È in corso il restauro conservativo del Duomo di Milano. Un ... - Eni

FOCUS
AMATI E ZANOJA, 1807 CARLO BUZZI, 1647
UN PERCORSO
DI CINQUE SECOLI
La facciata del Duomo nei disegni
d’archivio della Veneranda Fabbrica
del Duomo. I lavori di costruzione
iniziarono nel 1386 per volere
di Gian Galeazzo Visconti signore
di Milano e proseguirono sotto
la direzione di vari architetti.
È del 1592 il progetto di Pellegrino
Pellegrini architetto di fiducia
di Carlo Borromeo.
Nel 1635 il progetto di Francesco
Maria Richino conferì maggiore
monumentalità alla Cattedrale.
Successivamente, nel 1647,
Carlo Buzzi riportando il progetto
allo stile gotico scelse di demolire
la vecchia facciata quattrocentesca
di Santa Maria Maggiore. Nel 1790
Felice Soave apportò modifiche
in stile neogotico e infine nel 1807
Amati e Zanoja, incaricati
da Napoleone Buonaparte, portarono
a termine la costruzione
della cattedrale con un progetto
molto vicino a quello attuale.
PELLEGRINO PELLEGRINI, 1592
FRANCESCO MARIA RICHINO, 1635
A FIVE-CENTURY-LONG
ITINERARY
The Duomo facade in the drawings
from the archive of the Veneranda
Fabbrica del Duomo. Construction
work started in 1386 by order
of Gian Galeazzo Visconti, Lord
of Milan and went on under
the direction of various architects.
The design by Pellegrino Pellegrini,
trusted architect of Carlo Borromeo,
dates back to 1592. In 1632
the design by Francesco Maria
Richino lent more of a monumental
character to the Cathedral. Later
on, in 1647, Carlo Buzzi restored
a gothic style to the project and opted
for demolishing the old 15th-century
facade of St. Mary Major.
In 1790 Felice Soave made some
changes in the neo-gothic style
and finally in 1807 Amati
and Zanoja, appointed by Napoleon
Bonaparte, completed
the construction of the cathedral
with a design very much alike
the present one.
FELICE SOAVI, 1790
Tecnologie diagnostiche
per il restauro
Nel mese di dicembre 2005 la Veneranda Fabbrica del
Duomo, EniTecnologie e Cnr hanno reso noti i risultati
della prima parte delle attività relative al restauro
conservativo della facciata della cattedrale milanese. Le attività
diagnostiche affidate a EniTecnologie in questa prima
fase hanno fornito: un modello geometrico tridimensionale
in scala 1:20, realizzato attraverso la mappatura tridimensionale
di guglie, statue e 8.147 blocchi di marmo che costituiscono
la facciata; l’esame delle caratteristiche
strutturali dei volumi architettonici
effettuato attraverso i rilievi georadar
su 6 contrafforti e 5 campate fino a
un’altezza di 50 metri; il campionamento
mirato sull’intera superficie della facciata
per analizzare lo stato di conservazione
dei materiali. Le analisi sul marmo di Candoglia
sono state condotte in cantiere e
nei laboratori di chimica-fisica di EniTecnologie.
I risultati hanno evidenziato un’alterazione
chimica e microstrutturale del
marmo a causa degli agenti atmosferici.
Da parte sua, il Cnr ha completato la mappatura
e la definizione delle cause e meccanismi
del degrado con 8 tavole tematiche
e ha messo a punto le linee guida per
l’intervento di pulitura, stuccatura e sigillatura
e protezione della superficie marmorea.
I risultati delle analisi e le fasi del restauro
sono stati progressivamente raccolti
in un’unica Banca Dati Integrata Tridimensionale,
i cui dati guidano i lavori di
cantiere e saranno in futuro fonte di informazione
per studiosi, esperti e operatori
del settore.
EniTecnologie e Cnr proseguiranno le proprie
attività affiancando la Veneranda Fabbrica,
per verificare la qualità degli interventi
di restauro eseguiti.
ANALISI DEI MATERIALI.
In alto, ricercatori nei laboratori di
EniTecnologie per le analisi
dei materiali del Duomo.
La Società da anni mette
a disposizione dei beni culturali
le più sofisticate e innovative
tecnologie sviluppate nel settore
dell’energia. Qui sopra, particolare
delle splendide venature del marmo
di Candoglia, estratto dalle cave
in bassa Val d’Ossola.
ANALYSIS OF MATERIALS.
Above, researchers from
the laboratories of EniTecnologie
charged with carrying out the analysis
of the Duomo’s materials. The
company for many years has made
available to Cultural Heritage
authorities the most sophisticated and
advanced technologies developed in
the energy sector. Above here,
a detail of the splendid streaks
of Candoglia marble, dug from
the quarries in the lower Ossola Valley.
Diagnosis technologies
for restoration
In December 2005, Veneranda Fabbrica del Duomo,
EniTecnologie and the CNR (Italy’s National Research
Centre) released the results of the first part of
activities relating to conservation work on the façade of
Milan’s cathedral.
The diagnostic activities entrusted to EniTecnologie in this
early stage provided: a 3D geometrical model, on a scale
of 1 to 20, produced by 3D mapping of the spires,
statuary and 8,147 marble slabs, which
make up the façade; the examination of
the structural characteristics of
architectural volumes, carried out by
means of georadar surveys on six
buttresses and five spans, up to a height
of 50 metres; the targeted sampling of
the façade’s entire surface to analyse the
materials’ state of preservation. The
analyses on the Candoglia marble were
carried out on site and in EniTecnologie
chemistry-physics laboratories. The
results revealed a chemical and microstructural
alteration of the marble, due to
atmospheric agents.
The CNR completed the mapping and
definition of the degradation causes and
mechanisms, through 8 thematic tables,
and set up the guidelines to clean,
plaster, seal and protect the marble
surface.
The analyses results and the restoration
stages were then gathered in one 3D
integrated databank, whose data set the
work to be done on site, and will, in the
future, be a source of information for
scholars, experts and the trade.
EniTecnologie and the CNR will carry on
with their activities, supporting the
Veneranda Fabbrica, to check the quality
of the restoration work carried out.
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