012 Corso per Alpha-Test<br />
Giochi di Archimede.<br />
9 novembre 2012 Visita alla mostra presso Fondazione“G.Cini”:Carlo Scarpa e Venini 1934-1942 (*)<br />
20 novembre 2012 Visita alla mostra presso Museo Correr: “Francesco Guardi” (*)<br />
23 novembre 2012 “JOB orienta” orientamento universitario a Verona. (*)<br />
05 dicembre 2012 Conferenza del prof. G. Peruzzi, Università di Padova, “La teoria dei quanti; un<br />
approccio storico(*)<br />
14 dicembre 2012 Uscita didattica a Villa Pisani di Dolo (*)<br />
19 gennaio 2013 Open Day Università di Venezia-Cà Foscari<br />
23 gennaio 2013 Teatro Corso di Mestre: “Waithing for Godot” (*)<br />
27 gennaio 2013 Conferenza del prof. A. Camerotto dell’Università di Venezia-Cà Foscari: “Eroi<br />
<strong>della</strong> satira. Le voci <strong>della</strong> Parrhesia in Luciano di Samosata”(*)<br />
18 febbraio 203 Conferenza del prof. P.Marchetti dell’Università di Padova: “ I dadi di Dio: la<br />
logica del mondo quantistico” (*)<br />
23 febbraio 2013 Fase provinciale di Scacchi<br />
02-06 marzo 2013 Esami CAE<br />
14 marzo 2013 Convegno di studi su „A.Panzini“ presso <strong>Liceo</strong> <strong>Foscarini</strong> (*)<br />
16 marzo 2013 Corso organizzato da Croce Verde: Primo Soccorso (*)<br />
25 marzo 2013 Concorso letterario “Alice Chimirri”: “Suggestioni poetiche tra ricordi ed<br />
immaginazione”<br />
06 aprile 2013 Orientamento universitario a cura di ex studenti del <strong>Liceo</strong><br />
9-14 aprile 2013 Viaggio di istruzione in Portogallo<br />
15-22 aprile 2013 Torneo di Pallacanestro maschile<br />
16 aprile 2013 Corso di Probabilità tenuto dal prof. Malfi<br />
24 aprile 2013 Certamen Lucretianum presso il <strong>Liceo</strong> “ Leopardi –Majorana”di Pordenone<br />
24 aprile 2013 Fase Provinciale di Atletica Leggera G.S.S.<br />
04 maggio 2013 Conferenza del prof. M. Somice dell’Università Luiss: “Media e Democrazia”<br />
06 maggio 2013 Torneo inter-istituti di Pallacanestro<br />
15 maggio 2013 Visita didattica presso il Parco regionale dei Colli Euganei a Galzignano (PD) (*)<br />
8 giugno 2013 Chiusura dell’anno scolastico.<br />
Alcuni studenti nel corso del triennio hanno partecipato alle seguenti attività integrative:<br />
Corsi pomeridiani di Lingua straniera, attivati dall’Istituto per Francese, Spagnolo, Cinese ed Inglese, questo<br />
ultimo prevede anche il conseguimento del First Certificate in English<br />
Partecipazione di alcuni alunni ai “Giochi di Archimede”.<br />
Partecipazione di alcuni alunni alle gare sportive di sci (vittoria ottenuta da due alunni).<br />
Partecipazione di alcuni alunni alle regate di vela.<br />
Partecipazione di alcuni alunni alle gare di atletica leggera.<br />
Partecipazione di alcuni alunni al torneo di calcio inter-istituti.<br />
Partecipazione di alcune alunne al torneo di calcio femminile interno e poi alla finale esterna.<br />
Partecipazione di alcuni alunni al progetto “CON-TATTO”<br />
16
Partecipazione di tutta la classe al Progetto “LIBERA”, conferenze ed incontri.<br />
Partecipazione di alcuni alunni al progetto “Salviamo le rose” presso il <strong>Liceo</strong> <strong>Foscarini</strong>.<br />
Partecipazione di alcune allieve al viaggio a Tianjing in Cina, effettuato a settembre 2011.<br />
Partecipazione di una allieva al “Community Development & Leadership Summit”, svoltosi a New Delhi 4-14<br />
novembre 2011.<br />
Partecipazione di alcune allieve, in qualità di accompagnatrici, alle “Olimpiadi Informatica”- settembre 2012<br />
Certificazione di Lingua spagnola<br />
Certificazione FCE, CAE e IELTS<br />
Numerosi studenti di questa classe hanno partecipato alle vacanze studio organizzate dall’Istituto a Oxford (<br />
seconda liceo)<br />
Una alunna ha partecipato allo scambio, organizzato dal nostro <strong>Liceo</strong>, con Genazzano College di Melbourne,<br />
Australia nell’estate 2012, frequentando l’istituto australiano da fine luglio all’inizio di settembre, ospite <strong>della</strong><br />
famiglia di una studentessa australiana.<br />
Progetto “Il cielo come laboratorio”: lezioni ed esame finale presso <strong>Liceo</strong> Scientifico “Benedetti” di Venezia<br />
All’interno del progetto “Museo Traversi”, esposizione di antichi strumenti di Fisica del <strong>Liceo</strong> <strong>Foscarini</strong>, due<br />
alunne hanno seguito il corso di formazione per operare in qualità di guida per i visitatori del museo<br />
Partecipazione di alcune alunne nel corso dl triennio al corso di Teatro ed alla rassegna teatrale a Maddaloni.<br />
Adesione alla promozione offerta dal Teatro “Carlo Goldoni” di Venezia per le rappresentazioni <strong>della</strong> stagione<br />
teatrale.<br />
ATTIVITA’ PER L’ORIENTAMENTO<br />
La classe ha partecipato alle attività relative all’orientamento in uscita organizzate dall’Istituto, secondo la vigente<br />
normativa, per favorire la consapevolezza degli studenti riguardo le proprie attitudini.<br />
Le attività sono state realizzate in collaborazione con il C.U.O.R.I., l’E.S.U., il Servizio Orientamento di Ca’Foscari<br />
(Docenti Universitari). Molti allievi hanno preso parte agli open day organizzati dalle varie Università, in particolare:<br />
Università di Trieste (25-26 ottobre 2012)<br />
Università Bocconi a Milano (9-10 novembre 2012)<br />
Expo-scuola a Padova (8-10 novembre 2012)<br />
“JOB orienta” a Verona (24-27 novembre 2012)<br />
“Luiss Summer School”-Luiss Guido Carli (6 marzo 2013)<br />
VIAGGI DI ISTRUZIONE<br />
La classe ha effettuato attività di integrazione dello svolgimento delle discipline curricolari, partecipando alle seguenti<br />
attività e viaggio di istruzione opportunamente programmati:<br />
secondo anno: scambio con L’Istituto I.M.I. di Istanbul (Turchia)<br />
terzo anno: viaggio in Portogallo, con la visita di Lisbona, Sintra, Cascais, Alcobaca, Bathalia, Fatima, Coibimbrida e<br />
Coimbra.<br />
CREDITO FORMATIVO<br />
Vengono attribuiti crediti formativi per esperienze extrascolastiche documentate, coerenti con il corso di studi, che<br />
presentino significativi livelli di continuità ed impegno personale, quali:<br />
attività artistiche e culturali<br />
attività sportive<br />
volontariato, solidarietà e cooperazione.<br />
MODALITA’ DI ATTRIBUZIONE DEL BONUS<br />
Il Consiglio di classe suggerisce i seguenti criteri:<br />
eccellenza in almeno una delle prove d’esame, sia scritte che orali<br />
eccellenza in una o più discipline, nelle quali il candidato mostri particolare preparazione<br />
eccellenza del curriculum di studi, comprovata dal credito scolastico, che la Commissione intenda valorizzare.<br />
17
PARTE SECONDA<br />
Relazioni e programmi delle singole discipline<br />
18
LICEO CLASSICO “MARCO FOSCARINI”<br />
VENEZIA<br />
ANNO SCOLASTICO 2012/2013 CLASSE <strong>III</strong> B<br />
Materia: ITALIANO<br />
Docente: LEONARDO MEZZAROBA<br />
RELAZIONE FINALE<br />
Co Conseguimento degli obiettivi in relazione alla programmazione curricolare.<br />
L’attuale Terza B ha mantenuto lo stesso insegnante di Italiano per l’intero triennio. Questo ha fatto sì che,<br />
tra alunni e docente, si instaurasse un clima sereno e un positivo rapporto di fiducia. Anche sul piano<br />
disciplinare il comportamento degli alunni si è dimostrato sempre corretto. Va inoltre riconosciuto, alla<br />
totalità degli studenti, impegno nello studio. Più variegata invece la situazione sul piano <strong>della</strong> partecipazione<br />
all’attività in classe. In effetti, se la maggioranza degli studenti si è mostrata, lungo l’intero triennio,<br />
seriamente interessata (e in alcuni casi appassionata) alle problematiche proposte e disponibile al dibattito in<br />
classe, una parte degli alunni, per quanto minoritaria, è apparsa invece meno coinvolta e reattiva.<br />
Naturalmente questo, unito alla diversa predisposizione nei confronti <strong>della</strong> materia, ha comportato una certa<br />
differenziazione a livello di preparazione finale e sul piano del profitto. Volendo analizzare la situazione da<br />
quest’ultimo punto di vista, è doveroso segnalare anzitutto la presenza di un significativo gruppo di studenti<br />
che hanno saputo valorizzare le loro ottime capacità e la loro vivace curiosità intellettuale pervenendo a<br />
risultati eccellenti sia sul piano <strong>della</strong> produzione scritta che di quella orale. Vi è poi la maggioranza <strong>della</strong><br />
classe che si è sempre mostrata disponibile a proporsi spontaneamente per verificare, correggere e<br />
migliorare la propria preparazione, pervenendo a risultati inevitabilmente diversificati (soprattutto sul piano<br />
<strong>della</strong> produzione scritta) ma senz’altro positivi. Infine, un gruppo ristretto di studenti, è pervenuto al<br />
conseguimento di risultati di semplice sufficienza.<br />
Vengono di seguito indicati gli obiettivi didattici che appaiono sostanzialmente raggiunti dalla totalità <strong>della</strong> classe.<br />
CONOSCENZE<br />
Conoscenza delle strutture e delle funzioni <strong>della</strong> lingua (letteraria e non letteraria)<br />
Conoscenza dei registri linguistici<br />
Conoscenza delle strategie di elaborazione scritta<br />
Acquisizione <strong>della</strong> poetica dei vari autori presentati nel programma<br />
Acquisizione dell’ambito storico culturale in cui si collocano i singoli autori<br />
Principali elementi <strong>della</strong> retorica<br />
Analisi e argomentazione (scritta e orale) su ambiti letterari<br />
COMPETENZE<br />
Analisi contenutistica dei testi letterari proposti<br />
Analisi formale (con particolare attenzione alla valenza del significante) dei testi letterari proposti<br />
Inserimento di un autore in un determinato ambito storico-culturale.<br />
Individuazione del rapporto con i percorsi tematici proposti<br />
CAPACITA'<br />
Analisi argomentata di un testo letterario<br />
Riconoscimento dei nuclei concettuali di un testo scritto<br />
Argomentazione sui possibili collegamenti fra fenomeno letterario e situazione storico-culturale<br />
19
METODI<br />
La didattica è stata condotta prevalentemente con il metodo <strong>della</strong> lezione frontale integrata dallo studio del manuale.<br />
Alcuni studenti hanno approfondito individualmente i contenuti, volgendosi a letture di testi opportunamente indicati.<br />
La vastità del programma ha drasticamente ridotto la possibilità di allargare la sperimentazione ad altri strumenti<br />
didattici (visione di film, lettura di giornale in classe), che pure stavano a cuore all’insegnante.<br />
SCELTE PROGRAMMATICHE<br />
Lo studio <strong>della</strong> Letteratura Italiana è stato impostato alla luce di un inquadramento storicistico dell’autore e<br />
dell’individuazione di uno o più concetti chiave che, senza avere la pretesa di esaurire la poetica dell’autore, potessero<br />
però costituire una indicazione in qualche modo stimolante del taglio scelto nella trattazione.<br />
STRUMENTI<br />
Manuali in adozione: G. ARMELLINI, A. COLOMBO, La letteratura italiana, Bologna, Zanichelli, 2004; Voll. 5, 6, 7.<br />
DANTE ALIGHIERI, La Divina Commedia, Paradiso, commento (consigliato) a cura di V.<br />
SERMONTI, Milano, Bruno Mondadori, 2004.<br />
Alcuni passi (indicati nel “Programma” sono stati proposti in fotocopia)<br />
I romanzi indicati nel “Programma” sono stati letti in edizioni liberamente scelte dagli<br />
studenti.<br />
VERIFICHE<br />
VERIFICHE SCRITTE<br />
Alla data <strong>della</strong> stesura di questa relazione sono state svolte 8 verifiche scritte. Due di queste (una per quadrimestre)<br />
sono consistite in interrogazioni scritte (finalizzate dunque alla valutazione orale) riguardanti alcuni canti del Paradiso<br />
di Dante. Le altre 6 verifiche (3 per il primo quadrimestre e una per il secondo) sono state invece finalizzate alla<br />
esercitazione per lo svolgimento <strong>della</strong> prima prova; tutte hanno avuto la durata di 4 ore ciascuna, ad eccezione di<br />
quello del 9 maggio che, avendo la valenza di simulazione “ufficiale” <strong>della</strong> prima prova d’esame, ha avuto la durata di<br />
5 ore (per problemi organizzativi non è stato possibile darle la durata di 6 ore). Ad eccezione del secondo compito del<br />
Primo quadrimestre (organizzato sulla tipologia “A”), tutte le prove contenevano tracce di tutte e quattro le tipologie.<br />
Quattro delle sei verifiche finalizzate alla esercitazione di “prima prova” sono state svolte contemporaneamente per<br />
tutte le classi Terze del <strong>Liceo</strong> <strong>Foscarini</strong> e, quasi sempre, proponendo le stesse tracce. Per la simulazione “ufficiale” del<br />
9 maggio tutte le tracce sono state comuni per le quattro Terze.<br />
VERIFICHE ORALI<br />
Le verifiche orali sono state realizzate in forma di esposizioni. Come già segnalato, la valutazione per<br />
l’orale è stata integrata da verifiche scritte mo<strong>della</strong>te sulla base di test a risposta multipla e domande aperte<br />
per la Divina Commedia.<br />
VALUTAZIONE<br />
NELLE PROVE ORALI si è tenuto conto dell’acquisizione dei contenuti proposti, <strong>della</strong> capacità di operare<br />
confronti e collegamenti; <strong>della</strong> chiarezza nell’esposizione e <strong>della</strong> proprietà nell’uso del<br />
linguaggio tecnico. La valutazione è stata condotta sulla base <strong>della</strong> scala valori da 1 a<br />
10.<br />
NELLE PROVE SCRITTE (finalizzate all’esercitazione per la prima prova) la valutazione è stata organizzata sulla base<br />
delle 2 griglie messe a punto rispettivamente per la tipologia B (Saggio breve / articolo) e per le<br />
tipologie A - C - D (Analisi del testo/ tema). Per comodità, nelle tabelle sono stati proposti gli<br />
indicatori e i descrittori. Le valutazioni sono state proposte in quindicesimi (riducibili in decimi<br />
secondo la tabella di conversione allegata).<br />
Le griglie sono riportate nella parte generale nella sezione “Griglie di valutazione”, Prima prova<br />
scritta.<br />
Venezia, 15 maggio 2013 L’insegnante<br />
20<br />
(Leonardo Mezzaroba)
<strong>Liceo</strong> Ginnasio “M. <strong>Foscarini</strong>” - Venezia<br />
Programma svolto dal prof. Leonardo Mezzaroba<br />
CLASSE <strong>III</strong> B MATERIA Italiano<br />
ANNO SCOLASTICO 2012-2013<br />
(NB: la sigla [T] sta a indicare un testo letto nel manuale in adozione o in fotocopia<br />
L’asterisco [*] indica la parte di programma che è stata completata dopo il 15 maggio.<br />
Testo in adozione: G. BALDI, S. GIUSSO, M. RAZETTI, G. ZACCARIA, La letteratura, Paravia, Milano, 2007, voll. 4, 5, 6)<br />
1. LA FRUIZIONE DELLA LETTERATURA<br />
PARTE PRIMA: L’età del Risorgimento Manzoni e Leopardi<br />
Aspetti generali: Romanticismo europeo e movimento romantico in Italia. [vol. 4, pp. 218-220; 230-231]<br />
[T] AUGUST WILHELM SCHLEGEL, “La ‘melancolia’ romantica e l’ansia d’assoluto” (da Corso di<br />
letteratura drammatica) [vol. 4, p. 220]<br />
[T] MADAME DE STAËL, “Sulla maniera e utilità delle traduzioni” [vol. 4, p. 231]<br />
[T] G. BERCHET, “La poesia popolare” (da Lettera semiseria di Grisostomo) [vol. 4, p. 236]<br />
ore 3<br />
ALESSANDRO MANZONI Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:<br />
L’intellettuale di fronte al fallimento dei valori illuministi<br />
Un doppio percorso (ideologico e poetico) e un’unica soluzione ne<br />
I promessi sposi<br />
[T] “Storia e invenzione poetica” (da Lettre a M. Chauvet) [vol. 4, p. 405]<br />
[T] “L’utile, il vero, l’interessante” (da Lettera sul Romanticismo) [vol. 4, p. 406]<br />
[T] La Pentecoste (vv. 41-65) [vol. 4, p. 410]<br />
[T] 5 maggio [vol. 4, p. 415]<br />
[T] Da Adelchi: “Il dissidio romantico di Adelchi” (Atto <strong>III</strong>, 1) [vol. 4, p. 423]<br />
“Morte di Adelchi” [vol. 4, p. 426]<br />
“Coro dell’atto <strong>III</strong>” [in fotocopia]<br />
“Coro dell’atto IV – Morte di Ermengarda” [vol. 4, p. 437]<br />
[T] I promessi sposi (le diverse redazioni ed edizioni, l’ideologia; il sistema dei personaggi)<br />
compresa lettura di alcuni passi tratti dal Fermo e Lucia (“Libertinaggio e sacrilegio”,<br />
“La sventurata rispose”) [vol. 4, p.456 e p. 460]<br />
ore 13<br />
GIACOMO LEOPARDI Vita, poetica e analisi delle opere alla luce del concetto chiave: Dall’individualismo al<br />
messaggio universale del titanismo e <strong>della</strong> morale <strong>della</strong> compassione<br />
[T] Dallo Zibaldone: testimonianze del “pessimismo storico”, <strong>della</strong> “teoria del piacere”, <strong>della</strong><br />
“poetica dell’indefinito” e del “pessimismo cosmico” (testi a, d, e, f, g, h, i, l, m, n, o)<br />
[vol. 4, pp. 519-527]<br />
[T] Dai Canti: L’infinito [vol. 4, p. 538]<br />
La sera del dì di festa [vol. 4, p. 541]<br />
L’ultimo canto di Saffo [vol. 4, p. 552]<br />
A Silvia [vol. 4, p. 555]<br />
La quiete dopo la tempesta [vol. 4, p. 568]<br />
Il sabato del villaggio [vol. 4, p. 571]<br />
Canto notturno di un pastore errante dell’Asia [vol. 4, p. 574]<br />
A se stesso [vol. 4, p. 587]<br />
La ginestra (vv. 111-157) [vol. 4, p. 591]<br />
[T] Dalle Operette morali:<br />
Dialogo <strong>della</strong> Natura e di un Islandese [vol. 4, p. 611]<br />
Cantico del gallo silvestre [vol. 4, p. 618]<br />
Dialogo di un venditore di almanacchi [in fotocopia]<br />
Dialogo di Tristano e di un amico [vol. 4, p. 622]<br />
ore 15<br />
21
PARTE SECONDA: L’età del positivismo<br />
Questioni preliminari: La cultura positivista<br />
Aspetti generali: Letteratura e realismo: il modello francese e il naturalismo<br />
[T] G. FLAUBERT, “I sogni romantici di Emma” (da Madame Bovary) [vol. 5, p. 69]<br />
[T] E. e J, GONCOURT, “Un manifesto del naturalismo”<br />
(da Germinie Lacerteux, Prefazione) [vol. 5, p. 71]<br />
[T] E. ZOLA, “Lo scrittore come ‘operaio’ del progresso sociale”<br />
(da Il romanzo sperimentale) [vol. 5, p. 77]<br />
ore 2<br />
Una proposta italiana: Il verismo;<br />
GIOVANNI VERGA e il ciclo dei Vinti Vita, poetica e analisi delle opere alla luce del concetto chiave<br />
Il recupero nostalgico di un mondo perduto<br />
Indicazioni di poetica:<br />
[T] “Arte, Banche e Imprese industriali” (da Eva, Prefazione) [vol. 5, p. 193]<br />
[T] “Impersonalità e ‘regressione”<br />
(da L’amante di Gramigna, Prefazione) [vol. 5, p. 199]<br />
[T] “L’ideale dell’ostrica” (da Fantasticheria) [vol. 5, p. 212]<br />
[T] “I ‘Vinti’ e la fiumana del progresso”<br />
(da I Malavoglia, Prefazione) [vol. 5, p. 233]<br />
Da Vita dei campi:<br />
[T] Rosso Malpelo [vol. 5, p. 217]<br />
[T] La lupa [vol. 5, p. 229]<br />
I Malavoglia e il tentativo patetico di dar vita a un mondo metastorico<br />
[T] Il romanzo è stato letto integralmente dagli studenti; maggior attenzione è stata ovviamente rivolta ai<br />
passi riportati nel manuale [vol. 5, pp. 241-260]<br />
Da Novelle rusticane:<br />
[T] La roba [vol. 5, p. 275]<br />
Mastro-don Gesualdo e l’irrompere <strong>della</strong> storia:<br />
[T] “La tensione faustiana di Gesualdo” [vol. 5, p. 283]<br />
[T] “La morte di mastro-don Gesualdo” [vol. 5, p. 292]<br />
ore 7<br />
PARTE TERZA: L’età del decadentismo<br />
Questioni preliminari: La poetica del decadentismo<br />
La ricerca di una verità più profonda<br />
Dalla “rive gauche” <strong>della</strong> Senna una soluzione trasgressiva: i poètes maudits e le<br />
pesanti conseguenze di una scelta anticonformista<br />
[T] C. BAUDELAIRE, Corrispondenze [vol. 5, p. 340]<br />
[T] C. BAUDELAIRE, L’albatro, [vol. 5, p. 342]<br />
[T] P. VERLAINE, Languore [vol. 5, p. 375]<br />
[T] A. RIMBAUD, “Bisogna essere veggente” (dalla Lettera del veggente) [in fotocopia]<br />
[T] A. RIMBAUD, “Il battello ebbro [vol. 5, p. 378]<br />
[T] A. RIMBAUD, Vocali [vol. 5, p. 383]<br />
Aspetti generali: Una soluzione irraggiungibile: l’estetismo [vol. 5, pp. 392-393]<br />
Joris-Karl Huysmans e Controcorrente<br />
Oscar Wilde e Il ritratto di Dorian Gray<br />
Gabriele D’Annunzio e Il piacere<br />
La situazione italiana e la complessità del concetto di Decadentismo<br />
[T] J.K. HUYSMANS, “La realtà sostitutiva” [vol. 5, p. 398]<br />
[T] J.K. HUYSMANS, “La vegetazione mostruosa e malata” [vol. 5, p. 398]<br />
[T] O. WILDE, “Un maestro di edonismo” [vol. 5, p. 403]<br />
ore 5<br />
Introduzione al decadentismo italiano: il problema dei caratteri e dei “confini”<br />
GABRIELE D’ANNUNZIO Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:<br />
22
Un instancabile sperimentatore<br />
Un messaggio vitalista; la metamorfosi: il poeta vate<br />
[T] Da Novelle <strong>della</strong> Pescara: L’eroe [in fotocopia]<br />
L’esperienza europea dell’estetismo ne Il piacere:<br />
[T]“Una fantasia ‘in banco maggiore’” [vol. 5, p. 436]<br />
La fase del superuomo e il ruolo di un intellettuale “instancabile sperimentatore”<br />
[T] Da Le vergini delle rocce: “Il programma politico del superuomo” [vol. 5, p. 448]<br />
[T] Da Maia: L’incontro d’Ulisse [in fotocopia]<br />
L’esperienza di Alcyone:<br />
[T] La sera fiesolana [vol. 5, p. 470]<br />
[T] La pioggia nel pineto [vol. 5, p. 477]<br />
[T] Meriggio [vol. 5, p. 482]<br />
[T] I pastori [vol. 5, p. 489]<br />
[T] Da Il notturno [vol. 5, p. 497]<br />
ore 7<br />
GIOVANNI PASCOLI Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:<br />
La rivoluzione inconsapevole<br />
Il poeta fanciullino<br />
Il tema del nido<br />
[T] Da Il fanciullino, “Una poetica decadente” [vol. 5, p. 518]<br />
Da Myricae:<br />
[T] X agosto [vol. 5, p. 544]<br />
[T] L’assiuolo [vol. 5, p. 548]<br />
[T] Novembre [vol. 5, p. 552]<br />
Da Poemetti:<br />
[T] Digitale purpurea [vol. 5, p. 562]<br />
Da Canti di Castelvecchio:<br />
[T] Il gelsomino notturno [vol. 5, p. 587]<br />
[T] Da La grande proletaria si è mossa [in fotocopia]<br />
ore 7<br />
PARTE QUARTA: Il primo Novecento e il “lucido smarrimento” degli intellettuali<br />
LUIGI PIRANDELLO Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:<br />
Un mondo senza certezze;<br />
L’uomo prigioniero delle forme<br />
[T] “Un’arte che scompone il reale” (da L’umorismo) [vol. 6, p. 237]<br />
Dalle Novelle:<br />
[T] Ciàula scopre la luna [vol. 6, p. 249]<br />
[T] Il treno ha fischiato [vol. 6, p. 256]<br />
Il fu Mattia Pascal e il problema delle “forme”<br />
[T] Il romanzo è stato letto integralmente dagli studenti<br />
Uno, nessuno e centomila e la soluzione vitalistica<br />
[T] “Nessun nome” [vol. 6, p. 290]<br />
Il teatro: dal dramma borghese al teatro del grottesco<br />
[T] Il giuoco delle parti [vol. 6, p. 296]<br />
ITALO SVEVO Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:<br />
La denuncia <strong>della</strong> malattia dell’uomo.<br />
La psicanalisi fra verità e finzione<br />
Senilità, dal romanzo ottocentesco al romanzo novecentesco; il concetto di inettitudine<br />
[T] “Il ritratto dell’inetto” [vol. 6, p. 141]<br />
[T] “Il male avveniva, non veniva commesso” [vol. 6, p. 145]<br />
23<br />
ore 7
[T] “La trasfigurazione di Angiolina” [vol. 6, p. 151]<br />
La coscienza di Zeno e la dissoluzione del romanzo tradizionale<br />
[T] Il romanzo è stato letto integralmente dagli studenti; maggior attenzione è stata ovviamente rivolta<br />
ai passi riportati nel manuale [vol. 6, pp. 162-195]<br />
ore 7<br />
* GIUSEPPE UNGARETTI Vita, poetica e analisi delle opere alla luce del concetto chiave:<br />
La presunta modernità di Ungaretti<br />
Ungaretti e la storia<br />
Da L’Allegria:<br />
[T] In memoria [vol. 6, p. 599]<br />
[T] Soldati [vol. 6, p. 613]<br />
[T] Veglia [vol. 6, p. 602]<br />
[T] San Martino del Carso [vol. 6, p. 608]<br />
[T] Mattina [vol. 6, p. 611]<br />
Da Il dolore:<br />
[T] Non gridate più [vol. 6, p. 611]<br />
ore 2<br />
* EUGENIO MONTALE Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:<br />
L’eloquente silenzio di un poeta<br />
“Il varco è qui?”: l’affannosa ricerca di un significato esistenziale<br />
Da Ossi di seppia:<br />
[T] Non chiederci la parola che squadri da ogni lato [vol. 6, p. 653]<br />
[T] Meriggiare pallido e assorto [vol. 6, p. 655]<br />
[T] Spesso il male di vivere ho incontrato [vol. 6, p. 657]<br />
[T] Forse un mattino andando in un’aria di vetro [vol. 6, p. 662]<br />
Da Le occasioni:<br />
[T] La casa dei doganieri [vol. 6, p. 679]<br />
Gli studenti hanno partecipato al Convegno internazionale di studi Panzini: scrittore europeo, svoltosi a Venezia (Aula<br />
magna del <strong>Liceo</strong> Marco <strong>Foscarini</strong>) il 14 marzo 2013. A preparazione dello stesso hanno seguito, oltre alla lezione del loro<br />
docente, anche un seminario tenuto dal Prof. Alessandro Scarsella (Università di Ca’ Foscari) e dalla dott.ssa Mariangela<br />
Lando (Università di Padova). In particolare, quattro studentesse hanno partecipato al Convegno esponendo<br />
individualmente una relazione su un’opera di Panzini da loro letta, analizzata e commentata.<br />
Parte quinta: La Commedia di Dante<br />
Introduzione al Paradiso<br />
Lettura e commento dei canti: I, <strong>III</strong>, VI, XI, XV, XVII, XXXI, XXX<strong>III</strong> ore 16<br />
Parte sesta: lettura integrale di opere<br />
Tutti i candidati sono tenuti alla lettura integrale dei seguenti romanzi:<br />
I promessi sposi di ALESSANDRO MANZONI<br />
I Malavoglia di GIOVANNI VERGA<br />
Il fu Mattia Pascal di LUIGI PIRANDELLO<br />
La coscienza di Zeno di ITALO SVEVO<br />
Un romanzo a scelta di Elio Vittorini<br />
2. LA PRODUZIONE AUTONOMA (SCRITTA)<br />
Propedeutica ed esercitazione alla composizione scritta: La prima prova (tutte e 4 le tipologie).<br />
Venezia, 15 maggio 2013 L’insegnante<br />
Leonardo Mezzaroba<br />
24<br />
ore 2
LICEO CLASSICO “MARCO FOSCARINI”<br />
VENEZIA<br />
Anno Scolastico: 2012/2013 CLASSE: <strong>III</strong> B<br />
Materia: LATINO - GRECO<br />
Docente: TIZIANA VOI<br />
RELAZIONE FINALE<br />
Ho impartito l’insegnamento di Lingue e letterature classiche di Latino e Greco per tutto il triennio con regolarità e<br />
continuità. Durante questo periodo la classe è venuta acquisendo una propria fisionomia, che si è maggiormente<br />
assestata durante questo ultimo anno di corso.<br />
Encomiabile il lavoro svolto da tutti coloro i quali hanno saputo, nella costruzione di un personale tessuto culturale,<br />
affinare le proprie capacità critico-rielaborative e mettere a punto un corretto metodo di studio per un proficuo<br />
approccio testuale, che ha permesso loro di affrontare con sicurezza e cognizione traduzioni impegnative dal punto di<br />
vista contenutistico e strutturale.<br />
Per capacità ed attitudini la classe si presenta differenziata: in generale ha seguito, pur con sfumature differenti, gli<br />
insegnamenti di Latino e Greco, ottenendo in alcuni casi risultati ottimi ed in altri lusinghieri, soprattutto da parte di<br />
quegli alunni che, sin dal primo anno, si sono impegnati con tenacia e costanza per consolidare o migliorare le proprie<br />
conoscenze, partendo da una preparazione di base non sempre del tutto solida e strutturata.<br />
Infine un numero, fortunatamente esiguo, di allievi, per soggettive difficoltà o per scarsa fiducia nei propri mezzi o per<br />
una non particolare attitudine per tali discipline, si è appropriato di un disegno informativo essenziale con qualche zona<br />
non portata a definitiva chiarezza, ma comunque nella valutazione complessiva nell’ambito <strong>della</strong> accettabilità.<br />
Nel corso <strong>della</strong> II^ e <strong>della</strong> <strong>III</strong>^ <strong>Liceo</strong> alcuni allievi, quelli maggiormente portati ed interessati ad esperienze di<br />
confronto con l’esterno, hanno partecipato ad alcuni certamina.<br />
Nello specifico:<br />
durante la II^ <strong>Liceo</strong><br />
Piccolo Agone Placidiano, bandito dal <strong>Liceo</strong> Classico “Dante Alighieri” di Ravenna: Ludovica Pelloso, Maria Rocchi,<br />
Mila Schivardi, Gioia Stefinlongo.<br />
durante la <strong>III</strong>^ <strong>Liceo</strong><br />
Certamen Lucretianum, presso <strong>Liceo</strong> “Leopardi-Majorana” di Pordenone: Mila Schivardi e Gioia Stefinlongo.<br />
Certamen Classicum <strong>Foscarini</strong>anum-Magnum Certamen, presso <strong>Liceo</strong> “M.<strong>Foscarini</strong>” di Venezia: Maria Rocchi.<br />
In Latino:<br />
encomiabile è stato il lavoro svolto da coloro i quali hanno saputo, nella costruzione di un personale tessuto culturale,<br />
affinare le proprie capacità critico-rielaborative e mettere a punto un corretto metodo di studio per un proficuo<br />
approccio testuale, che ha consentito loro di affrontare con sicurezza e cognizione traduzioni impegnative dal punto di<br />
vista contenutistico e strutturale.<br />
Apprezzabile è stato lo sforzo di quegli alunni, che, partendo da una preparazione di base non sempre del tutto solida e<br />
strutturata., sin dal primo anno si sono impegnati per consolidare o migliorare le proprie conoscenze; alcuni ora sanno<br />
cogliere il senso del testo e riprodurlo con apprezzabile correttezza linguistica; una buona parte degli allievi è in grado<br />
di affrontare con ordine un testo di moderata difficoltà, di analizzarlo e di tradurlo con una sostanziale fedeltà.<br />
Nella differenziazione dei risultati di apprendimento e di conoscenza, un numero ristretto di allievi accompagna una<br />
buona/ottima conoscenza del programma a doti critico-intellettive di buon livello ( 3 buoni e 3 ottimi); esiste una fascia<br />
di alunni di cui si riconoscono la diligenza dello studio, la capacità di riorganizzare i temi proposti in modo<br />
apprezzabile e la pertinenza delle considerazioni durante l’analisi testuale (12 alunni hanno ottenuto risultati<br />
sufficienti o discreti). Qualcuno, a causa di un metodo non completamente proficuo nello studio e nell’applicazione,<br />
non è riuscito ad acquisire completamente sufficienti competenze linguistiche nello scritto, conservando ancora<br />
alcune fragilità, che tuttavia ha complessivamente compensato con una preparazione sufficiente ed apprezzabile<br />
nell’orale.<br />
In Greco:<br />
sostanzialmente anche per questa disciplina si conferma quanto illustrato per il Latino, in modo particolare per quanto<br />
riguarda gli esiti e le competenze dimostrate nelle prove scritte.<br />
Pur con modulazioni differenti di apprendimento sono stati seguiti gli insegnamenti di questa disciplina, in cui<br />
maggior interesse è stato manifestato per alcuni autori trattati nella Storia <strong>della</strong> Letteratura e per la tragedia tradotta.<br />
In rapporto alla programmazione curricolare ed al possesso degli strumenti propri delle discipline e <strong>della</strong> capacità di<br />
elaborazione personale sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termine di:<br />
25
CONOSCENZE<br />
- conoscenza delle strutture sintattico-grammaticali<br />
- conoscenza dei contenuti generali <strong>della</strong> disciplina in modo completo ed approfondito<br />
- conoscenza degli argomenti letterari suddivisi per tipologia ed autori, corredate da letture testuali<br />
COMPETENZE<br />
- esposizione dei contenuti con lessico appropriato in modo chiaro e sicuro<br />
- organizzazione del discorso secondo un ordine logico ed in modo articolato<br />
- analisi e traduzione del testo proposto, inquadrandolo nell’ambito e nel periodo storico-lettario<br />
CAPACITA’<br />
- capacità di analisi, sintesi e rielaborazione dei dati acquisiti<br />
- capacità di correlare argomenti ed informazioni<br />
- capacità di motivare in maniera autonoma le relazioni tra argomenti<br />
SCELTE PROGRAMMATICHE<br />
Lo studio <strong>della</strong> letteratura è stato svolto partendo dalla centralità del testo e cercando di stabilire un equilibrio tra la<br />
parte manualistica e quella antologica, operando una scelta di quei brani che potessero essere esemplificativi di quanto<br />
esposto nella teoria.<br />
Contestualmente alla trattazione letteraria dei vari autori, a corredo del manuale specifico, sono stati tradotti anche<br />
passi tratti dal testo di versioni, assegnati con scadenza settimanale, opportunamente individuati ed intenzionalmente<br />
utilizzati allo scopo di integrare quanto già analizzato in sede antologica in riferimento ai vari autori.<br />
Frequenti, laddove ve ne sia stata la possibilità, gli accostamenti ed i riferimenti tra le due letterature classiche. Ad<br />
esemplificazione: l’epigramma greco e la produzione di Marziale; le “Argonautiche “ di Apollonio Rodio e l’epica<br />
nell’età dei Flavi; la storiografia di Polibio e quella di Tacito, il romanzo greco e le “Metamorfosi” di Apuleio<br />
Particolare cura è stata rivolta durante la traduzione alla analisi delle strutture morfo-sintattiche, al registro linguistico,<br />
allo stile ed al lessico.<br />
METODI E STRUMENTI<br />
Sono state privilegiate le lezioni frontali e le lezioni partecipate, una simulazione di seconda prova (Greco) ed due di<br />
terza prova , nel primo quadrimestre Latino ( tipologia B), nel secondo quadrimestre Greco (tipologia B).<br />
I mezzi usati sono stati per lo più testi e fotocopie.<br />
Testi adottati:<br />
per il Latino<br />
G. Pontiggia - M.C. Grandi, LETTERATURA LATINA, vol. 3, Principato, 2006<br />
G. C. Sannia, Auctor Lector, Simone 2010<br />
G. Pisani, Il Libro dei Latini, Edizioni di Scuola e Cultura, 2009<br />
Per il Greco:<br />
G. Guidorizzi, LETTERATURA GRECA, Cultura Autori Testi, Dall’età ellenistica al Cristianesimo, vol. <strong>III</strong>,<br />
Einaudi, 2011<br />
R. Pompili, Il test di Greco, Cappelli, 2007<br />
Tucidide, Contro i rivenditori di grano, a cura di R. Strumia, Edizioni di Scuola e Cultura, 2009<br />
Euripide, Ecuba, a cura di A. Garzya, Dante Alighieri, 1998<br />
VERIFICHE<br />
Verifiche scritte<br />
Per le verifiche sono state usate traduzioni, prove strutturate.<br />
Alla data di stesura del documento sono state eseguite sei prove di traduzione dal latino e quattro dal greco, le prime<br />
per entrambe le discipline sono state prove comuni (modalità già in vigore dalla I^<strong>Liceo</strong>) ed infine vi sarà un’altra<br />
prova scritta di Greco e la simulazione di seconda prova, che sarà valutata come il settimo elaborato per il Latino.<br />
Verifiche orali<br />
26
Le verifiche orali sono state realizzate in forma di interrogazioni lunghe e brevi, in cui, se riguardavano traduzioni di<br />
testi, alla contestualizzazione veniva fatta seguire l’analisi e poi la traduzione del brano per verificare le competenze<br />
linguistiche e la capacità di cogliere gli aspetti contenutistici dello stesso. Se invece riguardavano la letteratura,<br />
venivano privilegiate le esposizioni dei momenti storico-letterari, degli autori, <strong>della</strong> loro poetica e delle loro opere, a<br />
corredo del brano in esame.<br />
CRITERI DI VALUTAZIONE<br />
Prove orali: conoscenza <strong>della</strong> materia, contestualizzazione, capacità rielaborativa autonoma dei dati, capacità di<br />
operare confronti e collegamenti, capacità di orientamento nelle traduzioni e di analisi sintattico-grammaticale,<br />
chiarezza di esposizione e proprietà linguistico-tecnica.<br />
Prove scritte: la valutazione di tali prove è stata operata sulla base dei descrittori presenti nella griglia di valutazione<br />
<strong>della</strong> seconda prova, riportata nella parte generale nella sezione “Griglie di valutazione”, Griglia di valutazione <strong>della</strong><br />
seconda prova scritta.<br />
Le prove sono state valutate in riferimento alla scala valori 1-10.<br />
Venezia, 15 maggio 2013 L’insegnante<br />
Tiziana Voi<br />
27
Indicatori<br />
A:<br />
Individuazione<br />
delle strutture<br />
morfo-sintattiche<br />
B:<br />
Interpretazione e<br />
comprensione<br />
globale del testo<br />
C:<br />
Ricodificazione<br />
in lingua italiana<br />
D:<br />
Completezza<br />
1-2<br />
Lavoro nullo<br />
o non<br />
svolto<br />
1-2<br />
Lavoro nullo<br />
o non<br />
svolto<br />
1<br />
Lavoro nullo<br />
o non svolto<br />
TABELLA DI VALUTAZIONE PROVE SCRITTE<br />
3-4<br />
Scarso<br />
3-4<br />
Scarso<br />
5-7<br />
Gravemente<br />
Insufficiente<br />
5-7<br />
Gravemente<br />
Insufficiente<br />
2<br />
Scarsa/Gravemente<br />
Insufficiente<br />
1-2<br />
Testo affrontato in modo estremamente<br />
lacunoso<br />
8-9<br />
Insufficiente<br />
8-9<br />
Insufficiente<br />
3-4<br />
Insufficiente<br />
3<br />
Testo<br />
affrontato in<br />
modo molto<br />
lacunoso<br />
28<br />
10-11<br />
Sufficiente<br />
10-11<br />
Sufficiente<br />
5-6<br />
Sufficiente<br />
4<br />
Testo con un<br />
certo numero<br />
di lacune non<br />
superiori al<br />
30 % del<br />
testo<br />
12<br />
Discreto<br />
12<br />
Discreto<br />
13<br />
Buono<br />
13<br />
Buono<br />
7-8<br />
Discreta/Buona<br />
5<br />
Testo lacunoso in alcuni<br />
punti, ma in misura<br />
limitata<br />
Decimi 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5<br />
Quindicesimi 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 9 9,5<br />
Decimi 6 6.5 7 7,5 8 8,5 9 9.5 10<br />
Quindicesimi 10 10,5 11 11,5 12 12,5 13 13,5 14 14,5 15<br />
1-<br />
3<br />
4<br />
Competenze<br />
linguistiche<br />
espressive<br />
Espressione<br />
scorretta<br />
Esposizione<br />
povera<br />
5 Espressione<br />
elementare<br />
6 Espressione<br />
corretta<br />
7 Espressione<br />
appropriata<br />
8 Espressione<br />
appropriata<br />
ed integrata<br />
Espressione<br />
sicura<br />
9<br />
10<br />
Espressione<br />
brillante e<br />
personale<br />
Venezia 15 maggio 2013<br />
TABELLA DI VALUTAZIONE PROVE ORALI<br />
Livello di<br />
acquisizione delle<br />
conoscenze<br />
Assenza totale<br />
di conoscenze<br />
Conoscenze<br />
frammentarie<br />
Conoscenze<br />
essenziali<br />
(guidato)<br />
Conoscenze<br />
essenziali<br />
(autonomo)<br />
Conoscenze<br />
chiave<br />
Conoscenze<br />
approfondite<br />
Conoscenze<br />
approfondite<br />
Conoscenze<br />
personalizzate<br />
Capacità di utilizzare le<br />
conoscenze acquisite<br />
Assenza totale<br />
di comprensione<br />
Comprensione<br />
confusa<br />
Conoscenze<br />
globali<br />
(guidato)<br />
Comprensione<br />
globale<br />
(autonomo)<br />
Sviluppo delle<br />
argomentazioni<br />
Collegamento<br />
autonomo delle<br />
conoscenze<br />
Confronto<br />
approfondito<br />
delle conoscenze<br />
Sintesi tra<br />
conoscenze di<br />
discipline diverse<br />
Capacità di<br />
approfondimento<br />
rielaborazione critica<br />
Assenza totale<br />
di esposizione<br />
Argomenti esposti<br />
in modo<br />
mnemonico<br />
Argomenti acquisiti<br />
non approfonditi<br />
Capacità<br />
argomentativa<br />
minima<br />
Capacità di<br />
gestione degli<br />
argomenti<br />
Rielaborazione<br />
autonoma delle<br />
tematiche<br />
Approfondimento<br />
critico degli<br />
argomenti<br />
Capacità di<br />
esprimere giudizi<br />
di valore<br />
argomentati<br />
L’insegnante<br />
Tiziana Voi<br />
14-15<br />
Ottimo<br />
14-15<br />
Ottimo<br />
9<br />
Ottima<br />
6<br />
Testo completo<br />
Partecipazione alle dinamiche<br />
relazionali del colloquio<br />
Assenza totale di<br />
partecipazione<br />
Partecipazione<br />
superficiale<br />
Partecipazione guidata<br />
Partecipazione autonoma<br />
Partecipazione autonoma<br />
Partecipazione autonoma<br />
Partecipazione autonoma e<br />
spontanea<br />
Partecipazione autonoma e<br />
organizzata
PROGRAMMA DI LATINO<br />
STORIA DELLA LETTERATURA<br />
I testi sotto riportati sono stati analizzati solo in traduzione.<br />
Quadro storico-culturale dal principato di Tiberio a quello di Nerone (p.6-36) 1<br />
PERSIO (p.51) 1<br />
Una dichiarazione di poetica (Choliambi) (p.91)<br />
Sulla spiaggia di Luni, d’inverno (Saturae ,VI, 1-33) (p.101)<br />
LUCANO (p.55) 2<br />
La quercia ed il fulmine (Bellum civile, I, vv. 129-157) (p.103)<br />
Macabro rito di negromanzia (Bellum civile, VI, vv. 719-830) (p.106)<br />
Cesare contempla il campo di Farsalo dopo la strage (Bellum civile, VII, vv.786-846) (p.114)<br />
SENECA (p.152) 5<br />
Solo la morte ci rende liberi (Cons. ad Marciam, 19, 3-20, 3) (p.178)<br />
Dio è in noi (Epistula ad Lucilium 42,2-5) (p. 198)<br />
L’esame di coscienza (De ira, 3, 36) (p.184)<br />
Claudio sale in cielo (Apokolokynthosis, 5-7,1) (p.207)<br />
Il furore di Medea (Medea, vv. 116-178) (p.212)<br />
PETRONIO (p.222) 4<br />
L’ingresso di Trimalcione (Satyricon, 32-34) (p.241)<br />
Cena Trimalchionis: il lupo mannaro e altre storie (Satyricon, 61-64) (p.246)<br />
La matrona di Efeso (Satyricon,, 110,6-113,2) (p.245)<br />
La città rovesciata: Crotone (Satyricon, 116) (p.259)<br />
Quadro storico-culturale del principato dei Flavi (p.266) 1<br />
QUINTILIANO (p.273) 2<br />
Vantaggi <strong>della</strong> scuola pubblica (Istitutio oratoria, I, 2,17-29) (280)<br />
Lo stile corruttore di Seneca (Istitutio oratoria, X, 1, 123-131) (283)<br />
MARZIALE (p.318) 3<br />
La poetica (Epigrammata, X, 4 (d) (p.329)<br />
La vita a Bilbili (Epigrammata, XII, 18) (p.333)<br />
La sfilata dei delatori (Liber de spectaculis, 4) (p.334)<br />
Spettacoli: un cruento pantomimo (Liber de spectaculis, 7) (p.335)<br />
Epigrammi satirici (Epigrammata, I, 10 (a), 47 (b); II 38 (c); V<strong>III</strong>, 10 (d); X, 8 (e); X, 91 (e) (p.337)<br />
Lo sfratto di Vacerra (Epigrammata, XII, 32) (p.340)<br />
Epigrammi funebri (Epigrammata, V, 34 e 37) (p.342)<br />
Il pugnale di ghiaccio (Epigrammata, IV, 18) (p.344)<br />
Marziale e Catullo (Epigrammata, I, 7; I, 32) (p.332)<br />
GIOVENALE (p.346) 2<br />
Una satira programmatica: facit indignatio versum (Saturae, I, 87; 147-171) (p.355)<br />
La ridda infernale nelle strade di Roma (Saturae, <strong>III</strong>, 232-267) (p.362)<br />
La letterata saccente e la dama che si fa bella (Saturae, VI, vv. 434-473) (p.364)<br />
Quadro storico-culturale del principato da Traiano ad Adriano 1<br />
PLINIO il GIOVANE (p.368) 2<br />
Elogio di Traiano, il migliore degli imperatori possibili (Paneg. T. i., 64) (p.375)<br />
Dalla villa in Tuscis: la mia giornata tipo (Epistulae, IX 36) (p.380)<br />
TACITO (p.388) 5<br />
Fierezza ed integrità delle donne germaniche (Germania, 18-19) (p.413)<br />
Notizie dei confini del mondo (Germania, 46) (p.417)<br />
Il proemio delle Historiae (Historiae, I, 1-3) (*) (p.418)<br />
Il discorso di Galba a Pisone (Historiae,I, 16) (p. 422)<br />
29
SVETONIO (p.442) 1<br />
Ritratto di Caligola (De vita Caesarum, IV, 22) (p.451)<br />
Morte e sepoltura di Caligola (De vita Caesarum, IV, 58-59) (p.453)<br />
Quadro storico-culturale dell’età degli Antonini (p.456) 1<br />
APULEIO (p.484) 5<br />
Storia di Telifrone (Metamorphoseon, II, 19-30) (*) (p.508)<br />
Metamorfosi di Lucio in asino (Metamorphoseon , <strong>III</strong>, 21-23) (*) ( p.514)<br />
Amore e Psiche (Metamorphoseon, V, 21-23) (*) (p.519)<br />
Apparizione di Iside (Metamorphoseon, XI, 1-7) (*) (p.526)<br />
Nuova metamorfosi di Lucio e svelamento retrospettivo: il discorso del sacerdote di Iside<br />
(Metamorphoseon, IX, 12-15) (*) (p.531)<br />
TESTI<br />
OVIDIO<br />
Amores, I, 5: Un pomeriggio d’amore (p. 413)<br />
Amores II, 13: Corinna rischia la vita (p. 421)<br />
Ars amatoria II, vv.123-146: E’ il carattere che conquista (p.437)<br />
Ars amatoria <strong>III</strong>, vv. 801-812 (p. 439)<br />
SENECA<br />
De brevitate vitae, 1, 1-4: La vita non è breve (p.300)<br />
Epistula ad Lucilium, 41, 1-8: Il divino è in noi (p.305)<br />
Epistula ad Lucilium, 47, 1-11: Gli schiavi sono uomini (p. 310)<br />
Epistula ad Lucilium, 95, 51-53: La fratellanza (p. 323)<br />
Epistula ad Lucilium, 59, 14-18 (p.319)<br />
Naturales quaestiones, VI, 32, 9-10 (p. 334)<br />
QUINTILIANO<br />
Institutio oratoria, II, 2, 4-8 (p.341)<br />
Institutio oratoria, X, 1, 19-21 (p.344)<br />
Institutio oratoria, X, 10, 4-6 (p.345)<br />
Institutio oratoria, X, 4, 1-2 (p. 346)<br />
Institutio oratoria, X, 3, 23-25 (p. 346)<br />
MARZIALE<br />
Epigramma, XII, 57 (p.485)<br />
Epigramma, X, 74 (p.488)<br />
Epigramma, II, 38 (p.494)<br />
Epigramma, VII, 94 (p. 497)<br />
Epigramma, V<strong>III</strong>, 79 (p. 498)<br />
Epigramma, XII, 31 (p. 500)<br />
Epigramma, XII, 58 (p. 501)<br />
GIOVENALE<br />
Satira IV, vv. 130-154 (p. 508)<br />
TACITO<br />
Agricola, 30: L’imperialismo romano (p. 179)<br />
Agricola, 3: Finalmente si torna a vivere (in traduzione)<br />
Agricola, 30-34: Discorsi di Calgaco ed Agricola (in traduzione)<br />
Annales, VI, 22: La storia per Tacito (p.202)<br />
Annales,XIV, 5: Un delitto imperfetto (p. 217) (*)<br />
Annales, XV, 44: I Cristiani nella testimonianza di Tacito (in traduzione) (*)<br />
Annales, XV, 57-58: Epicari, un esempio luminoso (p.224)<br />
APULEIO<br />
Metamorphoseon libri, I,1: L’incipit (p. 414) (*)<br />
Metamorphoseon libri, XI, 2: Preghiera ad Iside (p. 418) (*)<br />
Metamorphoseon libri, <strong>III</strong>, 24: La metamorfosi di Lucio in asino (p. 424) (*)<br />
Venezia, 15 maggio 2013 L’insegnante<br />
Tiziana Voi<br />
30
PROGRAMMA DI GRECO<br />
STORIA DELLA LETTERATURA<br />
I testi sotto riportati sono stati analizzati solo in traduzione.<br />
L’oratoria: La nascita <strong>della</strong> retorica e l’oratoria giudiziaria (p.583) 1<br />
LISIA (p.601)<br />
Il racconto di Eufileto (Per l’uccisione di Eratostene, 6-26) (p.601) 4<br />
L’arringa dell’invalido (Per l’invalido, 1-14; 21-27) (p.604)<br />
La morte di Polemarco (Contro Eratostene, 4-26) (p.610)<br />
ISOCRATE (p.619) 3<br />
L’inferiorità dei barbari rispetto ai Greci (Panegirico, 150-152; 154-160) (p.626)<br />
I principi <strong>della</strong> scuola isocratea (Antidosis, 180-192) (p.628)<br />
DEMOSTENE (p.635) 3<br />
L’indecisione degli Ateniesi (Terza Olintiaca, 1-12) (p. 641)<br />
L’apologia di Demostene (Sulla corona, 168-180; 252-254; 263-266) (p. 649)<br />
MENANDRO e la Commedia Nuova (p. 12) 3<br />
I turbamenti di Cnemone (Dyscolos, atto I^, vv. 1-188) (p.31)<br />
Il monologo di Cnemone (Dyscolos, atto <strong>III</strong>^, vv. (711-747) (p.36)<br />
Quadro storico-culturale dell’Ellenismo 1<br />
La poesia ellenistica (p.63)<br />
CALLIMACO (p.65)<br />
Il prologo dei Telchini (Aitia I, fr. 1, 1-38) (p.73) 4<br />
Aconzio e Cidippe (Aitia <strong>III</strong>, fr. 67, 1-14; 75, 1-77) (p.76)<br />
Epigrammi (p.99) 3<br />
La ferita d’amore (A.P., XII, 134)<br />
Il giuramento violato (A.P., V, 6)<br />
La bella crudele (A.P., V, 23)<br />
Fa girare la tua trottola (A.P., VV, 89)<br />
Contro la poesia di consumo (A.P.. XII, 43)<br />
Per l’amico Eraclito (A.P., VII, 80)<br />
APOLLONIO RODIO (p. 156) 4<br />
Le donne di Lemno (Argonautiche I, vv. 607-701) (p.164)<br />
Ila rapito dalle Ninfe (Argonautiche I, vv.1207-1272) (p.167)<br />
Il passaggio delle rupi Simplegadi (Argonautiche, II, vv. 549-606) (p. 175)<br />
L’angoscia di Medea innamorata (Argonautiche, <strong>III</strong>, vv. 744-824) (p.177)<br />
TEOCRITO (p.106) 4<br />
L’incantatrice (Idillio II) (p.134)<br />
Il Ciclope (Idillio XI) (p. 131)<br />
Le Siracusane (Idillio XV) (p.138)<br />
Ila (Idillio X<strong>III</strong>) (p. 141)<br />
L’epigramma (p.216)<br />
L’epigramma arcaico (p. 229-232)<br />
LEONIDA (Ant. Pal. VI 320; VII 472; VII 506; VII 715; VII 726; VII,295; VII, 625;665) (p.235)<br />
ASCLEPIADE (Ant. Pal. V 7; V 85; V 169; V 153; V, 158; XII 46; V, 167; 189) (p.245)<br />
MELEAGRO (Ant. Pal. V 175; V 174; V 151;152; V 179; VII 417; VII, 476) (p.236)<br />
31<br />
3
LUCILLIO (Ant. Pal. XI 81; XI 133; 192; 310) (p.265)<br />
AGATIA (Ant. Pal. V 237; V 292) (p.254) (*)<br />
PAOLO SILENZIARIO (An. Pal. V 250; V 258; V 283) (p.252) (*)<br />
POLIBIO e la STORIOGRAFIA ELLENISTICA (p.278) 3<br />
La battaglia del Trasimeno (Storie <strong>III</strong>, 83-84) (p.295) (*)<br />
La teoria delle forme di governo (Storie VI, 3-5; 7-9) (p.282) (*)<br />
Scipione e Polibio (Storie, XXXII, 9-10; 16 ) (p.313)<br />
Scipione piange sulle rovine di Cartagine (Storie, XXXV<strong>III</strong>, 22) (p- 315)<br />
La scienza ellenistica (p. 340) 2<br />
La letteratura dell’età imperiale (p.380) 1<br />
La retorica (p.385) (*) 1<br />
PLUTARCO (p.401) (*)<br />
Clito e Callistene (Vita di Alessandro, 50-55) (p. 421) (*) 3<br />
Vizi e virtù di Antonio (Vita di Antonio, 9; 25-29) (p. 436) (*)<br />
Il suicidio degli amanti (Vita di Antonio, 76-77; 84-86) (p. 439) (*)<br />
La grande Pan è morto (L’eclissi degli oracoli 16-18) (p.448) (*)<br />
Il romanzo e l’epistolografia 1<br />
LUCIANO e la SECONDA SOFISTICA (p.468) (*) 2<br />
Le avventure <strong>della</strong> storia vera (Storia vera, I, 30-37) (p.468 (*)<br />
Menippo nell’Ade ( Dialogo dei morti, 2;3) (p. 471) (*)<br />
TESTI<br />
LISIA: Contro i venditori di grano: 1-4.<br />
EURIPIDE, Ecuba, vv. 59-153; 187-193; 218-250; 299-333; 583-725; 864-904; 1025-1046; 1240-1251.<br />
NB: Gli autori e le voci contrassegnati da asterisco alla data <strong>della</strong> stesura dei presenti verbali non sono stati<br />
ancora trattati.<br />
Venezia, 15 maggio 2013<br />
32<br />
L’insegnante<br />
Tiziana Voi
LICEO GINNASIO “MARCO FOSCARINI”<br />
Classe 3 B Anno scolastico 2012-2013<br />
CONOSCENZE<br />
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE DI STORIA<br />
Obiettivi inizialmente prefissati<br />
Acquisizione di competenze storiografiche di base, attraverso l’uso corretto degli operatori<br />
cognitivi e la padronanza delle reti concettuali;<br />
Acquisizione di strumenti interpretativi per riconoscere i fatti e i fenomeni storici e collocarli nella<br />
loro diversa dimensione temporale;<br />
Comprensione <strong>della</strong> diversità culturale che caratterizza le diverse popolazioni;<br />
Conoscenza delle strutture economiche e delle variabili che caratterizzano i processi di<br />
funzionamento dei sistemi economici;<br />
Conoscenza dei modelli istituzionali di base e dei percorsi politici che hanno portato alla loro<br />
realizzazione o trasformazione;<br />
Conoscenza delle correnti culturali e di pensiero che hanno avviato o influenzato i processi storici;<br />
Conoscenza delle dinamiche sociali e delle relazioni tra classi e gruppi socialmente determinanti<br />
e/o emergenti;<br />
Conoscenza dei principali fatti ed eventi <strong>della</strong> storia politica che abbiano avviato essenziali processi<br />
di trasformazione dell’assetto storico.<br />
COMPETENZE<br />
Saper riconoscere la struttura del fatto storiografico;<br />
Saper operare con le strutture del pensiero spazio-temporale proprie <strong>della</strong> storiografia;<br />
Saper cogliere i mutamenti all’interno <strong>della</strong> complessità dei fatti e fenomeni storici;<br />
Saper utilizzare i modelli storiografici come strumenti per riconoscere e comparare le diverse realtà<br />
storiche;<br />
Saper utilizzare le griglie concettuali acquisite per decodificare una realtà storica complessa,<br />
riconoscendo in essa i processi di carattere politico, economico, sociale, ecc.;<br />
Saper ricostruire, attraverso l’uso corretto degli operatori storiografici, le caratteristiche di una data<br />
epoca o periodo storico nelle loro linee essenziali e nelle loro strutture costitutive.<br />
CAPACITA’<br />
Capacità di esporre in modo chiaro e coerente le proprie argomentazioni, attraverso l’uso dei<br />
linguaggi specifici che caratterizzano i vari ambiti settoriali delle “storie”;<br />
Capacità di rielaborare in modo sequenziale e critico le conoscenze acquisite anche in ambito<br />
interdisciplinare;<br />
Capacità di sintetizzare, attraverso l’uso di mappe concettuali, tematiche e problematiche<br />
riguardanti una determinata epoca;<br />
Capacità di leggere grafici e istogrammi relativi a dati quantitativi;<br />
Capacità di riconoscere e istituire corretti nessi analogici o differenziali tra diversi fenomeni storici;<br />
Capacità di istituire corrette sequenze diacroniche tra i fatti storici;<br />
Capacità di organizzare le conoscenze specifiche acquisite per costruire reti concettuali in ambito<br />
sincronico anche a livello interdisciplinare.<br />
33
Lavoro svolto e obiettivi raggiunti<br />
Ho insegnato nella classe per l’intero triennio, senza interruzioni, potendo quindi la classe giovarsi<br />
<strong>della</strong> continuità didattica, specialmente dal punto di vista metodologico e degli obiettivi richiesti. A fronte<br />
di questa condizione positiva non va comunque sottaciuta l’esistenza, specialmente nel corso di questo<br />
anno scolastico, di alcuni problemi legati a un certo numero di interruzioni <strong>della</strong> normale attività didattica,<br />
dovute alle più svariate ragioni, acuite dalla non perfetta distribuzione dell’orario didattico settimanale (con<br />
ovvio riferimento all’intero orario di sei ore, comprendente quindi le due materie); ne è quindi risultata, in<br />
particolare nel secondo quadrimestre, una qualche frammentarietà nell’azione didattica.<br />
Questa azione pertanto non ha potuto svolgersi efficacemente oltre una certa misura, tenendo conto<br />
del profilo particolare <strong>della</strong> classe. In essa sono infatti sicuramente presenti, come è d’altra parte normale<br />
che accada, elementi di sicuro valore, caratterizzati dalla solida preparazione e dalla serietà nello studio e<br />
nella cura degli impegni scolastici. Purtroppo questi elementi solo raramente sono riusciti a svolgere un<br />
ruolo di stimolo e traino per il resto <strong>della</strong> classe, che è risultata non sempre pronta a reagire agli stimoli<br />
didattici e più generalmente culturali che le sono stati proposti, manifestando una certa carenza di interessi<br />
e propositività (questa è, almeno, l’impressione risultatane). E’ un po’ sconcertante il fatto che la classe nel<br />
corso dell’ultimo anno non sia riuscita ad avere quella crescita auspicabile, denotando al contrario difficoltà<br />
crescenti nello studio; in particolare, non è stato agevole affrontare moli di studio di una certa ampiezza. Si<br />
è quindi spesso reso necessario procedere in modo analitico nella trattazione dei diversi argomenti; questa<br />
notazione vale per entrambe le materie.<br />
Soltanto un accenno poi, in questa sede, a una questione che meriterebbe ben altro spazio, e cioè il<br />
fatto che le giovani generazioni incontrano una serie di difficoltà nello studio <strong>della</strong> filosofia ma soprattutto<br />
<strong>della</strong> storia. Anche questo ha contribuito a rallentare l’andamento del corso. Le valutazioni, peraltro, hanno<br />
tenuto conto di tale difficoltà e hanno valorizzato, laddove è stato possibile, l’impegno personale. Va infatti<br />
anche detto che gli alunni nel loro complesso hanno sempre curato di prepararsi adeguatamente agli<br />
appuntamenti di verifica, noti peraltro a loro con notevole anticipo.<br />
Le osservazioni precedenti contribuiscono a spiegare la natura e consistenza dei programmi svolti,<br />
che non sono riusciti a raggiungere tutti gli obiettivi “quantitativi” che ci si era prefissati all’inizio dell’anno.<br />
Se per filosofia in realtà il programma è poi risultato essere tutto sommato un programma “standard” di<br />
una classe terminale (si sono solo sacrificati un paio di autori novecenteschi, Dewey e Wittgenstein,<br />
inizialmente inseriti nel programma, oltre a Freud), l’insegnamento di storia ha invece maggiormente<br />
risentito di questo, dovendo dedicare una parte del programma all’Ottocento e limitandosi, per il<br />
Novecento, alla prima metà del secolo. Questo si è verificato, oltre che per i problemi sopra accennati, per la<br />
natura imprescindibilmente diacronica dell’insegnamento <strong>della</strong> storia, come d’altra parte di quello di<br />
filosofia, che, a parere dello scrivente, non consente agevoli “sacrifici” di temi e argomenti indispensabili<br />
per la corretta comprensione dei periodi successivi, oltre che per la loro importanza intrinseca.<br />
Gli obiettivi didattici sopra indicati sono stati raggiunti, mediamente, nella misura seguente:<br />
- gli obiettivi riferiti alle conoscenze sono stati raggiunti;<br />
- degli obiettivi riferiti alle competenze, sono da considerare mediamente raggiunti i primi tre,<br />
non sempre raggiunti gli altri;<br />
- anche gli obiettivi riferiti alle capacità si possono considerare raggiunti in misura<br />
mediamente adeguata.<br />
34
CONTENUTI DISCIPLINARI<br />
Modulo 1<br />
La restaurazione europea e il Risorgimento<br />
Restaurazione e liberalismo<br />
La prima fase del Risorgimento italiano<br />
L’Italia dal Risorgimento all’unificazione<br />
Modulo 2<br />
Il lungo Ottocento<br />
Il nazionalismo<br />
La società borghese e industriale<br />
Oriente e Occidente<br />
Modulo 3<br />
Verso il Novecento<br />
L’età del liberalismo classico<br />
L’Europa dal liberalismo alla democrazia<br />
Modulo 4<br />
Passaggio verso il nuovo secolo<br />
Espansione economica e imperialista<br />
L’età giolittiana<br />
Modulo 5<br />
La Grande Guerra e il primo dopoguerra<br />
La prima guerra mondiale<br />
Il dopoguerra<br />
Modulo 6<br />
L’età dei totalitarismi<br />
Le origini del fascismo<br />
Dall’Europa al mondo<br />
Verso una nuova guerra mondiale<br />
Il fascismo in Italia<br />
Vigilia di guerra<br />
Modulo 7<br />
Il conflitto<br />
La seconda guerra mondiale (1939-1942)<br />
La seconda guerra mondiale (1942-1945)<br />
Metodologia impiegata<br />
Si è utilizzato prevalentemente la lezione frontale, con uso frequente di discussione.<br />
Mezzi<br />
manuale in adozione: De Luna-Meriggi-Albertoni, La storia al presente, Paravia.<br />
35
Tipologia delle prove di verifica<br />
Sono state effettuate verifiche orali e scritte su porzioni del programma di una certa<br />
ampiezza, formalizzate e in ore prefissate e concordate. Si è inoltre proceduto a verificare in forma<br />
breve e non strutturata, sempre oralmente, il livello di attenzione e assimilazione posseduto dagli<br />
alunni.<br />
Sono state inoltre effettuate le simulazioni di terza prova, che hanno assunto il valore di<br />
verifica formale.<br />
Criteri di valutazione<br />
Ci si è uniformati a quelli adottati dal Collegio dei docenti (vedi parte generale del Documento). In<br />
occasione delle simulazioni di terza prova si è utilizzata una griglia semplificata formata da quattro<br />
indicatori (aderenza alla traccia, informazione, capacità critica, esposizione) e altrettanti descrittori di livello<br />
(insufficiente – sufficiente – discreto – buono), assegnando il punteggio direttamente in quindicesimi<br />
(quattro indicatori sufficienti = 10, quattro indicatori buoni = 15).<br />
Venezia, 15 maggio 2013<br />
36<br />
Federico Andreolo
LICEO GINNASIO “MARCO FOSCARINI”<br />
Classe 3 B Anno scolastico 2012-2013<br />
CONOSCENZE<br />
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE DI FILOSOFIA<br />
Obiettivi inizialmente prefissati<br />
Conoscenza degli snodi fondamentali del pensiero filosofico <strong>della</strong> tarda età moderna e dell’età<br />
contemporanea;<br />
Conoscenza dell’impianto concettuale e delle categorie proprie degli autori e dei movimenti<br />
considerati;<br />
Conoscenza dei rapporti intercorrenti fra il pensiero filosofico trattato e il più generale quadro<br />
storico.<br />
COMPETENZE<br />
Essere in grado di analizzare e riformulare in modo coerente la struttura dell’argomentazione<br />
filosofica;<br />
Essere in grado di comprendere il linguaggio specifico e di utilizzarlo in modo pertinente;<br />
Essere in grado di concettualizzare una corrente di pensiero;<br />
Organizzare in nuclei tematici i nodi concettuali.<br />
CAPACITA’<br />
Saper sviluppare correttamente i meccanismi di analisi;<br />
Saper costruire i meccanismi <strong>della</strong> temporalità;<br />
Saper costruire concetti astratti;<br />
Saper usare i meccanismi di sintesi.<br />
37
CONTENUTI DISCIPLINARI<br />
Dall’illuminismo al criticismo kantiano<br />
Illuminismo (3 ore)<br />
I caratteri generali <strong>della</strong> cultura illuministica<br />
Rousseau (2 ore)<br />
Il pensiero politico e sociale<br />
Hume (2 ore)<br />
L’empirismo, la gnoseologia<br />
Kant (12 ore)<br />
Cenni sul periodo pre-critico; il criticismo: Critica <strong>della</strong><br />
ragion pura, Critica <strong>della</strong> ragion pratica, Critica del<br />
giudizio<br />
Il romanticismo e l’idealismo tedesco<br />
Romanticismo (3 ore)<br />
I caratteri generali <strong>della</strong> cultura romantica<br />
Fichte (5 ore)<br />
L’idealismo: la Dottrina <strong>della</strong> scienza. Il pensiero politico<br />
dalla fase giusnaturalista ai Discorsi alla nazione tedesca<br />
Hegel (12 ore)<br />
Cenni sul periodo giovanile.Dialettica, razionalità e realtà.<br />
La Fenomenologia dello spirito. Il sistema: Logica (genera-<br />
lità), Filosofia <strong>della</strong> natura, Filosofia dello spirito.<br />
La reazione antihegeliana<br />
Schopenhauer (3 ore)<br />
Il mondo come volontà e rappresentazione.<br />
Kierkegaard (3 ore)<br />
L’esistenzialismo kirkegaardiano. Angoscia e scelta.<br />
Feuerbach (2 ore)<br />
Il rovesciamento dell’hegelismo: la fondazione dell’an-<br />
tropologia religiosa.<br />
Il positivismo e Marx<br />
Positivismo (2 ore)<br />
I caratteri generali <strong>della</strong> cultura positivista. Gli aspetti<br />
fondamentali del pensiero di Comte.<br />
Marx (6 ore)<br />
Gli scritti giovanili. Il materialismo storico. L’analisi<br />
del capitalismo.<br />
38
Nietzsche e la crisi <strong>della</strong> cultura europea<br />
Nietzsche (5 ore)<br />
La Nascita <strong>della</strong> tragedia. La concezione <strong>della</strong> storia e<br />
la fase illuministica. Il mito dell’Übermensch.<br />
Lavoro svolto e obiettivi raggiunti<br />
Anche per filosofia vale quanto evidenziato per storia, alla cui relazione si<br />
rimanda. Riguardo agli obiettivi raggiunti, si precisa come segue:<br />
- gli obiettivi riferiti alle conoscenze sono stati raggiunti per la totalità <strong>della</strong><br />
classe;<br />
- gli obiettivi riferiti alle competenze sono stati mediamente raggiunti;<br />
- gli obiettivi riferiti alle capacità sono stati mediamente raggiunti.<br />
Metodologia impiegata<br />
Si è utilizzata prevalentemente la lezione frontale, con uso frequente di feedback e discussione.<br />
Mezzi<br />
manuale in adozione: Cioffi-Gallo-Luppi-Vigorelli-Zanette, Diálogos, Bruno Mondadori.<br />
Fotocopie.<br />
Tipologia delle prove di verifica<br />
Sono state effettuate verifiche orali e scritte su porzioni del programma di una certa<br />
ampiezza, formalizzate e in ore prefissate e concordate. Si è inoltre proceduto a verificare<br />
in forma breve e non strutturata, sempre oralmente, il livello di attenzione e assimilazione<br />
posseduto dagli alunni.<br />
Sono state inoltre effettuate le simulazioni di terza prova, che hanno assunto il valore di verifica<br />
formale.<br />
Criteri di valutazione<br />
Ci si è uniformati a quelli adottati dal Collegio dei docenti (vedi parte generale del<br />
Documento). In occasione delle simulazioni di terza prova si è utilizzata una griglia<br />
semplificata formata da quattro indicatori (aderenza alla traccia, informazione, capacità<br />
critica, esposizione) e altrettanti descrittori di livello (insufficiente – sufficiente – discreto –<br />
buono), assegnando il punteggio direttamente in quindicesimi (quattro indicatori<br />
sufficienti = 10, quattro indicatori buoni = 15).<br />
Venezia, 15 maggio 2013<br />
39<br />
Federico Andreolo
LICEO CLASSICO “MARCO FOSCARINI”<br />
VENEZIA<br />
ANNO SCOLASTICO: 2012-2013 CLASSE <strong>III</strong> B<br />
Materia: Lingua e civiltà Inglese<br />
Docente: Giorgia Caprani<br />
RELAZIONE FINALE<br />
Ho insegnato in questa classe per tutto il quinquennio, sia al ginnasio che al liceo, ed ho avuto con<br />
gli studenti un buon rapporto. Nel corso di questi cinque anni, ho cercato di aiutare gli alunni in<br />
difficoltà a colmare almeno in parte le loro lacune e, nel contempo, di stimolare gli alunni con<br />
competenze buone o ottime a procedere ad uno studio sempre più personale ed individualizzato,<br />
attraverso la presentazione di elaborati e il richiamo al colloquio durante le lezioni. Nella classe,<br />
infatti, i livelli di competenza e di profitto al termine del quinquennio non sono omogenei. Vi sono<br />
studenti che hanno sempre saputo contribuire proficuamente alle attività didattiche, con interventi<br />
puntuali e di stimolo alla discussione, e che sono giunti ad ottenere ottimi risultati. Accanto a<br />
questi, vi è un numero consistente di alunni il cui percorso non è sempre stato omogeneo ma che<br />
comunque al termine del percorso liceale hanno acquisito competenze e conoscenze soddisfacenti.<br />
In un esiguo numero di alunni, infine, e nonostante l’impegno in alcuni casi dimostrato,<br />
permangono lacune linguistiche, sebbene il profitto complessivo possa dirsi sufficiente.<br />
Nel corso del triennio si sono effettuate lezioni in codocenza con un insegnante madrelingua<br />
inglese, volte a preparare gli alunni alle certificazioni FCE e CAE, da loro poi conseguite nel corso<br />
del quarto e quinto anno di scuola.<br />
Per ciò che concerne lo studio <strong>della</strong> letteratura, la classe ha sempre seguito con interesse le mie<br />
proposte, in alcuni casi applicandosi ad uno studio approfondito e giungendo ad una analisi<br />
meditata e personale dei testi letterari da me proposti. Nel corso <strong>della</strong> presentazione di periodi e<br />
autori letterari, si è cercato di partire dal testo letterario in esame e da questo desumere elementi di<br />
rilevanza stilistica e/o storico-culturale. Minore attenzione è stata rivolta agli aspetti più<br />
propriamente biografici in relazione ai vari autori, se non quando strettamente connessi alla<br />
comprensione del testo analizzato. Il programma risulta ridotto rispetto a quanto programmato<br />
all’inizio dell’anno a causa dei numerosi impegni curricolari ed extra-curricolari (conferenze,<br />
orientamento in uscita, simulazioni di prove d’esame, viaggio di istruzione) che hanno coinvolto la<br />
classe e che spesso coincidevano con l’orario delle lezioni di inglese.<br />
Nel corso dell’anno gli studenti hanno assistito ad una rappresentazione di Waiting for Godot in<br />
lingua inglese (Palchetto Stage).<br />
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi:<br />
CONOSCENZE<br />
Gli studenti conoscono le principali caratteristiche socio-culturali e letterarie dei periodi affrontati<br />
nei diversi moduli. Dei testi analizzati conoscono il contenuto letterale, un sintetico riassunto<br />
dell’opera da cui sono tratti, il genere letterario a cui tale opera appartiene, le sue caratteristiche<br />
formali e in quale rapporto essa si pone con il tema del modulo in cui è inserita.<br />
40
COMPETENZE E CAPACITA'<br />
Sebbene non sia facile generalizzare in quanto i livelli di competenza all’interno <strong>della</strong> classe sono<br />
disparati, con competenze ancora lacunose mentre in altri casi si raggiungono livelli molto buoni,<br />
quasi tutti gli studenti sono in grado di<br />
Analizzare e commentare i testi in modo semplice, dal punto di vista sia contenutistico sia<br />
formale<br />
Contestualizzare il brano all’interno dell’opera, l’opera all’interno del periodo e del modulo<br />
tematico di appartenenza<br />
Quando il brano e/o l’autore ne offrono lo spunto, stabilire gli opportuni collegamenti con<br />
altri autori all’interno del programma disciplinare<br />
Esprimersi in lingua straniera, scritta e orale, in modo semplice e comprensibile<br />
Comprendere globalmente messaggi orali autentici in L2<br />
Interagire in un colloquio in lingua straniera con la docente su argomenti preparati in<br />
precedenza<br />
Alcuni studenti sanno operare connessioni tra percorsi didattici di diverse aree disciplinari,<br />
esprimendosi con un buon livello di competenza linguistica.<br />
CONTENUTI DISCIPLINARI<br />
(Le parti di programma contrassegnate con asterisco sono ancora da completare in data 15<br />
maggio 2013)<br />
Il computo delle ore di lezione dedicate a ciascun modulo non tiene conto delle ore che hanno<br />
impegnato la classe in verifiche scritte/orali, né delle ore in codocenza dedicate alle certificazioni.<br />
Dal libro di testo Making Waves, Zanichelli, e da materiali prodotti dalla docente, lettura e analisi<br />
dei seguenti periodi, autori e brani:<br />
MODULO 1. The Romantic Age (14 ore)<br />
An introduction to the period (pp.276-85)<br />
Romantic Poetry:<br />
Lyrical Ballads: S.T. Coleridge: “Genesis of the Lyrical Ballads” (p.<br />
256)<br />
W. Wordsworth, passages from “A Preface to the<br />
Lyrical Ballads” (p. 251 e 254)<br />
W. Wordsworth, The Solitary Reaper (pp.253-54)<br />
S.T. Coleridge, The Rime of the Ancient Mariner. Agli alunni è stato<br />
consegnato il testo completo in lingua inglese in fotocopia, in modo da<br />
far loro comprendere l’intero percorso del viaggio del Mariner.<br />
Nell’analisi ci si è però concentrati soprattutto sulla parte iniziale e su<br />
quella finale.<br />
G. Byron “The Byronic Hero” (testi in fotocopia da Lara e Manfred, per<br />
desumere le caratteristiche del personaggio)<br />
P.B. Shelley : Ode To the West Wind (testo completo, in fotocopia)<br />
“The Role of Poetry” (p. 275)<br />
J. Keats, Ode to a Grecian Urn (pp. 267-69; p. 271)<br />
41
MODULO 2. The Victorian Age (10 ore)<br />
An introduction to the period: pp. 326-328; pp. 332-337; pp. 373-381<br />
The Novel:<br />
E. Brontë: Wuthering Heights, “Nelly, I am Heathcliff” (p. 309).<br />
Landscape in Austen and E. Brontë: a comparison (fotocopia)<br />
C. Dickens (pp. 353-54)<br />
Oliver Twist, “Oliver Wants Some More!” pp. 339-342)<br />
Hard Times, “Coketown” (pp.351-352)<br />
Bleak House, “Fog in London” (fotocopia)<br />
MODULO 3. The Late Victorian Period (9 ore)<br />
An introduction to the period, pp. 426-433<br />
Late Victorian Fiction:<br />
R.L. Stevenson: from The Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde:<br />
“H. Jekyll's Full Statement of the Case” pp.388-390<br />
O. Wilde: from The Picture of Dorian Gray:<br />
“Life as the Greatest of the Arts” pp.393-395;<br />
“The Preface”, pp. 400-401<br />
Victorian Drama: O. Wilde, The Importance of Being Earnest (film)<br />
dal testo: “The Interview”, pp. 406-409<br />
MODULO 4. The Twentieth Century (vol.2) (10 ore)<br />
Experimentation in Fiction:<br />
The Modernist Years 1900-1939, pp. 560-63, pp.505-09<br />
J. Joyce, life and works , pp. 568-69<br />
Dubliners (lettura integrale di alcuni racconti assegnata per l'estate 2012)<br />
Notes on: origins, structure, style, themes, purpose<br />
from Dubliners: “Eveline”, pp. 511-514<br />
Ulysses: structure, themes and narrative method. The Homeric Framework.<br />
The Interior Monologue<br />
from Ulysses: “Molly's Monologue”, pp. 515-517<br />
“Joyce's scheme for Ulysses”, pp. 518-19<br />
Finnegans Wake: a few notes on language and structure<br />
*Modernism in Poetry: Notes on Modernist Poetry (p. 563; p. 566)<br />
E. Pound and Imagism: “In A Station of the Metro”<br />
T.S.Eliot: from The Waste Land, “April is the cruellest month”, pp.553-554<br />
Si sono effettuate 7 ore in codocenza con un esperto madrelingua inglese, a completamento del<br />
percorso iniziato in prima liceo e volto a consolidare la conoscenza <strong>della</strong> lingua in ambiti diversi da<br />
quello strettamente letterario e fornire un ulteriore supporto agli studenti che intendessero sostenere<br />
l’esame di certificazione linguistica FCE/CAE. Tutti gli studenti che hanno sostenuto l’esame<br />
hanno conseguito la certificazione FCE o CAE.<br />
42
METODI<br />
Lezione frontale e dialogata. I contenuti delle lezioni ed i testi in esse analizzati, qualora non<br />
presenti nel testo in adozione, sono stati forniti agli allievi in fotocopia.<br />
Nella presentazione dei materiali si è preferito basarsi ove possibile sull’analisi dei testi e dei<br />
materiali presentati per la discussione, cercando di far si che gli studenti inferissero gli elementi<br />
formali e di contenuto relativi al testo in esame ed al periodo a cui apparteneva.<br />
Per ciò che concerne le notazioni morfosintattiche, esse sono state affrontate in relazione agli<br />
elaborati prodotti durante l’anno dagli studenti (verifiche, simulazioni), ogni qualvolta se ne è<br />
evidenziata la necessità.<br />
MEZZI<br />
Si sono utilizzati principalmente i libri di testo in adozione, materiale in fotocopia e LIM.<br />
ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI<br />
Oltre al PET, conseguito da molti studenti <strong>della</strong> classe in quinta ginnasio, i seguenti studenti hanno,<br />
nel corso del triennio, conseguito più alte certificazioni linguistiche:<br />
FCE: Capovilla, Semenzato, Zelante. Guadagnini sosterrà l’esame nella sessione di giugno<br />
CAE: Bonsi, Lazzarin, Pelloso, Schivardi, Sperti<br />
IELTS (grade 7): Longanesi Cattani<br />
Numerosi studenti di questa classe hanno partecipato alle vacanze studio organizzate dall’Istituto a<br />
Dublino (quarta e quinta ginnasio) e a Oxford ( seconda liceo)<br />
L’alunna Ludovica Pelloso ha partecipato allo scambio, organizzato dal nostro <strong>Liceo</strong>, con<br />
Genazzano College di Melbourne, Australia nell’estate 2012, frequentando l’istituto australiano da<br />
fine luglio all’inizio di settembre, ospite <strong>della</strong> famiglia di una studentessa australiana.<br />
Venezia, 15 maggio 2013 L’insegnante<br />
Giorgia Caprani<br />
43
Relazione finale del docente<br />
Materia: Fisica Docente: Giovanni Dal Bo<br />
Classe: <strong>III</strong> B Anno scolastico: 2012/2013<br />
Obiettivi Raggiunti:<br />
Conoscenze<br />
Contenuti fondamentali <strong>della</strong> termologia, <strong>della</strong> termodinamica, dell’elettrologia e del magnetismo fino alla<br />
circuitazione del campo magnetico.<br />
Competenze<br />
Una buona parte degli studenti è in grado di ricavare con sufficiente sicurezza i principali risultati raggiunti, seguendo<br />
schemi preimpostati. Un nucleo più ristretto esprime i contenuti con correttezza e proprietà.<br />
Capacità<br />
Le capacità di elaborazione personale dei contenuti <strong>della</strong> materia e di utilizzo delle conoscenze matematiche per la<br />
risoluzione di problemi elementari, sono nel complesso discrete e in taluni casi buone.<br />
Osservazioni:<br />
Il livello di preparazione conseguito dalla classe è nel complesso soddisfacente: parte degli alunni ha manifestato<br />
interesse e si è adeguatamente applicata nello studio domestico conseguendo un profitto buono e talvolta ottimo; un<br />
altro gruppo, pur partecipando al dialogo educativo, si è applicato a fasi alterne nello studio ottenendo un profitto nel<br />
complesso più che sufficiente; alcuni, infine, non hanno ritenuto di partecipare neanche passivamente alle lezioni<br />
dedicando alla materia uno studio mirato al conseguimento <strong>della</strong> sufficienza.<br />
Il programma previsto verrà svolto integralmente. Dei fenomeni fisici trattati ho cercato di indagare più l'aspetto<br />
qualitativo che quello quantitativo, istituendo eventualmente nessi, analogie e discordanze, il tutto senza rinunciare ad<br />
un adeguato formalismo matematico: ogni formula proposta è stata ricavata e giustificata, riportando i passaggi<br />
algebrici necessari.<br />
Contenuti disciplinari:<br />
Termologia<br />
Temperatura; termometro; dilatazione termica nei solidi, liquidi e gas.<br />
Leggi di Boyle e Gay-Lussac; temperatura assoluta; equazione di stato del gas perfetto.<br />
Calore e lavoro; capacità termica; calore specifico; propagazione del calore; cambiamenti di stato.<br />
Teoria cinetica dei gas; legge di Clausius; interpretazione cinetica <strong>della</strong> temperatura.<br />
Trasformazioni termodinamiche reali e quasistatiche; energia interna; lavoro; primo principio <strong>della</strong> termodinamica;<br />
calori specifici a pressione costante e a volume costante del gas perfetto; trasformazioni adiabatiche.<br />
Macchine termiche; enunciati del secondo principio <strong>della</strong> termodinamica secondo Kelvin e Clausius.<br />
Rendimento di una macchina termica; trasformazioni reversibili e irreversibili; teorema di Carnot; ciclo di Carnot.<br />
Disuguaglianza di Clausius; definizione di entropia; entropia di sistemi isolati e non isolati; equazione di Boltzmann;<br />
terzo principio <strong>della</strong> termodinamica.<br />
Elettromagnetismo<br />
Modalità di elettrizzazione; conduttori e isolanti; carica elettrica; legge di Coulomb.<br />
Campo elettrico; linee di campo; flusso del campo elettrico attraverso una superficie; teorema di Gauss per il campo<br />
elettrico.<br />
Energia potenziale elettrica; potenziale elettrico; deduzione del campo elettrico dal potenziale; circuitazione del campo<br />
elettrico statico.<br />
Conduttori in equilibrio elettrostatico; capacità elettrica; condensatori.<br />
Corrente elettrica; prima legge di Ohm; leggi di Kirchhoff; effetto Joule; forza elettromotrice; conduttori metallici;<br />
seconda legge di Ohm; estrazione degli elettroni da un metallo; conducibilità nei gas; raggi catodici.<br />
Fenomeni magnetici fondamentali; forze tra magneti e correnti e tra correnti: esperienze di Oersted, Faraday e Ampère;<br />
forza magnetica su un filo percorso da corrente; campo magnetico di un filo percorso da corrente: legge di Biot-Savart;<br />
motore elettrico; amperometro e voltmetro.<br />
Forza di Lorentz; moto di una carica in un campo magnetico; flusso e circuitazione del campo magnetico.<br />
44
Relazione finale del docente<br />
Materia: Matematica Docente: Giovanni Dal Bo<br />
Classe: <strong>III</strong> B Anno scolastico: 2012/2013<br />
Obiettivi Raggiunti:<br />
Conoscenze<br />
Concetti fondamentali dell’Analisi Matematica delle funzioni reali di variabile reale: proprietà e calcolo dei limiti,<br />
proprietà delle funzioni continue, calcolo differenziale, studio del grafico di una funzione, integrali indefiniti e definiti<br />
di semplici funzioni.<br />
Competenze<br />
Una buona parte degli studenti è in grado di ricavare con sufficiente sicurezza i principali risultati raggiunti, seguendo<br />
schemi preimpostati. Un nucleo più ristretto esprime i contenuti con correttezza e proprietà.<br />
Capacità<br />
Le capacità di elaborazione personale dei contenuti <strong>della</strong> materia e di sintesi degli argomenti studiati per la<br />
determinazione del grafico di una funzione o dell’area da essa delimitata, sono nel complesso discrete e in taluni casi<br />
buone.<br />
Osservazioni:<br />
Il livello di preparazione conseguito dalla classe è nel complesso soddisfacente: parte degli alunni ha manifestato<br />
interesse e si è adeguatamente applicata nello studio domestico conseguendo un profitto buono e talvolta ottimo; un<br />
altro gruppo, pur partecipando al dialogo educativo, si è applicato a fasi alterne nello studio ottenendo un profitto nel<br />
complesso più che sufficiente; pochi, infine, non hanno ritenuto di partecipare neanche passivamente alle lezioni<br />
dedicando alla materia uno studio mirato al conseguimento <strong>della</strong> sufficienza.<br />
Il programma previsto è stato svolto integralmente.<br />
Contenuti disciplinari:<br />
Funzioni<br />
Definizione di funzione reale di variabile reale. Tipologie di funzioni. Proprietà delle funzioni: iniettiva, suriettiva,<br />
biiettiva, crescente, decrescente, periodica, pari, dispari. Dominio di una funzione.<br />
Limiti<br />
Topologia <strong>della</strong> retta. Definizioni di limite finito/infinito per x tendente ad un valore finito/infinito. Teorema di unicità<br />
del limite, Teorema <strong>della</strong> permanenza del segno*, Teorema del confronto. Operazioni con i limiti. Calcolo dei limiti.<br />
Forme indeterminate. Limiti notevoli.<br />
Funzioni continue<br />
Definizione di continuità in un punto e in un intervallo. Teorema dei valori intermedi*, Teorema di Weierstrass*,<br />
Teorema di esistenza degli zeri*. Punti di discontinuità. Asintoti e loro ricerca.<br />
Derivate<br />
Retta tangente ad una curva. Rapporto incrementale. Derivata in un punto e suo significato geometrico. Funzione<br />
derivata. Derivate fondamentali. Regole di derivazione. Teorema di Rolle, Teorema di Lagrange, corollari del Teorema<br />
di Lagrange, Teorema di De L’Hospital*. Ricerca di massimi, minimi e flessi mediante lo studio del segno <strong>della</strong><br />
derivata prima e seconda. Studio di una funzione e determinazione del suo grafico.<br />
Integrali<br />
Funzione primitiva. Integrale indefinito. Proprietà degli integrali indefiniti. Integrali indefiniti immediati (escluse le<br />
funzioni circolari inverse). Integrali la cui primitiva è una funzione composta. Integrazione per parti. Area del<br />
trapezoide. Integrale definito. Proprietà dell’integrale definito. Teorema <strong>della</strong> media. Funzione integrale. Teorema<br />
fondamentale del calcolo integrale. Calcolo dell’integrale definito. Calcolo delle aree di superfici piane.<br />
* Solo enunciato.<br />
45
DOCENTE: Angelo Paloschi<br />
MATERIA: Scienze<br />
CLASSE: 3 a B<br />
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE<br />
A.S. 2012/2013<br />
In relazione alla programmazione curricolare, gli allievi con una preparazione completa avranno raggiunto, entro<br />
la fine dell’anno scolastico, i seguenti obiettivi:<br />
CONOSCENZE<br />
Astronomia: descrivere i metodi per misurare le distanze dei corpi celesti e per classificare le stelle; descrivere le fasi<br />
dell’evoluzione stellare; illustrare le teorie e le leggi che sono state elaborate per spiegare i fenomeni astronomici (teoria<br />
del Big Bang, legge di Hubble, leggi di Keplero e di Newton); descrivere i moti <strong>della</strong> Terra nello spazio e le loro<br />
conseguenze.<br />
Geologia: definire le caratteristiche di un minerale; descrivere i criteri di classificazione dei minerali; distinguere i<br />
diversi tipi di rocce magmatiche in base ai processi che portano alla loro formazione; spiegare il ciclo litogenetico.<br />
Spiegare il meccanismo che origina i terremoti e il modo con cui si propagano; conoscere i metodi per classificare<br />
l’intensità di un terremoto; descrivere i fenomeni vulcanici e plutonici e interpretarli alla luce del tipo di magma<br />
coinvolto; descrivere gli strati interni del pianeta Terra; illustrare i fondamenti <strong>della</strong> teoria <strong>della</strong> Tettonica a placche;<br />
descrivere le caratteristiche delle placche; conoscere la dinamica e le strutture dei margini di placca; conoscere le cause<br />
del vulcanismo intraplacca; descrivere i processi di formazione delle montagne.<br />
COMPETENZE E CAPACITÀ<br />
Utilizzare in modo appropriato e significativo un lessico astronomico e geologico fondamentale.<br />
Raccogliere dati (sia tramite osservazioni e misurazioni dirette, in laboratorio e sul campo, sia mediante<br />
consultazione di manuali, testi, riviste, strumenti multimediali) e porli in un contesto coerente di conoscenze e in un<br />
quadro plausibile di interpretazione.<br />
Riflettere sui percorsi storici, sull’applicazione del metodo scientifico, sul progressivo sviluppo di tecniche e<br />
strumenti che hanno caratterizzato le scoperte in campo astronomico e geologico.<br />
Individuare categorie per caratterizzare oggetti astronomici e geologici (corpi celesti, rocce, minerali) sulla base di<br />
analogie e differenze.<br />
Collocare le conoscenze acquisite circa gli oggetti e i fenomeni studiati all’interno del contesto più ampio<br />
dell’evoluzione del cosmo.<br />
Saper interpretare criticamente i messaggi dei mass media in tema di scienza, natura, ambiente.<br />
CONTENUTI DISCIPLINARI<br />
Astronomia:<br />
Introduzione all’astronomia: La luce, caratteristiche delle onde e dello spettro elettromagnetico; strumenti per<br />
osservare; luminosità e intensità; spettroscopia, righe di Fraunhofer, modello del corpo nero, curve di Plank, picco di<br />
emissione e temperatura; quanti di luce, emissione ed assorbimento; l’effetto doppler e il red shift. Capitolo 1A,<br />
paragrafi 1,2,3,4,5,6,7,8,10. Modelli geocentrici ed eliocentrici, modello tolemaico, modelli copernicano e tychonico;<br />
leggi di Keplero, legge di gravitazione universale. Capitolo 4A, paragrafi 1,2,3,4,5,6.<br />
I moti del pianeta Terra: Rotazione e conseguenze (dì e notte, maree, moto diurno degli astri, correnti atmosferiche e<br />
marine); prove <strong>della</strong> rotazione (effetto Coriolis, esperienza di Guglielmini, prova di Foucault). Rivoluzione, stagioni,<br />
solstizi ed equinozi; irraggiamento e temperatura dell’aria. La parallasse annua come prova <strong>della</strong> rivoluzione; misura di<br />
distanze e parsec. Moti millenari: moto <strong>della</strong> linea degli apsidi, precessione luni-solare e precessione degli equinozi,<br />
variazione dell’eccentricità dell’orbita, inclinazione dell’asse di rotazione. Moti millenari e glaciazioni, teoria di<br />
Milankovic. Capitolo 5A, paragrafi 1,2,3,4,5,10,11,12,13,14.<br />
Le stelle: La classificazione delle galassie e la Galassia; le stelle, magnitudine apparente e assoluta, classi spettrali,<br />
massa e dimensioni; il diagramma H-R. L’evoluzione stellare, nebulose, protostelle, fase di stabilità, giganti, nebulose<br />
planetarie, supernove, nane bianche, stelle a neutroni e buchi neri. Stelle variabili, cefeidi, novae. Ammassi stellari<br />
aperti e globulari. Capitolo 9A, paragrafi 1,2 (senza la formula di Pogson a memoria), 3 (senza le formule), 4,5,6,7<br />
(senza la formula <strong>della</strong> magnitudine delle cefeidi a memoria), 8.<br />
Il cosmo: Cenni alla struttura <strong>della</strong> nostra Galassia. Cenni alla classificazione delle galassie e ai loro raggruppamenti.<br />
Cosmologia, legge di Hubble ed espansione dell’universo. L’origine dell’universo e il Big bang; la radiazione cosmica<br />
di fondo, le abbondanze chimiche nell’universo. Ipotesi sul futuro, parametro di densità ed energia oscura. Capitolo<br />
10A, paragrafi 1,2,3,4,5,6,7,8.<br />
46
Geologia:<br />
La nascita <strong>della</strong> Terra: La Terra primordiale, il surriscaldamento e la catastrofe del ferro; la zonazione chimica <strong>della</strong><br />
Terra, la terra come sistema di sfere. Capitolo 1B, paragrafi 4,5,6,7,8.<br />
I minerali e le rocce: Elementi chimici <strong>della</strong> crosta terrestre, minerali, abito cristallino, reticoli, celle elementari.<br />
Coordinazione e carica elettrica nei reticoli. Proprietà fisiche, colore, peso specifico, sfaldatura, durezza. Polimorfismo,<br />
isomorfismo, vicarianza. Criteri di classificazione, ione silicato e classificazione dei silicati. Silicati mafici e felsici.<br />
Minerali non silicati. Le rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche. Tessitura e struttura. Il ciclo litogenetico.<br />
Capitolo 2B, paragrafi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14.<br />
I terremoti: Profondità degli ipocentri, teoria del rimbalzo elastico, epicentri. Classificazione delle onde sismiche;<br />
tsunami. Sismografi, sismogrammi, dromocrone e determinazione dell’epicentro. Distribuzione degli epicentri sulla<br />
Terra. Energia, magnitudo e scala Richter. Intensità, scala MCS, isosisme. Previsione e prevenzione dei terremoti.<br />
Sismicità in Italia. Capitolo 4B, paragrafi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12.<br />
L’interno <strong>della</strong> Terra: La struttura a strati concentrici, il campo gravitazionale, le superfici di discontinuità; crosta,<br />
mantello, nucleo; litosfera, astenosfera e mesosfera. Calore interno, gradiente geotermico e geoterma. La struttura <strong>della</strong><br />
crosta. Forza di gravità, principio dell’isostasia. Campo magnetico terrestre, declinazione, inclinazione, intensità;<br />
paleomagnetismo, magnetizzazione delle rocce; inversioni di polarità, stratigrafia magnetica. Capitolo 5B, paragrafi<br />
1,2,5,6,7,8,9,10,11.<br />
Il processo magmatico e le rocce ignee: Rocce effusive e intrusive, gradiente geotermico e gradiente geobarico.<br />
Composizione chimica e temperatura del magma, lava, volatili, densità e viscosità, magmi acidi e basici. Genesi dei<br />
magmi, solidus e fattori di fusione delle rocce; magmi primari, anatessi, comportamento dei magmi con la risalita.<br />
Cristallizazione magmatica, serie di Bowen, cristallizzazione frazionata e differenziazione magmatica. Tessitura delle<br />
rocce ignee, rocce felsiche e mafiche, riconoscimento delle rocce. Le strutture intrusive: plutoni, batoliti, corpi<br />
ipoabissali. I laccoliti euganei (visita guidata sul territorio). Capitolo 6B, paragrafi 1,2,3,4,5,7.<br />
I vulcani: Distribuzione sulla Terra, struttura dell’apparato vulcanico, attività esplosiva ed effusiva e tipi di magmi.<br />
Classificazione delle eruzioni. Capitolo 7B, paragrafi 1,2,3,4.<br />
La tettonica delle placche (da svolgersi nel mese di maggio): Cenni storici sulla deriva dei continenti di A.Wegener. Le<br />
prove dell’espansione dell’oceano atlantico: anomalie magnetiche, flusso di calore, spessore dei sedimenti ed età <strong>della</strong><br />
crosta oceanica, faglie trasformi. Capitolo 9B, paragrafi 10,11,12,13,14. Placche litosferiche, significato e<br />
distribuzione. Zone sismiche e margini di placca trasformi, divergenti, convergenti. Distribuzione e movimento delle<br />
placche. Margini continentali passivi, correnti convettive del mantello e formazione dei bacini oceanici. Margini<br />
continentali trasformi. Margini continentali attivi, subduzione, sistemi arco fossa. Punti caldi, l’esempio delle isole<br />
Hawaii. Le ofioliti, i melange. L’orogenesi da collisione, da attivazione, da accrescimento crostale. Struttura dei<br />
continenti, cratoni, scudi, piattaforme, orogeni. Avanfossa e avampaese. Capitolo 10B, paragrafi<br />
1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14.<br />
METODI E MEZZI<br />
Lezione frontale tradizionale, lettura e spiegazione del manuale, disegni e schemi alla lavagna.<br />
Proiezione e commento di diapositive, filmati e siti internet con uso <strong>della</strong> LIM.<br />
Letture e discussioni con libri e riviste di divulgazione scientifica.<br />
Apprendimento indipendente (studio personale in classe e a casa) e successiva discussione.<br />
Osservazioni di campioni geologici in laboratorio.<br />
Osservazioni in ambiente: geologia dei Colli Euganei.<br />
Esecuzioni di esercizi, test di verifica del tipo a risposta aperta, strutturate e semi-strutturata, verifiche orali.<br />
OSSERVAZIONI<br />
Nel corso del triennio di <strong>Liceo</strong>, la classe ha dimostrato nel complesso disponibilità, impegno e buone capacità per<br />
l’apprendimento delle scienze. Durante quest’ultimo anno, la continuità dell’azione didattica è stata condizionata<br />
sia da un orario settimanale non ideale (due ore di fine mattinata, di cui una il sabato dalle 12 alle 13), sia dalla<br />
sovrapposizione di molte attività integrative. Tuttavia, gli studenti hanno saputo mantenere una discreta regolarità<br />
nella concentrazione e nello studio. La media dei risultati conseguiti si può ritenere soddisfacente, la maggior<br />
parte degli studenti ha raggiunto gli obiettivi didattici. Quanto al comportamento in classe, le lezioni si sono<br />
sempre svolte in un clima molto sereno, di rispetto e di educata collaborazione.<br />
Alcuni studenti <strong>della</strong> classe hanno partecipato al corso di approfondimento di astronomia “Il cielo come<br />
laboratorio”, organizzato presso il <strong>Liceo</strong> scientifico Benedetti di Venezia in collaborazione con l’Università di<br />
Padova.<br />
Nel mese di maggio la classe ha effettuato una visita didattica presso il Parco regionale dei Colli Euganei,<br />
durante la quale ha compiuto osservazioni in ambiente su formazioni magmatiche e sedimentarie.<br />
La classe ha partecipato, con altre classi terze e seconde, al “Progetto conferenze scientifiche”, breve ciclo<br />
annuale di incontri su argomenti d’ambito scientifico. Quest’anno il progetto aveva come riferimento la Teoria<br />
47
dei quanti. In tale contesto, gli allievi hanno preso parte a due conferenze sul tema: “La teoria dei quanti: un<br />
approccio storico” (relatore Giulio Peruzzi, Università di Padova); “I dadi di Dio: la logica del mondo<br />
quantistico” (relatore Pieralberto Marchetti, Università di Padova).<br />
Testo in adozione: Corso di Scienze del Cielo e <strong>della</strong> Terra, Bovolenta editore:<br />
Volume A: “Il cielo sopra di noi” di T.Cavattoni; Volume B: “La Terra dinamica” di A.Bosellini.<br />
Venezia, 10 maggio 2013 Il docente<br />
Angelo Paloschi<br />
48
Docente: PIERANGELA SABBADIN<br />
Materia: STORIA DELL’ARTE<br />
CLASSE <strong>III</strong> SEZ B<br />
Data di presentazione :15 maggio 2013<br />
Analisi <strong>della</strong> classe con riferimento alla situazione di partenza<br />
La classe ha avuto continuità d’insegnamento nei cinque anni nella disciplina in questione<br />
Il gruppo attuale di studenti ha dimostrato interesse, attenzione e disponibilità al dialogo in modo e conseguentemente<br />
con esiti differenti che comunque si attestano su livelli tra il più che sufficiente e l’eccellente.<br />
Il programma sviluppato ha affrontato argomenti del settecento, ottocento, e ha appena accennato agli argomenti del<br />
novecento.<br />
La partecipazione all’attività didattica svolta è stata generalmente positiva, mostrando alcuni studenti particolarmente<br />
coinvolti.<br />
Il grado espressivo raggiunto da alcuni studenti è accompagnato da una notevole capacità di lettura, autonomia di<br />
giudizio ed interiorizzazione dei contenuti.<br />
Obiettivi raggiunti in termini di conoscenze, competenze e capacità<br />
Visti gli obiettivi specifici <strong>della</strong> disciplina preventivamente fissati:<br />
analisi, comprensione e valutazione di una varietà di opere considerate nella loro complessità e diversità di<br />
realizzazioni<br />
riconoscimento e analisi delle caratteristiche tecniche (materiali, procedimenti, tecnologie, ecc…), delle<br />
caratteristiche strutturali (configurazione interna, peso, linee forza <strong>della</strong> composizione ecc…) e dei significati<br />
di un’opera<br />
identificazione dei contenuti e dei modi <strong>della</strong> raffigurazione e degli usi codificati<br />
comprensione <strong>della</strong> relazione che le opere hanno con il contesto considerando: autore, corrente artistica,<br />
destinazione-funzioni, rapporto con il pubblico e con la committenza<br />
Riconoscimento dei rapporti che un’opera può avere con altri ambiti <strong>della</strong> cultura (scientifici, tecnologici e<br />
letterari)<br />
Espressione di un giudizio personale sui significati e sulle qualità specifiche dell’opera (alla luce di analisi e<br />
di eventuali confronti)<br />
Comprensione ed utilizzazione appropriata <strong>della</strong> terminologia specifica dell’ambito artistico.<br />
Si può concludere che tutti gli studenti a fine anno hanno dimostrato di:<br />
1. Essersi impegnati nel raggiungimento degli obiettivi<br />
2. Aver partecipato dando un contributo personale in base alle proprie inclinazioni al dialogo didattico ed<br />
educativo<br />
3. Essere consapevoli delle proprie capacità<br />
Si può concludere inoltre che sono stati raggiunti i seguenti obiettivi specifici:<br />
in ordine a conoscenze tutti gli studenti sanno:<br />
Riconoscere e descrivere la maggior parte delle opere affrontate nel corso dell’anno<br />
conoscere alcune delle principali città d’arte italiane ed europee e le loro istituzioni museali o complessi<br />
monumentali affrontati nel contesto del programma<br />
conoscere i principali termini specifici del linguaggio artistico ed il loro significato<br />
in ordine a competenze tutti gli studenti dimostrano, anche se in gradi diversi, di:<br />
avere conseguito delle abilità linguistico-espressive usando con competenza ma in gradi diversi la<br />
terminologia specifica<br />
leggere e comprendere in modo guidato e/o autonomo un testo figurativo o scritto<br />
Contestualizzare storicamente e geograficamente le maggiori opere d’arte analizzate durante l’anno<br />
in ordine a capacità tutti gli studenti sono in grado, anche se in modo diverso, di:<br />
49
Riconoscere, comprendere e descrivere le relazioni che le opere affrontate nel corso dell’anno hanno con il<br />
contesto considerando: autore, corrente stilistica, destinazione e funzione, rapporto con il pubblico e con la<br />
committenza, ubicazione geografica e collocazione storica.<br />
Essere consapevole dell’aspetto sincronico e diacronico nello studio dei principali fatti artistici anche in<br />
relazione alle altre discipline.<br />
in ordine a capacità una parte degli studenti è inoltre in piena autonomia e a ottimo livello in grado di:<br />
riconoscere i rapporti che un’opera può avere con altri ambiti <strong>della</strong> cultura, o con il contesto storico<br />
geografico<br />
comprendere ed utilizzare in diversi contesti il lessico specifico dell’ambito artistico, con padronanza di<br />
analisi e lettura dell’opera<br />
sviluppare temi in modo autonomo operando collegamenti anche tra diverse discipline e predisponendo<br />
mappe concettuali<br />
operare sintesi personali al fine di cogliere gli elementi emergenti di un dato autore, stile e contesto<br />
Grado di istruzione e profitto <strong>della</strong> classe<br />
Il grado di istruzione raggiunto dalla classe nella disciplina può definirsi nel complesso buono. Il profitto <strong>della</strong> classe<br />
non è omogeneo: un gruppo di 5/6 studenti ha conseguito ottimi ed in qualche caso eccellenti risultati, un altro gruppo<br />
ha conseguito buoni risultati, il resto <strong>della</strong> classe ha ottenuto risultati più che sufficienti se non discreti.<br />
Attività di recupero e altre attività culturali svolte<br />
Non è mai stato necessario svolgere alcun tipo di attività di recupero. Sono state svolte altre attività oltre a quelle<br />
scolastiche:<br />
Visita alla Mostra promossa dalla Fondazione Prada: “The small Utopia, Ars Multiplicata” sulle avanguardie del<br />
novecento.<br />
Visita alla Mostra “Le stanze del vetro. Carlo Scarpa-Venini 1932-1947”<br />
Visita alla Mostra “Francesco Guardi” al Museo Correr<br />
Percorso didattico al Museo Nazionale <strong>della</strong> Villa Pisani a Stra “L’Apoteosi <strong>della</strong> Famiglia Pisani”<br />
Percoso didattico al Museo Nazionale <strong>della</strong> Villa Pisani di Stra “ Sulle tracce di Gabriele D’Annunzio”<br />
Metodi e tecniche di insegnamento<br />
La metodologia didattica è stata così articolata:<br />
illustrazione alla classe per stimolare l’interesse e la motivazione e per definire i concetti principali con la<br />
relativa spiegazione<br />
spiegazione delle tematiche fissate nel programma<br />
lettura e sintesi dei testi figurativi con verifica <strong>della</strong> comprensione<br />
fase <strong>della</strong> verifica e <strong>della</strong> valutazione<br />
Le tecniche d’insegnamento sono state le seguenti:<br />
Lezione frontale<br />
Lezione con l’ausilio del supporto informatico LIM<br />
Materiali didattici utilizzati<br />
Libro di testo: Cricco-Di Teodoro, Itinerario nell’arte, volume <strong>III</strong>, Dall’età dei lumi ai giorni nostri<br />
Criteri e strumenti di valutazione<br />
La valutazione è stata effettuata secondo i criteri e la griglia proposti e condivisi da tutti i docenti del consiglio di<br />
classe.<br />
La produzione sia orale che scritta ha come oggetto prove tendenti a stimolare e verificare varie abilità. La valutazione<br />
pertanto tiene conto dei seguenti criteri di valutazione:<br />
Chiarezza ed efficacia del messaggio<br />
Organizzazione del discorso<br />
Qualità e quantità dell’informazione<br />
50
Ricchezza lessicale e adeguatezza del registro usato contributi critici e personali<br />
Autonomia di giudizio.<br />
Griglia di valutazione per la produzione orale: per la griglia si rimanda al documento di classe<br />
Tipologia delle prove di verifica utilizzate<br />
La verifica,parte integrante del processo di insegnamento e apprendimento, è stata applicata ogni volta che si è<br />
concluso un nodo tematico, o un’unità didattica al fine di accertare l’efficacia del processo messo in atto.<br />
La verifica ha accertato quindi:<br />
l’efficacia <strong>della</strong> programmazione proposta<br />
le conoscenze, le competenze e le capacità acquisite<br />
la necessità di interventi di integrazione.<br />
I tipi di verifica sono stati<br />
Orale e questionari scritti per verificare conoscenze, competenze e capacità<br />
Il numero minimo di verifiche per quadrimestre è stato di due.<br />
L’insegnante<br />
Pierangela Sabbadin<br />
51
Docente: A.Galvan<br />
Materia: EDUCAZIONE FISICA<br />
Classe: 3 B<br />
A.S. 2012/2013<br />
RELAZIONE FINALE<br />
CONOSCENZE<br />
• Conoscenza delle principali posture, di atteggiamenti e di gesti motori in genere e relativa terminologia<br />
specifica<br />
• Conoscenza di gesti motori complessi subordinati o meno all’uso di piccoli o grandi attrezzi e relativa<br />
terminologia specifica<br />
• Conoscenza di gesti tecnico-sportivi e relativa terminologia<br />
• Conoscenza dei principali meccanismi di allenamento in circuit-training<br />
• Conoscenza delle principali procedura da attivare in caso di infortunio<br />
COMPETENZE E CAPACITA’<br />
• Rielaborazione e consolidamento degli schemi motori posseduti, integrati dalla consapevolezza delle proprie<br />
capacità e dei propri limiti ( precisione nell’autovalutazione)<br />
• Autonomia nell’elaborazione di lavori individuali su consegne precise<br />
• Consolidamento <strong>della</strong> socialità e del senso civico espressi nel rispetto dell’altro e nella disponibilità nei<br />
confronti del gruppo (capacità di individuare aree di interesse comuni al gruppo classe, partecipazione attiva alla<br />
lezione con apporti personali)<br />
• Assimilazione e pratica di gesti sportivi individuali e di squadra (pallavolo, pallacanestro, calcio, baseball,<br />
pallamano)<br />
• Assimilazione di alcuni principi teorici relativi alla fisiologia umana applicata al movimento (fisiologia <strong>della</strong><br />
respirazione e dinamica dello stretching)<br />
CONTENUTI DISCIPLINARI<br />
UNITA’ DIDATTICHE – MODULI – PERCORSO- ARGOMENTI<br />
• Potenziamento generale con preatletica di base e allenamento in circuit-training – ore 8<br />
• Corpo libero: esercizi da tutte le stazioni, esercizi individuali ed a coppie, esercizi di mobilità articolare e di<br />
potenziamento muscolare (conoscenza precisa del gesto e dell’efficacia sul corpo umano) – ore 8<br />
• Esercizi di stretching mirati dalle varie stazioni – ore 8<br />
• Uso di piccoli e di grandi attrezzi: spalliera, palla, palla medica, funicella, bacchetta (esercizi specifici e di<br />
riporto, individuali, a coppie ed in piccoli gruppi) – ore 8<br />
• Esercizi di respirazione controllata dalle stazioni sedute e supini – ore 4<br />
• Giochi sportivi: pallavolo, pallacanestro, calcio, pallamano, baseball (in forma libera e con controllo <strong>della</strong><br />
tecnica individuale e di squadra) ore 30<br />
• Corso di Primo soccorso con operatori effettivi (infermieri) <strong>della</strong> CROCE VERDE (principali nozioni su come<br />
comportarsi in situazioni di lesioni, perdita di sensi, ustioni, ferite, ecc). Pratica per la respirazioni artificiale. Procedura<br />
per la chiamata al 118. – ore 4<br />
METODI<br />
Tutti gli studenti sono stati sollecitati a verificare con costanza la possibilità di svolgere attività motoria o sportiva in<br />
relazione alle proprie capacità ed abilità. Pertanto i momenti dedicati al potenziamento generale, al corpo libero ed allo<br />
stretching sono sempre stati proposti a tutti, mentre si è lasciata libertà di scelta nello svolgimento delle pratiche<br />
tecnico-sportive.<br />
ATTIVITA’ SPORTIVE<br />
La pratica di discipline sportive in questo Istituto prevede:<br />
- una serie di tornei interni che hanno periodicità quindicinale<br />
- la partecipazione a manifestazioni esterne quali i Giochi Sportivi Studenteschi<br />
- la partecipazione a tornei tra i vari Istituti in centro storico.<br />
Studenti che hanno aderito alle iniziative sportive programmate:<br />
- calcio maschile e femminile interno: Alzetta F., Bonsi, Basana, Capovilla, Cazzador, Chiarot, Gerardi, Pelloso,<br />
Rocchi, Romanelli, Schivardi, Segantini, Semenzato, Sperti, Zelante<br />
52
- pallacanestro Alzetta F<br />
- Atletica leggera e campestri Cazzador, Stefinlongo, Schivardi,<br />
MEZZI<br />
• Utilizzo di tutti gli attrezzi disponibili<br />
• Utilizzo degli spazi all’aperto disponibili all’interno e nelle vicinanze dell’Istituto (campo di pallavolo, di calcio,<br />
strada circostante l’Istituto)<br />
• Utilizzo di filmati predisposti dalle case editrici relativi agli argomenti svolti<br />
• utilizzo di siti internet<br />
OSSERVAZIONI FINALI<br />
Nel corso dei 5 anni il rendimento degli studenti di questa classe ha subito una notevole evoluzione: i pochi studenti<br />
dotati di notevole bagaglio motorio hanno contribuito a creare un clima attivo e dinamico dove anche gli altri hanno<br />
trovato spazio per crescere.<br />
Tutti si sono impegnati nell’affrontare con costanza gli argomenti proposti raggiungendo un buon livello di base nella<br />
conoscenza e nella pratica di gesti motori di base utili ad affrontare in futuro uno stile di vita sano, o lo sport preferito..<br />
L’eccessiva competizione rende difficile l’organizzazione autonoma del gruppo intero. Sempre corretti e rispettosi i<br />
rapporti tra compagni e con la docente. Da segnalare la partecipazione attiva anche con lezioni nelle prime ore<br />
pomeridiane.<br />
Alcuni studenti sono dotati di ottime doti motorie e sportive.<br />
Venezia 10 maggio 2013<br />
53<br />
Adriana Galvan
PROF. Magni Roberto<br />
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE<br />
Classe: <strong>III</strong> B Materia: Religione Cattolica Anno scolastico 2011/2012<br />
In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:<br />
LA CLASSE<br />
Gli alunni che si sono avvalsi dell’insegnamento <strong>della</strong> religione Cattolica sono stati ventidue. La partecipazione al<br />
dialogo educativo è stata costante e positiva; l’interesse ai temi trattati è stato sempre lodevole; il dialogo educativo è<br />
stato sempre pertinente e rispettoso, sincero e aperto. Gli allievi hanno mantenuto un comportamento corretto e<br />
favorevole all’ascolto, al dibattito e al confronto.<br />
CONOSCENZE<br />
L’insegnamento <strong>della</strong> religione cattolica concorre a promuovere il pieno sviluppo <strong>della</strong> personalità degli alunni e<br />
contribuisce ad un più alto livello di conoscenze e capacità critiche: concorre a promuovere l’acquisizione <strong>della</strong> cultura<br />
e delle attitudini religiose, mettendo al centro la capacità <strong>della</strong> persona di rapportarsi col suo destino, col prossimo, con<br />
il mondo e i suoi problemi e favorisce l’apertura al patrimonio storico del nostro Paese e alla realtà presente.<br />
Gli allievi hanno acquisito mediamente una buona conoscenza di alcuni contenuti del Cattolicesimo (in rapporto<br />
all’etica e alla dimensione esistenziale, alla conoscenza di alcuni elementi presenti nei documenti <strong>della</strong> Chiesa di oggi<br />
e del magistero ordinario del Pontefice), e di alcune tra le espressioni più significative <strong>della</strong> sua vita.<br />
COMPETENZE<br />
Gli allievi sono in grado di accostare in maniera adeguata la Bibbia e di coglierne il messaggio umano e religioso;<br />
sanno confrontarsi con alcuni elementi <strong>della</strong> dottrina sociale <strong>della</strong> Chiesa che si riferiscono al problema <strong>della</strong> giustizia,<br />
<strong>della</strong> solidarietà e del valore <strong>della</strong> vita affettiva e relazionale. Sono in grado di individuare diverse forme di linguaggio<br />
religioso (simboliche, artistiche, letterarie e sociali).<br />
CONTENUTI DISCIPLINARI<br />
Riflessioni su “Eterno” di Ungaretti. Religiosità che nasce dallo stupore e dal cambiamento del punto di vista.<br />
La storia insolita di un gruppo di ragazze americane; il sogno <strong>della</strong> maternità come atto di libertà e riscatto di una vita<br />
senza senso.<br />
Il dono dell’adolescenza, la cura <strong>della</strong> propria identità e delle doti necessarie per una vita spesa per gli altri e nella<br />
gioia.<br />
Bellezza e crescita <strong>della</strong> dimensione affettiva.<br />
Breve storia degli Armeni; il genocidio e la questione degli Armeni; l’odierna Repubblica Armena. La presenza degli<br />
Armeni a Venezia; l’Isola degli Armeni, il Sotoportego e il Collegio Armeno. Sintesi cronologica dei principale eventi<br />
e dei periodi storici armeni.<br />
La Masseria delle allodole di Antonia Arslan.<br />
Storia di bambini con problemi di apprendimento e dislessici; l’unicità, l’originalità e la genialità di ogni soggetto<br />
umano. Superamento dei disagi, canalizzazione delle risorse e abilità personali.<br />
Significato del Natale e attività solidali.<br />
Cortometraggio ispirato a testi di Etty Hillesum. Il dolore del mondo che nasce dal marciume che c’è anche dentro se<br />
stessi. Il dolore del mondo e la lotta contro il male e le diverse forme del male.<br />
La non violenza vissuta nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale. Il dramma <strong>della</strong> shoa. Il<br />
rifiuto di qualsiasi forma di totalitarismo.<br />
Il significato <strong>della</strong> Pasqua e il suo messaggio per il nostro presente.<br />
Storie ispirate a persone non volute e non desiderate. Le ferite profonde dell’animo umano. Uno sguardo di speranza e<br />
il riscatto possibile, la forza del perdono.<br />
Le dimissioni del Papa Benedetto XVI. Ultimi messaggi e ultima udienza dell’emerito Papa Benedetto XVI.<br />
L’elezione di Papa Francesco. I suoi primi messaggi.<br />
Il messaggio di Giovanni Paolo II contenuto nella “Lettera alle donne”.<br />
L’importanza del “genio femminile” per il futuro e la rinascita del mondo intero; il contributo <strong>della</strong> donna per<br />
l’umanizzazione del mondo e <strong>della</strong> società, nonostante in molti casi la donna sia ancora soggetta a condizioni di<br />
svantaggio rispetto agli uomini.<br />
La “Gaudium et Spes” e l’analisi dei problemi del mondo.<br />
Alcuni documenti <strong>della</strong> Chiesa sulla dottrina sociale <strong>della</strong> Chiesa.<br />
La storia di James Farmer Junior, di Melvin Tolson, di Henry Lowe e di Samantha Booke; il problema<br />
dell’integrazione razziale e il suo superamento; il potere delle parole: cambiare le proprie parole per cambiare il<br />
mondo.<br />
54
METODOLOGIA<br />
La programmazione è stata attuata tenendo presenti le esigenze e le caratteristiche degli allievi, e degli approcci diversi<br />
nonché dei contributi offerti dalle altre discipline di insegnamento.<br />
Nel rispetto <strong>della</strong> natura, finalità, obiettivi, contenuti dell’insegnamento <strong>della</strong> religione Cattolica, si sono attuati<br />
modelli che hanno tenuto conto di prospettive diverse ed insieme complementari: la prospettiva biblica, teologica,<br />
antropologica, storico-artistica e culturale.<br />
I contenuti sono stati svolti prediligendo la forma del “laboratorio” alla lezione frontale e sono stati approfonditi con<br />
attenzione ai processi di crescita, di maturazione e alle esigenze dei singoli allievi; ai quali è stata offerta, attraverso il<br />
dialogo educativo in classe, la possibilità di confrontarsi, di paragonare le loro conoscenze con la realtà che<br />
incontravano per approfondire le conoscenze personali e discutere eventuali pregiudizi o luoghi comuni. Nello<br />
sviluppo delle tematiche e dei contenuti sono state particolarmente sottolineate la sensibilità e l’attenzione verso la<br />
bellezza non effimera e verso i più deboli e gli svantaggiati.<br />
MATERIALI DIDATTICI<br />
Nel processo didattico sono state avviate molteplici attività: abbiamo utilizzato e predisposto alcune schede tematiche,<br />
sono stati usati mezzi audiovisivi e si sono reperiti e utilizzati vari documenti (biblici, letterari e culturali), per<br />
stimolare la partecipazione attiva degli allievi. Sono state svolte attività pratiche per rendere significativi gli<br />
appuntamenti importanti dell’anno, così da sottrarre il Natale e la Pasqua alla mercificazione del consumismo moderno<br />
e per far crescere il senso di solidarietà che ci lega al prossimo e ci rende partecipi attivi del destino del mondo.<br />
Grazie a queste attività si è arrivati a confrontare diverse tendenze, atteggiamenti e sistemi di significato religiosi e non<br />
religiosi.<br />
TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE<br />
Per verificare il grado di apprendimento degli allievi, le loro capacità di analisi e sintesi sono stati considerati il dialogo<br />
educativo in classe, l’interesse, la partecipazione e la creatività personale durante l’approfondimento delle tematiche<br />
del corso.<br />
Venezia, 8 maggio 2013 IL DOCENTE<br />
55<br />
Prof. Magni Roberto
SIMULAZIONI delle PROVE DI ESAME<br />
Il documento presenta i testi delle seguenti simulazioni:<br />
di prima prova : 9 maggio 2013<br />
di terza prova e effettuate nelle seguenti date:<br />
DATA DISCIPLINE COINVOLTE<br />
1 26 nov. 2012 ARTE-INGLESE-LATINO-SCIENZE-STORIA<br />
2 06 mag. 2013 FILOSOFIA-FISICA-GRECO-INGLESE-SCIENZE<br />
il testo <strong>della</strong> simulazione di seconda prova (Latino) verrà allegato ad effettuazione avvenuta <strong>della</strong> prova stessa.<br />
56
Simulazione di terza prova del 26 novembre 2012<br />
LICEO CLASSICO STATALE “MARCO FOSCARINI”<br />
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA<br />
26.11.2012<br />
Classe <strong>III</strong> B Cognome e Nome _____________________________________________<br />
Disciplina: STORIA DELL’ARTE<br />
1. J.L. David e l'arte neoclassica con funzione pedagogica et etica.<br />
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2. Sviluppi <strong>della</strong> pittura di paesaggio nel settecento.<br />
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LINGUA INGLESE<br />
STUDENTE________________________ CLASSE 3B<br />
DATA___________<br />
1. In 10 lines write about the Byronic hero.<br />
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA<br />
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2. In 10 lines write about Shelley’s conception of the function poetry, also with reference to the last lines of his<br />
Ode to the West Wind<br />
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58
DESCRITTORI INDICATORI<br />
QUINDICESIMI GIUDIZIO ADERENZA<br />
AL QUESITO<br />
1-4<br />
5-7<br />
8-9<br />
10<br />
scarso<br />
gravemente<br />
insufficiente<br />
insufficiente<br />
sufficiente<br />
nulla<br />
approssimativa<br />
parziale<br />
sufficiente<br />
CONOSCENZA<br />
DELL’ARGOMENTO<br />
nulla<br />
molto limitata<br />
frammentaria/lacunosa<br />
limitata alle linee<br />
essenziali<br />
59<br />
LINGUAGGIO<br />
SPECIFICO<br />
nullo<br />
scorretto<br />
non del tutto adeguato<br />
Complessivamente<br />
corretto anche se<br />
limitato<br />
11-12 discreto completa discreta Corretto (lievi<br />
errori)<br />
corretto e abbastanza<br />
13-14<br />
buono completa<br />
buona<br />
ricco<br />
15<br />
ottimo<br />
completa<br />
ampia e ben organizzata<br />
Valutazione in quindicesimi______________/15<br />
corretto e ricco<br />
ESPOSIZIONE<br />
nulla o molto confusa<br />
poco chiara<br />
poco organizzata<br />
sufficientemente<br />
chiara<br />
chiara e corretta<br />
(lievi errori)<br />
chiara e corretta<br />
chiara/corretta<br />
elegante/originale
Simulazione di terza prova: LATINO Venezia 26 novembre 2012<br />
Classe 3^B Nome:<br />
1.Uno degli aspetti più caratteristici dello stile di Seneca è la tendenza a racchiudere il senso di un passo in una<br />
sententia, una breve frase autonoma, che si impone alla attenzione del lettore per la sua concentrazione ed incisività.<br />
Commenta attraverso le tue conoscenze, dal punto di vista concettuale, le seguenti sententiae del filosofo:<br />
a) Non debes mutare caelum sed animum;<br />
b) Fata volentes ducunt, nolentes trahunt;<br />
c) Prope est a te deus, tecum est, intus est<br />
(MAX 10 righe)<br />
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2. Nei testi di Petronio c’è la forza di guardare tutto e di descriverlo. Auerbach riconosce in Petronio il limite estremo,<br />
a cui sia arrivato il realismo antico. Commenta come il sesso e l’ansia <strong>della</strong> morte siano temi tanto importanti nel<br />
Satyricon. (MAX 10 righe)<br />
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DATA: _______________ ALLIEVO: _________________________<br />
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCIENZE CLASSI TERZE B, D<br />
1) Il candidato illustri l’esperimento di Guglielmini e il suo significato.<br />
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2) La precessione degli equinozi.<br />
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26 novembre 2012 – 3 B<br />
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(nome e cognome)<br />
Esercitazione di terza prova<br />
STORIA<br />
1. Individua quali possono essere considerati i motivi comuni alle diverse rivoluzioni del<br />
1848 in Europa. (max. 10 righe)<br />
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2. Riassumi i termini <strong>della</strong> contrapposizione fra democratici e moderati all’interno del<br />
Risorgimento italiano, indicandone gli esponenti principali. (max. 10 righe)<br />
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Simulazione di terza prova del 03 maggio 2013<br />
3 maggio 2013 – 3 B ___________________________<br />
Esercitazione di terza prova<br />
FILOSOFIA<br />
1. Indica quale sia la condizione umana secondo Schopenhauer e a cosa essa sia dovuta.<br />
(max. 10 righe)<br />
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2. Il concetto di angoscia e la sua importanza nella filosofia di Kierkegaard. (max. 10 righe)<br />
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<strong>Liceo</strong> Ginnasio “M. <strong>Foscarini</strong>”<br />
Simulazione di terza prova<br />
Materia: Fisica Tipologia: B<br />
Classe: 3 B 3 Maggio 2013<br />
Cognome Nome<br />
1) Si dia la definizione di entropia e se ne illustrino le proprietà anche da un punto di vista<br />
microscopico.<br />
2) Si diano le definizioni di energia potenziale elettrica e di potenziale elettrico. Si tratta di<br />
grandezze scalari o vettoriali?<br />
64
Simulazione di terza prova: GRECO Venezia 3 maggio 2013<br />
Classe 3^B Nome:<br />
1. Negli idilli di Teocrito vi sono numerosi elementi innovativi, quali l’uso dell’idillio,la scoperta <strong>della</strong><br />
campagna, la descrizione paesaggistica ed infine la descrizione del locus amoenus. Spiega, facendo<br />
riferimenti a testi letti, come questa poesia sia “figlia” <strong>della</strong> nuova civiltà ellenistica. (10 righe)<br />
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2. Indica quali elementi delle Argonautiche di Apollonio Rodio sono estranei ai poemi omerici. (10 righe)<br />
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STUDENTE________________________ DATA___________<br />
Classe 3B<br />
SIMULAZIONE DI TERZA PROVA<br />
LINGUA INGLESE<br />
1. In 10 lines write about humour in The Importance of Being Earnest<br />
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2. “Man is not truly one, but truly two” (R. L. Stevenson, Dr Jekyll and Mr Hyde).<br />
In 10 lines discuss this statement in the context of the book.<br />
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DESCRITTORI INDICATORI<br />
QUINDICESIMI GIUDIZIO ADERENZA<br />
AL QUESITO<br />
1-4<br />
5-7<br />
8-9<br />
10<br />
scarso<br />
gravemente<br />
insufficiente<br />
insufficiente<br />
sufficiente<br />
nulla<br />
approssimativa<br />
parziale<br />
sufficiente<br />
CONOSCENZA<br />
DELL’ARGOMENTO<br />
nulla<br />
molto limitata<br />
frammentaria/lacunosa<br />
limitata alle linee<br />
essenziali<br />
67<br />
LINGUAGGIO<br />
SPECIFICO<br />
nullo<br />
scorretto<br />
non del tutto adeguato<br />
abbastanza corretto ma<br />
limitato<br />
ESPOSIZIONE<br />
nulla o molto confusa<br />
poco chiara<br />
poco organizzata<br />
sufficientemente<br />
chiara<br />
11-12 discreto completa discreta corretto chiara<br />
13-14<br />
15<br />
buono<br />
ottimo<br />
completa<br />
completa<br />
buona<br />
ampia e ben organizzata<br />
Valutazione in quindicesimi______________/15<br />
corretto e abbastanza<br />
ricco<br />
corretto e ricco<br />
chiara e corretta<br />
chiara/corretta<br />
elegante/originale
DATA: _______________ ALLIEVO: _________________________<br />
SIMULAZIONE TERZA PROVA SCIENZE CLASSI <strong>III</strong> B e <strong>III</strong> D<br />
1) La determinazione dell’epicentro di un terremoto.<br />
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2) Il candidato spieghi quali possono essere le modalità di formazione di una roccia intrusiva acida e fornisca<br />
indicazioni sulla sua tessitura e sulla sua composizione mineralogica.<br />
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Simulazione di prima prova del 9 maggio 2013<br />
SIMULAZIONE DEL 9 MAGGIO 2013<br />
DELLA PRIMA PROVA DEGLI ESAMI DI STATO CONCLUSIVI<br />
DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE<br />
Il candidato svolga la prova, scegliendo una delle 4 tipologie qui proposte.<br />
TIPOLOGIA A - Analisi del testo.<br />
Cesare Pavese, L’inconsolabile (da Dialoghi con Leucò)<br />
ORF. = Orfeo; BAC. = Bacca [= baccante]<br />
Il sesso, l’ebbrezza e il sangue richiamarono sempre il mondo sotterraneo e promisero a più d’uno beatitudini ctonie [si<br />
allude ai misteri bacchici che promettono appunto felicità nell’aldilà]. Ma il tracio Orfèo, cantore, viandante nell’Ade<br />
e vittima lacerata come 1o stesso Dioniso, valse di più.<br />
ORF. È andata così. Salivamo il sentiero tra il bosco delle ombre. Erano già lontani Cocito, lo Stige, la barca, i lamenti.<br />
S’intravvedeva sulle foglie il barlume del cielo. Mi sentivo alle spalle il fruscìo del suo passo. Ma io ero ancora laggiù<br />
e avevo addosso quel freddo. Pensavo che un giorno avrei dovuto tornarci, che ciò ch’è stato sarà ancora. Pensavo alla<br />
vita con lei, com’era prima; che un’altra volta sarebbe finita. Ciò ch’è stato sarà. Pensavo a quel gelo, a quel vuoto che<br />
avevo traversato e che lei si portava nelle ossa, nel midollo, nel sangue. Valeva la pena di rivivere ancora? Ci pensai, e<br />
intravvidi il barlume del giorno. Allora dissi «Sia finita» e mi voltai. Euridice scomparve come si spegne una candela.<br />
Sentii soltanto un cigolìo, come d’un topo che si salva.<br />
BAC. Strane parole, Orfeo. Quasi non posso crederci. Qui si diceva ch’eri caro agli dèi e alle muse. Molte di noi ti<br />
seguono perche ti sanno innamorato e infelice. Eri tanto innamorato che - solo tra gli uomini - hai varcato le porte del<br />
nulla. No, non ci credo, Orfeo. Non è stata tua colpa se il destino ti ha tradito.<br />
ORF. Che c’entra il destino. Il mio destino non tradisce. Ridicolo che dopo quel viaggio, dopo aver visto in faccia il<br />
nulla, io mi voltassi per errore o per capriccio.<br />
BAC. Qui si dice che fu per amore.<br />
ORF. Non si ama chi è morto.<br />
BAC. Eppure hai pianto per monti e colline -l’hai cercata e chiamata -sei disceso nell’Ade. Questo cos’era?<br />
ORF. Tu dici che sei come un uomo. Sappi dunque che un uomo non sa che farsi <strong>della</strong> morte. L’Euridice che ho pianto<br />
era una stagione <strong>della</strong> vita. Io cercavo ben altro laggiù che il suo amore. Cercavo un passato che Euridice non sa. L’ho<br />
capito tra i morti mentre cantavo il mio canto. Ho visto le ombre irrigidirsi e guardar vuoto, i lamenti cessare,<br />
Persefòne nascondersi il volto, lo stesso tenebroso-impassibile, Ade, protendersi come un mortale e ascoltare. Ho<br />
capito che i morti non sono più nulla.<br />
BAC. Il dolore ti ha stravolto, Orfeo. Chi non rivorrebbe il passato? Euridice era quasi rinata.<br />
ORF. Per poi morire un’altra volta, Bacca. Per portarsi nel sangue l’orrore dell’Ade e tremare con me giorno e notte.<br />
Tu non sai cos’è il nulla.<br />
BAC. E così tu cantando avevi riavuto il passato, l’hai respinto e distrutto. No, non ci posso credere.<br />
ORF. Capiscimi, Bacca. Fu un vero passato soltanto nel canto. L’Ade vide se stesso soltanto ascoltandomi. Già<br />
salendo il sentiero quel passato svaniva, si faceva ricordo, sapeva di morte. Quando mi giunse il primo barlume di<br />
cielo, trasalii come un ragazzo, felice e incredulo, trasalii per me solo, per il mondo dei vivi. La stagione che avevo<br />
cercato era là in quel barlume. Non m’importò nulla di lei che mi seguiva. Il mio passato fu il chiarore, fu il canto e il<br />
mattino. E mi voltai.<br />
BAC. Come hai potuto rassegnarti, Orfeo? Chi ti ha visto, al ritorno facevi paura. Euridice era stata per te un’esistenza.<br />
ORF. Sciocchezze. Euridice morendo divenne altra cosa. Quell’Orfeo che discese nell’Ade, non era più sposo né<br />
vedovo. Il mio pianto d’allora fu come i pianti che si fanno da ragazzo e si sorride a ricordarli. La stagione è passata. Io<br />
cercavo, piangendo, non più lei ma me stesso. Un destino, se vuoi. Mi ascoltavo.<br />
BAC. Molte di noi ti vengon dietro perché credevano a questo tuo pianto. Tu ci hai dunque ingannate?<br />
ORF. O Bacca, Bacca, non vuoi proprio capire? Il mio destino non tradisce. Ho cercato me stesso. Non si cerca che<br />
questo.<br />
BAC. Qui noi siamo più semplici, Orfeo. Qui crediamo all’amore e alla morte, e piangiamo e ridiamo con tutti. Le<br />
nostre feste più gioiose sono quelle dove scorre del sangue. Noi, le donne di Tracia, non le temiamo queste cose.<br />
ORF. Visto dal lato <strong>della</strong> vita tutto è bello. Ma credi a chi è stato tra i morti. ... Non vale la pena.<br />
BAC. Un tempo non eri così. Non parlavi del nulla. Accostare la morte ci fa simili agli dèi. Tu stesso insegnavi che<br />
un’ebbrezza travolge la vita e la morte e ci fa più che umani. … Tu hai veduto la festa.<br />
ORF. Non è il sangue ciò che conta, ragazza. Né l’ebbrezza né il sangue mi fanno impressione. Ma che cosa sia un<br />
69
uomo è ben difficile dirlo. Neanche tu, Bacca, lo sai.<br />
BAC. Senza di noi saresti nulla, Orfeo.<br />
ORF. Lo dicevo e 1o so. Ma poi che importa? Senza di voi sono disceso all’Ade ...<br />
BAC. Sei disceso a cercarci.<br />
ORF. Ma non vi ho trovate. Volevo tutt’altro. Che tornando alla luce ho trovato.<br />
BAC. Un tempo cantavi Euridice sui monti ...<br />
ORF. Il tempo passa, Bacca. Ci sono i monti, non c’è più Euridice. Queste cose hanno un nome, e si chiamano uomo.<br />
Invocare gli dèi <strong>della</strong> festa qui non serve.<br />
BAC. Anche tu li invocavi.<br />
ORF. Tutto fa un uomo, nella vita. Tutto crede, nei giorni. Crede perfino che il suo sangue scorra alle volte in vene<br />
altrui. O che quello che è stato si possa disfare. Crede di rompere il destino con l’ebbrezza. Tutto questo lo so, e non è<br />
nulla.<br />
BAC. Non sai che farti <strong>della</strong> morte, Orfeo, e il tuo pensiero è solo morte. Ci fu un tempo che la festa ci rendeva<br />
immortali.<br />
ORF. E voi godetela la festa. Tutto è lecito a chi non sa ancora. È necessario che ciascuno scenda una volta nel suo<br />
inferno. L’orgia del mio destino è finita nell’Ade, finita cantando secondo i miei modi la vita e la morte.<br />
BAC. E che vuol dire che un destino non tradisce?<br />
ORF. Vuol dire che è dentro di te, cosa tua; più profondo del sangue, di là da ogni ebbrezza. Nessun dio può toccarlo.<br />
BAC. Può darsi, Orfeo. Ma noi non cerchiamo nessuna Euridice. Com’è dunque che scendiamo all’inferno anche noi?<br />
ORF. Tutte le volte che s’invoca un dio si conosce la morte. E si scende nell’Ade a strappare qualcosa, a violare un<br />
destino. Non si vince la notte, e si perde la luce. Ci si dibatte come ossessi.<br />
BAC. Dici cose cattive ... Dunque hai perso la luce anche tu?<br />
ORF. Ero quasi perduto, e cantavo. Comprendendo ho trovato me stesso.<br />
BAC. Vale la pena di trovarsi in questo modo? C’è una strada più semplice d’ignoranza e di gioia. Il dio è come un<br />
signore tra la vita e la morte. Ci si abbandona alla sua ebbrezza, si dilania o si vien dilaniate. Si rinasce ogni volta, e ci<br />
si sveglia come te nel giorno.<br />
ORF. Non parlare di giorno, di risveglio. Pochi uomini sanno. Nessuna donna come te, sa cosa sia.<br />
BAC. Forse è per questo che ti seguono, le donne <strong>della</strong> Tracia. Tu sei per loro come il dio. Sei disceso dai monti. Canti<br />
versi di amore e di morte.<br />
ORF. Sciocca. Con te si può parlare almeno. Forse un giorno sarai come un uomo.<br />
BAC. Purché prima le donne di Tracia ...<br />
ORF. Di’.<br />
BAC. Purché non sbranino il dio.<br />
[Cesare Pavese nacque nel 1908 a santo Stefano Belbo, in provincia di Cuneo. Esordì come poeta e traduttore di<br />
romanzi americani per poi affermarsi come narratore. Tra i suoi romanzi più famosi sono La casa in collina e La luna<br />
e i falò. I Dialoghi con Leucò sono una serie di ventisei brevissimi racconti, scritti fra il 1945 e il 1947, strutturati in<br />
forma di dialogo fra personaggi appartenenti alla mitologia greca. In essi vengono affrontati i temi portanti <strong>della</strong><br />
riflessione di Pavese: dal senso doloroso del vivere, alla rassegnazione al proprio destino, alla presa di coscienza<br />
dell’ineludibilità del soffrire, all’aspirazione a costruire una nuova umanità civile. Pavese morì, in circostanze<br />
drammatiche, nel 1950.]<br />
1. Comprensione complessiva<br />
Riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.<br />
2. Analisi e interpretazione del testo<br />
2.1 Quando e come avviene la definitiva separazione tra Orfeo ed Euridice? Quale la reazione di Orfeo? Quale quella<br />
di Euridice?<br />
2.1 Il personaggio Bacca ritiene che Orfeo ed Euridice siano stati vittime del destino (Non è stata colpa tua se il<br />
destino ti ha tradito), ma Orfeo risponde più volte: Il mio destino non tradisce. Che significa?<br />
2.3 Se Orfeo è responsabile di questo drammatico epilogo, quali sono le motivazioni apportate? La prima battuta di<br />
Orfeo si conclude con la frase: “Sentii soltanto un cigolìo, come d’un topo che si salva”, come mai la scomparsa di<br />
Euridice viene paragonata a una simile situazione?<br />
2.4 Il personaggio Bacca chiede più volte a Orfeo ragione del suo amore per Euridice. Che significa la risposta di<br />
Orfeo (terza battuta): “Non si ama chi è morto”? E perché allora Orfeo discende agli inferi?<br />
2.5 La seconda parte del dialogo vede un serrato confronto tra Bacca e Orfeo; qual è la problematica che<br />
maggiormente contrappone i due personaggi? Indica qualche espressione particolarmente significativa.<br />
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti<br />
In Dialoghi con Leucò Pavese propone frequentemente la tensione degli uomini ad essere dei (ma anche quella degli<br />
dei ad essere uomini). Tale desiderio, drammatico e struggente, sembra compiersi nel dialogo qui proposto: nella<br />
terz’ultima battuta infatti Bacca spiega ad Orfeo: “Tu sei per loro come un dio” (anche se dopo, più o meno<br />
70
nascostamente, anticipa al cantore il suo drammatico destino); inoltre, nella didascalia iniziale si afferma che: “Il sesso,<br />
l’ebbrezza e il sangue [vale a dire amore, arte e morte] […] promisero a più d’uno beatitudini ctonie. Ma il tracio<br />
Orfèo […] valse di più”. Da dove viene ad Orfeo questa sua superiorità? Vi è un rapporto con la sua condizione di<br />
poeta? Hai già incontrato una situazione simile in altri autori, antichi o moderni?<br />
TIPOLOGIA B -REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”<br />
Sviluppa l’argomento scelto in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando in tutto o<br />
in parte i documenti forniti , anche integrandoli con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed<br />
esperienze di studio. Se scegli la forma del saggio breve, interpreta e confronta i i documenti e i dati<br />
forniti, da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e, se lo ritieni, organizza il testo<br />
suddividendolo in paragrafi, cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma<br />
dell’articolo di giornale, da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne<br />
ipotizzi la pubblicazione.<br />
In entrambi i casi non superare le cinque colonne di foglio protocollo diviso a metà.<br />
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO<br />
ARGOMENTO: Letterati e artisti di fronte alla prima guerra mondiale<br />
DOCUMENTI<br />
1. Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla<br />
temerità.<br />
2. Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali <strong>della</strong><br />
nostra poesia.<br />
9. Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il<br />
militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per<br />
cui si muore e il disprezzo <strong>della</strong> donna.<br />
Dal Manifesto del Futurismo, pubblicato su “Le Figaro”<br />
il 20 febbraio 1909<br />
«Edizione <strong>della</strong> sera! Della sera! Della sera!<br />
Italia! Germania! Austria!»<br />
E sulla piazza, lugubremente listata di nero,<br />
si effuse un rigagnolo di sangue purpureo!<br />
[…]<br />
Alla città accatastata giunse mostruosa nel sogno<br />
la voce di basso del cannone sghignazzante,<br />
mentre da occidente cadeva rossa neve<br />
in brandelli succosi di carne umana. […]<br />
Veglia<br />
Un’intera nottata<br />
buttato vicino<br />
a un compagno<br />
massacrato<br />
con la sua bocca<br />
digrignata<br />
volta al plenilunio<br />
con la congestione<br />
delle sue mani<br />
penetrata<br />
nel mio silenzio<br />
ho scritto<br />
lettere piene d’amore.<br />
Non sono mai stato<br />
tanto<br />
attaccato alla vita.<br />
Cima Quattro il 23<br />
dicembre 1915.<br />
V. Majakovskij, La guerra è dichiarata, trad. it. di A. M. Ripellino, in G. Ungaretti, Vita di un<br />
Poesia straniera del Novecento, Garzanti, Milano 1961 uomo. Tutte le poesie.<br />
Edolo, 20 settembre 1915<br />
I nostri uomini sono calzati in un modo da far pietà: scarpe di cuoio scadente e troppo fresco per l’uso,<br />
cucite con filo da abiti anziché con spago, a macchina anziché a mano. Dopo 2 o 3 giorni d’uso si aprono, si<br />
spaccano, si scuciono, i fogli delle suole si distaccano nell’umidità l’uno dall’altro. Un mese di servizio le<br />
mette fuori uso. Questo a totale danno, oltreché dell’economia dell’erario, del morale delle truppe, costrette<br />
alla vergogna di questa lacerazione e alle orribili sofferenze del gelo! Quanta abnegazione è in questi<br />
uomini, così sacrificati a 38 anni, e così trattati! Essi portano il vero peso <strong>della</strong> guerra, peso morale,<br />
finanziario, corporale, e sono i peggio trattati. Quanto delinquono coloro che per frode o per incuria li<br />
calzano a questo modo! Noi Italiani siamo troppo acquiescenti al male: davanti alle cause <strong>della</strong> nostra<br />
rovina morale diciamo: Eh ben! e lasciamo andare. Ma Salandra, ma quello scemo balbuziente di un re, ma<br />
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quei duchi e deputati che “vanno a vedere le trincee” domandino conto a noi, a me, di come sono calzati i<br />
miei uomini; e mi vedrebbero il re, mi vedrebbe Salandra uscir dai gangheri e farmi mettere agli arresti in<br />
fortezza. Ora tutti declinano la responsabilità: i fornitori ai materiali, i collaudatori ai fornitori, gli ufficiali<br />
superiori agli inferiori, tutti si levano di torno quando le responsabilità stringono. Gli Italiani sono tranquilli<br />
quando riescono a persuadersi d’avere fatto una cosa che in realtà non hanno fatto; Salandra, il re, tutti:<br />
asini, buoi grassi, pezzi da grand hotel, avana, bagni: incapaci d’analisi, ignoranti di cose psicologiche,<br />
inabili alla sintesi; scrivono nei manuali che il morale delle truppe è la prima cosa e poi se ne dimenticano.<br />
C. E. Gadda, Giornale di guerra e di prigionia, Einaudi, Torino 1965<br />
Ci voleva, alla fine, un caldo bagno di sangue nero dopo tanti umidicci e tiepidumi di latte materno e di<br />
lacrime fraterne. Ci voleva una bella innaffiatura di sangue per l’arsura dell’agosto; e una rossa svinatura<br />
per le vendemmie di settembre; e una muraglia di svampate per i freschi di settembre. […]<br />
Siamo troppi. La guerra è una operazione malthusiana [l’economista inglese Thomas Robert Malthus (1766-<br />
1834) sostenne la necessità di una limitazione delle nascite per risolvere la contraddizione tra incremento<br />
delle nascite e inadeguatezza delle risorse e dei mezzi di sussistenza]. C’è un di troppo di qua e un di troppo<br />
di là che si premono. La guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio. Lascia meno<br />
bocche intorno alla stessa tavola. […]<br />
Amiamo la guerra ed assaporiamola da buongustai finché dura. La guerra è spaventosa – e appunto perché<br />
spaventosa e tremenda e terribile e distruggitrice dobbiamo amarla con tutto il nostro cuore di maschi.<br />
G. Papini, Amiamo la guerra!, in “Lacerba”, 1-10-1914<br />
Andavamo all'assalto, non capivamo più niente, le punture ci avvelenavano, eravamo come i cani arrabbiati.<br />
Passavamo sui morti senza fare un fiato. Erano le punture che 'n balurdíu 'l servel (che ci intontivano il<br />
cervello), andavamo avanti come ubriachi a infilzare la gente nelle baionette.<br />
Sul Piave ero così stufo che marcavo sempre visita, io ero anche un po' carogna, allora mi hanno legato per<br />
molti giorni al palo dei reticolati. Gli austriaci erano a meno di cento metri, mi vedevano perché era di pieno<br />
giorno, ma non sparavano. Gli austriaci erano più educati di noi, pensavano: «Quello lì legato al palo è<br />
contrario al suo esercito, è un punito, così non spariamo». [..].<br />
Eh, la patria era poco o niente per noi. Il mangiare era solo come Dio voleva, eravamo carichi di pidocchi.<br />
Dormivamo nel fango con il telo da tenda sotto, senza paglia né niente. La guerra è la rovina delle<br />
popolazioni. Quando sono tornato a casa per quattro mesi non ho potuto dormire, tutte le notti mi svegliavo<br />
di soprassalto, mi pareva di sentire l'allarme e le bombe e l'assalto.<br />
Testimonianza di Giacomo Andreis, raccolta da N. Revelli<br />
in Il mondo dei vinti, Einaudi, Torino, 1977.<br />
La guerra è un fatto, come tanti altri in questo mondo; è enorme, ma è quello solo; accanto agli altri, che<br />
sono stati, e che saranno: non vi aggiunge; non vi toglie nulla. Non cambia nulla, assolutamente, nel mondo.<br />
Neanche la letteratura. [...] Sempre lo stesso ritornello: la guerra non cambia niente. Non migliora, non<br />
redime, non cancella; per sé sola. Non fa miracoli. Non paga i debiti, non lava i peccati. In questo mondo,<br />
che non conosce più la grazia.<br />
Il cuore dura fatica ad ammetterlo. Vorremmo che quelli che hanno faticato, sofferto, resistito per una causa<br />
che è sempre santa, quando fa soffrire, uscissero dalla prova come quasi da un lavacro: più puri tutti. E<br />
quelli che muoiono, almeno quelli, che fossero ingranditi, santificati; senza macchia e senza colpa. E poi no.<br />
Né il sacrificio né la morte aggiungono nulla a una vita, a un'opera, a un'eredità. Il lavoro che uno ha<br />
compiuto resta quello che era. Mancheremmo al rispetto che è dovuto all'uomo e alla sua opera, se<br />
portassimo nel valutarla qualche criterio estraneo, qualche voto di simpatia, o piuttosto di pietà. Che è<br />
un'offesa: verso chi ha lavorato seriamente: verso chi è morto per fare il suo dovere. [...]<br />
Che cosa è che cambierà su questa terra stanca, dopo che avrà bevuto il sangue di tanta strage: quando i<br />
morti, i feriti, i torturati e gli abbandonati dormiranno insieme sotto le zolle, e l'erba sopra sarà tenera lucida<br />
nuova, piena di silenzio e di lusso al sole <strong>della</strong> primavera che è sempre la stessa?<br />
[...]Crediamo pure, per un momento, che gli oppressi saranno vendicati e gli oppressori saranno abbassati;<br />
l'esito finale sarà tutta la giustizia e tutto il bene possibile su questa terra. Ma non c'è bene che paghi la<br />
lagrima pianta invano, il lamento del ferito che è rimasto solo, il dolore del tormentato di cui nessuno ha<br />
avuto notizia, il sangue e lo strazio umano che non ha servito a niente. Il bene degli altri, di quelli che<br />
restano, non compensa il male, abbandonato senza rimedio nell'eternità.<br />
Forse il beneficio <strong>della</strong> guerra, come di tutte le cose, è in sé stessa: un sacrificio che si fa, un dovere che si<br />
adempie. Si impara a soffrire, a resistere, a contentarsi di poco, a vivere più degnamente, con più seria<br />
fraternità, con più religiosa semplicità, individui e nazioni: finché non disimparino ...<br />
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Ma del resto è una perdita cieca, un dolore, uno sperpero, una distruzione enorme e inutile.<br />
R. Serra, Esame di coscienza di un letterato, in Scritti letterari, morali e politici<br />
a cura di M. Isnenghi, Einaudi, Torino 1974<br />
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO<br />
ARGOMENTO: L'infanzia tra sfruttamento, abbandono e tutela: uno sguardo al passato e al presente<br />
DOCUMENTI<br />
“[...] Una volta si doveva esplorare un passaggio che doveva comunicare col pozzo grande a sinistra, verso<br />
la valle, e se la cosa andava bene, si sarebbe risparmiata una buona metà di mano d'opera nel cavar fuori la<br />
rena. Ma a ogni modo, però, c'era il pericolo di smarrirsi e di non tornare mai più. Sicché nessun padre di<br />
famiglia voleva avventurarcisi, né avrebbe permesso che si arrischiasse il sangue suo, per tutto l'oro del<br />
mondo.<br />
Malpelo, invece, non aveva nemmeno chi si prendesse tutto l'oro del mondo per la sua pelle, se pure la sua<br />
pelle valeva tanto: sicché pensarono a lui. Allora, nel partire, si risovvenne del minatore, il quale si era<br />
smarrito, da anni ed anni, e cammina e cammina ancora al buio, gridando aiuto, senza che nessuno possa<br />
udirlo. Ma non disse nulla. Del resto a che sarebbe giovato? Prese gli arnesi di suo padre, il piccone, la<br />
zappa, la lanterna, il sacco col pane, il fiasco del vino, e se ne andò: né più si seppe nulla di lui.<br />
Così si persero persin le ossa di Malpelo, e i ragazzi <strong>della</strong> cava abbassano la voce quando parlano di lui nel<br />
sotterraneo, ché hanno paura di vederselo comparire dinanzi, coi capelli rossi e gli occhiacci grigi."<br />
G. VERGA, Rosso Malpelo, in "Vita dei campi", 1880<br />
"I carusi sono generalmente ragazzi dagli otto ai quindici anni o diciott'anni, che trasportano a spalla il<br />
minerale dello zolfo dalle profonde gallerie alla superficie, arrampicandosi su per gli strettissimi pozzi. I<br />
picconieri, cioè gli uomini che coi picconi staccano il minerale nelle gallerie, si procurano uno o più carusi<br />
mediante un'anticipazione ai genitori dei ragazzi di una somma che varia dalle 100 alle 150 lire in farina o<br />
frumento. Preso così come una bestia da soma, il caruso appartiene al picconiere come un vero schiavo: non<br />
può essere libero finché non ha restituito la somma predetta e siccome non guadagna che pochi centesimi la<br />
sua schiavitù dura per molti anni." A. ROSSI, in "La<br />
Tribuna", 1893<br />
Nel mondo sono più di 150 milioni i bambini intrappolati in impieghi che mettono a rischio la loro salute<br />
mentale e fisica e li condannano ad una vita senza svago né istruzione. Il fenomeno del lavoro minorile è<br />
concentrato soprattutto nelle aree più povere del pianeta, in quanto sottoprodotto <strong>della</strong> povertà, che<br />
contribuisce anche a riprodurre. Tuttavia, non mancano casi di bambini lavoratori anche nelle aree marginali<br />
del Nord del mondo. Da sempre l'UNICEF combatte la piaga del lavoro minorile, e lo fa sulla base di una<br />
posizione che tiene conto <strong>della</strong> natura complessa del fenomeno e delle condizioni concrete in cui versa<br />
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Giacomo Balla, Forme grido<br />
viva l’Italia, 1915, Roma,<br />
Galleria Nazionale di Arte<br />
Moderna (cm 134x187).<br />
L’opera fa riferimento alla<br />
dimostrazione interventista del<br />
21 maggio 1915, a Roma. “Il<br />
moto ascensionale impresso<br />
alle forme, sviluppa una<br />
consonanza tra l'immagine, il<br />
tripudio delle folle e il grido<br />
che si espande in alto con le<br />
onde del tricolore, secondo il<br />
metodo analogico del<br />
futurismo.” (Dalla didascalia<br />
apposta al quadro dalla Galleria<br />
Nazionale di Arte Moderna).
l'infanzia sfruttata. In particolare, l'UNICEF considera la differenza tra child labour - sfruttamento<br />
economico in condizioni nocive per il benessere psico-fisico del bambino - e children's work, una forma di<br />
attività economica più leggera e tale da non pregiudicare l'istruzione e la salute del minore. Secondo i dati<br />
dell'ILO, nel mondo 74 milioni di bambini sono impiegati in varie forme di lavoro pericoloso, come il<br />
lavoro in miniera, a contatto con sostanze chimiche e pesticidi agricoli o con macchinari pericolosi. E' il<br />
caso dei bambini impiegati nelle miniere in Cambogia, nelle piantagioni di tè nello Zimbabwe, o che<br />
fabbricano bracciali di vetro in India. Tra le peggiori forme di lavoro minorile rientra anche il lavoro di<br />
strada, ovvero l'impiego di tutti qui bambini che, visibili nelle metropoli asiatiche, latino-americane e<br />
africane, cercano di sopravvivere raccogliendo rifiuti da riciclare o vendendo cibo e bevande.<br />
Nella sola città di Dakar, capitale del Senegal, sono 8.000 i bambini che vivono come mendicanti.<br />
Altra faccia di questa tragica realtà è lo sfruttamento sessuale dei minori a fini commerciali, che coinvolge<br />
un milione di bambini ogni anno.<br />
Se le varie tipologie di lavoro minorile posson essere in qualche modo quantificate, una più di altre è<br />
caratterizzata dall'invisibilità e sfugge a una valutazione statistica: si tratta del lavoro domestico e familiare,<br />
in cui sono impiegate soprattutto le bambine. Che si tratti di lavoro in casa di altri (lavoro domestico) o in<br />
casa propria (lavoro familiare), per le bambine esso diventa spesso una vera e propria forma di schiavitù,<br />
che le costringe a vivere nell'incubo <strong>della</strong> violenza e dell'abuso. Rapporto UNICEF 2012<br />
"La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il<br />
diritto alla parità di retribuzione." La Costituzione <strong>della</strong> Repubblica<br />
Italiana, Art. 37<br />
"Gli Stati adottano tutti i provvedimenti appropriati affinché il fanciullo sia effettivamente tutelato contro<br />
ogni forma di discriminazione o di sanzione motivate dalla condizione sociale, dalle attività, opinioni<br />
professate o convinzioni dei suoi genitori, dei suoi rappresentanti legali o dei suoi familiari."<br />
Dalla Convenzione sui Diritti del Fanciullo, New York, 20 novembre 1989<br />
Dati sul lavoro minorile in Italia.<br />
Parlare di lavoro minorile in Italia non è facile: il contesto non è quello dei paesi del sud del mondo, dove la<br />
tematica è affrontata da anni, ma quello di una nazione industriale avanzata, con una demografia carente in<br />
nuove generazioni, una diffusione consolidata <strong>della</strong> scolarizzazione (comunque obbligatoria) e una<br />
legislazione che impedisce il lavoro dei minori fino a 15 anni e che tutela quelli di età superiore.<br />
L’Italia è uno dei paesi che ha aderito alla Convenzione sui diritti dell’infanzia (Convenzione sui diritti<br />
dell’infanzia approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, ratificata<br />
dall’Italia con la legge del 27 maggio 1991) e collabora con l’ILO (International Labour Organization, ILO.<br />
L’Organizzazione Internazionale del Lavoro è l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere il<br />
lavoro dignitoso e produttivo in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità umana per uomini e<br />
donne) per combattere gli effetti negativi del lavoro minorile sullo sviluppo del bambino, quindi è orientata<br />
sia dal punto di vista <strong>della</strong> prevenzione che <strong>della</strong> vigilanza a favorire la conoscenza dell’entità del fenomeno<br />
ed al suo superamento.<br />
Le esperienze di lavoro precoce oggi in Italia coinvolgono sia minori italiani che stranieri. Si va dai contesti<br />
di disagio, di povertà e rischio di povertà dove il lavoro dei minori è necessario alla sopravvivenza<br />
familiare, al lavoro visto come alternativa positiva rispetto allo “stare in strada”, fino all’inserimento dei<br />
minori in contesti di imprenditoria familiare anche ben avviata. Inoltre una fascia ulteriore di bambini sono<br />
coinvolti in attività lavorative che non sono connotate da un elevato grado di pericolosità o di sfruttamento e<br />
che permettono la normale frequenza scolastica (“child work”). In linea generale l’avviamento precoce al<br />
lavoro dei minori, indipendentemente dalle cause che ne sono alla base, determina un impoverimento delle<br />
relazioni proprie dell’infanzia e l’erronea tendenza a considerare i bambini come piccoli adulti.<br />
Fondazione Studi, Consulenti del Lavoro. Indagine sul fenomeno dello sfruttamento del<br />
lavoro minorile in Italia. TeleConsul Editore Spa. Roma, 2009<br />
E adesso<br />
come sul bordo di un pozzo<br />
mi cadono dalla mano<br />
sogni e speranze.<br />
Ho un telaio come mamma.<br />
La luce del giorno<br />
non conosco più.<br />
Il mio cuore se ne va<br />
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attraverso le crepe dei muri,<br />
come portato dal vento.<br />
Dove si fermerà?<br />
Latif 11 anni cucitore di palloni<br />
Era nato nel 1983 Iqbal Masih e aveva quattro anni quando suo padre decise di venderlo come schiavo a un<br />
fabbricante di tappeti. Per 12 dollari. E' l'inizio di una schiavitù senza fine: gli interessi del "prestito"<br />
ottenuto in cambio del lavoro del bambino non faranno che accrescere il debito. Picchiato, sgridato e<br />
incatenato al suo telaio, Iqbal inizia a lavorare per più di dodici ore al giorno.<br />
E' uno dei tanti bambini che tessono tappeti in Pakistan; le loro piccole mani sono abili e veloci, i loro salari<br />
ridicoli, e poi i bambini non protestano e possono essere puniti più facilmente. Un giorno del 1992 Iqbal e<br />
altri bambini escono di nascosto dalla fabbrica di tappeti per assistere alla celebrazione <strong>della</strong> giornata <strong>della</strong><br />
libertà organizzata dal Fronte di Liberazione dal Lavoro Schiavizzato (BLLF).Forse per la prima volta Iqbal<br />
sente parlare di diritti e dei bambini che vivono in condizione di schiavitù. Proprio come lui.<br />
Spontaneamente decide di raccontare la sua storia: il suo improvvisato discorso fa scalpore e nei giorni<br />
successivi viene pubblicato dai giornali locali. Iqbal decide anche che non vuole tornare a lavorare in<br />
fabbrica e un avvocato del BLLF lo aiuta a preparare una lettera di "dimissioni" da presentare al suo ex<br />
padrone.<br />
Durante la manifestazione Iqbal conosce Eshan Ullah Khan, leader del BLLF, il sindacalista che<br />
rappresenterà la sua guida verso una nuova vita in difesa dei diritti dei bambini. Così Iqbal comincia a<br />
raccontare la sua storia sui teleschermi di tutto il mondo, diventa simbolo e portavoce del dramma dei<br />
bambini lavoratori nei convegni, prima nei paesi asiatici, poi a Stoccolma e a Boston: «Da grande voglio<br />
diventare avvocato e lottare perché i bambini non lavorino troppo». Iqbal ricomincia a studiare senza<br />
interrompere il suo impegno di piccolo sindacalista. Ma la storia <strong>della</strong> sua libertà è breve. Il 16 aprile 1995<br />
gli sparano a bruciapelo mentre corre in bicicletta nella sua città natale Muridke, con i suoi cugini Liaqat e<br />
Faryad. «Un complotto <strong>della</strong> mafia dei tappeti» dirà Ullah Khan subito dopo il suo assassinio.<br />
Francesco D'Adamo, Storia di Iqbal, Firenze, Le Monnier, 2002<br />
3. AMBITO STORICO POLITICO<br />
ARGOMENTO: Giovanni Giolitti: metodi di governo e programmi politici<br />
DOCUMENTI<br />
"La via <strong>della</strong> reazione sarebbe fatale alle nostre istituzioni, appunto perché le porrebbe al servizio degli<br />
interessi di una esigua minoranza e spingerebbe contro di esse le forze più vive e irresistibili <strong>della</strong> società<br />
moderna, cioè l’interesse delle classi più numerose e il sentimento degli uomini più colti.<br />
Esclusa la convenienza, anzi la possibilità, di un programma reazionario, resta come unica via, per<br />
scongiurare i pericoli <strong>della</strong> situazione attuale, il programma liberale che si propone di togliere, per quanto è<br />
possibile, le cause del malcontento con un profondo e radicale mutamento di indirizzo tanto nei metodi di<br />
governo, quanto nella legislazione.<br />
I metodi di governo hanno capitale importanza perché a poco giovano le ottime leggi se sono male<br />
applicate.<br />
[…] Nel campo politico poi vi è un punto essenziale e di vera attualità nel quale i metodi di governo hanno<br />
urgente bisogno di essere mutati. Da noi si confonde la forza del governo con la violenza, e si considera<br />
governo forte quello che al primo stormire di fronda proclama lo stato d’assedio, sospende la giustizia<br />
ordinaria, istituisce tribunali militari e calpesta tutte le franchigie costituzionali. Questa invece non è la<br />
forza, ma è debolezza <strong>della</strong> peggiore specie, debolezza giunta a tal punto da far perdere la visione esatta<br />
delle cose."<br />
G. GIOLITTI, Discorso agli elettori del collegio di Dronero, Busca, 20<br />
ottobre 1899. (in Giolitti, Discorsi extraparlamentari, Torino, 1952)<br />
"[La] importante e svariata opera legislativa, amministrativa e associativa [di Giolitti] era resa possibile<br />
dalla fioritura economica che si osservava dappertutto nel paese e che, quantunque rispondesse a un periodo<br />
di generale prosperità dell’economia mondiale e fosse aiutata dall’afflusso degli esuberanti capitali stranieri<br />
in Italia, aveva, dentro questo quadro, un particolare rilievo perché, come i tecnici notavano, nessun altro<br />
paese di Europa compiva, in quel tempo, progressi tanto rapidi ed estesi quanto l’Italia."<br />
B. CROCE, Storia d’Italia dal 1871 al 1915, Laterza, Bari, 1939.<br />
"La tattica dell’onorevole Giolitti è stata sempre quella di far la politica conservatrice per mezzo dei<br />
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condottieri dei partiti democratici: sia lusingandoli e addomesticandoli per via di attenzioni individuali<br />
(siamo arrivati già alle nomine senatoriali) sia quando si tratti di uomini personalmente disinteressati, come<br />
Turati e Bissolati, conquistandoli con riforme le quali non intacchino seriamente gli interessi economici e<br />
politici dei gruppi dominanti nel governo.<br />
[…] Giolitti migliorò o peggiorò i costumi elettorali in Italia? La risposta non è dubbia per chi voglia<br />
giudicare senza le traveggole dell’amicizia. Li trovò e li lasciò nell’Italia settentrionale quali si andavano via<br />
via migliorando. Li trovò cattivi e li lasciò peggiori nell’Italia meridionale."<br />
G. SALVEMINI, Il ministro <strong>della</strong> malavita e altri scritti sull’Italia giolittiana, Feltrinelli, Milano,<br />
1962.<br />
"Giolitti affermò che le questioni sociali erano ora più importanti di quelle politiche e che sarebbero state<br />
esse in avvenire a differenziare i vari gruppi politici gli uni dagli altri. […] Egli avanzò pure la teoria del<br />
tutto nuova che i sindacati dovevano essere benvenuti come una valvola di sicurezza contro le agitazioni<br />
sociali in quanto le forze organizzate erano meno pericolose di quelle disorganizzate."<br />
D. MACK SMITH, Storia d’Italia da 1861 al 1958, Laterza, Bari, 1969.<br />
"La politica giolittiana, soprattutto dal 1900 in poi, appare tutta costruita sulla richiesta <strong>della</strong> collaborazione<br />
governativa con il partito <strong>della</strong> classe operaia e con i suoi uomini più rappresentativi. […] Assurdo<br />
pretendere che Giovanni Giolitti, uomo politico uscito dalla vecchia classe dirigente borghese e<br />
conservatrice, fosse l’araldo del rinnovamento <strong>della</strong> società italiana; non si può però negare che tra gli<br />
uomini politici <strong>della</strong> sua epoca egli appaia oggi quello che più degli altri aveva compreso qual era la<br />
direzione in cui la società italiana avrebbe dovuto muoversi per uscire dai contrasti del suo tempo."<br />
P. TOGLIATTI, Momenti <strong>della</strong> storia d’Italia, Editori Riuniti, Roma, 1963.<br />
"Da buon politico egli [Giolitti] aveva avvertito che i tempi erano ormai maturi perché si addivenisse a una<br />
convivenza nella tolleranza con la Chiesa di Roma, aveva compreso che l’anticlericarismo era ormai una<br />
inutile frangia che si portavano i governi […]. Quando egli passò a realizzare la politica delle due parallele<br />
[Stato e Chiesa autonomi nei loro ambiti] nello stesso tempo denunciò, di fatto, la fine di un certo tipo di<br />
anticlericarismo, provocò lo svuotamento di tutte le illusioni che la monarchia a Roma avrebbe ucciso il<br />
papato, che il liberalismo avrebbe dovuto disintegrare il cattolicesimo."<br />
G. DE ROSA, La crisi dello stato liberale in Italia, Studium, Roma, 1955.<br />
4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO<br />
ARGOMENTO: Nativi e migranti digitali<br />
DOCUMENTI<br />
Nativo digitale (dalla lingua inglese digital native) è una espressione che viene applicata ad una persona che<br />
è cresciuta con le tecnologie digitali come i computer, Internet, telefoni cellulari e MP3. Il termine è stato<br />
coniato da Marc Prensky nel suo Digital Natives, Digital Immigrants pubblicato nel 2001. In questo<br />
fondamentale articolo, il termine viene utilizzato per indicare un nuovo gruppo di studenti che accede al<br />
sistema dell'educazione. I nativi digitali nascono parallelamente alla diffusione di massa dei pc a interfaccia<br />
grafica nel 1985 e dei sistemi operativi a finestre nel 1996. Il nativo digitale cresce in una società<br />
multischermo, e considera le tecnologie come un elemento naturale non provando nessun disagio nel<br />
manipolarle e interagire con esse.<br />
Per contro il termine immigrato digitale (digital immigrant) si applica ad una persona che è cresciuta prima<br />
delle tecnologie digitali e le ha adottate in un secondo tempo. Una terza figura è invece quella del tardivo<br />
digitale'; una persona cresciuta senza tecnologia, e che la guarda tutt'oggi con diffidenza. Una delle<br />
differenziazioni tra questi soggetti è il diverso approccio mentale che hanno verso le nuove tecnologie: ad<br />
esempio un nativo digitale parlerà <strong>della</strong> sua nuova macchina fotografica (senza definirne la tipologia<br />
tecnologica) mentre un immigrato digitale parlerà <strong>della</strong> sua nuova macchina fotografica digitale, in<br />
contrapposizione alla macchina fotografica con pellicola chimica utilizzata in precedenza.<br />
I sociologi stanno discutendo delle implicazioni sociologiche di questa situazione che si è venuta a creare<br />
per le nuove generazioni. Non tutti sono d'accordo con questa terminologia e con le ipotesi soggiacenti. Per<br />
esempio non tutti concordano sul fatto che i bambini ed i giovani (che sono per la loro età nativi digitali)<br />
abbiano una maggior dimestichezza con la tecnologia a differenza degli adulti che sarebbero più maldestri.<br />
Si deve giustamente ricordare che l'universo digitale è stato creato dagli immigrati digitali.<br />
Ferri Paolo, Nativi digitali, Milano 2011<br />
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A scuola (dati OCSE-PISA 2007) a casa e con gli amici (dati AIE 2007) il perimetro dell’identità<br />
comprende anche la loro identità on-line. Per noi nativi Gutenberg, il blog o la posta elettronica sono<br />
strumenti, per loro sono una parte integrante dello loro immagine del sé e delle loro relazioni sociali. Fra i<br />
14 e i 19 anni l’88% degli adolescenti partecipa a forum o scrive sui blog (AIE Contenuti digitali, 2007).<br />
Si “espongono” sui blog o su You Tube, vivono sullo schermo, per esprimersi, per apparire, per comunicare<br />
e per stabilire relazioni sociali e affettive. Il modo in cui vedono e costruiscono il mondo è differente. I<br />
“nativi” digitali hanno, infatti, a disposizione una grande quantità di strumenti digitali di apprendimento e<br />
comunicazione formativa e sociale: il web, i blog, l’iPod, MSN Messanger, il telefono cellulare, le chat,<br />
l’aula virtuale, Wikipedia, Myspace...<br />
I digital native, infatti, stanno imparando a “navigare” tra i media in maniera non lineare e creativa. Noi<br />
adulti cerchiamo sempre un “manuale” o abbiamo bisogno di strumenti per inquadrare concettualmente un<br />
oggetto di studio prima di dedicarci a esso. I nativi no! Apprendono per esperienza e per approssimazioni<br />
successive. Non è detto che sia un dato positivo, ma è un fatto.<br />
Procedono attraverso una scoperta multi prospettica e multicodicale del senso dell’oggetto culturale o di<br />
apprendimenti che esplorano costruendosi man mano gli strumenti e le strategie adatte. Imparano dagli<br />
errori e attraverso l’esplorazione, piuttosto che mediante un approccio storico o logico sistematico. Inoltre la<br />
condivisione con i pari, la cooperazione, l’utilizzo di differenti approcci al problema dato e di molteplici<br />
codici e piani di interpretazione per risolverlo li differenziano radicalmente rispetto a noi. Un approccio<br />
“open source” e cooperativo alle fonti del sapere che è ben rappresentato dal modo in cui i giovani<br />
condividono la musica, il sapere e le esperienze online attraverso i più diversi strumenti di comunicazione<br />
digitale sul web. I digital native, piuttosto che interpretare, configurano; piuttosto che concentrarsi su oggetti<br />
statici, vedono il sapere come un processo dinamico; piuttosto che essere lettori o spettatori sono attori e<br />
autori dell’apprendimento. Non è un piccolo problema, la cultura scritta sta cambiando forma e non<br />
traghettare in digitale la memoria analogica <strong>della</strong> cultura dell’Homo sapiens 1.0 è la sfida e la responsabilità<br />
che portiamo noi Gutenberg native.<br />
Veronica Mobilio, I comportamenti e i consumi tecnologici dei giovani, Milano, settembre 2009<br />
"La guerra è finita. I nativi digitali hanno vinto", dice l'esperto di educazione e tecnologia Marc Prensky. La<br />
sua filosofia genitoriale è la più radicale in cui mi sia imbattuta durante la mia ricerca. Il suo bambino di<br />
sette anni legge libri, guarda la tv, gioca con le costruzioni e con la playstation, e lui tratta tutte queste cose<br />
nello stesso modo. Non pone nessun limite. A volte suo figlio gioca con una nuova applicazione per ore, ma<br />
poi, mi ha detto, si stanca. Prensky gli permette di guardare la tv anche quando pensa che sia "uno stupido<br />
spreco di tempo". Per esempio, ritiene che SpongeBob SquarePants sia un programma inutile e fastidioso,<br />
ma ha usato il rapporto tra SpongeBob e Patrick, la stella marina che gli fa da spalla, per insegnare a suo<br />
figlio qualcosa sull'amicizia. "Viviamo nell'era degli schermi, e dire a un bambino 'sono contento quando<br />
leggi un libro ma non mi piace quando guardi quello schermo' è ridicolo. Rilette i nostri pregiudizi. È solo<br />
paura dei cambiamenti, di essere tagliati fuori". La visione del mondo di Prensky mi ha colpito molto. Un<br />
libro è sempre meglio di uno schermo? Mia figlia spesso usa i libri per evitare i rapporti sociali, mentre mio<br />
figlio usa la playstation per stare con gli amici.<br />
Hanna Rosin, Generazione touchscreen, The Atlantic, Stati Uniti, marzo 2013<br />
Platone era critico verso la scrittura (i libri sono la prima, straordinaria, protesi fisica <strong>della</strong> intelligenza<br />
umana) perché riteneva che avrebbe avuto conseguenze negative sulla memotecnica, indispensabile nella<br />
tradizione orale. In parte aveva ragione perché delle qualità di pensiero si sono via via perse ma sicuramente<br />
sottovalutava l’enorme potenza intellettuale che si sarebbe sviluppata dalla scrittura, per non dire <strong>della</strong><br />
diffusione sociale <strong>della</strong> cultura e quindi dello straordinario aumento <strong>della</strong> intellettualità generale dell’uomo.<br />
Ancora una volta oggi la tecnologia è in grado di liberare potenzialità, convogliando energie su aspetti che<br />
l’uomo aveva accantonato, per economia di forze. Ma non si deve opportunisticamente affidare la svolta<br />
all’automatico incedere degli eventi tecnologici, perché in tal caso i mutamenti rimarrebbero in superficie e<br />
si perderebbe scienza senza acquistare coscienza. L’innovazione rimane sempre una libera scelta (politica,<br />
oserei dire) di soggetti responsabili che devono decidere il come e il dove.<br />
Andrea Turchi, Tecnologie e ambienti di apprendimento, Roma, giugno 2012<br />
TIPOLOGIA C - Tema di ordine storico<br />
Confronta il programma pronunciato da Benito Mussolini nella riunione dei Fasci in piazza S. Sepolcro a<br />
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Milano con i più importanti atti del governo guidato dal duce tra il 1922 e il 1926. Delinea analogie e<br />
differenze tra il programma fascista originario e le decisioni del regime<br />
TIPOLOGIA D - Tema di ordine generale<br />
Con il principio di indeterminazione di Heisenberg e l’introduzione del concetto di probabilità al cuore <strong>della</strong><br />
descrizione fisica, la meccanica quantistica ha profondamente trasformato l’immagine scientifica del reale,<br />
ma ha anche evidenziato la sua distanza dalla esperienza “ingenua” del mondo. Si tratta peraltro di una<br />
situazione che si è presentata anche in altri momenti di svolta nella storia <strong>della</strong> scienza (si pensi<br />
all'evoluzione darwiniana). Si evidenzino i problemi posti da tale situazione, sottolineando l’importanza di<br />
una corretta informazione/divulgazione scientifica per vivere responsabilmente il proprio tempo.<br />
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