periodico mensile della casa di soggiorno di trichiana summer ...

I SOLDI PER LE FORCINE CON CUI FISSARE LA
TRECCIA CHE PORTAVA AVVOLTA SUL CAPO.
FRA TUTTE LE CONQUISTE OTTENUTE DA ELVIRA
NELLA VITA, MI SEMBRA CHE LA PIU’ IMPORTANTE
SIA LA SERENITA’ RAGGIUNTA CHE LE DERIVA DALLA
CONSAPEVOLEZZA DI AVER SEMPRE FATTO DEL BENE
A TUTTI (ANCHE SE QUESTO NON SEMPRE LE E’
STATO RICAMBIATO). A MILANO,
NELL’APPARTAMENTO DI TRE STANZE CHE AVEVA
AFFITTATO COL MARITO, HA OSPITATO DUE
FRATELLI VENUTI A LAVORARE NELLA METROPOLI. HA
OSPITATO E FATTO STUDIARE ANCHE IL GIOVANE
CHE LA SUA FAMIGLIA AVEVA ACCOLTO IN CASA
ANCORA PICCOLISSIMO (FIGLIO DI UNA VICINA CHE
NON ERA IN GRADO DI ALLEVARLO), CHE ELVIRA
CONSIDERAVA COME UN FRATELLO.
QUANDO I SUOI GENITORI, ORMAI ANZIANI,
AVEVANO BISOGNO DI QUALCUNO CHE FOSSE LORO
VICINO E LI AIUTASSE, ELVIRA, CONVINCENDO IL
MARITO CHE NON AVREBBE VOLUTO TRASFERIRSI DA
MILANO, E’ TORNATA A TRICHIANA PER
SOCCORRERLI. HA AIUTATO ANCHE UNA SORELLA CHE
ERA STATA ABBANDONATA DAL MARITO,
LASCIANDOLE L’APPARTAMENTO CHE AVEVA AL MARE.
IL SUO INGRESSO NELLA CASA DI RIPOSO E’ STATO
PIUTTOSTO TRAUMATICO, PERCHE’ DECISO DA ALTRI
E SENZA CHE LEI FOSSE UN PO’ PREPARATA A
QUESTO CAMBIAMENTO DI VITA. ORA PERO’ PER LEI
LA CASA DI RIPOSO E’ DIVENTATA UNA FAMIGLIA,
DOVE SI SENTE CAPITA, AIUTATA, AMATA, E FORSE,
COME MASCOTTE, ANCHE UN PO’ COCCOLATA!!
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