Pagine 20-38 - Camera di Commercio di Treviso - Camere di ...
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Mercati esteri<br />
crisi dell’allevamento suino, dovuta alla scoperta <strong>di</strong> alcuni casi <strong>di</strong> contaminazione da<br />
<strong>di</strong>ossina, in seguito ai quali il Governo aveva or<strong>di</strong>nato l’imme<strong>di</strong>ato ritiro dal commercio <strong>di</strong><br />
tutta la carne suina macellata nel paese dall’inizio <strong>di</strong> settembre all’inizio <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre <strong>20</strong>08.<br />
Questo fatto ha comportato pesanti conseguenze per gli operatori nazionali del settore<br />
oltre che per gli importatori stranieri <strong>di</strong> carne irlandese e ha minato la fiducia dei<br />
consumatori. Inoltre, proprio a tutela <strong>di</strong> questi ultimi, il Governo ha intrapreso numerose<br />
pratiche per avviare anche in Irlanda procedure <strong>di</strong> tracciabilità degli alimenti.<br />
Il settore secondario costituisce il 46% dell’economia, nel quale spiccano industrie<br />
siderurgiche, raffinerie <strong>di</strong> petrolio, impianti chimici, industrie dell’elettronica e<br />
dell’informatica, industrie farmaceutiche, meccaniche, manifatture <strong>di</strong> tabacco, <strong>di</strong>stillerie e<br />
birrifici. Nel luglio <strong>20</strong>10, il volume della produzione industriale era superiore del 12,4%<br />
rispetto allo stesso periodo del <strong>20</strong>09, mentre il volume d’affari era aumentato del 13,8%. I<br />
principali cambiamenti si sono registrati soprattutto nel comparto dei prodotti e preparati<br />
farmaceutici <strong>di</strong> base (+21,8%), in quello chimico e ad alta tecnologia (+17,3%) e in quello<br />
informatico, elettronico ed ottico (-19,5%). Un settore che merita particolare attenzione è<br />
l’e<strong>di</strong>lizia che, dopo una fase <strong>di</strong> boom economico derivante dall’aumento della popolazione,<br />
dell’occupazione e dei red<strong>di</strong>ti, ora mostra forti segnali <strong>di</strong> crisi, tanto da registrare una<br />
<strong>di</strong>minuzione dell’attività su base annua del 34,1% in volume e del 34,8% in valore.<br />
Nel terziario (49% del pil) emerge il turismo, attratto dalla bellezza dei paesaggi, dagli<br />
affascinanti monumenti del passato e dalla possibilità <strong>di</strong> praticare sport all’aria aperta,<br />
come il golf, le passeggiate a cavallo, le escursioni. Tuttavia, il settore che attira più degli<br />
altri l’attenzione è quello bancario, indebitato oltre misura. Questo ha richiesto l’intervento<br />
da parte del Governo che, attraverso finanziamenti multilaterali, è riuscito ad evitare un<br />
vero e proprio collasso del sistema. In ogni modo, il timore è che tali finanziamenti non<br />
riescano a ripristinare una situazione <strong>di</strong> equilibrio e che ciò minacci la stabilità della<br />
moneta comunitaria. Per evitare tali conseguenze drammatiche il Governo ha istituito una<br />
task force composta da esperti internazionali e dal governatore della Banca centrale, allo<br />
scopo <strong>di</strong> quantificare gli aiuti internazionali <strong>di</strong> cui necessita il sistema bancario irlandese<br />
(che potrebbero superare gli 80 milioni <strong>di</strong> euro) e, soprattutto, per capire le motivazioni <strong>di</strong><br />
tale crisi. Ad oggi, infatti, le principali cause venivano attribuite alla crisi economica e<br />
finanziaria globale, nonché alla recessione del settore e<strong>di</strong>lizio irlandese. Tuttavia sembra<br />
che tali motivazioni non siano le sole e che una buona parte sia da attribuire a fattori<br />
endogeni, separati dalla crisi finanziaria internazionale.<br />
A partire dal <strong>20</strong>08 l’Irlanda sta, quin<strong>di</strong>, attraversando un periodo <strong>di</strong> recessione economica;<br />
in tale anno, infatti, il paese ha visto una drastica riduzione del pil, andamento riconfermato<br />
anche nel <strong>20</strong>09 con una contrazione del 7,6%. Nel primo trimestre del <strong>20</strong>10, le rilevazioni<br />
del Cso 2 mostrano, rispetto al trimestre precedente, una crescita del prodotto interno lordo<br />
del 2,2%: questo è il primo dato positivo dopo otto trimestri successivi <strong>di</strong> andamento<br />
Principali in<strong>di</strong>catori economici valori<br />
(1° semestre <strong>20</strong>09)<br />
Pil reale (variazione %) -0,6<br />
Saldo <strong>di</strong> bilancio (% del pil) 26,5<br />
Saldo bilancia dei pagamenti (% del pil) 1,9<br />
Tasso <strong>di</strong> inflazione -1,4<br />
Variazione tasso <strong>di</strong> inflazione 0,60<br />
Contributo dei <strong>di</strong>versi settori economici alla formazione<br />
del pil (in %)<br />
• Primario<br />
• Secondario<br />
•Terziario<br />
2 - Cso: Ufficio centrale <strong>di</strong> statistica irlandese<br />
5<br />
46<br />
49<br />
22<br />
commercio estero dell'Irlanda (in milioni <strong>di</strong> euro)<br />
1° sem. <strong>20</strong>09 1° sem. <strong>20</strong>10 variazione %<br />
Esportazioni 44.099,7 43.537,6 -1<br />
Importazioni 23.765,6 22.708,4 -4<br />
Saldo <strong>20</strong>.334,1 <strong>20</strong>.829,2 +2<br />
negativo. Il secondo trimestre, invece, evidenzia un calo del pil rispetto al primo del 1,2%<br />
e, in generale, il <strong>20</strong>10 vede una riduzione dello 0,6%.<br />
Per quanto riguarda i consumi, nel secondo trimestre del <strong>20</strong>10 vi è stato un calo <strong>di</strong> quelli<br />
personali <strong>di</strong> beni e servizi in termini <strong>di</strong> volume dell’1,7% ed una <strong>di</strong>minuzione degli<br />
investimenti <strong>di</strong> capitale del 19,9%, rispetto al corrispondente periodo del <strong>20</strong>09. Sempre in<br />
tale periodo, il volume delle ven<strong>di</strong>te al dettaglio è aumentato del 3,3% rispetto all’anno<br />
precedente, mentre il valore <strong>di</strong> tali ven<strong>di</strong>te è <strong>di</strong>minuito dello 0,3%. A giugno <strong>20</strong>10 i<br />
comparti che hanno registrato i maggiori incrementi sono stati quello dei motori<br />
(+13,9%), degli esercizi non specializzati (+1,4%) e dell’abbigliamento, calzature e<br />
tessili (+2,6%). A partire da gennaio <strong>20</strong>10, con lo scopo <strong>di</strong> sostenere il settore<br />
commerciale, il Governo irlandese ha deciso <strong>di</strong> ripristinare l’aliquota massima dell’iva che<br />
era passata dal 21% al 21,5%, a <strong>di</strong>fferenza del Regno Unito che ha stabilito <strong>di</strong> aumentare<br />
il tasso al 17,5%. Per il <strong>20</strong>11, il Governo ha, inoltre, approvato una legge finanziaria molto<br />
rigida, che prevede notevoli tagli ed un aumento delle entrate fiscali per circa 16 miliar<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> euro, da realizzare in quattro anni.<br />
Nel <strong>20</strong>08, l’inflazione in Irlanda era notevolmente cresciuta rispetto agli altri paesi<br />
dell’Unione europea a causa della forte domanda interna e dell’aumento dei prezzi dei<br />
generi alimentari e dell’energia. Tale tendenza si è ribaltata a partire dal <strong>20</strong>09 e, per la<br />
Paesi clienti e fornitori (1° semestre <strong>20</strong>10)