15.06.2013 Views

della III B - Liceo Foscarini

della III B - Liceo Foscarini

della III B - Liceo Foscarini

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

LICEO GINNASIO STATALE<br />

MARCO FOSCARINI<br />

VENEZIA<br />

Anno scolastico 2012-2013<br />

ESAME DI STATO<br />

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE<br />

3 B<br />

Venezia, 15 maggio 2013<br />

Il Dirigente Scolastico prof. Rocco Fiano<br />

1


Parte prima – La classe <strong>III</strong> B<br />

INDICE<br />

Presentazione dell’Istituto 3<br />

Presentazione <strong>della</strong> classe 4<br />

Il percorso formativo<br />

Obiettivi 7-9<br />

Griglie di valutazione:<br />

Generale 10<br />

Voto condotta 11<br />

Prima prova 12<br />

Seconda prova 13<br />

Terza prova 13<br />

Prova orale 14<br />

Attività di informazione e preparazione all’esame 15<br />

Attività extracurricolari 16-17<br />

Parte seconda – Relazioni e programmi disciplinari<br />

Italiano 19-24<br />

Latino 25-30<br />

Greco 31-32<br />

Storia 33-36<br />

Filosofia 37-39<br />

Inglese 40-43<br />

Fisica 44<br />

Matematica 45<br />

Scienze 46-48<br />

Storia dell’Arte 49-51<br />

Educazione Fisica 52-53<br />

Religione 54-55<br />

SIMULAZIONI<br />

Simulazioni di Terza Prova<br />

26 novembre 2012 57-62<br />

03 maggio 2013 63-68<br />

Simulazione di Prima Prova<br />

09 maggio 2013 69-78<br />

Firme docenti 80<br />

2


PARTE PRIMA<br />

LA CLASSE<br />

<strong>III</strong> B<br />

3


PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO<br />

Il <strong>Liceo</strong> Ginnasio statale “Marco <strong>Foscarini</strong>” è una delle più antiche istituzioni scolastiche pubbliche di tutta Italia. La<br />

sua origine risale infatti al 1807, per iniziativa napoleonica, e il 15 dicembre del 2007 ha festeggiato il suo<br />

bicentenario. Inizialmente funzionante nelle tre classi liceali, ma dotato di convitto per alloggiare gli studenti, fu<br />

arricchito nel 1851 dei corsi ginnasiali. Subito dopo l’annessione del Veneto al Regno d’Italia, nel 1867, assunse<br />

l’attuale denominazione (precedentemente si chiamava semplicemente <strong>Liceo</strong> Santa Caterina, dal nome dell’exconvento<br />

in cui è tuttora ospitato). Dalla fondazione a oggi ha sempre funzionato ininterrottamente, con una<br />

dimensione variabile fra le due e tre sezioni, che recentemente sono divenute quattro, ormai praticamente completate.<br />

Nel 1995 il <strong>Liceo</strong> è stato annesso all’omonimo Convitto Nazionale (le due realtà erano state separate<br />

dall’amministrazione austriaca nel 1850), recuperando così l’assetto originario. Al giorno d’oggi il “<strong>Foscarini</strong>”<br />

costituisce pertanto uno dei rari esempi italiani di struttura scolastica estesa su tutti i tre diversi livelli d’istruzione,<br />

riunendo scuola elementare, media e liceo.<br />

Il “<strong>Foscarini</strong>” ha conservato le caratteristiche tradizionali del piano di studi proprio del liceo classico, ritenuto un<br />

valido strumento sia per la preparazione degli studenti destinati alla prosecuzione degli studi universitari, sia per la<br />

possibilità offerta ai suoi allievi di elaborare una equilibrata cultura personale, tale da consentire non solo la<br />

conoscenza del passato, ma anche un accostamento critico alla complessità del presente.<br />

Naturalmente l’impianto del liceo classico, nella sua conformazione gentiliana, privilegia i saperi umanistici, a cui<br />

viene riservata la consueta cura nell’insegnamento. Una sottolineatura particolare, all’interno di questo impianto, è<br />

stata conferita allo strumento linguistico, privilegiato non solo come fondamento <strong>della</strong> comunicazione umana, ma<br />

ritenuto anche e soprattutto strumento di analisi, dominio e organizzazione del pensiero nei vari ambiti <strong>della</strong><br />

comunicazione umana. La consapevolezza di ciò ha indotto il nostro liceo non solo a estendere, già da parecchi anni, lo<br />

studio <strong>della</strong> lingua straniera anche al triennio (seguendo un indirizzo che ormai caratterizza la grande maggioranza dei<br />

licei classici), ma anche a introdurre il supporto del lettore di lingua inglese al triennio e a svolgere attività di<br />

preparazione degli studenti agli esami di certificazione, sempre di lingua inglese. Oltre a ciò, sono presenti diversi<br />

corsi extracurricolari di lingua straniera. Quella linguistica, d’altra parte, non è l’unica sperimentazione che caratterizza<br />

la nostra scuola. Tutto l’insegnamento <strong>della</strong> matematica viene infatti impartito secondo i programmi e il monte-ore<br />

previsti dal Piano Nazionale Informatica per i licei classici, e si affianca una terza sperimentazione, consistente<br />

nell’estensione a tutto il corso di studi e nel potenziamento dell’insegnamento di storia dell’arte.<br />

Peculiarità del “<strong>Foscarini</strong>”, peraltro, è sempre stata, fin dalla sua fondazione, una particolare attenzione agli<br />

insegnamenti dell’area scientifica, proposti innanzitutto nella loro valenza culturale e formativa. Se la storia<br />

dell’istituto è stata contrassegnata dalla presenza di insegnanti di notevole spessore, anche negli anni più recenti<br />

motivo di notevole soddisfazione è stato dato dai buoni, spesso ottimi risultati che i nostri studenti hanno conseguito<br />

nei loro studi presso facoltà scientifiche.<br />

Se fino a qualche anno fa l’utenza del liceo proveniva quasi interamente dal centro storico veneziano e dal Lido, nel<br />

corso degli ultimi anni il bacino <strong>della</strong> scuola si è decisamente allargato, con un consistente e crescente numero di<br />

studenti di Mestre e <strong>della</strong> terraferma veneziana, alcuni dei quali risiedono anche in comuni non collocati<br />

nell’immediata cintura <strong>della</strong> conurbazione mestrina, ma a una certa distanza da essa e compiono quindi un percorso<br />

casa-scuola non breve. La crescita degli iscritti non residenti nell’ambito strettamente lagunare testimonia lo sforzo che<br />

la nostra scuola effettua per garantire una offerta formativa di qualità e attenta alle esigenze dell’utenza. Bisogna<br />

comunque sottolineare, in generale, che, trattandosi di un liceo classico di tradizione, la composizione degli iscritti<br />

inevitabilmente riflette in una certa misura un processo di selezione, o meglio autoselezione, verificatosi a monte, dato<br />

che quasi sempre gli studenti che scelgono la nostra scuola sono fortemente motivati da un percorso scolastico che ha<br />

già dato buoni risultati. Spesso, inoltre, nella scelta dell’istituto giocano tradizioni familiari. Anche questo dà ragione<br />

<strong>della</strong> buona stabilità del corpo studentesco, in cui il numero di insuccessi e abbandoni risulta decisamente limitato.<br />

L’offerta formativa del “<strong>Foscarini</strong>” si completa con la proposizione agli studenti di una serie di attività extrascolastiche<br />

nei settori sportivo e culturale. Come già accennato, assai significativa è la consolidata presenza di corsi di lingua<br />

straniera diversa da quella presente nel curricolo, in orario pomeridiano e a cura di insegnanti madrelingua (sono<br />

attivati i corsi di francese, spagnolo, tedesco, cinese, neogreco), così come la notevole presenza di corsi e attività<br />

sportive, sia a livello di avviamento alla pratica sportiva, sia di natura agonistica. Assolutamente degne di menzione,<br />

fra l’altro, l’attività scacchistica del <strong>Liceo</strong>, di assoluto rilievo fra le scuole a livello regionale e nazionale, e quella<br />

teatrale, ripetutamente premiata a diversi livelli. Naturalmente a tutto questo si affianca la regolare organizzazione di<br />

viaggi d’istruzione e visite guidate, a cui ultimamente si sono aggiunti rapporti di collaborazione e scambio culturale<br />

con realtà scolastiche europee ed extraeuropee (fra le altre Russia, Cina, Australia).<br />

Già da tre anni è presente nell’Istituto il <strong>Liceo</strong> Classico Europeo, prende le mosse dal Trattato di Maastricht e ha<br />

come obiettivi principali l'apprendimento e la diffusione delle lingue parlate nell'Unione Europea e il miglioramento<br />

<strong>della</strong> conoscenza <strong>della</strong> cultura e <strong>della</strong> storia dei popoli europei.<br />

Il <strong>Liceo</strong> Europeo è scuola secondaria di secondo grado, ha un articolazione quinquennale, opera secondo gli<br />

ordinamenti <strong>della</strong> scuola di stato italiana e rilascia, previo superamento dell'Esame di Stato, il diploma di maturità<br />

classica.<br />

4


PRESENTAZIONE DELLA CLASSE<br />

ELENCO DEI CANDIDATI<br />

COGNOME NOME<br />

1. Alzetta Federico<br />

2. Alzetta Sara<br />

3. Basal<strong>della</strong> Irene<br />

4. Basana Ludovico<br />

5. Bonsi Ludovico<br />

6. Capovilla Lodovica<br />

Cazza 7. Cazzador Giulia<br />

8. Chiarot Alice<br />

9. Duello Marta<br />

10. Gerardi Carlo<br />

11. Giammarco Giuseppe<br />

12. Gianni Alice<br />

13. Guadagnini Carlo<br />

14. Lazzarin Costanza<br />

15. Longanesi Cattani Costanza<br />

16. Pelloso Ludovica<br />

17. Rocchi Maria<br />

18. Romanelli Marco<br />

19. Rossi Pierluigi<br />

20. Schivardi Mila<br />

21. Segantini Giacomo<br />

22. Semenzato Edoardo<br />

23. Sperti Filippo<br />

24. Stefinlongo Gioia<br />

25 Zelante Erica<br />

DATI CURRICOLARI E STORIA DELLA CLASSE<br />

Classe Iscritti<br />

stessa classe<br />

Iscritti da altra<br />

classe/istituto<br />

Trasferiti in<br />

altro istituto<br />

5<br />

Promossi Promossi<br />

con debito/<br />

sospensione<br />

Non promossi<br />

I B 24 - - 20 4 -<br />

II B 24 - - 16 8 -<br />

<strong>III</strong> B 24 1 - - - -<br />

DEBITI<br />

Sono stati assegnati e superati i seguenti debiti:<br />

in prima <strong>Liceo</strong>: Latino 2, Greco 2<br />

in seconda <strong>Liceo</strong>: Latino 7, Inglese 1.


GIUDIZIO SULLA CLASSE<br />

La classe è composta attualmente da 25 allievi: 11 alunni e 14 alunne.<br />

Il curriculum degli studenti è stato caratterizzato dalla attuazione delle tre sperimentazioni presenti nell’Offerta<br />

Formativa dell’Istituto per tutti i cinque anni di corso: Lingua Inglese, Matematica con elementi di Informatica e Storia<br />

dell’Arte.<br />

La classe ha avuto un percorso didattico lineare, garantito dalla continuità degli stessi docenti per tutte le discipline.<br />

Il Consiglio di Classe ha attuato, sin dall’inizio del triennio, un lavoro metodico e coordinato per favorire<br />

l’apprendimento di tutti gli alunni valorizzandone le singole specificità.<br />

Da parte loro gli studenti hanno dimostrato un apprezzabile impegno nello studio, soprattutto nel corso dell’ultimo<br />

anno scolastico; tuttavia capacità, predisposizione e, soprattutto, interessi piuttosto diversificati nei confronti delle<br />

varie discipline hanno portato gli allievi a livelli di competenza e di profitto, che, al termine del corso di studi, non<br />

risultano omogenei.<br />

Vi sono studenti che, dotati sin dal primo anno di sicure capacità cognitive, buona motivazione e impegno, hanno<br />

partecipato attivamente al dialogo educativo, dimostrando una vivace curiosità intellettuale e raggiungendo così una<br />

autonoma capacità di orientamento. Mettendo dunque a frutto proficuamente tutte le opportunità fornite loro, hanno<br />

ottenuto, alla fine del percorso liceale, una preparazione accurata nella totalità delle discipline; è doveroso segnalare<br />

che alcuni di questi studenti sono pervenuti a livelli che il Consiglio di Classe considera eccellenti.<br />

Va precisato però che tali ottimi esempi solo raramente hanno costituito un efficace stimolo per il resto <strong>della</strong> classe.<br />

Così, un numero consistente di studenti, pur evidenziando un certo impegno, non è riuscito a esprimersi in modo<br />

convincente e propositivo nelle attività e nella discussione in classe. I risultati di questi allievi pertanto appaiono<br />

mediamente discreti o soddisfacenti.<br />

Infine, come premesso, alcuni allievi hanno mantenuto negli anni differenziazioni in ordine alle capacità, all’impegno<br />

ed alla continuità del lavoro domestico. Essi, con tale comportamento, hanno evidenziato in qualche disciplina,<br />

soprattutto nel corso dell’ultimo anno, difficoltà nell’affrontare argomenti di studio di una certa ampiezza. Per questo<br />

gruppo, numericamente circoscritto, permangono una modesta capacità rielaborativa ed una certa fragilità, che hanno<br />

comportato valutazioni che si collocano complessivamente nell’ambito <strong>della</strong> sufficienza.<br />

Per una considerazione di elementi più analitici e dettagliati relativi alla preparazione ed al profitto degli alunni si<br />

rinvia alla lettura delle specifiche relazioni disciplinari dei singoli docenti.<br />

Riguardo alla condotta ed al comportamento nel corso del triennio non vi sono stati problemi e va riconosciuto che la<br />

classe ha sempre riservato un atteggiamento di rispetto nei confronti dell’istituzione scolastica e dei suoi operatori.<br />

Si avvalgono dell’insegnamento <strong>della</strong> Religione cattolica 22 studenti su 25.<br />

6


ELENCO DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE<br />

DISCIPLINE<br />

CURRICOLARI<br />

ANNI<br />

DI<br />

CORSO<br />

DOCENTI PER CLASSE<br />

I II <strong>III</strong><br />

Italiano I II <strong>III</strong> Mezzaroba Mezzaroba Mezzaroba<br />

Latino I II <strong>III</strong> Voi Voi Voi<br />

Greco I II <strong>III</strong> Voi Voi Voi<br />

Storia I II <strong>III</strong> Andreolo Andreolo Andreolo<br />

Filosofia I II <strong>III</strong> Andreolo Andreolo Andreolo<br />

Matematica I II <strong>III</strong> Dal Bo Dal Bo Dal Bo<br />

Fisica II <strong>III</strong> Dal Bo Dal Bo<br />

Scienze I II <strong>III</strong> Paloschi Paloschi Paloschi<br />

Storia dell’Arte I II <strong>III</strong> Sabbadin Sabbadin Sabbadin<br />

Lingua<br />

Straniera<br />

Educazione<br />

Fisica<br />

I II <strong>III</strong> Caprani Caprani Caprani<br />

I II <strong>III</strong> Galvan Galvan Galvan<br />

Religione I II <strong>III</strong> Magni Magni Magni<br />

FLUSSO DEI DOCENTI NEL TRIENNIO<br />

La classe ha goduto nel triennio di continuità didattica dei docenti in tutte le discipline<br />

COMPOSIZIONE INTERNA DELLA COMMISSIONE PER L’ESAME DI STATO<br />

Consiglio di Classe ha designato i seguenti docenti Commissari d’Esame:<br />

Membro interno 1 Andreolo Federico Storia e Filosofia (classe 37/A)<br />

Membro interno 2 Dal Bo Giovanni Matematica e Fisica (classe 49/A)<br />

Membro interno 3 Mezzaroba Leonardo Italiano e Latino (classe 51/A)<br />

Il coordinatore di classe è la prof. ssa Tiziana Voi ( Latino e Greco).<br />

QUADRO DELLE DISCIPLINE/ORE<br />

Il seguente quadro discipline/ore presenta l’articolazione degli insegnamenti in termini di ore settimanali per ogni<br />

classe con riferimento a ciascun anno sia del Ginnasio sia del <strong>Liceo</strong>.<br />

DISCIPLINA IV V I II <strong>III</strong><br />

Religione 1 1 1 1 1<br />

Italiano 5 5 4 4 4<br />

Latino 5 5 4 4 4<br />

Greco 4 4 3 3 3<br />

Geografia 2 2<br />

Storia 2 2 3 3 3<br />

Filosofia 3 3 3<br />

Lingua Straniera (Inglese) 3 3 3 3 3<br />

Matematica e Informatica 4 4 3 3 3<br />

Fisica 2 3<br />

Scienze Naturali 4 3 2<br />

Storia dell’Arte 2 2 2 2 2<br />

Educazione Fisica 2 2 2 2 2<br />

TOTALE 30 30 32 33 33<br />

7


OBIETTIVI<br />

OBIETTIVI GENERALI NEL CORSO DEL TRIENNIO<br />

Gli studenti liceali sono stati guidati a raggiungere i seguenti obiettivi generali:<br />

Acquisizione di un metodo di studio<br />

Acquisizione di un metodo di ricerca<br />

Acquisizione di capacità critiche<br />

Acquisizione di capacità di progettazione autonoma dello studio<br />

Acquisizione di informazioni organicamente inquadrate in discipline<br />

Acquisizione di capacità argomentative interdisciplinari<br />

Acquisizione di capacità di dialogo, ossia di ascolto e di risposta coerente e motivata nell’ambito delle discipline<br />

di studio, di discipline affini e di discipline estranee al curricolo<br />

Acquisizione di capacità di esposizione argomentata per iscritto<br />

OBIETTIVI PER L’AREA LINGUISTICO-UMANISTICA<br />

I docenti dell’area linguistico-umanistica hanno riconosciuto comunanza di intenti sui seguenti obiettivi relativi<br />

all’acquisizione di conoscenze, competenze e capacità.<br />

CONOSCENZE Conoscere le strutture e le funzioni <strong>della</strong> lingua<br />

Conoscere i registri linguistici<br />

Conoscere le strategie comunicative di testi in prosa e di poesia<br />

Conoscere le strategie di elaborazione scritta<br />

COMPETENZE Saper attuare una analisi linguistica in termini di morfologia e<br />

sintassi<br />

Saper attuare confronti tra lessici diversi<br />

Saper identificare e sequenzializzare concetti comunicati<br />

CAPACITÀ Saper attuare un’analisi argomentata di un testo sia letterario sia non<br />

letterario<br />

Saper produrre una sintesi scritta ed orale<br />

Saper riconoscere i nuclei concettuali di un testo scritto<br />

Saper attuare un confronto tra contenuti e strutture<br />

Saper elaborare contenuti e idee personali<br />

Saper studiare autonomamente<br />

Saper attuare una autovalutazione<br />

OBIETTIVI PER L’AREA SCIENTIFICA<br />

I docenti dell’area scientifica hanno riconosciuto comunanza di intenti sui seguenti obiettivi:<br />

Contribuire all’educazione al pensiero razionale nella sua forma consequenziale e logico-deduttiva<br />

Acquisire le nozioni e i concetti di base delle discipline<br />

Acquisire i linguaggi propri delle discipline<br />

Acquisire la capacità di attuare una corretta relazione tra dimensione sperimentale, comprensione teorica ed<br />

espressione matematica<br />

Acquisire la capacità di applicare i metodi propri delle discipline anche a problemi esterni ad esse<br />

Acquisire la capacità di cogliere i collegamenti con altre discipline.<br />

8


Metodi, strumenti, spazi e tempi<br />

Si rimanda alle diverse schede disciplinari per la precisa indicazione di questi elementi. In generale si può indicare<br />

nella lezione frontale lo strumento didattico più largamente praticato, senza dimenticare peraltro che la classe ha potuto<br />

usufruire regolarmente degli spazi e dei mezzi presenti nell’istituto, come il laboratorio di informatica, quelli di scienze<br />

e di fisica, gli strumenti multimediali. In particolare, peculiarità dell’istituto è il normale utilizzo dell’aula<br />

multimediale per l’insegnamento di arte.<br />

Il recupero degli alunni promossi con debito formativo è stato attuato all’interno delle ore curricolari di lezione da<br />

parte dei docenti delle materie interessate. Alcuni studenti hanno usufruito dello sportello didattico messo a<br />

disposizione dall’istituto.<br />

Le griglie a seguito hanno costituito effettivo strumento di misurazione e valutazione delle singole prove e simulazioni<br />

effettuate dai docenti delle specifiche discipline e fatte proprie dal Consiglio di Classe.<br />

9


GRIGLIA DI VALUTAZIONE GENERALE<br />

Il Collegio dei Docenti ha stabilito i seguenti parametri per la valutazione. Ad essi si è attenuto il Consiglio <strong>della</strong><br />

Classe <strong>III</strong> B<br />

VOTO GIUDIZIO MOTIVAZIONE<br />

1-2 Prova nulla<br />

3 Molto negativo<br />

4<br />

Gravemente<br />

insufficiente<br />

5 Insufficiente<br />

6 Sufficiente<br />

7 Discreto<br />

8-9 Buono-ottimo<br />

10 Eccellente<br />

Totale mancanza di elementi significativi per la valutazione.<br />

L’allievo mostra di possedere conoscenze e competenze molto limitate e non le sa<br />

usa utilizzare in maniera integrata e adeguata. Non riesce a far interagire i suoi<br />

saperi pregressi con le nuove conoscenze.<br />

L’allievo svolge le attività di apprendimento in maniera frazionata. mostrando di<br />

possedere conoscenze frammentarie e superficiali e di saper fare in modo<br />

impreciso e approssimato. Ha una forte difficoltà di organizzazione dei dati e non<br />

usa i linguaggi specifici.<br />

L’allievo è impreciso rispetto a quanto sa e sa fare, necessita di sollecitazioni e di<br />

indicazioni dell’insegnante per perseguire l’obiettivo di apprendimento; non è<br />

capace di ricostruire l’intero percorso seguito, ma soltanto parte di esso. Comunica<br />

i risultati dell’apprendimento con limitata puntualità e poca proprietà lessicale.<br />

L’allievo possiede conoscenze e competenze necessarie a raggiungere l’obiettivo.<br />

Si muove soltanto in contesti noti, ovvero riproduce situazioni che già conosce;<br />

necessita di indicazioni per affrontare situazioni parzialmente variate. Comunica i<br />

risultati dell’apprendimento in modo semplice, con un linguaggio corretto e<br />

comprensibile.<br />

L’allievo si mostra competente e sa utilizzare le proprie conoscenze in modo<br />

adeguato allorché affronta situazioni d’apprendimento simili tra loro o soltanto<br />

parzialmente variate; è capace di spiegare e rivedere il proprio percorso<br />

d’apprendimento, comunicandone i risultati con un linguaggio specifico e corretto.<br />

Procede con sufficiente autonomia nell’organizzazione dello studio.<br />

L’allievo dimostra di possedere conoscenze, competenze e capacità grazie alle<br />

quali affronta variamente situazioni nuove; procede con autonomia; è capace di<br />

spiegare, con un linguaggio specifico e appropriato, processo e prodotto<br />

dell’apprendimento e di prefigurarne l’utilizzazione in altre situazioni formative.<br />

L’allievo sa e sa fare, è in grado di spiegare come ha proceduto e perché ha scelto<br />

un determinato percorso, perciò verifica e valuta anche il proprio operato.<br />

Comunica con proprietà terminologica e sviluppa quanto ha appreso con ulteriori<br />

ricerche, rielaborandolo criticamente per raggiungere nuove mete formative.<br />

10


GRIGLIA PER ATTRIBUZIONE del VOTO DI CONDOTTA<br />

I criteri indicati nella griglia sotto riportata non devono essere intesi in forma rigida, ma solo come riferimenti per<br />

la valutazione, effettuata dal Consiglio di Classe in forma collegiale, tenendo accuratamente conto dei vari fattori<br />

che concorrono a formare la storia e il profilo di ogni studente.<br />

COMPORTAMENTI VOTO<br />

1. Frequenza regolare o con irregolarità limitate e determinate da chiari e documentati motivi<br />

di salute<br />

2. Comportamento corretto e rispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il personale <strong>della</strong><br />

scuola<br />

3. Comportamento corretto e rispettoso verso i compagni<br />

10<br />

4. Puntualità e precisione nel rispettare le scadenze e nel presentare giustificazioni delle<br />

assenze e dei ritardi<br />

5. Attenzione e partecipazione durante le lezioni<br />

6. Svolgimento costante dei compiti assegnati<br />

1. Frequenza generalmente regolare o con irregolarità limitate e determinate da chiari e<br />

documentati motivi di salute<br />

2. Comportamento corretto e rispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il personale <strong>della</strong><br />

scuola<br />

3. Comportamento corretto e rispettoso verso i compagni<br />

4. Generalmente puntuale e preciso/a nel rispettare le scadenze e nel presentare le<br />

giustificazioni di assenze e ritardi<br />

5. Generalmente attento/a durante le lezioni<br />

6. Svolgimento generalmente costante dei compiti assegnati<br />

1. Frequenza non sempre regolare (ritardi e/o assenze che in parte hanno coinciso con le<br />

verifiche)<br />

2. Comportamento corretto e rispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il personale <strong>della</strong><br />

scuola<br />

3. Comportamento non sempre corretto e rispettoso verso i compagni<br />

4. Spesso non vengono rispettate le scadenze o non vengono presentate con puntualità le<br />

giustificazioni delle assenze<br />

5. Spesso l’allievo/a si distrae e partecipa poco all’attività didattica<br />

6. Svolgimento non sempre costante dei compiti assegnati<br />

7. Ha ricevuto note da più insegnanti<br />

1. Numerose assenze e ritardi che coincidono con le verifiche<br />

2. Comportamento non sempre corretto e rispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il<br />

personale <strong>della</strong> scuola<br />

3. Comportamento non corretto e rispettoso verso i compagni<br />

4. Non vengono rispettate le scadenze e le assenze sono spesso ingiustificate ovvero<br />

giustificate con notevole ritardo<br />

5. Spesso l’allievo/a si distrae, partecipa poco e distrae i compagni<br />

6. Svolgimento poco costante dei compiti assegnati<br />

7. Ha ricevuto numerose note da insegnanti diversi o una sospensione<br />

1. Frequenza saltuaria senza gravi e certificati problemi di salute<br />

2. Atteggiamento irrispettoso verso il Dirigente, gli insegnanti, il personale <strong>della</strong> scuola<br />

3. Atteggiamento irrispettoso verso i compagni<br />

4. Comportamento gravemente scorretto in classe durante le lezioni<br />

5. Le giustificazioni delle assenze risultano in più di una occasione mancanti o falsificate<br />

6. Ha ricevuto (almeno) una sospensione e/o numerose note da più insegnanti<br />

7. Dimostra totale disinteresse durante le lezioni; non svolge i compiti assegnati<br />

1. Frequenza saltuaria senza gravi e certificati problemi di salute<br />

2. Atteggiamento gravemente irrispettoso nei riguardi del Dirigente, dei docenti o del<br />

personale <strong>della</strong> scuola, ovvero dei compagni sanzionato con più note nel corso dell’anno<br />

3. Comportamento gravemente scorretto che ha comportato danni alle persone e/o agli<br />

ambienti<br />

4. Le giustificazioni delle assenze risultano spesso mancanti o falsificate<br />

5. Comportamento gravemente scorretto in classe durante le lezioni<br />

6. Ha ricevuto una o più sospensioni<br />

11<br />

9<br />

8<br />

7<br />

6<br />

5


GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA I PROVA<br />

Saggio breve/ Articolo<br />

A Aderenza al tema,<br />

utilizzo delle fonti rispetto alla comprensione,<br />

selezione, interpretazione (competenze rispetto al<br />

genere testuale)<br />

B<br />

C<br />

Organicità, coerenza e completezza <strong>della</strong> trattazione<br />

(capacità espressive e logico- argomentative)<br />

Correttezza formale (orto-morfo-sintattica)<br />

(competenze linguistiche)<br />

D Rispetto dei vincoli comunicativi: destinatario, scopo,<br />

collocazione editoriale, misura, titolo; proprietà<br />

nell’uso del lessico anche specialistico. (competenze<br />

rispetto al genere testuale)<br />

Sviluppo critico, rielaborazione personale.<br />

E Integrazione dei dati forniti con informazioni<br />

congruenti. (capacità critiche e conoscenze<br />

disciplinari)<br />

Analisi del testo/ tema<br />

A Aderenza al tema, Conoscenza dell’argomento e del<br />

quadro di riferimento, <strong>della</strong> natura del testo<br />

eventualmente proposto e delle sue strutture formali<br />

B<br />

C<br />

Organicità, coerenza e completezza <strong>della</strong> trattazione<br />

Correttezza formale (orto-morfo-sintattica)<br />

D Proprietà nell’uso del lessico anche specialistico.<br />

Adeguatezza del registro<br />

E<br />

Sviluppo critico, rielaborazione personale. Se<br />

richiesta, creatività<br />

VALUTAZIONE IN QUINDICESIMI ______________/15<br />

GIUDIZIO QUINDICESIMI<br />

Scarsa<br />

0-1<br />

Scarsa<br />

0-1<br />

Scarsa<br />

0-1<br />

Scarso<br />

0-1<br />

Scarso<br />

0-1<br />

Scarsa<br />

0-1<br />

Scarsa<br />

0-1<br />

Scarsa<br />

0-1<br />

Scarso<br />

0-1<br />

Scarso<br />

0-1<br />

12<br />

Insufficiente<br />

1,5<br />

Insufficiente<br />

1,5<br />

Insufficiente<br />

1,5<br />

Insufficiente<br />

1,5<br />

Insufficiente<br />

1,5<br />

Insufficiente<br />

1,5<br />

Insufficiente<br />

1,5<br />

Insufficiente<br />

1,5<br />

Insufficiente<br />

1,5<br />

Insufficiente<br />

1,5<br />

DECIMI<br />

Nullo o scarso 0-3 0-2<br />

Gravemente<br />

insufficiente<br />

4-5 3<br />

6-7 4<br />

Insufficiente 8-9 5<br />

Sufficiente 10-11 6<br />

Discreto 12 7<br />

Buono 13 8<br />

Ottimo 14 9<br />

Eccellente 15 10<br />

Sufficiente<br />

2<br />

Sufficiente<br />

2<br />

Sufficiente<br />

2<br />

Sufficiente<br />

2<br />

Sufficiente<br />

2<br />

Sufficiente<br />

2<br />

Sufficiente<br />

2<br />

Sufficiente<br />

2<br />

Sufficiente<br />

2<br />

Sufficiente<br />

2<br />

Discreta/buona<br />

2,5<br />

Discreta/buona<br />

2,5<br />

Discreta/buona<br />

2,5<br />

Discreto/buon<br />

o<br />

2,5<br />

Discreto/buon<br />

o<br />

2,5<br />

Discreta/buona<br />

2,5<br />

Discreta/buona<br />

2,5<br />

Discreta/buona<br />

2,5<br />

Discreto/buon<br />

o<br />

2,5<br />

Discreto/buon<br />

o<br />

2,5<br />

Ottima<br />

3<br />

Ottima<br />

3<br />

Ottima<br />

3<br />

Ottima<br />

3<br />

Ottima<br />

3<br />

Ottima<br />

3<br />

Ottima<br />

3<br />

Ottima<br />

3<br />

Ottima<br />

3<br />

Ottima<br />

3


GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA II PROVA<br />

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA<br />

La griglia, collaudata e utilizzata negli ultimi anni per le prove di latino e di greco, ha subito fin dall’inizio del presente<br />

a.s. una modifica nella modalità del calcolo del punteggio. Per evitare la presenza di numeri decimali (1,5; 2,5 ecc.) i<br />

primi due descrittori prevedono l’assegnazione di un punteggio da 1 a 15; gli altri due descrittori l’assegnazione di un<br />

punteggio, rispettivamente, da 1 a 9 e da 1 a 6. In questo modo basta dividere il punteggio finale per tre per avere la<br />

valutazione in quindicesimi.<br />

Indicatori<br />

A:<br />

Individuazione<br />

delle strutture<br />

morfo-sintattiche<br />

B:<br />

Interpretazione e<br />

comprensione<br />

globale del testo<br />

C:<br />

Ricodificazione<br />

in lingua italiana<br />

D:<br />

Completezza<br />

1-2<br />

Lavoro nullo<br />

o non<br />

svolto<br />

1-2<br />

Lavoro nullo<br />

o non<br />

svolto<br />

1<br />

Lavoro nullo<br />

o non svolto<br />

3-4<br />

Scarso<br />

3-4<br />

Scarso<br />

5-7<br />

Gravemente<br />

Insufficiente<br />

5-7<br />

Gravemente<br />

Insufficiente<br />

2<br />

Scarsa/Gravemente<br />

Insufficiente<br />

1-2<br />

Testo affrontato in modo estremamente<br />

lacunoso<br />

8-9<br />

Insufficiente<br />

8-9<br />

Insufficiente<br />

3-4<br />

Insufficiente<br />

3<br />

Testo<br />

affrontato in<br />

modo molto<br />

lacunoso<br />

13<br />

10-11<br />

Sufficiente<br />

10-11<br />

Sufficiente<br />

5-6<br />

Sufficiente<br />

4<br />

Testo con un<br />

certo numero<br />

di lacune non<br />

superiori al<br />

30 % del<br />

testo<br />

12<br />

Discreto<br />

12<br />

Discreto<br />

13<br />

Buono<br />

13<br />

Buono<br />

7-8<br />

Discreta/Buona<br />

5<br />

Testo lacunoso in alcuni<br />

punti, ma in misura<br />

limitata<br />

PUNTEGGIO (da dividere per 3)….…. VALUTAZIONE in QUINDICESIMI….……………/15.<br />

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA <strong>III</strong> PROVA<br />

DESCRITTORI INDICATORI<br />

QUINDICESIMI GIUDIZIO ADERENZA<br />

AL QUESITO<br />

1-4<br />

5-7<br />

8-9<br />

10<br />

scarso<br />

gravemente<br />

insufficiente<br />

insufficiente<br />

sufficiente<br />

nulla<br />

approssimativa<br />

parziale<br />

sufficiente<br />

CONOSCENZA<br />

DELL’ARGOMENTO<br />

nulla<br />

molto limitata<br />

frammentaria/lacunosa<br />

limitata alle linee<br />

essenziali<br />

LINGUAGGIO<br />

SPECIFICO<br />

nullo<br />

scorretto<br />

non del tutto adeguato<br />

corretto anche se<br />

limitato<br />

14-15<br />

Ottimo<br />

14-15<br />

Ottimo<br />

9<br />

Ottima<br />

6<br />

Testo completo<br />

ESPOSIZIONE<br />

nulla o molto<br />

confusa<br />

poco chiara<br />

poco organizzata<br />

sufficientemente<br />

chiara<br />

11-12 discreto completa discreta corretto chiara<br />

13-14<br />

15<br />

buono<br />

ottimo<br />

completa<br />

completa<br />

buona<br />

ampia e ben organizzata<br />

corretto e abbastanza<br />

ricco<br />

corretto e ricco<br />

chiara e corretta<br />

chiara/corretta<br />

elegante/originale


GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA ORALE<br />

VOTO<br />

/10<br />

1-3<br />

4<br />

5<br />

6<br />

7<br />

8<br />

9<br />

10<br />

INDICATORI E DESCRITTORI DELLA VALUTAZIONE<br />

CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITA’<br />

Da nessuna a frammen-tarie<br />

e gravemente lacunose, per<br />

cui non riesce ad orientarsi<br />

anche se guidato<br />

Si esprime in modo scorretto e<br />

compie analisi errate<br />

Lacunose e parziali Applica le conoscenze minime se<br />

guidato, ma con errori. Si esprime<br />

in modo scorretto ed improprio,<br />

compie analisi lacunose e con errori<br />

Limitate e superficiali Applica le conoscenze con<br />

imperfezioni. Si esprime in modo<br />

impreciso. Compie analisi parziali<br />

Di ordine generale, ma con<br />

qualche lacuna e<br />

disorganicità<br />

Se guidato sa estendere<br />

l’argomentazione, che ha<br />

discreta ampiezza in<br />

numerose discipline<br />

Sicure nella maggior parte<br />

delle discipline<br />

Sicure in tutte le discipline,<br />

organiche nella maggior<br />

parte<br />

Organiche, approfondite ed<br />

ampliate in modo autonomo<br />

Applica le conoscenze senza<br />

commettere errori, sostanziali,<br />

almeno in alcune discipline.<br />

Riferisce contenuti senza applicare<br />

una logica autonoma<br />

Espone in modo corretto anche se<br />

non ricco e non sempre utilizza il<br />

lessico specifico. Domina situazioni<br />

note in quasi tutte le discipline, si<br />

esprime con un lessico appropriato<br />

Applica autonomamente le<br />

conoscenze anche a problemi<br />

complessi. Espone in modo corretto<br />

e con proprietà lin-guistica.<br />

Individua relazioni in modo<br />

completo nella maggior parte delle<br />

discipline<br />

Applica le conoscenze in modo<br />

corretto ed autonomo anche a<br />

problemi complessi. Espone in<br />

modo fluido ed utilizza i linguaggi<br />

specifici. Compie analisi approfondite,<br />

individua correlazioni precise<br />

Applica le conoscenze in modo<br />

corretto ed autonomo anche a<br />

problemi complessi e trova da solo<br />

le soluzioni migliori. Espone in<br />

modo fluido, utilizzando un lessico<br />

ricco ed appropriato<br />

14<br />

Nessuna<br />

Compie sintesi scorrette<br />

Gestisce con difficoltà<br />

situazioni nuove,anche<br />

se semplici<br />

Riproduce informazione<br />

preconfezionate, non sa<br />

muoversi<br />

autonomamente<br />

Rielabora in modo<br />

corretto le informazioni<br />

e situazioni predefinite<br />

Rielabora in modo<br />

corretto facendo<br />

interagire le<br />

informazioni con una<br />

certa autonomia<br />

Rielabora in modo<br />

corretto, completo ed<br />

autonomo<br />

Sa rielaborare<br />

correttamente ed<br />

approfondire in modo<br />

autonomo e critico<br />

situazioni complesse


Informazione<br />

ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE E PREPARAZIONE ALL’ESAME<br />

Gli studenti sono stati adeguatamente informati sin dagli anni scorsi sulla struttura del nuovo Esame di Stato. In<br />

particolare, nel corso di quest’anno hanno partecipato a una apposita lezione sull’Esame.<br />

Esercitazioni<br />

Prima Prova (Italiano)<br />

Fin dagli scorsi anni scolastici la classe è stata addestrata ad affrontare le diverse tipologie <strong>della</strong> prova scritta di<br />

italiano; tali tipologie sono state regolarmente somministrate in occasione delle consuete prove in itinere.<br />

In particolare, il 9 maggio, gli alunni sono stati chiamati a svolgere, contemporaneamente ai loro compagni delle<br />

sezioni A, C e D, una Simulazione di Prima Prova su tutte le tipologie e gli ambiti previsti, nell’arco dell’intera<br />

mattinata (5 ore). Il fascicolo contenente le consegne <strong>della</strong> simulazione è allegato al presente Documento.<br />

Inoltre, gli insegnanti di Italiano del triennio hanno concordato e messo a punto una Scheda specificamente riferita alla<br />

tipologia B (Saggio breve e Articolo) (allegata al presente Documento) contenente alcune avvertenze utili a orientare<br />

gli studenti sul rispetto dei vincoli comunicativi e sull’organizzazione delle citazioni e dei rimandi in nota o<br />

bibliografici.<br />

Data <strong>della</strong> prova: 9 maggio 2013<br />

Seconda Prova (Latino)<br />

Anche se gli insegnanti di Latino e Greco hanno sempre prestato la massima cura, in particolare nel corso <strong>della</strong> Terza<br />

<strong>Liceo</strong>, alla preparazione <strong>della</strong> Seconda Prova, anche quest’anno si è ritenuto opportuno procedere allo svolgimento di<br />

una simulazione ufficiale <strong>della</strong> Seconda Prova chiamando tutti gli alunni delle 4 Terze <strong>Liceo</strong> a una traduzione dal<br />

Latino <strong>della</strong> durata di 4 ore. Il testo <strong>della</strong> prova verrà allegato al presente Documento.<br />

Data <strong>della</strong> prova: 22 maggio 2013<br />

Terza prova<br />

La classe durante i due primi anni di corso ha affrontato una prova di simulazione <strong>della</strong> Terza Prova scritta nel primo<br />

anno e due nel secondo e terzo anno, una per quadrimestre.<br />

In base alla delibera del Collegio dei Docenti, è stata scelta la tipologia B (prova pluridisciplinare), articolata in<br />

cinque discipline, due quesiti di 10 righe per ciascuna disciplina.<br />

Per lo svolgimento <strong>della</strong> prova sono sempre state concesse tre ore di tempo ed è stato autorizzato l’uso di alcuni<br />

strumenti di lavoro: dizionario di Italiano e monolingue per la Lingua Straniera.<br />

Nella scelta dei contenuti <strong>della</strong> prova simulata ogni disciplina ha agito per lo più autonomamente.<br />

Per la valutazione di queste prove è stato adottato il seguente criterio: ciascun docente ha valutato la prova relativa alla<br />

propria disciplina, le separate valutazioni sono state quindi sommate per stabilire la valutazione globale di ogni<br />

studente.<br />

La seguente tabella riporta il calendario delle simulazioni.<br />

DATA DISCIPLINE COINVOLTE<br />

1 26 nov. 2012 ARTE-INGLESE-LATINO-SCIENZE-STORIA<br />

2 03 mag. 2013 FILOSOFIA-FISICA-GRECO-INGLESE-SCIENZE<br />

Colloquio<br />

Il Collegio dei Docenti, in sede di programmazione delle attività annuali, ha deliberato che gli allievi <strong>della</strong> classi Terze<br />

<strong>Liceo</strong> sostengano una simulazione di colloquio d’Esame con le seguenti modalità:<br />

tre alunni saranno individuati tramite sorteggio effettuato seduta stante<br />

tali alunni sosterranno il colloquio nelle rispettive aule alla presenza <strong>della</strong> intera classe<br />

il colloquio avrà la durata paragonabile a quella dell’Esame<br />

la struttura del colloquio riserverà una prima parte all’esposizione del percorso ed una seconda di durata<br />

maggiore, durante la quale saranno sottoposti all’accertamento delle conoscenze disciplinari<br />

la commissione dei docenti sarà composta dai tre docenti, Commissari interni d’Esame, e tre docenti<br />

(Latino/Greco, Lingua Inglese, Scienze) di altra sezione del <strong>Liceo</strong>.<br />

La prova verrà effettuata il giorno: 3 giugno 2013.<br />

15


ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI<br />

Nel corso dell’attuale anno scolastico gli studenti hanno partecipato alle iniziative extracurricolari elencate nella<br />

seguente tabella. Le attività hanno in alcuni casi (contrassegnati da asterisco) coinvolto l’intera classe, in altri casi<br />

hanno interessato soltanto alcuni studenti, su base volontaria.<br />

3 ottobre 2013 Inaugurazione dell’anno scolastico. (*)<br />

ott. 2012–mag. 2013 Partecipazione ai corsi pomeridiani di Lingua Straniera.<br />

ott. 2012–apr. 2013 Partecipazione agli spettacoli e alle iniziative del teatro “Goldoni”.<br />

ott.-nov. 2012 Partecipazione al corso di giornalismo “Professione Reporter”<br />

17 ottobre 2012 Visita alla mostra presso Fondazione “Prada”: “The Small Utopia” (*)<br />

23-24 ottobre 2012 Torneo di scacchi “Mongiello”<br />

nov.2012-feb.2013 Corso CAE e FCE<br />

novembre 2012 Corso per Alpha-Test<br />

Giochi di Archimede.<br />

9 novembre 2012 Visita alla mostra presso Fondazione“G.Cini”:Carlo Scarpa e Venini 1934-1942 (*)<br />

20 novembre 2012 Visita alla mostra presso Museo Correr: “Francesco Guardi” (*)<br />

23 novembre 2012 “JOB orienta” orientamento universitario a Verona. (*)<br />

05 dicembre 2012 Conferenza del prof. G. Peruzzi, Università di Padova, “La teoria dei quanti; un<br />

approccio storico(*)<br />

14 dicembre 2012 Uscita didattica a Villa Pisani di Dolo (*)<br />

19 gennaio 2013 Open Day Università di Venezia-Cà Foscari<br />

23 gennaio 2013 Teatro Corso di Mestre: “Waithing for Godot” (*)<br />

27 gennaio 2013 Conferenza del prof. A. Camerotto dell’Università di Venezia-Cà Foscari: “Eroi<br />

<strong>della</strong> satira. Le voci <strong>della</strong> Parrhesia in Luciano di Samosata”(*)<br />

18 febbraio 203 Conferenza del prof. P.Marchetti dell’Università di Padova: “ I dadi di Dio: la<br />

logica del mondo quantistico” (*)<br />

23 febbraio 2013 Fase provinciale di Scacchi<br />

02-06 marzo 2013 Esami CAE<br />

14 marzo 2013 Convegno di studi su „A.Panzini“ presso <strong>Liceo</strong> <strong>Foscarini</strong> (*)<br />

16 marzo 2013 Corso organizzato da Croce Verde: Primo Soccorso (*)<br />

25 marzo 2013 Concorso letterario “Alice Chimirri”: “Suggestioni poetiche tra ricordi ed<br />

immaginazione”<br />

06 aprile 2013 Orientamento universitario a cura di ex studenti del <strong>Liceo</strong><br />

9-14 aprile 2013 Viaggio di istruzione in Portogallo<br />

15-22 aprile 2013 Torneo di Pallacanestro maschile<br />

16 aprile 2013 Corso di Probabilità tenuto dal prof. Malfi<br />

24 aprile 2013 Certamen Lucretianum presso il <strong>Liceo</strong> “ Leopardi –Majorana”di Pordenone<br />

24 aprile 2013 Fase Provinciale di Atletica Leggera G.S.S.<br />

04 maggio 2013 Conferenza del prof. M. Somice dell’Università Luiss: “Media e Democrazia”<br />

06 maggio 2013 Torneo inter-istituti di Pallacanestro<br />

15 maggio 2013 Visita didattica presso il Parco regionale dei Colli Euganei a Galzignano (PD) (*)<br />

8 giugno 2013 Chiusura dell’anno scolastico.<br />

Alcuni studenti nel corso del triennio hanno partecipato alle seguenti attività integrative:<br />

Corsi pomeridiani di Lingua straniera, attivati dall’Istituto per Francese, Spagnolo, Cinese ed Inglese, questo<br />

ultimo prevede anche il conseguimento del First Certificate in English<br />

Partecipazione di alcuni alunni ai “Giochi di Archimede”.<br />

Partecipazione di alcuni alunni alle gare sportive di sci (vittoria ottenuta da due alunni).<br />

Partecipazione di alcuni alunni alle regate di vela.<br />

Partecipazione di alcuni alunni alle gare di atletica leggera.<br />

Partecipazione di alcuni alunni al torneo di calcio inter-istituti.<br />

Partecipazione di alcune alunne al torneo di calcio femminile interno e poi alla finale esterna.<br />

Partecipazione di alcuni alunni al progetto “CON-TATTO”<br />

16


Partecipazione di tutta la classe al Progetto “LIBERA”, conferenze ed incontri.<br />

Partecipazione di alcuni alunni al progetto “Salviamo le rose” presso il <strong>Liceo</strong> <strong>Foscarini</strong>.<br />

Partecipazione di alcune allieve al viaggio a Tianjing in Cina, effettuato a settembre 2011.<br />

Partecipazione di una allieva al “Community Development & Leadership Summit”, svoltosi a New Delhi 4-14<br />

novembre 2011.<br />

Partecipazione di alcune allieve, in qualità di accompagnatrici, alle “Olimpiadi Informatica”- settembre 2012<br />

Certificazione di Lingua spagnola<br />

Certificazione FCE, CAE e IELTS<br />

Numerosi studenti di questa classe hanno partecipato alle vacanze studio organizzate dall’Istituto a Oxford (<br />

seconda liceo)<br />

Una alunna ha partecipato allo scambio, organizzato dal nostro <strong>Liceo</strong>, con Genazzano College di Melbourne,<br />

Australia nell’estate 2012, frequentando l’istituto australiano da fine luglio all’inizio di settembre, ospite <strong>della</strong><br />

famiglia di una studentessa australiana.<br />

Progetto “Il cielo come laboratorio”: lezioni ed esame finale presso <strong>Liceo</strong> Scientifico “Benedetti” di Venezia<br />

All’interno del progetto “Museo Traversi”, esposizione di antichi strumenti di Fisica del <strong>Liceo</strong> <strong>Foscarini</strong>, due<br />

alunne hanno seguito il corso di formazione per operare in qualità di guida per i visitatori del museo<br />

Partecipazione di alcune alunne nel corso dl triennio al corso di Teatro ed alla rassegna teatrale a Maddaloni.<br />

Adesione alla promozione offerta dal Teatro “Carlo Goldoni” di Venezia per le rappresentazioni <strong>della</strong> stagione<br />

teatrale.<br />

ATTIVITA’ PER L’ORIENTAMENTO<br />

La classe ha partecipato alle attività relative all’orientamento in uscita organizzate dall’Istituto, secondo la vigente<br />

normativa, per favorire la consapevolezza degli studenti riguardo le proprie attitudini.<br />

Le attività sono state realizzate in collaborazione con il C.U.O.R.I., l’E.S.U., il Servizio Orientamento di Ca’Foscari<br />

(Docenti Universitari). Molti allievi hanno preso parte agli open day organizzati dalle varie Università, in particolare:<br />

Università di Trieste (25-26 ottobre 2012)<br />

Università Bocconi a Milano (9-10 novembre 2012)<br />

Expo-scuola a Padova (8-10 novembre 2012)<br />

“JOB orienta” a Verona (24-27 novembre 2012)<br />

“Luiss Summer School”-Luiss Guido Carli (6 marzo 2013)<br />

VIAGGI DI ISTRUZIONE<br />

La classe ha effettuato attività di integrazione dello svolgimento delle discipline curricolari, partecipando alle seguenti<br />

attività e viaggio di istruzione opportunamente programmati:<br />

secondo anno: scambio con L’Istituto I.M.I. di Istanbul (Turchia)<br />

terzo anno: viaggio in Portogallo, con la visita di Lisbona, Sintra, Cascais, Alcobaca, Bathalia, Fatima, Coibimbrida e<br />

Coimbra.<br />

CREDITO FORMATIVO<br />

Vengono attribuiti crediti formativi per esperienze extrascolastiche documentate, coerenti con il corso di studi, che<br />

presentino significativi livelli di continuità ed impegno personale, quali:<br />

attività artistiche e culturali<br />

attività sportive<br />

volontariato, solidarietà e cooperazione.<br />

MODALITA’ DI ATTRIBUZIONE DEL BONUS<br />

Il Consiglio di classe suggerisce i seguenti criteri:<br />

eccellenza in almeno una delle prove d’esame, sia scritte che orali<br />

eccellenza in una o più discipline, nelle quali il candidato mostri particolare preparazione<br />

eccellenza del curriculum di studi, comprovata dal credito scolastico, che la Commissione intenda valorizzare.<br />

17


PARTE SECONDA<br />

Relazioni e programmi delle singole discipline<br />

18


LICEO CLASSICO “MARCO FOSCARINI”<br />

VENEZIA<br />

ANNO SCOLASTICO 2012/2013 CLASSE <strong>III</strong> B<br />

Materia: ITALIANO<br />

Docente: LEONARDO MEZZAROBA<br />

RELAZIONE FINALE<br />

Co Conseguimento degli obiettivi in relazione alla programmazione curricolare.<br />

L’attuale Terza B ha mantenuto lo stesso insegnante di Italiano per l’intero triennio. Questo ha fatto sì che,<br />

tra alunni e docente, si instaurasse un clima sereno e un positivo rapporto di fiducia. Anche sul piano<br />

disciplinare il comportamento degli alunni si è dimostrato sempre corretto. Va inoltre riconosciuto, alla<br />

totalità degli studenti, impegno nello studio. Più variegata invece la situazione sul piano <strong>della</strong> partecipazione<br />

all’attività in classe. In effetti, se la maggioranza degli studenti si è mostrata, lungo l’intero triennio,<br />

seriamente interessata (e in alcuni casi appassionata) alle problematiche proposte e disponibile al dibattito in<br />

classe, una parte degli alunni, per quanto minoritaria, è apparsa invece meno coinvolta e reattiva.<br />

Naturalmente questo, unito alla diversa predisposizione nei confronti <strong>della</strong> materia, ha comportato una certa<br />

differenziazione a livello di preparazione finale e sul piano del profitto. Volendo analizzare la situazione da<br />

quest’ultimo punto di vista, è doveroso segnalare anzitutto la presenza di un significativo gruppo di studenti<br />

che hanno saputo valorizzare le loro ottime capacità e la loro vivace curiosità intellettuale pervenendo a<br />

risultati eccellenti sia sul piano <strong>della</strong> produzione scritta che di quella orale. Vi è poi la maggioranza <strong>della</strong><br />

classe che si è sempre mostrata disponibile a proporsi spontaneamente per verificare, correggere e<br />

migliorare la propria preparazione, pervenendo a risultati inevitabilmente diversificati (soprattutto sul piano<br />

<strong>della</strong> produzione scritta) ma senz’altro positivi. Infine, un gruppo ristretto di studenti, è pervenuto al<br />

conseguimento di risultati di semplice sufficienza.<br />

Vengono di seguito indicati gli obiettivi didattici che appaiono sostanzialmente raggiunti dalla totalità <strong>della</strong> classe.<br />

CONOSCENZE<br />

Conoscenza delle strutture e delle funzioni <strong>della</strong> lingua (letteraria e non letteraria)<br />

Conoscenza dei registri linguistici<br />

Conoscenza delle strategie di elaborazione scritta<br />

Acquisizione <strong>della</strong> poetica dei vari autori presentati nel programma<br />

Acquisizione dell’ambito storico culturale in cui si collocano i singoli autori<br />

Principali elementi <strong>della</strong> retorica<br />

Analisi e argomentazione (scritta e orale) su ambiti letterari<br />

COMPETENZE<br />

Analisi contenutistica dei testi letterari proposti<br />

Analisi formale (con particolare attenzione alla valenza del significante) dei testi letterari proposti<br />

Inserimento di un autore in un determinato ambito storico-culturale.<br />

Individuazione del rapporto con i percorsi tematici proposti<br />

CAPACITA'<br />

Analisi argomentata di un testo letterario<br />

Riconoscimento dei nuclei concettuali di un testo scritto<br />

Argomentazione sui possibili collegamenti fra fenomeno letterario e situazione storico-culturale<br />

19


METODI<br />

La didattica è stata condotta prevalentemente con il metodo <strong>della</strong> lezione frontale integrata dallo studio del manuale.<br />

Alcuni studenti hanno approfondito individualmente i contenuti, volgendosi a letture di testi opportunamente indicati.<br />

La vastità del programma ha drasticamente ridotto la possibilità di allargare la sperimentazione ad altri strumenti<br />

didattici (visione di film, lettura di giornale in classe), che pure stavano a cuore all’insegnante.<br />

SCELTE PROGRAMMATICHE<br />

Lo studio <strong>della</strong> Letteratura Italiana è stato impostato alla luce di un inquadramento storicistico dell’autore e<br />

dell’individuazione di uno o più concetti chiave che, senza avere la pretesa di esaurire la poetica dell’autore, potessero<br />

però costituire una indicazione in qualche modo stimolante del taglio scelto nella trattazione.<br />

STRUMENTI<br />

Manuali in adozione: G. ARMELLINI, A. COLOMBO, La letteratura italiana, Bologna, Zanichelli, 2004; Voll. 5, 6, 7.<br />

DANTE ALIGHIERI, La Divina Commedia, Paradiso, commento (consigliato) a cura di V.<br />

SERMONTI, Milano, Bruno Mondadori, 2004.<br />

Alcuni passi (indicati nel “Programma” sono stati proposti in fotocopia)<br />

I romanzi indicati nel “Programma” sono stati letti in edizioni liberamente scelte dagli<br />

studenti.<br />

VERIFICHE<br />

VERIFICHE SCRITTE<br />

Alla data <strong>della</strong> stesura di questa relazione sono state svolte 8 verifiche scritte. Due di queste (una per quadrimestre)<br />

sono consistite in interrogazioni scritte (finalizzate dunque alla valutazione orale) riguardanti alcuni canti del Paradiso<br />

di Dante. Le altre 6 verifiche (3 per il primo quadrimestre e una per il secondo) sono state invece finalizzate alla<br />

esercitazione per lo svolgimento <strong>della</strong> prima prova; tutte hanno avuto la durata di 4 ore ciascuna, ad eccezione di<br />

quello del 9 maggio che, avendo la valenza di simulazione “ufficiale” <strong>della</strong> prima prova d’esame, ha avuto la durata di<br />

5 ore (per problemi organizzativi non è stato possibile darle la durata di 6 ore). Ad eccezione del secondo compito del<br />

Primo quadrimestre (organizzato sulla tipologia “A”), tutte le prove contenevano tracce di tutte e quattro le tipologie.<br />

Quattro delle sei verifiche finalizzate alla esercitazione di “prima prova” sono state svolte contemporaneamente per<br />

tutte le classi Terze del <strong>Liceo</strong> <strong>Foscarini</strong> e, quasi sempre, proponendo le stesse tracce. Per la simulazione “ufficiale” del<br />

9 maggio tutte le tracce sono state comuni per le quattro Terze.<br />

VERIFICHE ORALI<br />

Le verifiche orali sono state realizzate in forma di esposizioni. Come già segnalato, la valutazione per<br />

l’orale è stata integrata da verifiche scritte mo<strong>della</strong>te sulla base di test a risposta multipla e domande aperte<br />

per la Divina Commedia.<br />

VALUTAZIONE<br />

NELLE PROVE ORALI si è tenuto conto dell’acquisizione dei contenuti proposti, <strong>della</strong> capacità di operare<br />

confronti e collegamenti; <strong>della</strong> chiarezza nell’esposizione e <strong>della</strong> proprietà nell’uso del<br />

linguaggio tecnico. La valutazione è stata condotta sulla base <strong>della</strong> scala valori da 1 a<br />

10.<br />

NELLE PROVE SCRITTE (finalizzate all’esercitazione per la prima prova) la valutazione è stata organizzata sulla base<br />

delle 2 griglie messe a punto rispettivamente per la tipologia B (Saggio breve / articolo) e per le<br />

tipologie A - C - D (Analisi del testo/ tema). Per comodità, nelle tabelle sono stati proposti gli<br />

indicatori e i descrittori. Le valutazioni sono state proposte in quindicesimi (riducibili in decimi<br />

secondo la tabella di conversione allegata).<br />

Le griglie sono riportate nella parte generale nella sezione “Griglie di valutazione”, Prima prova<br />

scritta.<br />

Venezia, 15 maggio 2013 L’insegnante<br />

20<br />

(Leonardo Mezzaroba)


<strong>Liceo</strong> Ginnasio “M. <strong>Foscarini</strong>” - Venezia<br />

Programma svolto dal prof. Leonardo Mezzaroba<br />

CLASSE <strong>III</strong> B MATERIA Italiano<br />

ANNO SCOLASTICO 2012-2013<br />

(NB: la sigla [T] sta a indicare un testo letto nel manuale in adozione o in fotocopia<br />

L’asterisco [*] indica la parte di programma che è stata completata dopo il 15 maggio.<br />

Testo in adozione: G. BALDI, S. GIUSSO, M. RAZETTI, G. ZACCARIA, La letteratura, Paravia, Milano, 2007, voll. 4, 5, 6)<br />

1. LA FRUIZIONE DELLA LETTERATURA<br />

PARTE PRIMA: L’età del Risorgimento Manzoni e Leopardi<br />

Aspetti generali: Romanticismo europeo e movimento romantico in Italia. [vol. 4, pp. 218-220; 230-231]<br />

[T] AUGUST WILHELM SCHLEGEL, “La ‘melancolia’ romantica e l’ansia d’assoluto” (da Corso di<br />

letteratura drammatica) [vol. 4, p. 220]<br />

[T] MADAME DE STAËL, “Sulla maniera e utilità delle traduzioni” [vol. 4, p. 231]<br />

[T] G. BERCHET, “La poesia popolare” (da Lettera semiseria di Grisostomo) [vol. 4, p. 236]<br />

ore 3<br />

ALESSANDRO MANZONI Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:<br />

L’intellettuale di fronte al fallimento dei valori illuministi<br />

Un doppio percorso (ideologico e poetico) e un’unica soluzione ne<br />

I promessi sposi<br />

[T] “Storia e invenzione poetica” (da Lettre a M. Chauvet) [vol. 4, p. 405]<br />

[T] “L’utile, il vero, l’interessante” (da Lettera sul Romanticismo) [vol. 4, p. 406]<br />

[T] La Pentecoste (vv. 41-65) [vol. 4, p. 410]<br />

[T] 5 maggio [vol. 4, p. 415]<br />

[T] Da Adelchi: “Il dissidio romantico di Adelchi” (Atto <strong>III</strong>, 1) [vol. 4, p. 423]<br />

“Morte di Adelchi” [vol. 4, p. 426]<br />

“Coro dell’atto <strong>III</strong>” [in fotocopia]<br />

“Coro dell’atto IV – Morte di Ermengarda” [vol. 4, p. 437]<br />

[T] I promessi sposi (le diverse redazioni ed edizioni, l’ideologia; il sistema dei personaggi)<br />

compresa lettura di alcuni passi tratti dal Fermo e Lucia (“Libertinaggio e sacrilegio”,<br />

“La sventurata rispose”) [vol. 4, p.456 e p. 460]<br />

ore 13<br />

GIACOMO LEOPARDI Vita, poetica e analisi delle opere alla luce del concetto chiave: Dall’individualismo al<br />

messaggio universale del titanismo e <strong>della</strong> morale <strong>della</strong> compassione<br />

[T] Dallo Zibaldone: testimonianze del “pessimismo storico”, <strong>della</strong> “teoria del piacere”, <strong>della</strong><br />

“poetica dell’indefinito” e del “pessimismo cosmico” (testi a, d, e, f, g, h, i, l, m, n, o)<br />

[vol. 4, pp. 519-527]<br />

[T] Dai Canti: L’infinito [vol. 4, p. 538]<br />

La sera del dì di festa [vol. 4, p. 541]<br />

L’ultimo canto di Saffo [vol. 4, p. 552]<br />

A Silvia [vol. 4, p. 555]<br />

La quiete dopo la tempesta [vol. 4, p. 568]<br />

Il sabato del villaggio [vol. 4, p. 571]<br />

Canto notturno di un pastore errante dell’Asia [vol. 4, p. 574]<br />

A se stesso [vol. 4, p. 587]<br />

La ginestra (vv. 111-157) [vol. 4, p. 591]<br />

[T] Dalle Operette morali:<br />

Dialogo <strong>della</strong> Natura e di un Islandese [vol. 4, p. 611]<br />

Cantico del gallo silvestre [vol. 4, p. 618]<br />

Dialogo di un venditore di almanacchi [in fotocopia]<br />

Dialogo di Tristano e di un amico [vol. 4, p. 622]<br />

ore 15<br />

21


PARTE SECONDA: L’età del positivismo<br />

Questioni preliminari: La cultura positivista<br />

Aspetti generali: Letteratura e realismo: il modello francese e il naturalismo<br />

[T] G. FLAUBERT, “I sogni romantici di Emma” (da Madame Bovary) [vol. 5, p. 69]<br />

[T] E. e J, GONCOURT, “Un manifesto del naturalismo”<br />

(da Germinie Lacerteux, Prefazione) [vol. 5, p. 71]<br />

[T] E. ZOLA, “Lo scrittore come ‘operaio’ del progresso sociale”<br />

(da Il romanzo sperimentale) [vol. 5, p. 77]<br />

ore 2<br />

Una proposta italiana: Il verismo;<br />

GIOVANNI VERGA e il ciclo dei Vinti Vita, poetica e analisi delle opere alla luce del concetto chiave<br />

Il recupero nostalgico di un mondo perduto<br />

Indicazioni di poetica:<br />

[T] “Arte, Banche e Imprese industriali” (da Eva, Prefazione) [vol. 5, p. 193]<br />

[T] “Impersonalità e ‘regressione”<br />

(da L’amante di Gramigna, Prefazione) [vol. 5, p. 199]<br />

[T] “L’ideale dell’ostrica” (da Fantasticheria) [vol. 5, p. 212]<br />

[T] “I ‘Vinti’ e la fiumana del progresso”<br />

(da I Malavoglia, Prefazione) [vol. 5, p. 233]<br />

Da Vita dei campi:<br />

[T] Rosso Malpelo [vol. 5, p. 217]<br />

[T] La lupa [vol. 5, p. 229]<br />

I Malavoglia e il tentativo patetico di dar vita a un mondo metastorico<br />

[T] Il romanzo è stato letto integralmente dagli studenti; maggior attenzione è stata ovviamente rivolta ai<br />

passi riportati nel manuale [vol. 5, pp. 241-260]<br />

Da Novelle rusticane:<br />

[T] La roba [vol. 5, p. 275]<br />

Mastro-don Gesualdo e l’irrompere <strong>della</strong> storia:<br />

[T] “La tensione faustiana di Gesualdo” [vol. 5, p. 283]<br />

[T] “La morte di mastro-don Gesualdo” [vol. 5, p. 292]<br />

ore 7<br />

PARTE TERZA: L’età del decadentismo<br />

Questioni preliminari: La poetica del decadentismo<br />

La ricerca di una verità più profonda<br />

Dalla “rive gauche” <strong>della</strong> Senna una soluzione trasgressiva: i poètes maudits e le<br />

pesanti conseguenze di una scelta anticonformista<br />

[T] C. BAUDELAIRE, Corrispondenze [vol. 5, p. 340]<br />

[T] C. BAUDELAIRE, L’albatro, [vol. 5, p. 342]<br />

[T] P. VERLAINE, Languore [vol. 5, p. 375]<br />

[T] A. RIMBAUD, “Bisogna essere veggente” (dalla Lettera del veggente) [in fotocopia]<br />

[T] A. RIMBAUD, “Il battello ebbro [vol. 5, p. 378]<br />

[T] A. RIMBAUD, Vocali [vol. 5, p. 383]<br />

Aspetti generali: Una soluzione irraggiungibile: l’estetismo [vol. 5, pp. 392-393]<br />

Joris-Karl Huysmans e Controcorrente<br />

Oscar Wilde e Il ritratto di Dorian Gray<br />

Gabriele D’Annunzio e Il piacere<br />

La situazione italiana e la complessità del concetto di Decadentismo<br />

[T] J.K. HUYSMANS, “La realtà sostitutiva” [vol. 5, p. 398]<br />

[T] J.K. HUYSMANS, “La vegetazione mostruosa e malata” [vol. 5, p. 398]<br />

[T] O. WILDE, “Un maestro di edonismo” [vol. 5, p. 403]<br />

ore 5<br />

Introduzione al decadentismo italiano: il problema dei caratteri e dei “confini”<br />

GABRIELE D’ANNUNZIO Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:<br />

22


Un instancabile sperimentatore<br />

Un messaggio vitalista; la metamorfosi: il poeta vate<br />

[T] Da Novelle <strong>della</strong> Pescara: L’eroe [in fotocopia]<br />

L’esperienza europea dell’estetismo ne Il piacere:<br />

[T]“Una fantasia ‘in banco maggiore’” [vol. 5, p. 436]<br />

La fase del superuomo e il ruolo di un intellettuale “instancabile sperimentatore”<br />

[T] Da Le vergini delle rocce: “Il programma politico del superuomo” [vol. 5, p. 448]<br />

[T] Da Maia: L’incontro d’Ulisse [in fotocopia]<br />

L’esperienza di Alcyone:<br />

[T] La sera fiesolana [vol. 5, p. 470]<br />

[T] La pioggia nel pineto [vol. 5, p. 477]<br />

[T] Meriggio [vol. 5, p. 482]<br />

[T] I pastori [vol. 5, p. 489]<br />

[T] Da Il notturno [vol. 5, p. 497]<br />

ore 7<br />

GIOVANNI PASCOLI Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:<br />

La rivoluzione inconsapevole<br />

Il poeta fanciullino<br />

Il tema del nido<br />

[T] Da Il fanciullino, “Una poetica decadente” [vol. 5, p. 518]<br />

Da Myricae:<br />

[T] X agosto [vol. 5, p. 544]<br />

[T] L’assiuolo [vol. 5, p. 548]<br />

[T] Novembre [vol. 5, p. 552]<br />

Da Poemetti:<br />

[T] Digitale purpurea [vol. 5, p. 562]<br />

Da Canti di Castelvecchio:<br />

[T] Il gelsomino notturno [vol. 5, p. 587]<br />

[T] Da La grande proletaria si è mossa [in fotocopia]<br />

ore 7<br />

PARTE QUARTA: Il primo Novecento e il “lucido smarrimento” degli intellettuali<br />

LUIGI PIRANDELLO Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:<br />

Un mondo senza certezze;<br />

L’uomo prigioniero delle forme<br />

[T] “Un’arte che scompone il reale” (da L’umorismo) [vol. 6, p. 237]<br />

Dalle Novelle:<br />

[T] Ciàula scopre la luna [vol. 6, p. 249]<br />

[T] Il treno ha fischiato [vol. 6, p. 256]<br />

Il fu Mattia Pascal e il problema delle “forme”<br />

[T] Il romanzo è stato letto integralmente dagli studenti<br />

Uno, nessuno e centomila e la soluzione vitalistica<br />

[T] “Nessun nome” [vol. 6, p. 290]<br />

Il teatro: dal dramma borghese al teatro del grottesco<br />

[T] Il giuoco delle parti [vol. 6, p. 296]<br />

ITALO SVEVO Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:<br />

La denuncia <strong>della</strong> malattia dell’uomo.<br />

La psicanalisi fra verità e finzione<br />

Senilità, dal romanzo ottocentesco al romanzo novecentesco; il concetto di inettitudine<br />

[T] “Il ritratto dell’inetto” [vol. 6, p. 141]<br />

[T] “Il male avveniva, non veniva commesso” [vol. 6, p. 145]<br />

23<br />

ore 7


[T] “La trasfigurazione di Angiolina” [vol. 6, p. 151]<br />

La coscienza di Zeno e la dissoluzione del romanzo tradizionale<br />

[T] Il romanzo è stato letto integralmente dagli studenti; maggior attenzione è stata ovviamente rivolta<br />

ai passi riportati nel manuale [vol. 6, pp. 162-195]<br />

ore 7<br />

* GIUSEPPE UNGARETTI Vita, poetica e analisi delle opere alla luce del concetto chiave:<br />

La presunta modernità di Ungaretti<br />

Ungaretti e la storia<br />

Da L’Allegria:<br />

[T] In memoria [vol. 6, p. 599]<br />

[T] Soldati [vol. 6, p. 613]<br />

[T] Veglia [vol. 6, p. 602]<br />

[T] San Martino del Carso [vol. 6, p. 608]<br />

[T] Mattina [vol. 6, p. 611]<br />

Da Il dolore:<br />

[T] Non gridate più [vol. 6, p. 611]<br />

ore 2<br />

* EUGENIO MONTALE Vita, poetica e analisi delle opere alla luce dei concetti chiave:<br />

L’eloquente silenzio di un poeta<br />

“Il varco è qui?”: l’affannosa ricerca di un significato esistenziale<br />

Da Ossi di seppia:<br />

[T] Non chiederci la parola che squadri da ogni lato [vol. 6, p. 653]<br />

[T] Meriggiare pallido e assorto [vol. 6, p. 655]<br />

[T] Spesso il male di vivere ho incontrato [vol. 6, p. 657]<br />

[T] Forse un mattino andando in un’aria di vetro [vol. 6, p. 662]<br />

Da Le occasioni:<br />

[T] La casa dei doganieri [vol. 6, p. 679]<br />

Gli studenti hanno partecipato al Convegno internazionale di studi Panzini: scrittore europeo, svoltosi a Venezia (Aula<br />

magna del <strong>Liceo</strong> Marco <strong>Foscarini</strong>) il 14 marzo 2013. A preparazione dello stesso hanno seguito, oltre alla lezione del loro<br />

docente, anche un seminario tenuto dal Prof. Alessandro Scarsella (Università di Ca’ Foscari) e dalla dott.ssa Mariangela<br />

Lando (Università di Padova). In particolare, quattro studentesse hanno partecipato al Convegno esponendo<br />

individualmente una relazione su un’opera di Panzini da loro letta, analizzata e commentata.<br />

Parte quinta: La Commedia di Dante<br />

Introduzione al Paradiso<br />

Lettura e commento dei canti: I, <strong>III</strong>, VI, XI, XV, XVII, XXXI, XXX<strong>III</strong> ore 16<br />

Parte sesta: lettura integrale di opere<br />

Tutti i candidati sono tenuti alla lettura integrale dei seguenti romanzi:<br />

I promessi sposi di ALESSANDRO MANZONI<br />

I Malavoglia di GIOVANNI VERGA<br />

Il fu Mattia Pascal di LUIGI PIRANDELLO<br />

La coscienza di Zeno di ITALO SVEVO<br />

Un romanzo a scelta di Elio Vittorini<br />

2. LA PRODUZIONE AUTONOMA (SCRITTA)<br />

Propedeutica ed esercitazione alla composizione scritta: La prima prova (tutte e 4 le tipologie).<br />

Venezia, 15 maggio 2013 L’insegnante<br />

Leonardo Mezzaroba<br />

24<br />

ore 2


LICEO CLASSICO “MARCO FOSCARINI”<br />

VENEZIA<br />

Anno Scolastico: 2012/2013 CLASSE: <strong>III</strong> B<br />

Materia: LATINO - GRECO<br />

Docente: TIZIANA VOI<br />

RELAZIONE FINALE<br />

Ho impartito l’insegnamento di Lingue e letterature classiche di Latino e Greco per tutto il triennio con regolarità e<br />

continuità. Durante questo periodo la classe è venuta acquisendo una propria fisionomia, che si è maggiormente<br />

assestata durante questo ultimo anno di corso.<br />

Encomiabile il lavoro svolto da tutti coloro i quali hanno saputo, nella costruzione di un personale tessuto culturale,<br />

affinare le proprie capacità critico-rielaborative e mettere a punto un corretto metodo di studio per un proficuo<br />

approccio testuale, che ha permesso loro di affrontare con sicurezza e cognizione traduzioni impegnative dal punto di<br />

vista contenutistico e strutturale.<br />

Per capacità ed attitudini la classe si presenta differenziata: in generale ha seguito, pur con sfumature differenti, gli<br />

insegnamenti di Latino e Greco, ottenendo in alcuni casi risultati ottimi ed in altri lusinghieri, soprattutto da parte di<br />

quegli alunni che, sin dal primo anno, si sono impegnati con tenacia e costanza per consolidare o migliorare le proprie<br />

conoscenze, partendo da una preparazione di base non sempre del tutto solida e strutturata.<br />

Infine un numero, fortunatamente esiguo, di allievi, per soggettive difficoltà o per scarsa fiducia nei propri mezzi o per<br />

una non particolare attitudine per tali discipline, si è appropriato di un disegno informativo essenziale con qualche zona<br />

non portata a definitiva chiarezza, ma comunque nella valutazione complessiva nell’ambito <strong>della</strong> accettabilità.<br />

Nel corso <strong>della</strong> II^ e <strong>della</strong> <strong>III</strong>^ <strong>Liceo</strong> alcuni allievi, quelli maggiormente portati ed interessati ad esperienze di<br />

confronto con l’esterno, hanno partecipato ad alcuni certamina.<br />

Nello specifico:<br />

durante la II^ <strong>Liceo</strong><br />

Piccolo Agone Placidiano, bandito dal <strong>Liceo</strong> Classico “Dante Alighieri” di Ravenna: Ludovica Pelloso, Maria Rocchi,<br />

Mila Schivardi, Gioia Stefinlongo.<br />

durante la <strong>III</strong>^ <strong>Liceo</strong><br />

Certamen Lucretianum, presso <strong>Liceo</strong> “Leopardi-Majorana” di Pordenone: Mila Schivardi e Gioia Stefinlongo.<br />

Certamen Classicum <strong>Foscarini</strong>anum-Magnum Certamen, presso <strong>Liceo</strong> “M.<strong>Foscarini</strong>” di Venezia: Maria Rocchi.<br />

In Latino:<br />

encomiabile è stato il lavoro svolto da coloro i quali hanno saputo, nella costruzione di un personale tessuto culturale,<br />

affinare le proprie capacità critico-rielaborative e mettere a punto un corretto metodo di studio per un proficuo<br />

approccio testuale, che ha consentito loro di affrontare con sicurezza e cognizione traduzioni impegnative dal punto di<br />

vista contenutistico e strutturale.<br />

Apprezzabile è stato lo sforzo di quegli alunni, che, partendo da una preparazione di base non sempre del tutto solida e<br />

strutturata., sin dal primo anno si sono impegnati per consolidare o migliorare le proprie conoscenze; alcuni ora sanno<br />

cogliere il senso del testo e riprodurlo con apprezzabile correttezza linguistica; una buona parte degli allievi è in grado<br />

di affrontare con ordine un testo di moderata difficoltà, di analizzarlo e di tradurlo con una sostanziale fedeltà.<br />

Nella differenziazione dei risultati di apprendimento e di conoscenza, un numero ristretto di allievi accompagna una<br />

buona/ottima conoscenza del programma a doti critico-intellettive di buon livello ( 3 buoni e 3 ottimi); esiste una fascia<br />

di alunni di cui si riconoscono la diligenza dello studio, la capacità di riorganizzare i temi proposti in modo<br />

apprezzabile e la pertinenza delle considerazioni durante l’analisi testuale (12 alunni hanno ottenuto risultati<br />

sufficienti o discreti). Qualcuno, a causa di un metodo non completamente proficuo nello studio e nell’applicazione,<br />

non è riuscito ad acquisire completamente sufficienti competenze linguistiche nello scritto, conservando ancora<br />

alcune fragilità, che tuttavia ha complessivamente compensato con una preparazione sufficiente ed apprezzabile<br />

nell’orale.<br />

In Greco:<br />

sostanzialmente anche per questa disciplina si conferma quanto illustrato per il Latino, in modo particolare per quanto<br />

riguarda gli esiti e le competenze dimostrate nelle prove scritte.<br />

Pur con modulazioni differenti di apprendimento sono stati seguiti gli insegnamenti di questa disciplina, in cui<br />

maggior interesse è stato manifestato per alcuni autori trattati nella Storia <strong>della</strong> Letteratura e per la tragedia tradotta.<br />

In rapporto alla programmazione curricolare ed al possesso degli strumenti propri delle discipline e <strong>della</strong> capacità di<br />

elaborazione personale sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termine di:<br />

25


CONOSCENZE<br />

- conoscenza delle strutture sintattico-grammaticali<br />

- conoscenza dei contenuti generali <strong>della</strong> disciplina in modo completo ed approfondito<br />

- conoscenza degli argomenti letterari suddivisi per tipologia ed autori, corredate da letture testuali<br />

COMPETENZE<br />

- esposizione dei contenuti con lessico appropriato in modo chiaro e sicuro<br />

- organizzazione del discorso secondo un ordine logico ed in modo articolato<br />

- analisi e traduzione del testo proposto, inquadrandolo nell’ambito e nel periodo storico-lettario<br />

CAPACITA’<br />

- capacità di analisi, sintesi e rielaborazione dei dati acquisiti<br />

- capacità di correlare argomenti ed informazioni<br />

- capacità di motivare in maniera autonoma le relazioni tra argomenti<br />

SCELTE PROGRAMMATICHE<br />

Lo studio <strong>della</strong> letteratura è stato svolto partendo dalla centralità del testo e cercando di stabilire un equilibrio tra la<br />

parte manualistica e quella antologica, operando una scelta di quei brani che potessero essere esemplificativi di quanto<br />

esposto nella teoria.<br />

Contestualmente alla trattazione letteraria dei vari autori, a corredo del manuale specifico, sono stati tradotti anche<br />

passi tratti dal testo di versioni, assegnati con scadenza settimanale, opportunamente individuati ed intenzionalmente<br />

utilizzati allo scopo di integrare quanto già analizzato in sede antologica in riferimento ai vari autori.<br />

Frequenti, laddove ve ne sia stata la possibilità, gli accostamenti ed i riferimenti tra le due letterature classiche. Ad<br />

esemplificazione: l’epigramma greco e la produzione di Marziale; le “Argonautiche “ di Apollonio Rodio e l’epica<br />

nell’età dei Flavi; la storiografia di Polibio e quella di Tacito, il romanzo greco e le “Metamorfosi” di Apuleio<br />

Particolare cura è stata rivolta durante la traduzione alla analisi delle strutture morfo-sintattiche, al registro linguistico,<br />

allo stile ed al lessico.<br />

METODI E STRUMENTI<br />

Sono state privilegiate le lezioni frontali e le lezioni partecipate, una simulazione di seconda prova (Greco) ed due di<br />

terza prova , nel primo quadrimestre Latino ( tipologia B), nel secondo quadrimestre Greco (tipologia B).<br />

I mezzi usati sono stati per lo più testi e fotocopie.<br />

Testi adottati:<br />

per il Latino<br />

G. Pontiggia - M.C. Grandi, LETTERATURA LATINA, vol. 3, Principato, 2006<br />

G. C. Sannia, Auctor Lector, Simone 2010<br />

G. Pisani, Il Libro dei Latini, Edizioni di Scuola e Cultura, 2009<br />

Per il Greco:<br />

G. Guidorizzi, LETTERATURA GRECA, Cultura Autori Testi, Dall’età ellenistica al Cristianesimo, vol. <strong>III</strong>,<br />

Einaudi, 2011<br />

R. Pompili, Il test di Greco, Cappelli, 2007<br />

Tucidide, Contro i rivenditori di grano, a cura di R. Strumia, Edizioni di Scuola e Cultura, 2009<br />

Euripide, Ecuba, a cura di A. Garzya, Dante Alighieri, 1998<br />

VERIFICHE<br />

Verifiche scritte<br />

Per le verifiche sono state usate traduzioni, prove strutturate.<br />

Alla data di stesura del documento sono state eseguite sei prove di traduzione dal latino e quattro dal greco, le prime<br />

per entrambe le discipline sono state prove comuni (modalità già in vigore dalla I^<strong>Liceo</strong>) ed infine vi sarà un’altra<br />

prova scritta di Greco e la simulazione di seconda prova, che sarà valutata come il settimo elaborato per il Latino.<br />

Verifiche orali<br />

26


Le verifiche orali sono state realizzate in forma di interrogazioni lunghe e brevi, in cui, se riguardavano traduzioni di<br />

testi, alla contestualizzazione veniva fatta seguire l’analisi e poi la traduzione del brano per verificare le competenze<br />

linguistiche e la capacità di cogliere gli aspetti contenutistici dello stesso. Se invece riguardavano la letteratura,<br />

venivano privilegiate le esposizioni dei momenti storico-letterari, degli autori, <strong>della</strong> loro poetica e delle loro opere, a<br />

corredo del brano in esame.<br />

CRITERI DI VALUTAZIONE<br />

Prove orali: conoscenza <strong>della</strong> materia, contestualizzazione, capacità rielaborativa autonoma dei dati, capacità di<br />

operare confronti e collegamenti, capacità di orientamento nelle traduzioni e di analisi sintattico-grammaticale,<br />

chiarezza di esposizione e proprietà linguistico-tecnica.<br />

Prove scritte: la valutazione di tali prove è stata operata sulla base dei descrittori presenti nella griglia di valutazione<br />

<strong>della</strong> seconda prova, riportata nella parte generale nella sezione “Griglie di valutazione”, Griglia di valutazione <strong>della</strong><br />

seconda prova scritta.<br />

Le prove sono state valutate in riferimento alla scala valori 1-10.<br />

Venezia, 15 maggio 2013 L’insegnante<br />

Tiziana Voi<br />

27


Indicatori<br />

A:<br />

Individuazione<br />

delle strutture<br />

morfo-sintattiche<br />

B:<br />

Interpretazione e<br />

comprensione<br />

globale del testo<br />

C:<br />

Ricodificazione<br />

in lingua italiana<br />

D:<br />

Completezza<br />

1-2<br />

Lavoro nullo<br />

o non<br />

svolto<br />

1-2<br />

Lavoro nullo<br />

o non<br />

svolto<br />

1<br />

Lavoro nullo<br />

o non svolto<br />

TABELLA DI VALUTAZIONE PROVE SCRITTE<br />

3-4<br />

Scarso<br />

3-4<br />

Scarso<br />

5-7<br />

Gravemente<br />

Insufficiente<br />

5-7<br />

Gravemente<br />

Insufficiente<br />

2<br />

Scarsa/Gravemente<br />

Insufficiente<br />

1-2<br />

Testo affrontato in modo estremamente<br />

lacunoso<br />

8-9<br />

Insufficiente<br />

8-9<br />

Insufficiente<br />

3-4<br />

Insufficiente<br />

3<br />

Testo<br />

affrontato in<br />

modo molto<br />

lacunoso<br />

28<br />

10-11<br />

Sufficiente<br />

10-11<br />

Sufficiente<br />

5-6<br />

Sufficiente<br />

4<br />

Testo con un<br />

certo numero<br />

di lacune non<br />

superiori al<br />

30 % del<br />

testo<br />

12<br />

Discreto<br />

12<br />

Discreto<br />

13<br />

Buono<br />

13<br />

Buono<br />

7-8<br />

Discreta/Buona<br />

5<br />

Testo lacunoso in alcuni<br />

punti, ma in misura<br />

limitata<br />

Decimi 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5<br />

Quindicesimi 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 9 9,5<br />

Decimi 6 6.5 7 7,5 8 8,5 9 9.5 10<br />

Quindicesimi 10 10,5 11 11,5 12 12,5 13 13,5 14 14,5 15<br />

1-<br />

3<br />

4<br />

Competenze<br />

linguistiche<br />

espressive<br />

Espressione<br />

scorretta<br />

Esposizione<br />

povera<br />

5 Espressione<br />

elementare<br />

6 Espressione<br />

corretta<br />

7 Espressione<br />

appropriata<br />

8 Espressione<br />

appropriata<br />

ed integrata<br />

Espressione<br />

sicura<br />

9<br />

10<br />

Espressione<br />

brillante e<br />

personale<br />

Venezia 15 maggio 2013<br />

TABELLA DI VALUTAZIONE PROVE ORALI<br />

Livello di<br />

acquisizione delle<br />

conoscenze<br />

Assenza totale<br />

di conoscenze<br />

Conoscenze<br />

frammentarie<br />

Conoscenze<br />

essenziali<br />

(guidato)<br />

Conoscenze<br />

essenziali<br />

(autonomo)<br />

Conoscenze<br />

chiave<br />

Conoscenze<br />

approfondite<br />

Conoscenze<br />

approfondite<br />

Conoscenze<br />

personalizzate<br />

Capacità di utilizzare le<br />

conoscenze acquisite<br />

Assenza totale<br />

di comprensione<br />

Comprensione<br />

confusa<br />

Conoscenze<br />

globali<br />

(guidato)<br />

Comprensione<br />

globale<br />

(autonomo)<br />

Sviluppo delle<br />

argomentazioni<br />

Collegamento<br />

autonomo delle<br />

conoscenze<br />

Confronto<br />

approfondito<br />

delle conoscenze<br />

Sintesi tra<br />

conoscenze di<br />

discipline diverse<br />

Capacità di<br />

approfondimento<br />

rielaborazione critica<br />

Assenza totale<br />

di esposizione<br />

Argomenti esposti<br />

in modo<br />

mnemonico<br />

Argomenti acquisiti<br />

non approfonditi<br />

Capacità<br />

argomentativa<br />

minima<br />

Capacità di<br />

gestione degli<br />

argomenti<br />

Rielaborazione<br />

autonoma delle<br />

tematiche<br />

Approfondimento<br />

critico degli<br />

argomenti<br />

Capacità di<br />

esprimere giudizi<br />

di valore<br />

argomentati<br />

L’insegnante<br />

Tiziana Voi<br />

14-15<br />

Ottimo<br />

14-15<br />

Ottimo<br />

9<br />

Ottima<br />

6<br />

Testo completo<br />

Partecipazione alle dinamiche<br />

relazionali del colloquio<br />

Assenza totale di<br />

partecipazione<br />

Partecipazione<br />

superficiale<br />

Partecipazione guidata<br />

Partecipazione autonoma<br />

Partecipazione autonoma<br />

Partecipazione autonoma<br />

Partecipazione autonoma e<br />

spontanea<br />

Partecipazione autonoma e<br />

organizzata


PROGRAMMA DI LATINO<br />

STORIA DELLA LETTERATURA<br />

I testi sotto riportati sono stati analizzati solo in traduzione.<br />

Quadro storico-culturale dal principato di Tiberio a quello di Nerone (p.6-36) 1<br />

PERSIO (p.51) 1<br />

Una dichiarazione di poetica (Choliambi) (p.91)<br />

Sulla spiaggia di Luni, d’inverno (Saturae ,VI, 1-33) (p.101)<br />

LUCANO (p.55) 2<br />

La quercia ed il fulmine (Bellum civile, I, vv. 129-157) (p.103)<br />

Macabro rito di negromanzia (Bellum civile, VI, vv. 719-830) (p.106)<br />

Cesare contempla il campo di Farsalo dopo la strage (Bellum civile, VII, vv.786-846) (p.114)<br />

SENECA (p.152) 5<br />

Solo la morte ci rende liberi (Cons. ad Marciam, 19, 3-20, 3) (p.178)<br />

Dio è in noi (Epistula ad Lucilium 42,2-5) (p. 198)<br />

L’esame di coscienza (De ira, 3, 36) (p.184)<br />

Claudio sale in cielo (Apokolokynthosis, 5-7,1) (p.207)<br />

Il furore di Medea (Medea, vv. 116-178) (p.212)<br />

PETRONIO (p.222) 4<br />

L’ingresso di Trimalcione (Satyricon, 32-34) (p.241)<br />

Cena Trimalchionis: il lupo mannaro e altre storie (Satyricon, 61-64) (p.246)<br />

La matrona di Efeso (Satyricon,, 110,6-113,2) (p.245)<br />

La città rovesciata: Crotone (Satyricon, 116) (p.259)<br />

Quadro storico-culturale del principato dei Flavi (p.266) 1<br />

QUINTILIANO (p.273) 2<br />

Vantaggi <strong>della</strong> scuola pubblica (Istitutio oratoria, I, 2,17-29) (280)<br />

Lo stile corruttore di Seneca (Istitutio oratoria, X, 1, 123-131) (283)<br />

MARZIALE (p.318) 3<br />

La poetica (Epigrammata, X, 4 (d) (p.329)<br />

La vita a Bilbili (Epigrammata, XII, 18) (p.333)<br />

La sfilata dei delatori (Liber de spectaculis, 4) (p.334)<br />

Spettacoli: un cruento pantomimo (Liber de spectaculis, 7) (p.335)<br />

Epigrammi satirici (Epigrammata, I, 10 (a), 47 (b); II 38 (c); V<strong>III</strong>, 10 (d); X, 8 (e); X, 91 (e) (p.337)<br />

Lo sfratto di Vacerra (Epigrammata, XII, 32) (p.340)<br />

Epigrammi funebri (Epigrammata, V, 34 e 37) (p.342)<br />

Il pugnale di ghiaccio (Epigrammata, IV, 18) (p.344)<br />

Marziale e Catullo (Epigrammata, I, 7; I, 32) (p.332)<br />

GIOVENALE (p.346) 2<br />

Una satira programmatica: facit indignatio versum (Saturae, I, 87; 147-171) (p.355)<br />

La ridda infernale nelle strade di Roma (Saturae, <strong>III</strong>, 232-267) (p.362)<br />

La letterata saccente e la dama che si fa bella (Saturae, VI, vv. 434-473) (p.364)<br />

Quadro storico-culturale del principato da Traiano ad Adriano 1<br />

PLINIO il GIOVANE (p.368) 2<br />

Elogio di Traiano, il migliore degli imperatori possibili (Paneg. T. i., 64) (p.375)<br />

Dalla villa in Tuscis: la mia giornata tipo (Epistulae, IX 36) (p.380)<br />

TACITO (p.388) 5<br />

Fierezza ed integrità delle donne germaniche (Germania, 18-19) (p.413)<br />

Notizie dei confini del mondo (Germania, 46) (p.417)<br />

Il proemio delle Historiae (Historiae, I, 1-3) (*) (p.418)<br />

Il discorso di Galba a Pisone (Historiae,I, 16) (p. 422)<br />

29


SVETONIO (p.442) 1<br />

Ritratto di Caligola (De vita Caesarum, IV, 22) (p.451)<br />

Morte e sepoltura di Caligola (De vita Caesarum, IV, 58-59) (p.453)<br />

Quadro storico-culturale dell’età degli Antonini (p.456) 1<br />

APULEIO (p.484) 5<br />

Storia di Telifrone (Metamorphoseon, II, 19-30) (*) (p.508)<br />

Metamorfosi di Lucio in asino (Metamorphoseon , <strong>III</strong>, 21-23) (*) ( p.514)<br />

Amore e Psiche (Metamorphoseon, V, 21-23) (*) (p.519)<br />

Apparizione di Iside (Metamorphoseon, XI, 1-7) (*) (p.526)<br />

Nuova metamorfosi di Lucio e svelamento retrospettivo: il discorso del sacerdote di Iside<br />

(Metamorphoseon, IX, 12-15) (*) (p.531)<br />

TESTI<br />

OVIDIO<br />

Amores, I, 5: Un pomeriggio d’amore (p. 413)<br />

Amores II, 13: Corinna rischia la vita (p. 421)<br />

Ars amatoria II, vv.123-146: E’ il carattere che conquista (p.437)<br />

Ars amatoria <strong>III</strong>, vv. 801-812 (p. 439)<br />

SENECA<br />

De brevitate vitae, 1, 1-4: La vita non è breve (p.300)<br />

Epistula ad Lucilium, 41, 1-8: Il divino è in noi (p.305)<br />

Epistula ad Lucilium, 47, 1-11: Gli schiavi sono uomini (p. 310)<br />

Epistula ad Lucilium, 95, 51-53: La fratellanza (p. 323)<br />

Epistula ad Lucilium, 59, 14-18 (p.319)<br />

Naturales quaestiones, VI, 32, 9-10 (p. 334)<br />

QUINTILIANO<br />

Institutio oratoria, II, 2, 4-8 (p.341)<br />

Institutio oratoria, X, 1, 19-21 (p.344)<br />

Institutio oratoria, X, 10, 4-6 (p.345)<br />

Institutio oratoria, X, 4, 1-2 (p. 346)<br />

Institutio oratoria, X, 3, 23-25 (p. 346)<br />

MARZIALE<br />

Epigramma, XII, 57 (p.485)<br />

Epigramma, X, 74 (p.488)<br />

Epigramma, II, 38 (p.494)<br />

Epigramma, VII, 94 (p. 497)<br />

Epigramma, V<strong>III</strong>, 79 (p. 498)<br />

Epigramma, XII, 31 (p. 500)<br />

Epigramma, XII, 58 (p. 501)<br />

GIOVENALE<br />

Satira IV, vv. 130-154 (p. 508)<br />

TACITO<br />

Agricola, 30: L’imperialismo romano (p. 179)<br />

Agricola, 3: Finalmente si torna a vivere (in traduzione)<br />

Agricola, 30-34: Discorsi di Calgaco ed Agricola (in traduzione)<br />

Annales, VI, 22: La storia per Tacito (p.202)<br />

Annales,XIV, 5: Un delitto imperfetto (p. 217) (*)<br />

Annales, XV, 44: I Cristiani nella testimonianza di Tacito (in traduzione) (*)<br />

Annales, XV, 57-58: Epicari, un esempio luminoso (p.224)<br />

APULEIO<br />

Metamorphoseon libri, I,1: L’incipit (p. 414) (*)<br />

Metamorphoseon libri, XI, 2: Preghiera ad Iside (p. 418) (*)<br />

Metamorphoseon libri, <strong>III</strong>, 24: La metamorfosi di Lucio in asino (p. 424) (*)<br />

Venezia, 15 maggio 2013 L’insegnante<br />

Tiziana Voi<br />

30


PROGRAMMA DI GRECO<br />

STORIA DELLA LETTERATURA<br />

I testi sotto riportati sono stati analizzati solo in traduzione.<br />

L’oratoria: La nascita <strong>della</strong> retorica e l’oratoria giudiziaria (p.583) 1<br />

LISIA (p.601)<br />

Il racconto di Eufileto (Per l’uccisione di Eratostene, 6-26) (p.601) 4<br />

L’arringa dell’invalido (Per l’invalido, 1-14; 21-27) (p.604)<br />

La morte di Polemarco (Contro Eratostene, 4-26) (p.610)<br />

ISOCRATE (p.619) 3<br />

L’inferiorità dei barbari rispetto ai Greci (Panegirico, 150-152; 154-160) (p.626)<br />

I principi <strong>della</strong> scuola isocratea (Antidosis, 180-192) (p.628)<br />

DEMOSTENE (p.635) 3<br />

L’indecisione degli Ateniesi (Terza Olintiaca, 1-12) (p. 641)<br />

L’apologia di Demostene (Sulla corona, 168-180; 252-254; 263-266) (p. 649)<br />

MENANDRO e la Commedia Nuova (p. 12) 3<br />

I turbamenti di Cnemone (Dyscolos, atto I^, vv. 1-188) (p.31)<br />

Il monologo di Cnemone (Dyscolos, atto <strong>III</strong>^, vv. (711-747) (p.36)<br />

Quadro storico-culturale dell’Ellenismo 1<br />

La poesia ellenistica (p.63)<br />

CALLIMACO (p.65)<br />

Il prologo dei Telchini (Aitia I, fr. 1, 1-38) (p.73) 4<br />

Aconzio e Cidippe (Aitia <strong>III</strong>, fr. 67, 1-14; 75, 1-77) (p.76)<br />

Epigrammi (p.99) 3<br />

La ferita d’amore (A.P., XII, 134)<br />

Il giuramento violato (A.P., V, 6)<br />

La bella crudele (A.P., V, 23)<br />

Fa girare la tua trottola (A.P., VV, 89)<br />

Contro la poesia di consumo (A.P.. XII, 43)<br />

Per l’amico Eraclito (A.P., VII, 80)<br />

APOLLONIO RODIO (p. 156) 4<br />

Le donne di Lemno (Argonautiche I, vv. 607-701) (p.164)<br />

Ila rapito dalle Ninfe (Argonautiche I, vv.1207-1272) (p.167)<br />

Il passaggio delle rupi Simplegadi (Argonautiche, II, vv. 549-606) (p. 175)<br />

L’angoscia di Medea innamorata (Argonautiche, <strong>III</strong>, vv. 744-824) (p.177)<br />

TEOCRITO (p.106) 4<br />

L’incantatrice (Idillio II) (p.134)<br />

Il Ciclope (Idillio XI) (p. 131)<br />

Le Siracusane (Idillio XV) (p.138)<br />

Ila (Idillio X<strong>III</strong>) (p. 141)<br />

L’epigramma (p.216)<br />

L’epigramma arcaico (p. 229-232)<br />

LEONIDA (Ant. Pal. VI 320; VII 472; VII 506; VII 715; VII 726; VII,295; VII, 625;665) (p.235)<br />

ASCLEPIADE (Ant. Pal. V 7; V 85; V 169; V 153; V, 158; XII 46; V, 167; 189) (p.245)<br />

MELEAGRO (Ant. Pal. V 175; V 174; V 151;152; V 179; VII 417; VII, 476) (p.236)<br />

31<br />

3


LUCILLIO (Ant. Pal. XI 81; XI 133; 192; 310) (p.265)<br />

AGATIA (Ant. Pal. V 237; V 292) (p.254) (*)<br />

PAOLO SILENZIARIO (An. Pal. V 250; V 258; V 283) (p.252) (*)<br />

POLIBIO e la STORIOGRAFIA ELLENISTICA (p.278) 3<br />

La battaglia del Trasimeno (Storie <strong>III</strong>, 83-84) (p.295) (*)<br />

La teoria delle forme di governo (Storie VI, 3-5; 7-9) (p.282) (*)<br />

Scipione e Polibio (Storie, XXXII, 9-10; 16 ) (p.313)<br />

Scipione piange sulle rovine di Cartagine (Storie, XXXV<strong>III</strong>, 22) (p- 315)<br />

La scienza ellenistica (p. 340) 2<br />

La letteratura dell’età imperiale (p.380) 1<br />

La retorica (p.385) (*) 1<br />

PLUTARCO (p.401) (*)<br />

Clito e Callistene (Vita di Alessandro, 50-55) (p. 421) (*) 3<br />

Vizi e virtù di Antonio (Vita di Antonio, 9; 25-29) (p. 436) (*)<br />

Il suicidio degli amanti (Vita di Antonio, 76-77; 84-86) (p. 439) (*)<br />

La grande Pan è morto (L’eclissi degli oracoli 16-18) (p.448) (*)<br />

Il romanzo e l’epistolografia 1<br />

LUCIANO e la SECONDA SOFISTICA (p.468) (*) 2<br />

Le avventure <strong>della</strong> storia vera (Storia vera, I, 30-37) (p.468 (*)<br />

Menippo nell’Ade ( Dialogo dei morti, 2;3) (p. 471) (*)<br />

TESTI<br />

LISIA: Contro i venditori di grano: 1-4.<br />

EURIPIDE, Ecuba, vv. 59-153; 187-193; 218-250; 299-333; 583-725; 864-904; 1025-1046; 1240-1251.<br />

NB: Gli autori e le voci contrassegnati da asterisco alla data <strong>della</strong> stesura dei presenti verbali non sono stati<br />

ancora trattati.<br />

Venezia, 15 maggio 2013<br />

32<br />

L’insegnante<br />

Tiziana Voi


LICEO GINNASIO “MARCO FOSCARINI”<br />

Classe 3 B Anno scolastico 2012-2013<br />

CONOSCENZE<br />

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE DI STORIA<br />

Obiettivi inizialmente prefissati<br />

Acquisizione di competenze storiografiche di base, attraverso l’uso corretto degli operatori<br />

cognitivi e la padronanza delle reti concettuali;<br />

Acquisizione di strumenti interpretativi per riconoscere i fatti e i fenomeni storici e collocarli nella<br />

loro diversa dimensione temporale;<br />

Comprensione <strong>della</strong> diversità culturale che caratterizza le diverse popolazioni;<br />

Conoscenza delle strutture economiche e delle variabili che caratterizzano i processi di<br />

funzionamento dei sistemi economici;<br />

Conoscenza dei modelli istituzionali di base e dei percorsi politici che hanno portato alla loro<br />

realizzazione o trasformazione;<br />

Conoscenza delle correnti culturali e di pensiero che hanno avviato o influenzato i processi storici;<br />

Conoscenza delle dinamiche sociali e delle relazioni tra classi e gruppi socialmente determinanti<br />

e/o emergenti;<br />

Conoscenza dei principali fatti ed eventi <strong>della</strong> storia politica che abbiano avviato essenziali processi<br />

di trasformazione dell’assetto storico.<br />

COMPETENZE<br />

Saper riconoscere la struttura del fatto storiografico;<br />

Saper operare con le strutture del pensiero spazio-temporale proprie <strong>della</strong> storiografia;<br />

Saper cogliere i mutamenti all’interno <strong>della</strong> complessità dei fatti e fenomeni storici;<br />

Saper utilizzare i modelli storiografici come strumenti per riconoscere e comparare le diverse realtà<br />

storiche;<br />

Saper utilizzare le griglie concettuali acquisite per decodificare una realtà storica complessa,<br />

riconoscendo in essa i processi di carattere politico, economico, sociale, ecc.;<br />

Saper ricostruire, attraverso l’uso corretto degli operatori storiografici, le caratteristiche di una data<br />

epoca o periodo storico nelle loro linee essenziali e nelle loro strutture costitutive.<br />

CAPACITA’<br />

Capacità di esporre in modo chiaro e coerente le proprie argomentazioni, attraverso l’uso dei<br />

linguaggi specifici che caratterizzano i vari ambiti settoriali delle “storie”;<br />

Capacità di rielaborare in modo sequenziale e critico le conoscenze acquisite anche in ambito<br />

interdisciplinare;<br />

Capacità di sintetizzare, attraverso l’uso di mappe concettuali, tematiche e problematiche<br />

riguardanti una determinata epoca;<br />

Capacità di leggere grafici e istogrammi relativi a dati quantitativi;<br />

Capacità di riconoscere e istituire corretti nessi analogici o differenziali tra diversi fenomeni storici;<br />

Capacità di istituire corrette sequenze diacroniche tra i fatti storici;<br />

Capacità di organizzare le conoscenze specifiche acquisite per costruire reti concettuali in ambito<br />

sincronico anche a livello interdisciplinare.<br />

33


Lavoro svolto e obiettivi raggiunti<br />

Ho insegnato nella classe per l’intero triennio, senza interruzioni, potendo quindi la classe giovarsi<br />

<strong>della</strong> continuità didattica, specialmente dal punto di vista metodologico e degli obiettivi richiesti. A fronte<br />

di questa condizione positiva non va comunque sottaciuta l’esistenza, specialmente nel corso di questo<br />

anno scolastico, di alcuni problemi legati a un certo numero di interruzioni <strong>della</strong> normale attività didattica,<br />

dovute alle più svariate ragioni, acuite dalla non perfetta distribuzione dell’orario didattico settimanale (con<br />

ovvio riferimento all’intero orario di sei ore, comprendente quindi le due materie); ne è quindi risultata, in<br />

particolare nel secondo quadrimestre, una qualche frammentarietà nell’azione didattica.<br />

Questa azione pertanto non ha potuto svolgersi efficacemente oltre una certa misura, tenendo conto<br />

del profilo particolare <strong>della</strong> classe. In essa sono infatti sicuramente presenti, come è d’altra parte normale<br />

che accada, elementi di sicuro valore, caratterizzati dalla solida preparazione e dalla serietà nello studio e<br />

nella cura degli impegni scolastici. Purtroppo questi elementi solo raramente sono riusciti a svolgere un<br />

ruolo di stimolo e traino per il resto <strong>della</strong> classe, che è risultata non sempre pronta a reagire agli stimoli<br />

didattici e più generalmente culturali che le sono stati proposti, manifestando una certa carenza di interessi<br />

e propositività (questa è, almeno, l’impressione risultatane). E’ un po’ sconcertante il fatto che la classe nel<br />

corso dell’ultimo anno non sia riuscita ad avere quella crescita auspicabile, denotando al contrario difficoltà<br />

crescenti nello studio; in particolare, non è stato agevole affrontare moli di studio di una certa ampiezza. Si<br />

è quindi spesso reso necessario procedere in modo analitico nella trattazione dei diversi argomenti; questa<br />

notazione vale per entrambe le materie.<br />

Soltanto un accenno poi, in questa sede, a una questione che meriterebbe ben altro spazio, e cioè il<br />

fatto che le giovani generazioni incontrano una serie di difficoltà nello studio <strong>della</strong> filosofia ma soprattutto<br />

<strong>della</strong> storia. Anche questo ha contribuito a rallentare l’andamento del corso. Le valutazioni, peraltro, hanno<br />

tenuto conto di tale difficoltà e hanno valorizzato, laddove è stato possibile, l’impegno personale. Va infatti<br />

anche detto che gli alunni nel loro complesso hanno sempre curato di prepararsi adeguatamente agli<br />

appuntamenti di verifica, noti peraltro a loro con notevole anticipo.<br />

Le osservazioni precedenti contribuiscono a spiegare la natura e consistenza dei programmi svolti,<br />

che non sono riusciti a raggiungere tutti gli obiettivi “quantitativi” che ci si era prefissati all’inizio dell’anno.<br />

Se per filosofia in realtà il programma è poi risultato essere tutto sommato un programma “standard” di<br />

una classe terminale (si sono solo sacrificati un paio di autori novecenteschi, Dewey e Wittgenstein,<br />

inizialmente inseriti nel programma, oltre a Freud), l’insegnamento di storia ha invece maggiormente<br />

risentito di questo, dovendo dedicare una parte del programma all’Ottocento e limitandosi, per il<br />

Novecento, alla prima metà del secolo. Questo si è verificato, oltre che per i problemi sopra accennati, per la<br />

natura imprescindibilmente diacronica dell’insegnamento <strong>della</strong> storia, come d’altra parte di quello di<br />

filosofia, che, a parere dello scrivente, non consente agevoli “sacrifici” di temi e argomenti indispensabili<br />

per la corretta comprensione dei periodi successivi, oltre che per la loro importanza intrinseca.<br />

Gli obiettivi didattici sopra indicati sono stati raggiunti, mediamente, nella misura seguente:<br />

- gli obiettivi riferiti alle conoscenze sono stati raggiunti;<br />

- degli obiettivi riferiti alle competenze, sono da considerare mediamente raggiunti i primi tre,<br />

non sempre raggiunti gli altri;<br />

- anche gli obiettivi riferiti alle capacità si possono considerare raggiunti in misura<br />

mediamente adeguata.<br />

34


CONTENUTI DISCIPLINARI<br />

Modulo 1<br />

La restaurazione europea e il Risorgimento<br />

Restaurazione e liberalismo<br />

La prima fase del Risorgimento italiano<br />

L’Italia dal Risorgimento all’unificazione<br />

Modulo 2<br />

Il lungo Ottocento<br />

Il nazionalismo<br />

La società borghese e industriale<br />

Oriente e Occidente<br />

Modulo 3<br />

Verso il Novecento<br />

L’età del liberalismo classico<br />

L’Europa dal liberalismo alla democrazia<br />

Modulo 4<br />

Passaggio verso il nuovo secolo<br />

Espansione economica e imperialista<br />

L’età giolittiana<br />

Modulo 5<br />

La Grande Guerra e il primo dopoguerra<br />

La prima guerra mondiale<br />

Il dopoguerra<br />

Modulo 6<br />

L’età dei totalitarismi<br />

Le origini del fascismo<br />

Dall’Europa al mondo<br />

Verso una nuova guerra mondiale<br />

Il fascismo in Italia<br />

Vigilia di guerra<br />

Modulo 7<br />

Il conflitto<br />

La seconda guerra mondiale (1939-1942)<br />

La seconda guerra mondiale (1942-1945)<br />

Metodologia impiegata<br />

Si è utilizzato prevalentemente la lezione frontale, con uso frequente di discussione.<br />

Mezzi<br />

manuale in adozione: De Luna-Meriggi-Albertoni, La storia al presente, Paravia.<br />

35


Tipologia delle prove di verifica<br />

Sono state effettuate verifiche orali e scritte su porzioni del programma di una certa<br />

ampiezza, formalizzate e in ore prefissate e concordate. Si è inoltre proceduto a verificare in forma<br />

breve e non strutturata, sempre oralmente, il livello di attenzione e assimilazione posseduto dagli<br />

alunni.<br />

Sono state inoltre effettuate le simulazioni di terza prova, che hanno assunto il valore di<br />

verifica formale.<br />

Criteri di valutazione<br />

Ci si è uniformati a quelli adottati dal Collegio dei docenti (vedi parte generale del Documento). In<br />

occasione delle simulazioni di terza prova si è utilizzata una griglia semplificata formata da quattro<br />

indicatori (aderenza alla traccia, informazione, capacità critica, esposizione) e altrettanti descrittori di livello<br />

(insufficiente – sufficiente – discreto – buono), assegnando il punteggio direttamente in quindicesimi<br />

(quattro indicatori sufficienti = 10, quattro indicatori buoni = 15).<br />

Venezia, 15 maggio 2013<br />

36<br />

Federico Andreolo


LICEO GINNASIO “MARCO FOSCARINI”<br />

Classe 3 B Anno scolastico 2012-2013<br />

CONOSCENZE<br />

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE DI FILOSOFIA<br />

Obiettivi inizialmente prefissati<br />

Conoscenza degli snodi fondamentali del pensiero filosofico <strong>della</strong> tarda età moderna e dell’età<br />

contemporanea;<br />

Conoscenza dell’impianto concettuale e delle categorie proprie degli autori e dei movimenti<br />

considerati;<br />

Conoscenza dei rapporti intercorrenti fra il pensiero filosofico trattato e il più generale quadro<br />

storico.<br />

COMPETENZE<br />

Essere in grado di analizzare e riformulare in modo coerente la struttura dell’argomentazione<br />

filosofica;<br />

Essere in grado di comprendere il linguaggio specifico e di utilizzarlo in modo pertinente;<br />

Essere in grado di concettualizzare una corrente di pensiero;<br />

Organizzare in nuclei tematici i nodi concettuali.<br />

CAPACITA’<br />

Saper sviluppare correttamente i meccanismi di analisi;<br />

Saper costruire i meccanismi <strong>della</strong> temporalità;<br />

Saper costruire concetti astratti;<br />

Saper usare i meccanismi di sintesi.<br />

37


CONTENUTI DISCIPLINARI<br />

Dall’illuminismo al criticismo kantiano<br />

Illuminismo (3 ore)<br />

I caratteri generali <strong>della</strong> cultura illuministica<br />

Rousseau (2 ore)<br />

Il pensiero politico e sociale<br />

Hume (2 ore)<br />

L’empirismo, la gnoseologia<br />

Kant (12 ore)<br />

Cenni sul periodo pre-critico; il criticismo: Critica <strong>della</strong><br />

ragion pura, Critica <strong>della</strong> ragion pratica, Critica del<br />

giudizio<br />

Il romanticismo e l’idealismo tedesco<br />

Romanticismo (3 ore)<br />

I caratteri generali <strong>della</strong> cultura romantica<br />

Fichte (5 ore)<br />

L’idealismo: la Dottrina <strong>della</strong> scienza. Il pensiero politico<br />

dalla fase giusnaturalista ai Discorsi alla nazione tedesca<br />

Hegel (12 ore)<br />

Cenni sul periodo giovanile.Dialettica, razionalità e realtà.<br />

La Fenomenologia dello spirito. Il sistema: Logica (genera-<br />

lità), Filosofia <strong>della</strong> natura, Filosofia dello spirito.<br />

La reazione antihegeliana<br />

Schopenhauer (3 ore)<br />

Il mondo come volontà e rappresentazione.<br />

Kierkegaard (3 ore)<br />

L’esistenzialismo kirkegaardiano. Angoscia e scelta.<br />

Feuerbach (2 ore)<br />

Il rovesciamento dell’hegelismo: la fondazione dell’an-<br />

tropologia religiosa.<br />

Il positivismo e Marx<br />

Positivismo (2 ore)<br />

I caratteri generali <strong>della</strong> cultura positivista. Gli aspetti<br />

fondamentali del pensiero di Comte.<br />

Marx (6 ore)<br />

Gli scritti giovanili. Il materialismo storico. L’analisi<br />

del capitalismo.<br />

38


Nietzsche e la crisi <strong>della</strong> cultura europea<br />

Nietzsche (5 ore)<br />

La Nascita <strong>della</strong> tragedia. La concezione <strong>della</strong> storia e<br />

la fase illuministica. Il mito dell’Übermensch.<br />

Lavoro svolto e obiettivi raggiunti<br />

Anche per filosofia vale quanto evidenziato per storia, alla cui relazione si<br />

rimanda. Riguardo agli obiettivi raggiunti, si precisa come segue:<br />

- gli obiettivi riferiti alle conoscenze sono stati raggiunti per la totalità <strong>della</strong><br />

classe;<br />

- gli obiettivi riferiti alle competenze sono stati mediamente raggiunti;<br />

- gli obiettivi riferiti alle capacità sono stati mediamente raggiunti.<br />

Metodologia impiegata<br />

Si è utilizzata prevalentemente la lezione frontale, con uso frequente di feedback e discussione.<br />

Mezzi<br />

manuale in adozione: Cioffi-Gallo-Luppi-Vigorelli-Zanette, Diálogos, Bruno Mondadori.<br />

Fotocopie.<br />

Tipologia delle prove di verifica<br />

Sono state effettuate verifiche orali e scritte su porzioni del programma di una certa<br />

ampiezza, formalizzate e in ore prefissate e concordate. Si è inoltre proceduto a verificare<br />

in forma breve e non strutturata, sempre oralmente, il livello di attenzione e assimilazione<br />

posseduto dagli alunni.<br />

Sono state inoltre effettuate le simulazioni di terza prova, che hanno assunto il valore di verifica<br />

formale.<br />

Criteri di valutazione<br />

Ci si è uniformati a quelli adottati dal Collegio dei docenti (vedi parte generale del<br />

Documento). In occasione delle simulazioni di terza prova si è utilizzata una griglia<br />

semplificata formata da quattro indicatori (aderenza alla traccia, informazione, capacità<br />

critica, esposizione) e altrettanti descrittori di livello (insufficiente – sufficiente – discreto –<br />

buono), assegnando il punteggio direttamente in quindicesimi (quattro indicatori<br />

sufficienti = 10, quattro indicatori buoni = 15).<br />

Venezia, 15 maggio 2013<br />

39<br />

Federico Andreolo


LICEO CLASSICO “MARCO FOSCARINI”<br />

VENEZIA<br />

ANNO SCOLASTICO: 2012-2013 CLASSE <strong>III</strong> B<br />

Materia: Lingua e civiltà Inglese<br />

Docente: Giorgia Caprani<br />

RELAZIONE FINALE<br />

Ho insegnato in questa classe per tutto il quinquennio, sia al ginnasio che al liceo, ed ho avuto con<br />

gli studenti un buon rapporto. Nel corso di questi cinque anni, ho cercato di aiutare gli alunni in<br />

difficoltà a colmare almeno in parte le loro lacune e, nel contempo, di stimolare gli alunni con<br />

competenze buone o ottime a procedere ad uno studio sempre più personale ed individualizzato,<br />

attraverso la presentazione di elaborati e il richiamo al colloquio durante le lezioni. Nella classe,<br />

infatti, i livelli di competenza e di profitto al termine del quinquennio non sono omogenei. Vi sono<br />

studenti che hanno sempre saputo contribuire proficuamente alle attività didattiche, con interventi<br />

puntuali e di stimolo alla discussione, e che sono giunti ad ottenere ottimi risultati. Accanto a<br />

questi, vi è un numero consistente di alunni il cui percorso non è sempre stato omogeneo ma che<br />

comunque al termine del percorso liceale hanno acquisito competenze e conoscenze soddisfacenti.<br />

In un esiguo numero di alunni, infine, e nonostante l’impegno in alcuni casi dimostrato,<br />

permangono lacune linguistiche, sebbene il profitto complessivo possa dirsi sufficiente.<br />

Nel corso del triennio si sono effettuate lezioni in codocenza con un insegnante madrelingua<br />

inglese, volte a preparare gli alunni alle certificazioni FCE e CAE, da loro poi conseguite nel corso<br />

del quarto e quinto anno di scuola.<br />

Per ciò che concerne lo studio <strong>della</strong> letteratura, la classe ha sempre seguito con interesse le mie<br />

proposte, in alcuni casi applicandosi ad uno studio approfondito e giungendo ad una analisi<br />

meditata e personale dei testi letterari da me proposti. Nel corso <strong>della</strong> presentazione di periodi e<br />

autori letterari, si è cercato di partire dal testo letterario in esame e da questo desumere elementi di<br />

rilevanza stilistica e/o storico-culturale. Minore attenzione è stata rivolta agli aspetti più<br />

propriamente biografici in relazione ai vari autori, se non quando strettamente connessi alla<br />

comprensione del testo analizzato. Il programma risulta ridotto rispetto a quanto programmato<br />

all’inizio dell’anno a causa dei numerosi impegni curricolari ed extra-curricolari (conferenze,<br />

orientamento in uscita, simulazioni di prove d’esame, viaggio di istruzione) che hanno coinvolto la<br />

classe e che spesso coincidevano con l’orario delle lezioni di inglese.<br />

Nel corso dell’anno gli studenti hanno assistito ad una rappresentazione di Waiting for Godot in<br />

lingua inglese (Palchetto Stage).<br />

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi:<br />

CONOSCENZE<br />

Gli studenti conoscono le principali caratteristiche socio-culturali e letterarie dei periodi affrontati<br />

nei diversi moduli. Dei testi analizzati conoscono il contenuto letterale, un sintetico riassunto<br />

dell’opera da cui sono tratti, il genere letterario a cui tale opera appartiene, le sue caratteristiche<br />

formali e in quale rapporto essa si pone con il tema del modulo in cui è inserita.<br />

40


COMPETENZE E CAPACITA'<br />

Sebbene non sia facile generalizzare in quanto i livelli di competenza all’interno <strong>della</strong> classe sono<br />

disparati, con competenze ancora lacunose mentre in altri casi si raggiungono livelli molto buoni,<br />

quasi tutti gli studenti sono in grado di<br />

Analizzare e commentare i testi in modo semplice, dal punto di vista sia contenutistico sia<br />

formale<br />

Contestualizzare il brano all’interno dell’opera, l’opera all’interno del periodo e del modulo<br />

tematico di appartenenza<br />

Quando il brano e/o l’autore ne offrono lo spunto, stabilire gli opportuni collegamenti con<br />

altri autori all’interno del programma disciplinare<br />

Esprimersi in lingua straniera, scritta e orale, in modo semplice e comprensibile<br />

Comprendere globalmente messaggi orali autentici in L2<br />

Interagire in un colloquio in lingua straniera con la docente su argomenti preparati in<br />

precedenza<br />

Alcuni studenti sanno operare connessioni tra percorsi didattici di diverse aree disciplinari,<br />

esprimendosi con un buon livello di competenza linguistica.<br />

CONTENUTI DISCIPLINARI<br />

(Le parti di programma contrassegnate con asterisco sono ancora da completare in data 15<br />

maggio 2013)<br />

Il computo delle ore di lezione dedicate a ciascun modulo non tiene conto delle ore che hanno<br />

impegnato la classe in verifiche scritte/orali, né delle ore in codocenza dedicate alle certificazioni.<br />

Dal libro di testo Making Waves, Zanichelli, e da materiali prodotti dalla docente, lettura e analisi<br />

dei seguenti periodi, autori e brani:<br />

MODULO 1. The Romantic Age (14 ore)<br />

An introduction to the period (pp.276-85)<br />

Romantic Poetry:<br />

Lyrical Ballads: S.T. Coleridge: “Genesis of the Lyrical Ballads” (p.<br />

256)<br />

W. Wordsworth, passages from “A Preface to the<br />

Lyrical Ballads” (p. 251 e 254)<br />

W. Wordsworth, The Solitary Reaper (pp.253-54)<br />

S.T. Coleridge, The Rime of the Ancient Mariner. Agli alunni è stato<br />

consegnato il testo completo in lingua inglese in fotocopia, in modo da<br />

far loro comprendere l’intero percorso del viaggio del Mariner.<br />

Nell’analisi ci si è però concentrati soprattutto sulla parte iniziale e su<br />

quella finale.<br />

G. Byron “The Byronic Hero” (testi in fotocopia da Lara e Manfred, per<br />

desumere le caratteristiche del personaggio)<br />

P.B. Shelley : Ode To the West Wind (testo completo, in fotocopia)<br />

“The Role of Poetry” (p. 275)<br />

J. Keats, Ode to a Grecian Urn (pp. 267-69; p. 271)<br />

41


MODULO 2. The Victorian Age (10 ore)<br />

An introduction to the period: pp. 326-328; pp. 332-337; pp. 373-381<br />

The Novel:<br />

E. Brontë: Wuthering Heights, “Nelly, I am Heathcliff” (p. 309).<br />

Landscape in Austen and E. Brontë: a comparison (fotocopia)<br />

C. Dickens (pp. 353-54)<br />

Oliver Twist, “Oliver Wants Some More!” pp. 339-342)<br />

Hard Times, “Coketown” (pp.351-352)<br />

Bleak House, “Fog in London” (fotocopia)<br />

MODULO 3. The Late Victorian Period (9 ore)<br />

An introduction to the period, pp. 426-433<br />

Late Victorian Fiction:<br />

R.L. Stevenson: from The Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde:<br />

“H. Jekyll's Full Statement of the Case” pp.388-390<br />

O. Wilde: from The Picture of Dorian Gray:<br />

“Life as the Greatest of the Arts” pp.393-395;<br />

“The Preface”, pp. 400-401<br />

Victorian Drama: O. Wilde, The Importance of Being Earnest (film)<br />

dal testo: “The Interview”, pp. 406-409<br />

MODULO 4. The Twentieth Century (vol.2) (10 ore)<br />

Experimentation in Fiction:<br />

The Modernist Years 1900-1939, pp. 560-63, pp.505-09<br />

J. Joyce, life and works , pp. 568-69<br />

Dubliners (lettura integrale di alcuni racconti assegnata per l'estate 2012)<br />

Notes on: origins, structure, style, themes, purpose<br />

from Dubliners: “Eveline”, pp. 511-514<br />

Ulysses: structure, themes and narrative method. The Homeric Framework.<br />

The Interior Monologue<br />

from Ulysses: “Molly's Monologue”, pp. 515-517<br />

“Joyce's scheme for Ulysses”, pp. 518-19<br />

Finnegans Wake: a few notes on language and structure<br />

*Modernism in Poetry: Notes on Modernist Poetry (p. 563; p. 566)<br />

E. Pound and Imagism: “In A Station of the Metro”<br />

T.S.Eliot: from The Waste Land, “April is the cruellest month”, pp.553-554<br />

Si sono effettuate 7 ore in codocenza con un esperto madrelingua inglese, a completamento del<br />

percorso iniziato in prima liceo e volto a consolidare la conoscenza <strong>della</strong> lingua in ambiti diversi da<br />

quello strettamente letterario e fornire un ulteriore supporto agli studenti che intendessero sostenere<br />

l’esame di certificazione linguistica FCE/CAE. Tutti gli studenti che hanno sostenuto l’esame<br />

hanno conseguito la certificazione FCE o CAE.<br />

42


METODI<br />

Lezione frontale e dialogata. I contenuti delle lezioni ed i testi in esse analizzati, qualora non<br />

presenti nel testo in adozione, sono stati forniti agli allievi in fotocopia.<br />

Nella presentazione dei materiali si è preferito basarsi ove possibile sull’analisi dei testi e dei<br />

materiali presentati per la discussione, cercando di far si che gli studenti inferissero gli elementi<br />

formali e di contenuto relativi al testo in esame ed al periodo a cui apparteneva.<br />

Per ciò che concerne le notazioni morfosintattiche, esse sono state affrontate in relazione agli<br />

elaborati prodotti durante l’anno dagli studenti (verifiche, simulazioni), ogni qualvolta se ne è<br />

evidenziata la necessità.<br />

MEZZI<br />

Si sono utilizzati principalmente i libri di testo in adozione, materiale in fotocopia e LIM.<br />

ATTIVITA’ EXTRACURRICOLARI<br />

Oltre al PET, conseguito da molti studenti <strong>della</strong> classe in quinta ginnasio, i seguenti studenti hanno,<br />

nel corso del triennio, conseguito più alte certificazioni linguistiche:<br />

FCE: Capovilla, Semenzato, Zelante. Guadagnini sosterrà l’esame nella sessione di giugno<br />

CAE: Bonsi, Lazzarin, Pelloso, Schivardi, Sperti<br />

IELTS (grade 7): Longanesi Cattani<br />

Numerosi studenti di questa classe hanno partecipato alle vacanze studio organizzate dall’Istituto a<br />

Dublino (quarta e quinta ginnasio) e a Oxford ( seconda liceo)<br />

L’alunna Ludovica Pelloso ha partecipato allo scambio, organizzato dal nostro <strong>Liceo</strong>, con<br />

Genazzano College di Melbourne, Australia nell’estate 2012, frequentando l’istituto australiano da<br />

fine luglio all’inizio di settembre, ospite <strong>della</strong> famiglia di una studentessa australiana.<br />

Venezia, 15 maggio 2013 L’insegnante<br />

Giorgia Caprani<br />

43


Relazione finale del docente<br />

Materia: Fisica Docente: Giovanni Dal Bo<br />

Classe: <strong>III</strong> B Anno scolastico: 2012/2013<br />

Obiettivi Raggiunti:<br />

Conoscenze<br />

Contenuti fondamentali <strong>della</strong> termologia, <strong>della</strong> termodinamica, dell’elettrologia e del magnetismo fino alla<br />

circuitazione del campo magnetico.<br />

Competenze<br />

Una buona parte degli studenti è in grado di ricavare con sufficiente sicurezza i principali risultati raggiunti, seguendo<br />

schemi preimpostati. Un nucleo più ristretto esprime i contenuti con correttezza e proprietà.<br />

Capacità<br />

Le capacità di elaborazione personale dei contenuti <strong>della</strong> materia e di utilizzo delle conoscenze matematiche per la<br />

risoluzione di problemi elementari, sono nel complesso discrete e in taluni casi buone.<br />

Osservazioni:<br />

Il livello di preparazione conseguito dalla classe è nel complesso soddisfacente: parte degli alunni ha manifestato<br />

interesse e si è adeguatamente applicata nello studio domestico conseguendo un profitto buono e talvolta ottimo; un<br />

altro gruppo, pur partecipando al dialogo educativo, si è applicato a fasi alterne nello studio ottenendo un profitto nel<br />

complesso più che sufficiente; alcuni, infine, non hanno ritenuto di partecipare neanche passivamente alle lezioni<br />

dedicando alla materia uno studio mirato al conseguimento <strong>della</strong> sufficienza.<br />

Il programma previsto verrà svolto integralmente. Dei fenomeni fisici trattati ho cercato di indagare più l'aspetto<br />

qualitativo che quello quantitativo, istituendo eventualmente nessi, analogie e discordanze, il tutto senza rinunciare ad<br />

un adeguato formalismo matematico: ogni formula proposta è stata ricavata e giustificata, riportando i passaggi<br />

algebrici necessari.<br />

Contenuti disciplinari:<br />

Termologia<br />

Temperatura; termometro; dilatazione termica nei solidi, liquidi e gas.<br />

Leggi di Boyle e Gay-Lussac; temperatura assoluta; equazione di stato del gas perfetto.<br />

Calore e lavoro; capacità termica; calore specifico; propagazione del calore; cambiamenti di stato.<br />

Teoria cinetica dei gas; legge di Clausius; interpretazione cinetica <strong>della</strong> temperatura.<br />

Trasformazioni termodinamiche reali e quasistatiche; energia interna; lavoro; primo principio <strong>della</strong> termodinamica;<br />

calori specifici a pressione costante e a volume costante del gas perfetto; trasformazioni adiabatiche.<br />

Macchine termiche; enunciati del secondo principio <strong>della</strong> termodinamica secondo Kelvin e Clausius.<br />

Rendimento di una macchina termica; trasformazioni reversibili e irreversibili; teorema di Carnot; ciclo di Carnot.<br />

Disuguaglianza di Clausius; definizione di entropia; entropia di sistemi isolati e non isolati; equazione di Boltzmann;<br />

terzo principio <strong>della</strong> termodinamica.<br />

Elettromagnetismo<br />

Modalità di elettrizzazione; conduttori e isolanti; carica elettrica; legge di Coulomb.<br />

Campo elettrico; linee di campo; flusso del campo elettrico attraverso una superficie; teorema di Gauss per il campo<br />

elettrico.<br />

Energia potenziale elettrica; potenziale elettrico; deduzione del campo elettrico dal potenziale; circuitazione del campo<br />

elettrico statico.<br />

Conduttori in equilibrio elettrostatico; capacità elettrica; condensatori.<br />

Corrente elettrica; prima legge di Ohm; leggi di Kirchhoff; effetto Joule; forza elettromotrice; conduttori metallici;<br />

seconda legge di Ohm; estrazione degli elettroni da un metallo; conducibilità nei gas; raggi catodici.<br />

Fenomeni magnetici fondamentali; forze tra magneti e correnti e tra correnti: esperienze di Oersted, Faraday e Ampère;<br />

forza magnetica su un filo percorso da corrente; campo magnetico di un filo percorso da corrente: legge di Biot-Savart;<br />

motore elettrico; amperometro e voltmetro.<br />

Forza di Lorentz; moto di una carica in un campo magnetico; flusso e circuitazione del campo magnetico.<br />

44


Relazione finale del docente<br />

Materia: Matematica Docente: Giovanni Dal Bo<br />

Classe: <strong>III</strong> B Anno scolastico: 2012/2013<br />

Obiettivi Raggiunti:<br />

Conoscenze<br />

Concetti fondamentali dell’Analisi Matematica delle funzioni reali di variabile reale: proprietà e calcolo dei limiti,<br />

proprietà delle funzioni continue, calcolo differenziale, studio del grafico di una funzione, integrali indefiniti e definiti<br />

di semplici funzioni.<br />

Competenze<br />

Una buona parte degli studenti è in grado di ricavare con sufficiente sicurezza i principali risultati raggiunti, seguendo<br />

schemi preimpostati. Un nucleo più ristretto esprime i contenuti con correttezza e proprietà.<br />

Capacità<br />

Le capacità di elaborazione personale dei contenuti <strong>della</strong> materia e di sintesi degli argomenti studiati per la<br />

determinazione del grafico di una funzione o dell’area da essa delimitata, sono nel complesso discrete e in taluni casi<br />

buone.<br />

Osservazioni:<br />

Il livello di preparazione conseguito dalla classe è nel complesso soddisfacente: parte degli alunni ha manifestato<br />

interesse e si è adeguatamente applicata nello studio domestico conseguendo un profitto buono e talvolta ottimo; un<br />

altro gruppo, pur partecipando al dialogo educativo, si è applicato a fasi alterne nello studio ottenendo un profitto nel<br />

complesso più che sufficiente; pochi, infine, non hanno ritenuto di partecipare neanche passivamente alle lezioni<br />

dedicando alla materia uno studio mirato al conseguimento <strong>della</strong> sufficienza.<br />

Il programma previsto è stato svolto integralmente.<br />

Contenuti disciplinari:<br />

Funzioni<br />

Definizione di funzione reale di variabile reale. Tipologie di funzioni. Proprietà delle funzioni: iniettiva, suriettiva,<br />

biiettiva, crescente, decrescente, periodica, pari, dispari. Dominio di una funzione.<br />

Limiti<br />

Topologia <strong>della</strong> retta. Definizioni di limite finito/infinito per x tendente ad un valore finito/infinito. Teorema di unicità<br />

del limite, Teorema <strong>della</strong> permanenza del segno*, Teorema del confronto. Operazioni con i limiti. Calcolo dei limiti.<br />

Forme indeterminate. Limiti notevoli.<br />

Funzioni continue<br />

Definizione di continuità in un punto e in un intervallo. Teorema dei valori intermedi*, Teorema di Weierstrass*,<br />

Teorema di esistenza degli zeri*. Punti di discontinuità. Asintoti e loro ricerca.<br />

Derivate<br />

Retta tangente ad una curva. Rapporto incrementale. Derivata in un punto e suo significato geometrico. Funzione<br />

derivata. Derivate fondamentali. Regole di derivazione. Teorema di Rolle, Teorema di Lagrange, corollari del Teorema<br />

di Lagrange, Teorema di De L’Hospital*. Ricerca di massimi, minimi e flessi mediante lo studio del segno <strong>della</strong><br />

derivata prima e seconda. Studio di una funzione e determinazione del suo grafico.<br />

Integrali<br />

Funzione primitiva. Integrale indefinito. Proprietà degli integrali indefiniti. Integrali indefiniti immediati (escluse le<br />

funzioni circolari inverse). Integrali la cui primitiva è una funzione composta. Integrazione per parti. Area del<br />

trapezoide. Integrale definito. Proprietà dell’integrale definito. Teorema <strong>della</strong> media. Funzione integrale. Teorema<br />

fondamentale del calcolo integrale. Calcolo dell’integrale definito. Calcolo delle aree di superfici piane.<br />

* Solo enunciato.<br />

45


DOCENTE: Angelo Paloschi<br />

MATERIA: Scienze<br />

CLASSE: 3 a B<br />

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE<br />

A.S. 2012/2013<br />

In relazione alla programmazione curricolare, gli allievi con una preparazione completa avranno raggiunto, entro<br />

la fine dell’anno scolastico, i seguenti obiettivi:<br />

CONOSCENZE<br />

Astronomia: descrivere i metodi per misurare le distanze dei corpi celesti e per classificare le stelle; descrivere le fasi<br />

dell’evoluzione stellare; illustrare le teorie e le leggi che sono state elaborate per spiegare i fenomeni astronomici (teoria<br />

del Big Bang, legge di Hubble, leggi di Keplero e di Newton); descrivere i moti <strong>della</strong> Terra nello spazio e le loro<br />

conseguenze.<br />

Geologia: definire le caratteristiche di un minerale; descrivere i criteri di classificazione dei minerali; distinguere i<br />

diversi tipi di rocce magmatiche in base ai processi che portano alla loro formazione; spiegare il ciclo litogenetico.<br />

Spiegare il meccanismo che origina i terremoti e il modo con cui si propagano; conoscere i metodi per classificare<br />

l’intensità di un terremoto; descrivere i fenomeni vulcanici e plutonici e interpretarli alla luce del tipo di magma<br />

coinvolto; descrivere gli strati interni del pianeta Terra; illustrare i fondamenti <strong>della</strong> teoria <strong>della</strong> Tettonica a placche;<br />

descrivere le caratteristiche delle placche; conoscere la dinamica e le strutture dei margini di placca; conoscere le cause<br />

del vulcanismo intraplacca; descrivere i processi di formazione delle montagne.<br />

COMPETENZE E CAPACITÀ<br />

Utilizzare in modo appropriato e significativo un lessico astronomico e geologico fondamentale.<br />

Raccogliere dati (sia tramite osservazioni e misurazioni dirette, in laboratorio e sul campo, sia mediante<br />

consultazione di manuali, testi, riviste, strumenti multimediali) e porli in un contesto coerente di conoscenze e in un<br />

quadro plausibile di interpretazione.<br />

Riflettere sui percorsi storici, sull’applicazione del metodo scientifico, sul progressivo sviluppo di tecniche e<br />

strumenti che hanno caratterizzato le scoperte in campo astronomico e geologico.<br />

Individuare categorie per caratterizzare oggetti astronomici e geologici (corpi celesti, rocce, minerali) sulla base di<br />

analogie e differenze.<br />

Collocare le conoscenze acquisite circa gli oggetti e i fenomeni studiati all’interno del contesto più ampio<br />

dell’evoluzione del cosmo.<br />

Saper interpretare criticamente i messaggi dei mass media in tema di scienza, natura, ambiente.<br />

CONTENUTI DISCIPLINARI<br />

Astronomia:<br />

Introduzione all’astronomia: La luce, caratteristiche delle onde e dello spettro elettromagnetico; strumenti per<br />

osservare; luminosità e intensità; spettroscopia, righe di Fraunhofer, modello del corpo nero, curve di Plank, picco di<br />

emissione e temperatura; quanti di luce, emissione ed assorbimento; l’effetto doppler e il red shift. Capitolo 1A,<br />

paragrafi 1,2,3,4,5,6,7,8,10. Modelli geocentrici ed eliocentrici, modello tolemaico, modelli copernicano e tychonico;<br />

leggi di Keplero, legge di gravitazione universale. Capitolo 4A, paragrafi 1,2,3,4,5,6.<br />

I moti del pianeta Terra: Rotazione e conseguenze (dì e notte, maree, moto diurno degli astri, correnti atmosferiche e<br />

marine); prove <strong>della</strong> rotazione (effetto Coriolis, esperienza di Guglielmini, prova di Foucault). Rivoluzione, stagioni,<br />

solstizi ed equinozi; irraggiamento e temperatura dell’aria. La parallasse annua come prova <strong>della</strong> rivoluzione; misura di<br />

distanze e parsec. Moti millenari: moto <strong>della</strong> linea degli apsidi, precessione luni-solare e precessione degli equinozi,<br />

variazione dell’eccentricità dell’orbita, inclinazione dell’asse di rotazione. Moti millenari e glaciazioni, teoria di<br />

Milankovic. Capitolo 5A, paragrafi 1,2,3,4,5,10,11,12,13,14.<br />

Le stelle: La classificazione delle galassie e la Galassia; le stelle, magnitudine apparente e assoluta, classi spettrali,<br />

massa e dimensioni; il diagramma H-R. L’evoluzione stellare, nebulose, protostelle, fase di stabilità, giganti, nebulose<br />

planetarie, supernove, nane bianche, stelle a neutroni e buchi neri. Stelle variabili, cefeidi, novae. Ammassi stellari<br />

aperti e globulari. Capitolo 9A, paragrafi 1,2 (senza la formula di Pogson a memoria), 3 (senza le formule), 4,5,6,7<br />

(senza la formula <strong>della</strong> magnitudine delle cefeidi a memoria), 8.<br />

Il cosmo: Cenni alla struttura <strong>della</strong> nostra Galassia. Cenni alla classificazione delle galassie e ai loro raggruppamenti.<br />

Cosmologia, legge di Hubble ed espansione dell’universo. L’origine dell’universo e il Big bang; la radiazione cosmica<br />

di fondo, le abbondanze chimiche nell’universo. Ipotesi sul futuro, parametro di densità ed energia oscura. Capitolo<br />

10A, paragrafi 1,2,3,4,5,6,7,8.<br />

46


Geologia:<br />

La nascita <strong>della</strong> Terra: La Terra primordiale, il surriscaldamento e la catastrofe del ferro; la zonazione chimica <strong>della</strong><br />

Terra, la terra come sistema di sfere. Capitolo 1B, paragrafi 4,5,6,7,8.<br />

I minerali e le rocce: Elementi chimici <strong>della</strong> crosta terrestre, minerali, abito cristallino, reticoli, celle elementari.<br />

Coordinazione e carica elettrica nei reticoli. Proprietà fisiche, colore, peso specifico, sfaldatura, durezza. Polimorfismo,<br />

isomorfismo, vicarianza. Criteri di classificazione, ione silicato e classificazione dei silicati. Silicati mafici e felsici.<br />

Minerali non silicati. Le rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche. Tessitura e struttura. Il ciclo litogenetico.<br />

Capitolo 2B, paragrafi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14.<br />

I terremoti: Profondità degli ipocentri, teoria del rimbalzo elastico, epicentri. Classificazione delle onde sismiche;<br />

tsunami. Sismografi, sismogrammi, dromocrone e determinazione dell’epicentro. Distribuzione degli epicentri sulla<br />

Terra. Energia, magnitudo e scala Richter. Intensità, scala MCS, isosisme. Previsione e prevenzione dei terremoti.<br />

Sismicità in Italia. Capitolo 4B, paragrafi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12.<br />

L’interno <strong>della</strong> Terra: La struttura a strati concentrici, il campo gravitazionale, le superfici di discontinuità; crosta,<br />

mantello, nucleo; litosfera, astenosfera e mesosfera. Calore interno, gradiente geotermico e geoterma. La struttura <strong>della</strong><br />

crosta. Forza di gravità, principio dell’isostasia. Campo magnetico terrestre, declinazione, inclinazione, intensità;<br />

paleomagnetismo, magnetizzazione delle rocce; inversioni di polarità, stratigrafia magnetica. Capitolo 5B, paragrafi<br />

1,2,5,6,7,8,9,10,11.<br />

Il processo magmatico e le rocce ignee: Rocce effusive e intrusive, gradiente geotermico e gradiente geobarico.<br />

Composizione chimica e temperatura del magma, lava, volatili, densità e viscosità, magmi acidi e basici. Genesi dei<br />

magmi, solidus e fattori di fusione delle rocce; magmi primari, anatessi, comportamento dei magmi con la risalita.<br />

Cristallizazione magmatica, serie di Bowen, cristallizzazione frazionata e differenziazione magmatica. Tessitura delle<br />

rocce ignee, rocce felsiche e mafiche, riconoscimento delle rocce. Le strutture intrusive: plutoni, batoliti, corpi<br />

ipoabissali. I laccoliti euganei (visita guidata sul territorio). Capitolo 6B, paragrafi 1,2,3,4,5,7.<br />

I vulcani: Distribuzione sulla Terra, struttura dell’apparato vulcanico, attività esplosiva ed effusiva e tipi di magmi.<br />

Classificazione delle eruzioni. Capitolo 7B, paragrafi 1,2,3,4.<br />

La tettonica delle placche (da svolgersi nel mese di maggio): Cenni storici sulla deriva dei continenti di A.Wegener. Le<br />

prove dell’espansione dell’oceano atlantico: anomalie magnetiche, flusso di calore, spessore dei sedimenti ed età <strong>della</strong><br />

crosta oceanica, faglie trasformi. Capitolo 9B, paragrafi 10,11,12,13,14. Placche litosferiche, significato e<br />

distribuzione. Zone sismiche e margini di placca trasformi, divergenti, convergenti. Distribuzione e movimento delle<br />

placche. Margini continentali passivi, correnti convettive del mantello e formazione dei bacini oceanici. Margini<br />

continentali trasformi. Margini continentali attivi, subduzione, sistemi arco fossa. Punti caldi, l’esempio delle isole<br />

Hawaii. Le ofioliti, i melange. L’orogenesi da collisione, da attivazione, da accrescimento crostale. Struttura dei<br />

continenti, cratoni, scudi, piattaforme, orogeni. Avanfossa e avampaese. Capitolo 10B, paragrafi<br />

1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14.<br />

METODI E MEZZI<br />

Lezione frontale tradizionale, lettura e spiegazione del manuale, disegni e schemi alla lavagna.<br />

Proiezione e commento di diapositive, filmati e siti internet con uso <strong>della</strong> LIM.<br />

Letture e discussioni con libri e riviste di divulgazione scientifica.<br />

Apprendimento indipendente (studio personale in classe e a casa) e successiva discussione.<br />

Osservazioni di campioni geologici in laboratorio.<br />

Osservazioni in ambiente: geologia dei Colli Euganei.<br />

Esecuzioni di esercizi, test di verifica del tipo a risposta aperta, strutturate e semi-strutturata, verifiche orali.<br />

OSSERVAZIONI<br />

Nel corso del triennio di <strong>Liceo</strong>, la classe ha dimostrato nel complesso disponibilità, impegno e buone capacità per<br />

l’apprendimento delle scienze. Durante quest’ultimo anno, la continuità dell’azione didattica è stata condizionata<br />

sia da un orario settimanale non ideale (due ore di fine mattinata, di cui una il sabato dalle 12 alle 13), sia dalla<br />

sovrapposizione di molte attività integrative. Tuttavia, gli studenti hanno saputo mantenere una discreta regolarità<br />

nella concentrazione e nello studio. La media dei risultati conseguiti si può ritenere soddisfacente, la maggior<br />

parte degli studenti ha raggiunto gli obiettivi didattici. Quanto al comportamento in classe, le lezioni si sono<br />

sempre svolte in un clima molto sereno, di rispetto e di educata collaborazione.<br />

Alcuni studenti <strong>della</strong> classe hanno partecipato al corso di approfondimento di astronomia “Il cielo come<br />

laboratorio”, organizzato presso il <strong>Liceo</strong> scientifico Benedetti di Venezia in collaborazione con l’Università di<br />

Padova.<br />

Nel mese di maggio la classe ha effettuato una visita didattica presso il Parco regionale dei Colli Euganei,<br />

durante la quale ha compiuto osservazioni in ambiente su formazioni magmatiche e sedimentarie.<br />

La classe ha partecipato, con altre classi terze e seconde, al “Progetto conferenze scientifiche”, breve ciclo<br />

annuale di incontri su argomenti d’ambito scientifico. Quest’anno il progetto aveva come riferimento la Teoria<br />

47


dei quanti. In tale contesto, gli allievi hanno preso parte a due conferenze sul tema: “La teoria dei quanti: un<br />

approccio storico” (relatore Giulio Peruzzi, Università di Padova); “I dadi di Dio: la logica del mondo<br />

quantistico” (relatore Pieralberto Marchetti, Università di Padova).<br />

Testo in adozione: Corso di Scienze del Cielo e <strong>della</strong> Terra, Bovolenta editore:<br />

Volume A: “Il cielo sopra di noi” di T.Cavattoni; Volume B: “La Terra dinamica” di A.Bosellini.<br />

Venezia, 10 maggio 2013 Il docente<br />

Angelo Paloschi<br />

48


Docente: PIERANGELA SABBADIN<br />

Materia: STORIA DELL’ARTE<br />

CLASSE <strong>III</strong> SEZ B<br />

Data di presentazione :15 maggio 2013<br />

Analisi <strong>della</strong> classe con riferimento alla situazione di partenza<br />

La classe ha avuto continuità d’insegnamento nei cinque anni nella disciplina in questione<br />

Il gruppo attuale di studenti ha dimostrato interesse, attenzione e disponibilità al dialogo in modo e conseguentemente<br />

con esiti differenti che comunque si attestano su livelli tra il più che sufficiente e l’eccellente.<br />

Il programma sviluppato ha affrontato argomenti del settecento, ottocento, e ha appena accennato agli argomenti del<br />

novecento.<br />

La partecipazione all’attività didattica svolta è stata generalmente positiva, mostrando alcuni studenti particolarmente<br />

coinvolti.<br />

Il grado espressivo raggiunto da alcuni studenti è accompagnato da una notevole capacità di lettura, autonomia di<br />

giudizio ed interiorizzazione dei contenuti.<br />

Obiettivi raggiunti in termini di conoscenze, competenze e capacità<br />

Visti gli obiettivi specifici <strong>della</strong> disciplina preventivamente fissati:<br />

analisi, comprensione e valutazione di una varietà di opere considerate nella loro complessità e diversità di<br />

realizzazioni<br />

riconoscimento e analisi delle caratteristiche tecniche (materiali, procedimenti, tecnologie, ecc…), delle<br />

caratteristiche strutturali (configurazione interna, peso, linee forza <strong>della</strong> composizione ecc…) e dei significati<br />

di un’opera<br />

identificazione dei contenuti e dei modi <strong>della</strong> raffigurazione e degli usi codificati<br />

comprensione <strong>della</strong> relazione che le opere hanno con il contesto considerando: autore, corrente artistica,<br />

destinazione-funzioni, rapporto con il pubblico e con la committenza<br />

Riconoscimento dei rapporti che un’opera può avere con altri ambiti <strong>della</strong> cultura (scientifici, tecnologici e<br />

letterari)<br />

Espressione di un giudizio personale sui significati e sulle qualità specifiche dell’opera (alla luce di analisi e<br />

di eventuali confronti)<br />

Comprensione ed utilizzazione appropriata <strong>della</strong> terminologia specifica dell’ambito artistico.<br />

Si può concludere che tutti gli studenti a fine anno hanno dimostrato di:<br />

1. Essersi impegnati nel raggiungimento degli obiettivi<br />

2. Aver partecipato dando un contributo personale in base alle proprie inclinazioni al dialogo didattico ed<br />

educativo<br />

3. Essere consapevoli delle proprie capacità<br />

Si può concludere inoltre che sono stati raggiunti i seguenti obiettivi specifici:<br />

in ordine a conoscenze tutti gli studenti sanno:<br />

Riconoscere e descrivere la maggior parte delle opere affrontate nel corso dell’anno<br />

conoscere alcune delle principali città d’arte italiane ed europee e le loro istituzioni museali o complessi<br />

monumentali affrontati nel contesto del programma<br />

conoscere i principali termini specifici del linguaggio artistico ed il loro significato<br />

in ordine a competenze tutti gli studenti dimostrano, anche se in gradi diversi, di:<br />

avere conseguito delle abilità linguistico-espressive usando con competenza ma in gradi diversi la<br />

terminologia specifica<br />

leggere e comprendere in modo guidato e/o autonomo un testo figurativo o scritto<br />

Contestualizzare storicamente e geograficamente le maggiori opere d’arte analizzate durante l’anno<br />

in ordine a capacità tutti gli studenti sono in grado, anche se in modo diverso, di:<br />

49


Riconoscere, comprendere e descrivere le relazioni che le opere affrontate nel corso dell’anno hanno con il<br />

contesto considerando: autore, corrente stilistica, destinazione e funzione, rapporto con il pubblico e con la<br />

committenza, ubicazione geografica e collocazione storica.<br />

Essere consapevole dell’aspetto sincronico e diacronico nello studio dei principali fatti artistici anche in<br />

relazione alle altre discipline.<br />

in ordine a capacità una parte degli studenti è inoltre in piena autonomia e a ottimo livello in grado di:<br />

riconoscere i rapporti che un’opera può avere con altri ambiti <strong>della</strong> cultura, o con il contesto storico<br />

geografico<br />

comprendere ed utilizzare in diversi contesti il lessico specifico dell’ambito artistico, con padronanza di<br />

analisi e lettura dell’opera<br />

sviluppare temi in modo autonomo operando collegamenti anche tra diverse discipline e predisponendo<br />

mappe concettuali<br />

operare sintesi personali al fine di cogliere gli elementi emergenti di un dato autore, stile e contesto<br />

Grado di istruzione e profitto <strong>della</strong> classe<br />

Il grado di istruzione raggiunto dalla classe nella disciplina può definirsi nel complesso buono. Il profitto <strong>della</strong> classe<br />

non è omogeneo: un gruppo di 5/6 studenti ha conseguito ottimi ed in qualche caso eccellenti risultati, un altro gruppo<br />

ha conseguito buoni risultati, il resto <strong>della</strong> classe ha ottenuto risultati più che sufficienti se non discreti.<br />

Attività di recupero e altre attività culturali svolte<br />

Non è mai stato necessario svolgere alcun tipo di attività di recupero. Sono state svolte altre attività oltre a quelle<br />

scolastiche:<br />

Visita alla Mostra promossa dalla Fondazione Prada: “The small Utopia, Ars Multiplicata” sulle avanguardie del<br />

novecento.<br />

Visita alla Mostra “Le stanze del vetro. Carlo Scarpa-Venini 1932-1947”<br />

Visita alla Mostra “Francesco Guardi” al Museo Correr<br />

Percorso didattico al Museo Nazionale <strong>della</strong> Villa Pisani a Stra “L’Apoteosi <strong>della</strong> Famiglia Pisani”<br />

Percoso didattico al Museo Nazionale <strong>della</strong> Villa Pisani di Stra “ Sulle tracce di Gabriele D’Annunzio”<br />

Metodi e tecniche di insegnamento<br />

La metodologia didattica è stata così articolata:<br />

illustrazione alla classe per stimolare l’interesse e la motivazione e per definire i concetti principali con la<br />

relativa spiegazione<br />

spiegazione delle tematiche fissate nel programma<br />

lettura e sintesi dei testi figurativi con verifica <strong>della</strong> comprensione<br />

fase <strong>della</strong> verifica e <strong>della</strong> valutazione<br />

Le tecniche d’insegnamento sono state le seguenti:<br />

Lezione frontale<br />

Lezione con l’ausilio del supporto informatico LIM<br />

Materiali didattici utilizzati<br />

Libro di testo: Cricco-Di Teodoro, Itinerario nell’arte, volume <strong>III</strong>, Dall’età dei lumi ai giorni nostri<br />

Criteri e strumenti di valutazione<br />

La valutazione è stata effettuata secondo i criteri e la griglia proposti e condivisi da tutti i docenti del consiglio di<br />

classe.<br />

La produzione sia orale che scritta ha come oggetto prove tendenti a stimolare e verificare varie abilità. La valutazione<br />

pertanto tiene conto dei seguenti criteri di valutazione:<br />

Chiarezza ed efficacia del messaggio<br />

Organizzazione del discorso<br />

Qualità e quantità dell’informazione<br />

50


Ricchezza lessicale e adeguatezza del registro usato contributi critici e personali<br />

Autonomia di giudizio.<br />

Griglia di valutazione per la produzione orale: per la griglia si rimanda al documento di classe<br />

Tipologia delle prove di verifica utilizzate<br />

La verifica,parte integrante del processo di insegnamento e apprendimento, è stata applicata ogni volta che si è<br />

concluso un nodo tematico, o un’unità didattica al fine di accertare l’efficacia del processo messo in atto.<br />

La verifica ha accertato quindi:<br />

l’efficacia <strong>della</strong> programmazione proposta<br />

le conoscenze, le competenze e le capacità acquisite<br />

la necessità di interventi di integrazione.<br />

I tipi di verifica sono stati<br />

Orale e questionari scritti per verificare conoscenze, competenze e capacità<br />

Il numero minimo di verifiche per quadrimestre è stato di due.<br />

L’insegnante<br />

Pierangela Sabbadin<br />

51


Docente: A.Galvan<br />

Materia: EDUCAZIONE FISICA<br />

Classe: 3 B<br />

A.S. 2012/2013<br />

RELAZIONE FINALE<br />

CONOSCENZE<br />

• Conoscenza delle principali posture, di atteggiamenti e di gesti motori in genere e relativa terminologia<br />

specifica<br />

• Conoscenza di gesti motori complessi subordinati o meno all’uso di piccoli o grandi attrezzi e relativa<br />

terminologia specifica<br />

• Conoscenza di gesti tecnico-sportivi e relativa terminologia<br />

• Conoscenza dei principali meccanismi di allenamento in circuit-training<br />

• Conoscenza delle principali procedura da attivare in caso di infortunio<br />

COMPETENZE E CAPACITA’<br />

• Rielaborazione e consolidamento degli schemi motori posseduti, integrati dalla consapevolezza delle proprie<br />

capacità e dei propri limiti ( precisione nell’autovalutazione)<br />

• Autonomia nell’elaborazione di lavori individuali su consegne precise<br />

• Consolidamento <strong>della</strong> socialità e del senso civico espressi nel rispetto dell’altro e nella disponibilità nei<br />

confronti del gruppo (capacità di individuare aree di interesse comuni al gruppo classe, partecipazione attiva alla<br />

lezione con apporti personali)<br />

• Assimilazione e pratica di gesti sportivi individuali e di squadra (pallavolo, pallacanestro, calcio, baseball,<br />

pallamano)<br />

• Assimilazione di alcuni principi teorici relativi alla fisiologia umana applicata al movimento (fisiologia <strong>della</strong><br />

respirazione e dinamica dello stretching)<br />

CONTENUTI DISCIPLINARI<br />

UNITA’ DIDATTICHE – MODULI – PERCORSO- ARGOMENTI<br />

• Potenziamento generale con preatletica di base e allenamento in circuit-training – ore 8<br />

• Corpo libero: esercizi da tutte le stazioni, esercizi individuali ed a coppie, esercizi di mobilità articolare e di<br />

potenziamento muscolare (conoscenza precisa del gesto e dell’efficacia sul corpo umano) – ore 8<br />

• Esercizi di stretching mirati dalle varie stazioni – ore 8<br />

• Uso di piccoli e di grandi attrezzi: spalliera, palla, palla medica, funicella, bacchetta (esercizi specifici e di<br />

riporto, individuali, a coppie ed in piccoli gruppi) – ore 8<br />

• Esercizi di respirazione controllata dalle stazioni sedute e supini – ore 4<br />

• Giochi sportivi: pallavolo, pallacanestro, calcio, pallamano, baseball (in forma libera e con controllo <strong>della</strong><br />

tecnica individuale e di squadra) ore 30<br />

• Corso di Primo soccorso con operatori effettivi (infermieri) <strong>della</strong> CROCE VERDE (principali nozioni su come<br />

comportarsi in situazioni di lesioni, perdita di sensi, ustioni, ferite, ecc). Pratica per la respirazioni artificiale. Procedura<br />

per la chiamata al 118. – ore 4<br />

METODI<br />

Tutti gli studenti sono stati sollecitati a verificare con costanza la possibilità di svolgere attività motoria o sportiva in<br />

relazione alle proprie capacità ed abilità. Pertanto i momenti dedicati al potenziamento generale, al corpo libero ed allo<br />

stretching sono sempre stati proposti a tutti, mentre si è lasciata libertà di scelta nello svolgimento delle pratiche<br />

tecnico-sportive.<br />

ATTIVITA’ SPORTIVE<br />

La pratica di discipline sportive in questo Istituto prevede:<br />

- una serie di tornei interni che hanno periodicità quindicinale<br />

- la partecipazione a manifestazioni esterne quali i Giochi Sportivi Studenteschi<br />

- la partecipazione a tornei tra i vari Istituti in centro storico.<br />

Studenti che hanno aderito alle iniziative sportive programmate:<br />

- calcio maschile e femminile interno: Alzetta F., Bonsi, Basana, Capovilla, Cazzador, Chiarot, Gerardi, Pelloso,<br />

Rocchi, Romanelli, Schivardi, Segantini, Semenzato, Sperti, Zelante<br />

52


- pallacanestro Alzetta F<br />

- Atletica leggera e campestri Cazzador, Stefinlongo, Schivardi,<br />

MEZZI<br />

• Utilizzo di tutti gli attrezzi disponibili<br />

• Utilizzo degli spazi all’aperto disponibili all’interno e nelle vicinanze dell’Istituto (campo di pallavolo, di calcio,<br />

strada circostante l’Istituto)<br />

• Utilizzo di filmati predisposti dalle case editrici relativi agli argomenti svolti<br />

• utilizzo di siti internet<br />

OSSERVAZIONI FINALI<br />

Nel corso dei 5 anni il rendimento degli studenti di questa classe ha subito una notevole evoluzione: i pochi studenti<br />

dotati di notevole bagaglio motorio hanno contribuito a creare un clima attivo e dinamico dove anche gli altri hanno<br />

trovato spazio per crescere.<br />

Tutti si sono impegnati nell’affrontare con costanza gli argomenti proposti raggiungendo un buon livello di base nella<br />

conoscenza e nella pratica di gesti motori di base utili ad affrontare in futuro uno stile di vita sano, o lo sport preferito..<br />

L’eccessiva competizione rende difficile l’organizzazione autonoma del gruppo intero. Sempre corretti e rispettosi i<br />

rapporti tra compagni e con la docente. Da segnalare la partecipazione attiva anche con lezioni nelle prime ore<br />

pomeridiane.<br />

Alcuni studenti sono dotati di ottime doti motorie e sportive.<br />

Venezia 10 maggio 2013<br />

53<br />

Adriana Galvan


PROF. Magni Roberto<br />

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE<br />

Classe: <strong>III</strong> B Materia: Religione Cattolica Anno scolastico 2011/2012<br />

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di:<br />

LA CLASSE<br />

Gli alunni che si sono avvalsi dell’insegnamento <strong>della</strong> religione Cattolica sono stati ventidue. La partecipazione al<br />

dialogo educativo è stata costante e positiva; l’interesse ai temi trattati è stato sempre lodevole; il dialogo educativo è<br />

stato sempre pertinente e rispettoso, sincero e aperto. Gli allievi hanno mantenuto un comportamento corretto e<br />

favorevole all’ascolto, al dibattito e al confronto.<br />

CONOSCENZE<br />

L’insegnamento <strong>della</strong> religione cattolica concorre a promuovere il pieno sviluppo <strong>della</strong> personalità degli alunni e<br />

contribuisce ad un più alto livello di conoscenze e capacità critiche: concorre a promuovere l’acquisizione <strong>della</strong> cultura<br />

e delle attitudini religiose, mettendo al centro la capacità <strong>della</strong> persona di rapportarsi col suo destino, col prossimo, con<br />

il mondo e i suoi problemi e favorisce l’apertura al patrimonio storico del nostro Paese e alla realtà presente.<br />

Gli allievi hanno acquisito mediamente una buona conoscenza di alcuni contenuti del Cattolicesimo (in rapporto<br />

all’etica e alla dimensione esistenziale, alla conoscenza di alcuni elementi presenti nei documenti <strong>della</strong> Chiesa di oggi<br />

e del magistero ordinario del Pontefice), e di alcune tra le espressioni più significative <strong>della</strong> sua vita.<br />

COMPETENZE<br />

Gli allievi sono in grado di accostare in maniera adeguata la Bibbia e di coglierne il messaggio umano e religioso;<br />

sanno confrontarsi con alcuni elementi <strong>della</strong> dottrina sociale <strong>della</strong> Chiesa che si riferiscono al problema <strong>della</strong> giustizia,<br />

<strong>della</strong> solidarietà e del valore <strong>della</strong> vita affettiva e relazionale. Sono in grado di individuare diverse forme di linguaggio<br />

religioso (simboliche, artistiche, letterarie e sociali).<br />

CONTENUTI DISCIPLINARI<br />

Riflessioni su “Eterno” di Ungaretti. Religiosità che nasce dallo stupore e dal cambiamento del punto di vista.<br />

La storia insolita di un gruppo di ragazze americane; il sogno <strong>della</strong> maternità come atto di libertà e riscatto di una vita<br />

senza senso.<br />

Il dono dell’adolescenza, la cura <strong>della</strong> propria identità e delle doti necessarie per una vita spesa per gli altri e nella<br />

gioia.<br />

Bellezza e crescita <strong>della</strong> dimensione affettiva.<br />

Breve storia degli Armeni; il genocidio e la questione degli Armeni; l’odierna Repubblica Armena. La presenza degli<br />

Armeni a Venezia; l’Isola degli Armeni, il Sotoportego e il Collegio Armeno. Sintesi cronologica dei principale eventi<br />

e dei periodi storici armeni.<br />

La Masseria delle allodole di Antonia Arslan.<br />

Storia di bambini con problemi di apprendimento e dislessici; l’unicità, l’originalità e la genialità di ogni soggetto<br />

umano. Superamento dei disagi, canalizzazione delle risorse e abilità personali.<br />

Significato del Natale e attività solidali.<br />

Cortometraggio ispirato a testi di Etty Hillesum. Il dolore del mondo che nasce dal marciume che c’è anche dentro se<br />

stessi. Il dolore del mondo e la lotta contro il male e le diverse forme del male.<br />

La non violenza vissuta nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale. Il dramma <strong>della</strong> shoa. Il<br />

rifiuto di qualsiasi forma di totalitarismo.<br />

Il significato <strong>della</strong> Pasqua e il suo messaggio per il nostro presente.<br />

Storie ispirate a persone non volute e non desiderate. Le ferite profonde dell’animo umano. Uno sguardo di speranza e<br />

il riscatto possibile, la forza del perdono.<br />

Le dimissioni del Papa Benedetto XVI. Ultimi messaggi e ultima udienza dell’emerito Papa Benedetto XVI.<br />

L’elezione di Papa Francesco. I suoi primi messaggi.<br />

Il messaggio di Giovanni Paolo II contenuto nella “Lettera alle donne”.<br />

L’importanza del “genio femminile” per il futuro e la rinascita del mondo intero; il contributo <strong>della</strong> donna per<br />

l’umanizzazione del mondo e <strong>della</strong> società, nonostante in molti casi la donna sia ancora soggetta a condizioni di<br />

svantaggio rispetto agli uomini.<br />

La “Gaudium et Spes” e l’analisi dei problemi del mondo.<br />

Alcuni documenti <strong>della</strong> Chiesa sulla dottrina sociale <strong>della</strong> Chiesa.<br />

La storia di James Farmer Junior, di Melvin Tolson, di Henry Lowe e di Samantha Booke; il problema<br />

dell’integrazione razziale e il suo superamento; il potere delle parole: cambiare le proprie parole per cambiare il<br />

mondo.<br />

54


METODOLOGIA<br />

La programmazione è stata attuata tenendo presenti le esigenze e le caratteristiche degli allievi, e degli approcci diversi<br />

nonché dei contributi offerti dalle altre discipline di insegnamento.<br />

Nel rispetto <strong>della</strong> natura, finalità, obiettivi, contenuti dell’insegnamento <strong>della</strong> religione Cattolica, si sono attuati<br />

modelli che hanno tenuto conto di prospettive diverse ed insieme complementari: la prospettiva biblica, teologica,<br />

antropologica, storico-artistica e culturale.<br />

I contenuti sono stati svolti prediligendo la forma del “laboratorio” alla lezione frontale e sono stati approfonditi con<br />

attenzione ai processi di crescita, di maturazione e alle esigenze dei singoli allievi; ai quali è stata offerta, attraverso il<br />

dialogo educativo in classe, la possibilità di confrontarsi, di paragonare le loro conoscenze con la realtà che<br />

incontravano per approfondire le conoscenze personali e discutere eventuali pregiudizi o luoghi comuni. Nello<br />

sviluppo delle tematiche e dei contenuti sono state particolarmente sottolineate la sensibilità e l’attenzione verso la<br />

bellezza non effimera e verso i più deboli e gli svantaggiati.<br />

MATERIALI DIDATTICI<br />

Nel processo didattico sono state avviate molteplici attività: abbiamo utilizzato e predisposto alcune schede tematiche,<br />

sono stati usati mezzi audiovisivi e si sono reperiti e utilizzati vari documenti (biblici, letterari e culturali), per<br />

stimolare la partecipazione attiva degli allievi. Sono state svolte attività pratiche per rendere significativi gli<br />

appuntamenti importanti dell’anno, così da sottrarre il Natale e la Pasqua alla mercificazione del consumismo moderno<br />

e per far crescere il senso di solidarietà che ci lega al prossimo e ci rende partecipi attivi del destino del mondo.<br />

Grazie a queste attività si è arrivati a confrontare diverse tendenze, atteggiamenti e sistemi di significato religiosi e non<br />

religiosi.<br />

TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE<br />

Per verificare il grado di apprendimento degli allievi, le loro capacità di analisi e sintesi sono stati considerati il dialogo<br />

educativo in classe, l’interesse, la partecipazione e la creatività personale durante l’approfondimento delle tematiche<br />

del corso.<br />

Venezia, 8 maggio 2013 IL DOCENTE<br />

55<br />

Prof. Magni Roberto


SIMULAZIONI delle PROVE DI ESAME<br />

Il documento presenta i testi delle seguenti simulazioni:<br />

di prima prova : 9 maggio 2013<br />

di terza prova e effettuate nelle seguenti date:<br />

DATA DISCIPLINE COINVOLTE<br />

1 26 nov. 2012 ARTE-INGLESE-LATINO-SCIENZE-STORIA<br />

2 06 mag. 2013 FILOSOFIA-FISICA-GRECO-INGLESE-SCIENZE<br />

il testo <strong>della</strong> simulazione di seconda prova (Latino) verrà allegato ad effettuazione avvenuta <strong>della</strong> prova stessa.<br />

56


Simulazione di terza prova del 26 novembre 2012<br />

LICEO CLASSICO STATALE “MARCO FOSCARINI”<br />

SIMULAZIONE TERZA PROVA SCRITTA<br />

26.11.2012<br />

Classe <strong>III</strong> B Cognome e Nome _____________________________________________<br />

Disciplina: STORIA DELL’ARTE<br />

1. J.L. David e l'arte neoclassica con funzione pedagogica et etica.<br />

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------<br />

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------------------------<br />

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------<br />

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------<br />

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------<br />

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------<br />

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------<br />

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------<br />

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------<br />

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------<br />

2. Sviluppi <strong>della</strong> pittura di paesaggio nel settecento.<br />

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------<br />

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- --------------------------<br />

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------<br />

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------<br />

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------<br />

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------<br />

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------<br />

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------<br />

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ----------------<br />

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------<br />

57


LINGUA INGLESE<br />

STUDENTE________________________ CLASSE 3B<br />

DATA___________<br />

1. In 10 lines write about the Byronic hero.<br />

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

___________________________________________________________________________________________<br />

2. In 10 lines write about Shelley’s conception of the function poetry, also with reference to the last lines of his<br />

Ode to the West Wind<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

___________________________________________________________________________________________<br />

58


DESCRITTORI INDICATORI<br />

QUINDICESIMI GIUDIZIO ADERENZA<br />

AL QUESITO<br />

1-4<br />

5-7<br />

8-9<br />

10<br />

scarso<br />

gravemente<br />

insufficiente<br />

insufficiente<br />

sufficiente<br />

nulla<br />

approssimativa<br />

parziale<br />

sufficiente<br />

CONOSCENZA<br />

DELL’ARGOMENTO<br />

nulla<br />

molto limitata<br />

frammentaria/lacunosa<br />

limitata alle linee<br />

essenziali<br />

59<br />

LINGUAGGIO<br />

SPECIFICO<br />

nullo<br />

scorretto<br />

non del tutto adeguato<br />

Complessivamente<br />

corretto anche se<br />

limitato<br />

11-12 discreto completa discreta Corretto (lievi<br />

errori)<br />

corretto e abbastanza<br />

13-14<br />

buono completa<br />

buona<br />

ricco<br />

15<br />

ottimo<br />

completa<br />

ampia e ben organizzata<br />

Valutazione in quindicesimi______________/15<br />

corretto e ricco<br />

ESPOSIZIONE<br />

nulla o molto confusa<br />

poco chiara<br />

poco organizzata<br />

sufficientemente<br />

chiara<br />

chiara e corretta<br />

(lievi errori)<br />

chiara e corretta<br />

chiara/corretta<br />

elegante/originale


Simulazione di terza prova: LATINO Venezia 26 novembre 2012<br />

Classe 3^B Nome:<br />

1.Uno degli aspetti più caratteristici dello stile di Seneca è la tendenza a racchiudere il senso di un passo in una<br />

sententia, una breve frase autonoma, che si impone alla attenzione del lettore per la sua concentrazione ed incisività.<br />

Commenta attraverso le tue conoscenze, dal punto di vista concettuale, le seguenti sententiae del filosofo:<br />

a) Non debes mutare caelum sed animum;<br />

b) Fata volentes ducunt, nolentes trahunt;<br />

c) Prope est a te deus, tecum est, intus est<br />

(MAX 10 righe)<br />

………………………………………………………………………………………………………………….<br />

………………………………………………………………………………………………………………….<br />

………………………………………………………………………………………………………………….<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………………………..<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………………………..<br />

…………………………………………………………………………………………………………………...<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

2. Nei testi di Petronio c’è la forza di guardare tutto e di descriverlo. Auerbach riconosce in Petronio il limite estremo,<br />

a cui sia arrivato il realismo antico. Commenta come il sesso e l’ansia <strong>della</strong> morte siano temi tanto importanti nel<br />

Satyricon. (MAX 10 righe)<br />

………………………………………………………………………………………………………………….<br />

………………………………………………………………………………………………………………….<br />

………………………………………………………………………………………………………………….<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………………………..<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………………………..<br />

…………………………………………………………………………………………………………………...<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

60


DATA: _______________ ALLIEVO: _________________________<br />

SIMULAZIONE TERZA PROVA SCIENZE CLASSI TERZE B, D<br />

1) Il candidato illustri l’esperimento di Guglielmini e il suo significato.<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_____________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

2) La precessione degli equinozi.<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

61


26 novembre 2012 – 3 B<br />

___________________________<br />

(nome e cognome)<br />

Esercitazione di terza prova<br />

STORIA<br />

1. Individua quali possono essere considerati i motivi comuni alle diverse rivoluzioni del<br />

1848 in Europa. (max. 10 righe)<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

2. Riassumi i termini <strong>della</strong> contrapposizione fra democratici e moderati all’interno del<br />

Risorgimento italiano, indicandone gli esponenti principali. (max. 10 righe)<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

62


Simulazione di terza prova del 03 maggio 2013<br />

3 maggio 2013 – 3 B ___________________________<br />

Esercitazione di terza prova<br />

FILOSOFIA<br />

1. Indica quale sia la condizione umana secondo Schopenhauer e a cosa essa sia dovuta.<br />

(max. 10 righe)<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

2. Il concetto di angoscia e la sua importanza nella filosofia di Kierkegaard. (max. 10 righe)<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

____________________________________________________________________<br />

63


<strong>Liceo</strong> Ginnasio “M. <strong>Foscarini</strong>”<br />

Simulazione di terza prova<br />

Materia: Fisica Tipologia: B<br />

Classe: 3 B 3 Maggio 2013<br />

Cognome Nome<br />

1) Si dia la definizione di entropia e se ne illustrino le proprietà anche da un punto di vista<br />

microscopico.<br />

2) Si diano le definizioni di energia potenziale elettrica e di potenziale elettrico. Si tratta di<br />

grandezze scalari o vettoriali?<br />

64


Simulazione di terza prova: GRECO Venezia 3 maggio 2013<br />

Classe 3^B Nome:<br />

1. Negli idilli di Teocrito vi sono numerosi elementi innovativi, quali l’uso dell’idillio,la scoperta <strong>della</strong><br />

campagna, la descrizione paesaggistica ed infine la descrizione del locus amoenus. Spiega, facendo<br />

riferimenti a testi letti, come questa poesia sia “figlia” <strong>della</strong> nuova civiltà ellenistica. (10 righe)<br />

………………………………………………………………………………………………………………….<br />

………………………………………………………………………………………………………………….<br />

………………………………………………………………………………………………………………….<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………………………………………………….<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………………………………………………….<br />

………………………………………………………………………………………………………………….<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

2. Indica quali elementi delle Argonautiche di Apollonio Rodio sono estranei ai poemi omerici. (10 righe)<br />

………………………………………………………………………………………………………………….<br />

………………………………………………………………………………………………………………….<br />

………………………………………………………………………………………………………………….<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………………………………………………….<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

………………………………………………………………………………………………………………….<br />

………………………………………………………………………………………………………………….<br />

…………………………………………………………………………………………………………………<br />

65


STUDENTE________________________ DATA___________<br />

Classe 3B<br />

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA<br />

LINGUA INGLESE<br />

1. In 10 lines write about humour in The Importance of Being Earnest<br />

________________________________________________________________________________________<br />

________________________________________________________________________________________<br />

________________________________________________________________________________________<br />

________________________________________________________________________________________<br />

________________________________________________________________________________________<br />

________________________________________________________________________________________<br />

________________________________________________________________________________________<br />

________________________________________________________________________________________<br />

________________________________________________________________________________________<br />

________________________________________________________________________________________<br />

2. “Man is not truly one, but truly two” (R. L. Stevenson, Dr Jekyll and Mr Hyde).<br />

In 10 lines discuss this statement in the context of the book.<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

______________________________________________________________________________________________<br />

66


DESCRITTORI INDICATORI<br />

QUINDICESIMI GIUDIZIO ADERENZA<br />

AL QUESITO<br />

1-4<br />

5-7<br />

8-9<br />

10<br />

scarso<br />

gravemente<br />

insufficiente<br />

insufficiente<br />

sufficiente<br />

nulla<br />

approssimativa<br />

parziale<br />

sufficiente<br />

CONOSCENZA<br />

DELL’ARGOMENTO<br />

nulla<br />

molto limitata<br />

frammentaria/lacunosa<br />

limitata alle linee<br />

essenziali<br />

67<br />

LINGUAGGIO<br />

SPECIFICO<br />

nullo<br />

scorretto<br />

non del tutto adeguato<br />

abbastanza corretto ma<br />

limitato<br />

ESPOSIZIONE<br />

nulla o molto confusa<br />

poco chiara<br />

poco organizzata<br />

sufficientemente<br />

chiara<br />

11-12 discreto completa discreta corretto chiara<br />

13-14<br />

15<br />

buono<br />

ottimo<br />

completa<br />

completa<br />

buona<br />

ampia e ben organizzata<br />

Valutazione in quindicesimi______________/15<br />

corretto e abbastanza<br />

ricco<br />

corretto e ricco<br />

chiara e corretta<br />

chiara/corretta<br />

elegante/originale


DATA: _______________ ALLIEVO: _________________________<br />

SIMULAZIONE TERZA PROVA SCIENZE CLASSI <strong>III</strong> B e <strong>III</strong> D<br />

1) La determinazione dell’epicentro di un terremoto.<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

2) Il candidato spieghi quali possono essere le modalità di formazione di una roccia intrusiva acida e fornisca<br />

indicazioni sulla sua tessitura e sulla sua composizione mineralogica.<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

______________________________________________________________________________________________<br />

_______________________________________________________________________________________________<br />

68


Simulazione di prima prova del 9 maggio 2013<br />

SIMULAZIONE DEL 9 MAGGIO 2013<br />

DELLA PRIMA PROVA DEGLI ESAMI DI STATO CONCLUSIVI<br />

DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE<br />

Il candidato svolga la prova, scegliendo una delle 4 tipologie qui proposte.<br />

TIPOLOGIA A - Analisi del testo.<br />

Cesare Pavese, L’inconsolabile (da Dialoghi con Leucò)<br />

ORF. = Orfeo; BAC. = Bacca [= baccante]<br />

Il sesso, l’ebbrezza e il sangue richiamarono sempre il mondo sotterraneo e promisero a più d’uno beatitudini ctonie [si<br />

allude ai misteri bacchici che promettono appunto felicità nell’aldilà]. Ma il tracio Orfèo, cantore, viandante nell’Ade<br />

e vittima lacerata come 1o stesso Dioniso, valse di più.<br />

ORF. È andata così. Salivamo il sentiero tra il bosco delle ombre. Erano già lontani Cocito, lo Stige, la barca, i lamenti.<br />

S’intravvedeva sulle foglie il barlume del cielo. Mi sentivo alle spalle il fruscìo del suo passo. Ma io ero ancora laggiù<br />

e avevo addosso quel freddo. Pensavo che un giorno avrei dovuto tornarci, che ciò ch’è stato sarà ancora. Pensavo alla<br />

vita con lei, com’era prima; che un’altra volta sarebbe finita. Ciò ch’è stato sarà. Pensavo a quel gelo, a quel vuoto che<br />

avevo traversato e che lei si portava nelle ossa, nel midollo, nel sangue. Valeva la pena di rivivere ancora? Ci pensai, e<br />

intravvidi il barlume del giorno. Allora dissi «Sia finita» e mi voltai. Euridice scomparve come si spegne una candela.<br />

Sentii soltanto un cigolìo, come d’un topo che si salva.<br />

BAC. Strane parole, Orfeo. Quasi non posso crederci. Qui si diceva ch’eri caro agli dèi e alle muse. Molte di noi ti<br />

seguono perche ti sanno innamorato e infelice. Eri tanto innamorato che - solo tra gli uomini - hai varcato le porte del<br />

nulla. No, non ci credo, Orfeo. Non è stata tua colpa se il destino ti ha tradito.<br />

ORF. Che c’entra il destino. Il mio destino non tradisce. Ridicolo che dopo quel viaggio, dopo aver visto in faccia il<br />

nulla, io mi voltassi per errore o per capriccio.<br />

BAC. Qui si dice che fu per amore.<br />

ORF. Non si ama chi è morto.<br />

BAC. Eppure hai pianto per monti e colline -l’hai cercata e chiamata -sei disceso nell’Ade. Questo cos’era?<br />

ORF. Tu dici che sei come un uomo. Sappi dunque che un uomo non sa che farsi <strong>della</strong> morte. L’Euridice che ho pianto<br />

era una stagione <strong>della</strong> vita. Io cercavo ben altro laggiù che il suo amore. Cercavo un passato che Euridice non sa. L’ho<br />

capito tra i morti mentre cantavo il mio canto. Ho visto le ombre irrigidirsi e guardar vuoto, i lamenti cessare,<br />

Persefòne nascondersi il volto, lo stesso tenebroso-impassibile, Ade, protendersi come un mortale e ascoltare. Ho<br />

capito che i morti non sono più nulla.<br />

BAC. Il dolore ti ha stravolto, Orfeo. Chi non rivorrebbe il passato? Euridice era quasi rinata.<br />

ORF. Per poi morire un’altra volta, Bacca. Per portarsi nel sangue l’orrore dell’Ade e tremare con me giorno e notte.<br />

Tu non sai cos’è il nulla.<br />

BAC. E così tu cantando avevi riavuto il passato, l’hai respinto e distrutto. No, non ci posso credere.<br />

ORF. Capiscimi, Bacca. Fu un vero passato soltanto nel canto. L’Ade vide se stesso soltanto ascoltandomi. Già<br />

salendo il sentiero quel passato svaniva, si faceva ricordo, sapeva di morte. Quando mi giunse il primo barlume di<br />

cielo, trasalii come un ragazzo, felice e incredulo, trasalii per me solo, per il mondo dei vivi. La stagione che avevo<br />

cercato era là in quel barlume. Non m’importò nulla di lei che mi seguiva. Il mio passato fu il chiarore, fu il canto e il<br />

mattino. E mi voltai.<br />

BAC. Come hai potuto rassegnarti, Orfeo? Chi ti ha visto, al ritorno facevi paura. Euridice era stata per te un’esistenza.<br />

ORF. Sciocchezze. Euridice morendo divenne altra cosa. Quell’Orfeo che discese nell’Ade, non era più sposo né<br />

vedovo. Il mio pianto d’allora fu come i pianti che si fanno da ragazzo e si sorride a ricordarli. La stagione è passata. Io<br />

cercavo, piangendo, non più lei ma me stesso. Un destino, se vuoi. Mi ascoltavo.<br />

BAC. Molte di noi ti vengon dietro perché credevano a questo tuo pianto. Tu ci hai dunque ingannate?<br />

ORF. O Bacca, Bacca, non vuoi proprio capire? Il mio destino non tradisce. Ho cercato me stesso. Non si cerca che<br />

questo.<br />

BAC. Qui noi siamo più semplici, Orfeo. Qui crediamo all’amore e alla morte, e piangiamo e ridiamo con tutti. Le<br />

nostre feste più gioiose sono quelle dove scorre del sangue. Noi, le donne di Tracia, non le temiamo queste cose.<br />

ORF. Visto dal lato <strong>della</strong> vita tutto è bello. Ma credi a chi è stato tra i morti. ... Non vale la pena.<br />

BAC. Un tempo non eri così. Non parlavi del nulla. Accostare la morte ci fa simili agli dèi. Tu stesso insegnavi che<br />

un’ebbrezza travolge la vita e la morte e ci fa più che umani. … Tu hai veduto la festa.<br />

ORF. Non è il sangue ciò che conta, ragazza. Né l’ebbrezza né il sangue mi fanno impressione. Ma che cosa sia un<br />

69


uomo è ben difficile dirlo. Neanche tu, Bacca, lo sai.<br />

BAC. Senza di noi saresti nulla, Orfeo.<br />

ORF. Lo dicevo e 1o so. Ma poi che importa? Senza di voi sono disceso all’Ade ...<br />

BAC. Sei disceso a cercarci.<br />

ORF. Ma non vi ho trovate. Volevo tutt’altro. Che tornando alla luce ho trovato.<br />

BAC. Un tempo cantavi Euridice sui monti ...<br />

ORF. Il tempo passa, Bacca. Ci sono i monti, non c’è più Euridice. Queste cose hanno un nome, e si chiamano uomo.<br />

Invocare gli dèi <strong>della</strong> festa qui non serve.<br />

BAC. Anche tu li invocavi.<br />

ORF. Tutto fa un uomo, nella vita. Tutto crede, nei giorni. Crede perfino che il suo sangue scorra alle volte in vene<br />

altrui. O che quello che è stato si possa disfare. Crede di rompere il destino con l’ebbrezza. Tutto questo lo so, e non è<br />

nulla.<br />

BAC. Non sai che farti <strong>della</strong> morte, Orfeo, e il tuo pensiero è solo morte. Ci fu un tempo che la festa ci rendeva<br />

immortali.<br />

ORF. E voi godetela la festa. Tutto è lecito a chi non sa ancora. È necessario che ciascuno scenda una volta nel suo<br />

inferno. L’orgia del mio destino è finita nell’Ade, finita cantando secondo i miei modi la vita e la morte.<br />

BAC. E che vuol dire che un destino non tradisce?<br />

ORF. Vuol dire che è dentro di te, cosa tua; più profondo del sangue, di là da ogni ebbrezza. Nessun dio può toccarlo.<br />

BAC. Può darsi, Orfeo. Ma noi non cerchiamo nessuna Euridice. Com’è dunque che scendiamo all’inferno anche noi?<br />

ORF. Tutte le volte che s’invoca un dio si conosce la morte. E si scende nell’Ade a strappare qualcosa, a violare un<br />

destino. Non si vince la notte, e si perde la luce. Ci si dibatte come ossessi.<br />

BAC. Dici cose cattive ... Dunque hai perso la luce anche tu?<br />

ORF. Ero quasi perduto, e cantavo. Comprendendo ho trovato me stesso.<br />

BAC. Vale la pena di trovarsi in questo modo? C’è una strada più semplice d’ignoranza e di gioia. Il dio è come un<br />

signore tra la vita e la morte. Ci si abbandona alla sua ebbrezza, si dilania o si vien dilaniate. Si rinasce ogni volta, e ci<br />

si sveglia come te nel giorno.<br />

ORF. Non parlare di giorno, di risveglio. Pochi uomini sanno. Nessuna donna come te, sa cosa sia.<br />

BAC. Forse è per questo che ti seguono, le donne <strong>della</strong> Tracia. Tu sei per loro come il dio. Sei disceso dai monti. Canti<br />

versi di amore e di morte.<br />

ORF. Sciocca. Con te si può parlare almeno. Forse un giorno sarai come un uomo.<br />

BAC. Purché prima le donne di Tracia ...<br />

ORF. Di’.<br />

BAC. Purché non sbranino il dio.<br />

[Cesare Pavese nacque nel 1908 a santo Stefano Belbo, in provincia di Cuneo. Esordì come poeta e traduttore di<br />

romanzi americani per poi affermarsi come narratore. Tra i suoi romanzi più famosi sono La casa in collina e La luna<br />

e i falò. I Dialoghi con Leucò sono una serie di ventisei brevissimi racconti, scritti fra il 1945 e il 1947, strutturati in<br />

forma di dialogo fra personaggi appartenenti alla mitologia greca. In essi vengono affrontati i temi portanti <strong>della</strong><br />

riflessione di Pavese: dal senso doloroso del vivere, alla rassegnazione al proprio destino, alla presa di coscienza<br />

dell’ineludibilità del soffrire, all’aspirazione a costruire una nuova umanità civile. Pavese morì, in circostanze<br />

drammatiche, nel 1950.]<br />

1. Comprensione complessiva<br />

Riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe.<br />

2. Analisi e interpretazione del testo<br />

2.1 Quando e come avviene la definitiva separazione tra Orfeo ed Euridice? Quale la reazione di Orfeo? Quale quella<br />

di Euridice?<br />

2.1 Il personaggio Bacca ritiene che Orfeo ed Euridice siano stati vittime del destino (Non è stata colpa tua se il<br />

destino ti ha tradito), ma Orfeo risponde più volte: Il mio destino non tradisce. Che significa?<br />

2.3 Se Orfeo è responsabile di questo drammatico epilogo, quali sono le motivazioni apportate? La prima battuta di<br />

Orfeo si conclude con la frase: “Sentii soltanto un cigolìo, come d’un topo che si salva”, come mai la scomparsa di<br />

Euridice viene paragonata a una simile situazione?<br />

2.4 Il personaggio Bacca chiede più volte a Orfeo ragione del suo amore per Euridice. Che significa la risposta di<br />

Orfeo (terza battuta): “Non si ama chi è morto”? E perché allora Orfeo discende agli inferi?<br />

2.5 La seconda parte del dialogo vede un serrato confronto tra Bacca e Orfeo; qual è la problematica che<br />

maggiormente contrappone i due personaggi? Indica qualche espressione particolarmente significativa.<br />

3. Interpretazione complessiva e approfondimenti<br />

In Dialoghi con Leucò Pavese propone frequentemente la tensione degli uomini ad essere dei (ma anche quella degli<br />

dei ad essere uomini). Tale desiderio, drammatico e struggente, sembra compiersi nel dialogo qui proposto: nella<br />

terz’ultima battuta infatti Bacca spiega ad Orfeo: “Tu sei per loro come un dio” (anche se dopo, più o meno<br />

70


nascostamente, anticipa al cantore il suo drammatico destino); inoltre, nella didascalia iniziale si afferma che: “Il sesso,<br />

l’ebbrezza e il sangue [vale a dire amore, arte e morte] […] promisero a più d’uno beatitudini ctonie. Ma il tracio<br />

Orfèo […] valse di più”. Da dove viene ad Orfeo questa sua superiorità? Vi è un rapporto con la sua condizione di<br />

poeta? Hai già incontrato una situazione simile in altri autori, antichi o moderni?<br />

TIPOLOGIA B -REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”<br />

Sviluppa l’argomento scelto in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando in tutto o<br />

in parte i documenti forniti , anche integrandoli con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed<br />

esperienze di studio. Se scegli la forma del saggio breve, interpreta e confronta i i documenti e i dati<br />

forniti, da’ al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e, se lo ritieni, organizza il testo<br />

suddividendolo in paragrafi, cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma<br />

dell’articolo di giornale, da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne<br />

ipotizzi la pubblicazione.<br />

In entrambi i casi non superare le cinque colonne di foglio protocollo diviso a metà.<br />

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO<br />

ARGOMENTO: Letterati e artisti di fronte alla prima guerra mondiale<br />

DOCUMENTI<br />

1. Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla<br />

temerità.<br />

2. Il coraggio, l'audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali <strong>della</strong><br />

nostra poesia.<br />

9. Noi vogliamo glorificare la guerra - sola igiene del mondo - il<br />

militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore dei libertari, le belle idee per<br />

cui si muore e il disprezzo <strong>della</strong> donna.<br />

Dal Manifesto del Futurismo, pubblicato su “Le Figaro”<br />

il 20 febbraio 1909<br />

«Edizione <strong>della</strong> sera! Della sera! Della sera!<br />

Italia! Germania! Austria!»<br />

E sulla piazza, lugubremente listata di nero,<br />

si effuse un rigagnolo di sangue purpureo!<br />

[…]<br />

Alla città accatastata giunse mostruosa nel sogno<br />

la voce di basso del cannone sghignazzante,<br />

mentre da occidente cadeva rossa neve<br />

in brandelli succosi di carne umana. […]<br />

Veglia<br />

Un’intera nottata<br />

buttato vicino<br />

a un compagno<br />

massacrato<br />

con la sua bocca<br />

digrignata<br />

volta al plenilunio<br />

con la congestione<br />

delle sue mani<br />

penetrata<br />

nel mio silenzio<br />

ho scritto<br />

lettere piene d’amore.<br />

Non sono mai stato<br />

tanto<br />

attaccato alla vita.<br />

Cima Quattro il 23<br />

dicembre 1915.<br />

V. Majakovskij, La guerra è dichiarata, trad. it. di A. M. Ripellino, in G. Ungaretti, Vita di un<br />

Poesia straniera del Novecento, Garzanti, Milano 1961 uomo. Tutte le poesie.<br />

Edolo, 20 settembre 1915<br />

I nostri uomini sono calzati in un modo da far pietà: scarpe di cuoio scadente e troppo fresco per l’uso,<br />

cucite con filo da abiti anziché con spago, a macchina anziché a mano. Dopo 2 o 3 giorni d’uso si aprono, si<br />

spaccano, si scuciono, i fogli delle suole si distaccano nell’umidità l’uno dall’altro. Un mese di servizio le<br />

mette fuori uso. Questo a totale danno, oltreché dell’economia dell’erario, del morale delle truppe, costrette<br />

alla vergogna di questa lacerazione e alle orribili sofferenze del gelo! Quanta abnegazione è in questi<br />

uomini, così sacrificati a 38 anni, e così trattati! Essi portano il vero peso <strong>della</strong> guerra, peso morale,<br />

finanziario, corporale, e sono i peggio trattati. Quanto delinquono coloro che per frode o per incuria li<br />

calzano a questo modo! Noi Italiani siamo troppo acquiescenti al male: davanti alle cause <strong>della</strong> nostra<br />

rovina morale diciamo: Eh ben! e lasciamo andare. Ma Salandra, ma quello scemo balbuziente di un re, ma<br />

71


quei duchi e deputati che “vanno a vedere le trincee” domandino conto a noi, a me, di come sono calzati i<br />

miei uomini; e mi vedrebbero il re, mi vedrebbe Salandra uscir dai gangheri e farmi mettere agli arresti in<br />

fortezza. Ora tutti declinano la responsabilità: i fornitori ai materiali, i collaudatori ai fornitori, gli ufficiali<br />

superiori agli inferiori, tutti si levano di torno quando le responsabilità stringono. Gli Italiani sono tranquilli<br />

quando riescono a persuadersi d’avere fatto una cosa che in realtà non hanno fatto; Salandra, il re, tutti:<br />

asini, buoi grassi, pezzi da grand hotel, avana, bagni: incapaci d’analisi, ignoranti di cose psicologiche,<br />

inabili alla sintesi; scrivono nei manuali che il morale delle truppe è la prima cosa e poi se ne dimenticano.<br />

C. E. Gadda, Giornale di guerra e di prigionia, Einaudi, Torino 1965<br />

Ci voleva, alla fine, un caldo bagno di sangue nero dopo tanti umidicci e tiepidumi di latte materno e di<br />

lacrime fraterne. Ci voleva una bella innaffiatura di sangue per l’arsura dell’agosto; e una rossa svinatura<br />

per le vendemmie di settembre; e una muraglia di svampate per i freschi di settembre. […]<br />

Siamo troppi. La guerra è una operazione malthusiana [l’economista inglese Thomas Robert Malthus (1766-<br />

1834) sostenne la necessità di una limitazione delle nascite per risolvere la contraddizione tra incremento<br />

delle nascite e inadeguatezza delle risorse e dei mezzi di sussistenza]. C’è un di troppo di qua e un di troppo<br />

di là che si premono. La guerra rimette in pari le partite. Fa il vuoto perché si respiri meglio. Lascia meno<br />

bocche intorno alla stessa tavola. […]<br />

Amiamo la guerra ed assaporiamola da buongustai finché dura. La guerra è spaventosa – e appunto perché<br />

spaventosa e tremenda e terribile e distruggitrice dobbiamo amarla con tutto il nostro cuore di maschi.<br />

G. Papini, Amiamo la guerra!, in “Lacerba”, 1-10-1914<br />

Andavamo all'assalto, non capivamo più niente, le punture ci avvelenavano, eravamo come i cani arrabbiati.<br />

Passavamo sui morti senza fare un fiato. Erano le punture che 'n balurdíu 'l servel (che ci intontivano il<br />

cervello), andavamo avanti come ubriachi a infilzare la gente nelle baionette.<br />

Sul Piave ero così stufo che marcavo sempre visita, io ero anche un po' carogna, allora mi hanno legato per<br />

molti giorni al palo dei reticolati. Gli austriaci erano a meno di cento metri, mi vedevano perché era di pieno<br />

giorno, ma non sparavano. Gli austriaci erano più educati di noi, pensavano: «Quello lì legato al palo è<br />

contrario al suo esercito, è un punito, così non spariamo». [..].<br />

Eh, la patria era poco o niente per noi. Il mangiare era solo come Dio voleva, eravamo carichi di pidocchi.<br />

Dormivamo nel fango con il telo da tenda sotto, senza paglia né niente. La guerra è la rovina delle<br />

popolazioni. Quando sono tornato a casa per quattro mesi non ho potuto dormire, tutte le notti mi svegliavo<br />

di soprassalto, mi pareva di sentire l'allarme e le bombe e l'assalto.<br />

Testimonianza di Giacomo Andreis, raccolta da N. Revelli<br />

in Il mondo dei vinti, Einaudi, Torino, 1977.<br />

La guerra è un fatto, come tanti altri in questo mondo; è enorme, ma è quello solo; accanto agli altri, che<br />

sono stati, e che saranno: non vi aggiunge; non vi toglie nulla. Non cambia nulla, assolutamente, nel mondo.<br />

Neanche la letteratura. [...] Sempre lo stesso ritornello: la guerra non cambia niente. Non migliora, non<br />

redime, non cancella; per sé sola. Non fa miracoli. Non paga i debiti, non lava i peccati. In questo mondo,<br />

che non conosce più la grazia.<br />

Il cuore dura fatica ad ammetterlo. Vorremmo che quelli che hanno faticato, sofferto, resistito per una causa<br />

che è sempre santa, quando fa soffrire, uscissero dalla prova come quasi da un lavacro: più puri tutti. E<br />

quelli che muoiono, almeno quelli, che fossero ingranditi, santificati; senza macchia e senza colpa. E poi no.<br />

Né il sacrificio né la morte aggiungono nulla a una vita, a un'opera, a un'eredità. Il lavoro che uno ha<br />

compiuto resta quello che era. Mancheremmo al rispetto che è dovuto all'uomo e alla sua opera, se<br />

portassimo nel valutarla qualche criterio estraneo, qualche voto di simpatia, o piuttosto di pietà. Che è<br />

un'offesa: verso chi ha lavorato seriamente: verso chi è morto per fare il suo dovere. [...]<br />

Che cosa è che cambierà su questa terra stanca, dopo che avrà bevuto il sangue di tanta strage: quando i<br />

morti, i feriti, i torturati e gli abbandonati dormiranno insieme sotto le zolle, e l'erba sopra sarà tenera lucida<br />

nuova, piena di silenzio e di lusso al sole <strong>della</strong> primavera che è sempre la stessa?<br />

[...]Crediamo pure, per un momento, che gli oppressi saranno vendicati e gli oppressori saranno abbassati;<br />

l'esito finale sarà tutta la giustizia e tutto il bene possibile su questa terra. Ma non c'è bene che paghi la<br />

lagrima pianta invano, il lamento del ferito che è rimasto solo, il dolore del tormentato di cui nessuno ha<br />

avuto notizia, il sangue e lo strazio umano che non ha servito a niente. Il bene degli altri, di quelli che<br />

restano, non compensa il male, abbandonato senza rimedio nell'eternità.<br />

Forse il beneficio <strong>della</strong> guerra, come di tutte le cose, è in sé stessa: un sacrificio che si fa, un dovere che si<br />

adempie. Si impara a soffrire, a resistere, a contentarsi di poco, a vivere più degnamente, con più seria<br />

fraternità, con più religiosa semplicità, individui e nazioni: finché non disimparino ...<br />

72


Ma del resto è una perdita cieca, un dolore, uno sperpero, una distruzione enorme e inutile.<br />

R. Serra, Esame di coscienza di un letterato, in Scritti letterari, morali e politici<br />

a cura di M. Isnenghi, Einaudi, Torino 1974<br />

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO<br />

ARGOMENTO: L'infanzia tra sfruttamento, abbandono e tutela: uno sguardo al passato e al presente<br />

DOCUMENTI<br />

“[...] Una volta si doveva esplorare un passaggio che doveva comunicare col pozzo grande a sinistra, verso<br />

la valle, e se la cosa andava bene, si sarebbe risparmiata una buona metà di mano d'opera nel cavar fuori la<br />

rena. Ma a ogni modo, però, c'era il pericolo di smarrirsi e di non tornare mai più. Sicché nessun padre di<br />

famiglia voleva avventurarcisi, né avrebbe permesso che si arrischiasse il sangue suo, per tutto l'oro del<br />

mondo.<br />

Malpelo, invece, non aveva nemmeno chi si prendesse tutto l'oro del mondo per la sua pelle, se pure la sua<br />

pelle valeva tanto: sicché pensarono a lui. Allora, nel partire, si risovvenne del minatore, il quale si era<br />

smarrito, da anni ed anni, e cammina e cammina ancora al buio, gridando aiuto, senza che nessuno possa<br />

udirlo. Ma non disse nulla. Del resto a che sarebbe giovato? Prese gli arnesi di suo padre, il piccone, la<br />

zappa, la lanterna, il sacco col pane, il fiasco del vino, e se ne andò: né più si seppe nulla di lui.<br />

Così si persero persin le ossa di Malpelo, e i ragazzi <strong>della</strong> cava abbassano la voce quando parlano di lui nel<br />

sotterraneo, ché hanno paura di vederselo comparire dinanzi, coi capelli rossi e gli occhiacci grigi."<br />

G. VERGA, Rosso Malpelo, in "Vita dei campi", 1880<br />

"I carusi sono generalmente ragazzi dagli otto ai quindici anni o diciott'anni, che trasportano a spalla il<br />

minerale dello zolfo dalle profonde gallerie alla superficie, arrampicandosi su per gli strettissimi pozzi. I<br />

picconieri, cioè gli uomini che coi picconi staccano il minerale nelle gallerie, si procurano uno o più carusi<br />

mediante un'anticipazione ai genitori dei ragazzi di una somma che varia dalle 100 alle 150 lire in farina o<br />

frumento. Preso così come una bestia da soma, il caruso appartiene al picconiere come un vero schiavo: non<br />

può essere libero finché non ha restituito la somma predetta e siccome non guadagna che pochi centesimi la<br />

sua schiavitù dura per molti anni." A. ROSSI, in "La<br />

Tribuna", 1893<br />

Nel mondo sono più di 150 milioni i bambini intrappolati in impieghi che mettono a rischio la loro salute<br />

mentale e fisica e li condannano ad una vita senza svago né istruzione. Il fenomeno del lavoro minorile è<br />

concentrato soprattutto nelle aree più povere del pianeta, in quanto sottoprodotto <strong>della</strong> povertà, che<br />

contribuisce anche a riprodurre. Tuttavia, non mancano casi di bambini lavoratori anche nelle aree marginali<br />

del Nord del mondo. Da sempre l'UNICEF combatte la piaga del lavoro minorile, e lo fa sulla base di una<br />

posizione che tiene conto <strong>della</strong> natura complessa del fenomeno e delle condizioni concrete in cui versa<br />

73<br />

Giacomo Balla, Forme grido<br />

viva l’Italia, 1915, Roma,<br />

Galleria Nazionale di Arte<br />

Moderna (cm 134x187).<br />

L’opera fa riferimento alla<br />

dimostrazione interventista del<br />

21 maggio 1915, a Roma. “Il<br />

moto ascensionale impresso<br />

alle forme, sviluppa una<br />

consonanza tra l'immagine, il<br />

tripudio delle folle e il grido<br />

che si espande in alto con le<br />

onde del tricolore, secondo il<br />

metodo analogico del<br />

futurismo.” (Dalla didascalia<br />

apposta al quadro dalla Galleria<br />

Nazionale di Arte Moderna).


l'infanzia sfruttata. In particolare, l'UNICEF considera la differenza tra child labour - sfruttamento<br />

economico in condizioni nocive per il benessere psico-fisico del bambino - e children's work, una forma di<br />

attività economica più leggera e tale da non pregiudicare l'istruzione e la salute del minore. Secondo i dati<br />

dell'ILO, nel mondo 74 milioni di bambini sono impiegati in varie forme di lavoro pericoloso, come il<br />

lavoro in miniera, a contatto con sostanze chimiche e pesticidi agricoli o con macchinari pericolosi. E' il<br />

caso dei bambini impiegati nelle miniere in Cambogia, nelle piantagioni di tè nello Zimbabwe, o che<br />

fabbricano bracciali di vetro in India. Tra le peggiori forme di lavoro minorile rientra anche il lavoro di<br />

strada, ovvero l'impiego di tutti qui bambini che, visibili nelle metropoli asiatiche, latino-americane e<br />

africane, cercano di sopravvivere raccogliendo rifiuti da riciclare o vendendo cibo e bevande.<br />

Nella sola città di Dakar, capitale del Senegal, sono 8.000 i bambini che vivono come mendicanti.<br />

Altra faccia di questa tragica realtà è lo sfruttamento sessuale dei minori a fini commerciali, che coinvolge<br />

un milione di bambini ogni anno.<br />

Se le varie tipologie di lavoro minorile posson essere in qualche modo quantificate, una più di altre è<br />

caratterizzata dall'invisibilità e sfugge a una valutazione statistica: si tratta del lavoro domestico e familiare,<br />

in cui sono impiegate soprattutto le bambine. Che si tratti di lavoro in casa di altri (lavoro domestico) o in<br />

casa propria (lavoro familiare), per le bambine esso diventa spesso una vera e propria forma di schiavitù,<br />

che le costringe a vivere nell'incubo <strong>della</strong> violenza e dell'abuso. Rapporto UNICEF 2012<br />

"La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il<br />

diritto alla parità di retribuzione." La Costituzione <strong>della</strong> Repubblica<br />

Italiana, Art. 37<br />

"Gli Stati adottano tutti i provvedimenti appropriati affinché il fanciullo sia effettivamente tutelato contro<br />

ogni forma di discriminazione o di sanzione motivate dalla condizione sociale, dalle attività, opinioni<br />

professate o convinzioni dei suoi genitori, dei suoi rappresentanti legali o dei suoi familiari."<br />

Dalla Convenzione sui Diritti del Fanciullo, New York, 20 novembre 1989<br />

Dati sul lavoro minorile in Italia.<br />

Parlare di lavoro minorile in Italia non è facile: il contesto non è quello dei paesi del sud del mondo, dove la<br />

tematica è affrontata da anni, ma quello di una nazione industriale avanzata, con una demografia carente in<br />

nuove generazioni, una diffusione consolidata <strong>della</strong> scolarizzazione (comunque obbligatoria) e una<br />

legislazione che impedisce il lavoro dei minori fino a 15 anni e che tutela quelli di età superiore.<br />

L’Italia è uno dei paesi che ha aderito alla Convenzione sui diritti dell’infanzia (Convenzione sui diritti<br />

dell’infanzia approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, ratificata<br />

dall’Italia con la legge del 27 maggio 1991) e collabora con l’ILO (International Labour Organization, ILO.<br />

L’Organizzazione Internazionale del Lavoro è l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di promuovere il<br />

lavoro dignitoso e produttivo in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità umana per uomini e<br />

donne) per combattere gli effetti negativi del lavoro minorile sullo sviluppo del bambino, quindi è orientata<br />

sia dal punto di vista <strong>della</strong> prevenzione che <strong>della</strong> vigilanza a favorire la conoscenza dell’entità del fenomeno<br />

ed al suo superamento.<br />

Le esperienze di lavoro precoce oggi in Italia coinvolgono sia minori italiani che stranieri. Si va dai contesti<br />

di disagio, di povertà e rischio di povertà dove il lavoro dei minori è necessario alla sopravvivenza<br />

familiare, al lavoro visto come alternativa positiva rispetto allo “stare in strada”, fino all’inserimento dei<br />

minori in contesti di imprenditoria familiare anche ben avviata. Inoltre una fascia ulteriore di bambini sono<br />

coinvolti in attività lavorative che non sono connotate da un elevato grado di pericolosità o di sfruttamento e<br />

che permettono la normale frequenza scolastica (“child work”). In linea generale l’avviamento precoce al<br />

lavoro dei minori, indipendentemente dalle cause che ne sono alla base, determina un impoverimento delle<br />

relazioni proprie dell’infanzia e l’erronea tendenza a considerare i bambini come piccoli adulti.<br />

Fondazione Studi, Consulenti del Lavoro. Indagine sul fenomeno dello sfruttamento del<br />

lavoro minorile in Italia. TeleConsul Editore Spa. Roma, 2009<br />

E adesso<br />

come sul bordo di un pozzo<br />

mi cadono dalla mano<br />

sogni e speranze.<br />

Ho un telaio come mamma.<br />

La luce del giorno<br />

non conosco più.<br />

Il mio cuore se ne va<br />

74


attraverso le crepe dei muri,<br />

come portato dal vento.<br />

Dove si fermerà?<br />

Latif 11 anni cucitore di palloni<br />

Era nato nel 1983 Iqbal Masih e aveva quattro anni quando suo padre decise di venderlo come schiavo a un<br />

fabbricante di tappeti. Per 12 dollari. E' l'inizio di una schiavitù senza fine: gli interessi del "prestito"<br />

ottenuto in cambio del lavoro del bambino non faranno che accrescere il debito. Picchiato, sgridato e<br />

incatenato al suo telaio, Iqbal inizia a lavorare per più di dodici ore al giorno.<br />

E' uno dei tanti bambini che tessono tappeti in Pakistan; le loro piccole mani sono abili e veloci, i loro salari<br />

ridicoli, e poi i bambini non protestano e possono essere puniti più facilmente. Un giorno del 1992 Iqbal e<br />

altri bambini escono di nascosto dalla fabbrica di tappeti per assistere alla celebrazione <strong>della</strong> giornata <strong>della</strong><br />

libertà organizzata dal Fronte di Liberazione dal Lavoro Schiavizzato (BLLF).Forse per la prima volta Iqbal<br />

sente parlare di diritti e dei bambini che vivono in condizione di schiavitù. Proprio come lui.<br />

Spontaneamente decide di raccontare la sua storia: il suo improvvisato discorso fa scalpore e nei giorni<br />

successivi viene pubblicato dai giornali locali. Iqbal decide anche che non vuole tornare a lavorare in<br />

fabbrica e un avvocato del BLLF lo aiuta a preparare una lettera di "dimissioni" da presentare al suo ex<br />

padrone.<br />

Durante la manifestazione Iqbal conosce Eshan Ullah Khan, leader del BLLF, il sindacalista che<br />

rappresenterà la sua guida verso una nuova vita in difesa dei diritti dei bambini. Così Iqbal comincia a<br />

raccontare la sua storia sui teleschermi di tutto il mondo, diventa simbolo e portavoce del dramma dei<br />

bambini lavoratori nei convegni, prima nei paesi asiatici, poi a Stoccolma e a Boston: «Da grande voglio<br />

diventare avvocato e lottare perché i bambini non lavorino troppo». Iqbal ricomincia a studiare senza<br />

interrompere il suo impegno di piccolo sindacalista. Ma la storia <strong>della</strong> sua libertà è breve. Il 16 aprile 1995<br />

gli sparano a bruciapelo mentre corre in bicicletta nella sua città natale Muridke, con i suoi cugini Liaqat e<br />

Faryad. «Un complotto <strong>della</strong> mafia dei tappeti» dirà Ullah Khan subito dopo il suo assassinio.<br />

Francesco D'Adamo, Storia di Iqbal, Firenze, Le Monnier, 2002<br />

3. AMBITO STORICO POLITICO<br />

ARGOMENTO: Giovanni Giolitti: metodi di governo e programmi politici<br />

DOCUMENTI<br />

"La via <strong>della</strong> reazione sarebbe fatale alle nostre istituzioni, appunto perché le porrebbe al servizio degli<br />

interessi di una esigua minoranza e spingerebbe contro di esse le forze più vive e irresistibili <strong>della</strong> società<br />

moderna, cioè l’interesse delle classi più numerose e il sentimento degli uomini più colti.<br />

Esclusa la convenienza, anzi la possibilità, di un programma reazionario, resta come unica via, per<br />

scongiurare i pericoli <strong>della</strong> situazione attuale, il programma liberale che si propone di togliere, per quanto è<br />

possibile, le cause del malcontento con un profondo e radicale mutamento di indirizzo tanto nei metodi di<br />

governo, quanto nella legislazione.<br />

I metodi di governo hanno capitale importanza perché a poco giovano le ottime leggi se sono male<br />

applicate.<br />

[…] Nel campo politico poi vi è un punto essenziale e di vera attualità nel quale i metodi di governo hanno<br />

urgente bisogno di essere mutati. Da noi si confonde la forza del governo con la violenza, e si considera<br />

governo forte quello che al primo stormire di fronda proclama lo stato d’assedio, sospende la giustizia<br />

ordinaria, istituisce tribunali militari e calpesta tutte le franchigie costituzionali. Questa invece non è la<br />

forza, ma è debolezza <strong>della</strong> peggiore specie, debolezza giunta a tal punto da far perdere la visione esatta<br />

delle cose."<br />

G. GIOLITTI, Discorso agli elettori del collegio di Dronero, Busca, 20<br />

ottobre 1899. (in Giolitti, Discorsi extraparlamentari, Torino, 1952)<br />

"[La] importante e svariata opera legislativa, amministrativa e associativa [di Giolitti] era resa possibile<br />

dalla fioritura economica che si osservava dappertutto nel paese e che, quantunque rispondesse a un periodo<br />

di generale prosperità dell’economia mondiale e fosse aiutata dall’afflusso degli esuberanti capitali stranieri<br />

in Italia, aveva, dentro questo quadro, un particolare rilievo perché, come i tecnici notavano, nessun altro<br />

paese di Europa compiva, in quel tempo, progressi tanto rapidi ed estesi quanto l’Italia."<br />

B. CROCE, Storia d’Italia dal 1871 al 1915, Laterza, Bari, 1939.<br />

"La tattica dell’onorevole Giolitti è stata sempre quella di far la politica conservatrice per mezzo dei<br />

75


condottieri dei partiti democratici: sia lusingandoli e addomesticandoli per via di attenzioni individuali<br />

(siamo arrivati già alle nomine senatoriali) sia quando si tratti di uomini personalmente disinteressati, come<br />

Turati e Bissolati, conquistandoli con riforme le quali non intacchino seriamente gli interessi economici e<br />

politici dei gruppi dominanti nel governo.<br />

[…] Giolitti migliorò o peggiorò i costumi elettorali in Italia? La risposta non è dubbia per chi voglia<br />

giudicare senza le traveggole dell’amicizia. Li trovò e li lasciò nell’Italia settentrionale quali si andavano via<br />

via migliorando. Li trovò cattivi e li lasciò peggiori nell’Italia meridionale."<br />

G. SALVEMINI, Il ministro <strong>della</strong> malavita e altri scritti sull’Italia giolittiana, Feltrinelli, Milano,<br />

1962.<br />

"Giolitti affermò che le questioni sociali erano ora più importanti di quelle politiche e che sarebbero state<br />

esse in avvenire a differenziare i vari gruppi politici gli uni dagli altri. […] Egli avanzò pure la teoria del<br />

tutto nuova che i sindacati dovevano essere benvenuti come una valvola di sicurezza contro le agitazioni<br />

sociali in quanto le forze organizzate erano meno pericolose di quelle disorganizzate."<br />

D. MACK SMITH, Storia d’Italia da 1861 al 1958, Laterza, Bari, 1969.<br />

"La politica giolittiana, soprattutto dal 1900 in poi, appare tutta costruita sulla richiesta <strong>della</strong> collaborazione<br />

governativa con il partito <strong>della</strong> classe operaia e con i suoi uomini più rappresentativi. […] Assurdo<br />

pretendere che Giovanni Giolitti, uomo politico uscito dalla vecchia classe dirigente borghese e<br />

conservatrice, fosse l’araldo del rinnovamento <strong>della</strong> società italiana; non si può però negare che tra gli<br />

uomini politici <strong>della</strong> sua epoca egli appaia oggi quello che più degli altri aveva compreso qual era la<br />

direzione in cui la società italiana avrebbe dovuto muoversi per uscire dai contrasti del suo tempo."<br />

P. TOGLIATTI, Momenti <strong>della</strong> storia d’Italia, Editori Riuniti, Roma, 1963.<br />

"Da buon politico egli [Giolitti] aveva avvertito che i tempi erano ormai maturi perché si addivenisse a una<br />

convivenza nella tolleranza con la Chiesa di Roma, aveva compreso che l’anticlericarismo era ormai una<br />

inutile frangia che si portavano i governi […]. Quando egli passò a realizzare la politica delle due parallele<br />

[Stato e Chiesa autonomi nei loro ambiti] nello stesso tempo denunciò, di fatto, la fine di un certo tipo di<br />

anticlericarismo, provocò lo svuotamento di tutte le illusioni che la monarchia a Roma avrebbe ucciso il<br />

papato, che il liberalismo avrebbe dovuto disintegrare il cattolicesimo."<br />

G. DE ROSA, La crisi dello stato liberale in Italia, Studium, Roma, 1955.<br />

4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO<br />

ARGOMENTO: Nativi e migranti digitali<br />

DOCUMENTI<br />

Nativo digitale (dalla lingua inglese digital native) è una espressione che viene applicata ad una persona che<br />

è cresciuta con le tecnologie digitali come i computer, Internet, telefoni cellulari e MP3. Il termine è stato<br />

coniato da Marc Prensky nel suo Digital Natives, Digital Immigrants pubblicato nel 2001. In questo<br />

fondamentale articolo, il termine viene utilizzato per indicare un nuovo gruppo di studenti che accede al<br />

sistema dell'educazione. I nativi digitali nascono parallelamente alla diffusione di massa dei pc a interfaccia<br />

grafica nel 1985 e dei sistemi operativi a finestre nel 1996. Il nativo digitale cresce in una società<br />

multischermo, e considera le tecnologie come un elemento naturale non provando nessun disagio nel<br />

manipolarle e interagire con esse.<br />

Per contro il termine immigrato digitale (digital immigrant) si applica ad una persona che è cresciuta prima<br />

delle tecnologie digitali e le ha adottate in un secondo tempo. Una terza figura è invece quella del tardivo<br />

digitale'; una persona cresciuta senza tecnologia, e che la guarda tutt'oggi con diffidenza. Una delle<br />

differenziazioni tra questi soggetti è il diverso approccio mentale che hanno verso le nuove tecnologie: ad<br />

esempio un nativo digitale parlerà <strong>della</strong> sua nuova macchina fotografica (senza definirne la tipologia<br />

tecnologica) mentre un immigrato digitale parlerà <strong>della</strong> sua nuova macchina fotografica digitale, in<br />

contrapposizione alla macchina fotografica con pellicola chimica utilizzata in precedenza.<br />

I sociologi stanno discutendo delle implicazioni sociologiche di questa situazione che si è venuta a creare<br />

per le nuove generazioni. Non tutti sono d'accordo con questa terminologia e con le ipotesi soggiacenti. Per<br />

esempio non tutti concordano sul fatto che i bambini ed i giovani (che sono per la loro età nativi digitali)<br />

abbiano una maggior dimestichezza con la tecnologia a differenza degli adulti che sarebbero più maldestri.<br />

Si deve giustamente ricordare che l'universo digitale è stato creato dagli immigrati digitali.<br />

Ferri Paolo, Nativi digitali, Milano 2011<br />

76


A scuola (dati OCSE-PISA 2007) a casa e con gli amici (dati AIE 2007) il perimetro dell’identità<br />

comprende anche la loro identità on-line. Per noi nativi Gutenberg, il blog o la posta elettronica sono<br />

strumenti, per loro sono una parte integrante dello loro immagine del sé e delle loro relazioni sociali. Fra i<br />

14 e i 19 anni l’88% degli adolescenti partecipa a forum o scrive sui blog (AIE Contenuti digitali, 2007).<br />

Si “espongono” sui blog o su You Tube, vivono sullo schermo, per esprimersi, per apparire, per comunicare<br />

e per stabilire relazioni sociali e affettive. Il modo in cui vedono e costruiscono il mondo è differente. I<br />

“nativi” digitali hanno, infatti, a disposizione una grande quantità di strumenti digitali di apprendimento e<br />

comunicazione formativa e sociale: il web, i blog, l’iPod, MSN Messanger, il telefono cellulare, le chat,<br />

l’aula virtuale, Wikipedia, Myspace...<br />

I digital native, infatti, stanno imparando a “navigare” tra i media in maniera non lineare e creativa. Noi<br />

adulti cerchiamo sempre un “manuale” o abbiamo bisogno di strumenti per inquadrare concettualmente un<br />

oggetto di studio prima di dedicarci a esso. I nativi no! Apprendono per esperienza e per approssimazioni<br />

successive. Non è detto che sia un dato positivo, ma è un fatto.<br />

Procedono attraverso una scoperta multi prospettica e multicodicale del senso dell’oggetto culturale o di<br />

apprendimenti che esplorano costruendosi man mano gli strumenti e le strategie adatte. Imparano dagli<br />

errori e attraverso l’esplorazione, piuttosto che mediante un approccio storico o logico sistematico. Inoltre la<br />

condivisione con i pari, la cooperazione, l’utilizzo di differenti approcci al problema dato e di molteplici<br />

codici e piani di interpretazione per risolverlo li differenziano radicalmente rispetto a noi. Un approccio<br />

“open source” e cooperativo alle fonti del sapere che è ben rappresentato dal modo in cui i giovani<br />

condividono la musica, il sapere e le esperienze online attraverso i più diversi strumenti di comunicazione<br />

digitale sul web. I digital native, piuttosto che interpretare, configurano; piuttosto che concentrarsi su oggetti<br />

statici, vedono il sapere come un processo dinamico; piuttosto che essere lettori o spettatori sono attori e<br />

autori dell’apprendimento. Non è un piccolo problema, la cultura scritta sta cambiando forma e non<br />

traghettare in digitale la memoria analogica <strong>della</strong> cultura dell’Homo sapiens 1.0 è la sfida e la responsabilità<br />

che portiamo noi Gutenberg native.<br />

Veronica Mobilio, I comportamenti e i consumi tecnologici dei giovani, Milano, settembre 2009<br />

"La guerra è finita. I nativi digitali hanno vinto", dice l'esperto di educazione e tecnologia Marc Prensky. La<br />

sua filosofia genitoriale è la più radicale in cui mi sia imbattuta durante la mia ricerca. Il suo bambino di<br />

sette anni legge libri, guarda la tv, gioca con le costruzioni e con la playstation, e lui tratta tutte queste cose<br />

nello stesso modo. Non pone nessun limite. A volte suo figlio gioca con una nuova applicazione per ore, ma<br />

poi, mi ha detto, si stanca. Prensky gli permette di guardare la tv anche quando pensa che sia "uno stupido<br />

spreco di tempo". Per esempio, ritiene che SpongeBob SquarePants sia un programma inutile e fastidioso,<br />

ma ha usato il rapporto tra SpongeBob e Patrick, la stella marina che gli fa da spalla, per insegnare a suo<br />

figlio qualcosa sull'amicizia. "Viviamo nell'era degli schermi, e dire a un bambino 'sono contento quando<br />

leggi un libro ma non mi piace quando guardi quello schermo' è ridicolo. Rilette i nostri pregiudizi. È solo<br />

paura dei cambiamenti, di essere tagliati fuori". La visione del mondo di Prensky mi ha colpito molto. Un<br />

libro è sempre meglio di uno schermo? Mia figlia spesso usa i libri per evitare i rapporti sociali, mentre mio<br />

figlio usa la playstation per stare con gli amici.<br />

Hanna Rosin, Generazione touchscreen, The Atlantic, Stati Uniti, marzo 2013<br />

Platone era critico verso la scrittura (i libri sono la prima, straordinaria, protesi fisica <strong>della</strong> intelligenza<br />

umana) perché riteneva che avrebbe avuto conseguenze negative sulla memotecnica, indispensabile nella<br />

tradizione orale. In parte aveva ragione perché delle qualità di pensiero si sono via via perse ma sicuramente<br />

sottovalutava l’enorme potenza intellettuale che si sarebbe sviluppata dalla scrittura, per non dire <strong>della</strong><br />

diffusione sociale <strong>della</strong> cultura e quindi dello straordinario aumento <strong>della</strong> intellettualità generale dell’uomo.<br />

Ancora una volta oggi la tecnologia è in grado di liberare potenzialità, convogliando energie su aspetti che<br />

l’uomo aveva accantonato, per economia di forze. Ma non si deve opportunisticamente affidare la svolta<br />

all’automatico incedere degli eventi tecnologici, perché in tal caso i mutamenti rimarrebbero in superficie e<br />

si perderebbe scienza senza acquistare coscienza. L’innovazione rimane sempre una libera scelta (politica,<br />

oserei dire) di soggetti responsabili che devono decidere il come e il dove.<br />

Andrea Turchi, Tecnologie e ambienti di apprendimento, Roma, giugno 2012<br />

TIPOLOGIA C - Tema di ordine storico<br />

Confronta il programma pronunciato da Benito Mussolini nella riunione dei Fasci in piazza S. Sepolcro a<br />

77


Milano con i più importanti atti del governo guidato dal duce tra il 1922 e il 1926. Delinea analogie e<br />

differenze tra il programma fascista originario e le decisioni del regime<br />

TIPOLOGIA D - Tema di ordine generale<br />

Con il principio di indeterminazione di Heisenberg e l’introduzione del concetto di probabilità al cuore <strong>della</strong><br />

descrizione fisica, la meccanica quantistica ha profondamente trasformato l’immagine scientifica del reale,<br />

ma ha anche evidenziato la sua distanza dalla esperienza “ingenua” del mondo. Si tratta peraltro di una<br />

situazione che si è presentata anche in altri momenti di svolta nella storia <strong>della</strong> scienza (si pensi<br />

all'evoluzione darwiniana). Si evidenzino i problemi posti da tale situazione, sottolineando l’importanza di<br />

una corretta informazione/divulgazione scientifica per vivere responsabilmente il proprio tempo.<br />

78

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!