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Santa Maria dei Miracoli (1481-89), nella quale fuse con<br />
successo il linguaggio veneziano-bizantino e rinasc.: pannelli<br />
marmorei all’interno ed all’esterno e cupola bizantina,<br />
combinata con un’ornamentazione rinasc. accuratamente<br />
intagliata. Per dare l’illusione di una dimensione<br />
piú ampia, ricorse a vari espedienti trompe-l’œil, che ripeté<br />
su larga scala, ma con minor successo, sulla facciata<br />
della Scuola di San Marco (1488-90, piani superiori<br />
compl. dal coducci). Introdusse inoltre a Venezia l’uso<br />
del grande monumento funerario arch., con una struttura<br />
classica e abbondanza di sculture classicamente ispirate.<br />
In questo campo venne assist<strong>it</strong>o notevolmente dai figli<br />
Tullio (c 1455-1532) e Antonio (c 1485-1516). Diversi palazzi<br />
veneziani sono stati attribu<strong>it</strong>i a L., tra essi Palazzo<br />
Dario (c 1487). Cfr. anche spavento.<br />
Semenzato ’64; Heydenreich Lotz.<br />
longarina. scala i.<br />
Longhena, Baldassarre (1598-1682). L’unico grande arch.<br />
barocco di Venezia, ove nacque da una famiglia di scultori;<br />
si formò presso lo scamozzi. Nel 1630 vinse il concorso<br />
per il prog. della chiesa votiva di Santa Maria della Salute,<br />
di cui si occupò, con interruzioni, per tutta la sua<br />
lunga v<strong>it</strong>a (venne defin<strong>it</strong>ivamente cons. solo nel 1687). Di<br />
collocazione eccezionale, all’ingresso del Canal Grande,<br />
questa chiesa è un capolavoro di disegno scenografico,<br />
con una grande cupola lev<strong>it</strong>ante, ancorata, mediante potenti<br />
volute barocche, a un tamburo ottagonale, e una facciata<br />
assai complessa che guida l’occhio, attraverso il<br />
vasto portale, fino all’altar maggiore. L’interno è concep<strong>it</strong>o<br />
come una serie di vedute drammatiche che irradiano<br />
dal centro della navata ottagonale. L. concretizzò una<br />
concezione scenografica consimile nel progetto dell’imponente<br />
scalinata doppia per il monastero di San Giorgio<br />
Maggiore (1643-45), che ebbe considerevole influsso sugli<br />
arch. successivi. Meno ard<strong>it</strong>o si mostrò nell’arch. residenziale:<br />
palazzo Rezzonico (in. 1667; attico di G. Massari) e<br />
palazzo Pesaro (1652-59; facciata in. 1676) sul Canal<br />
Grande, ambedue compl. dopo la sua morte, per i basamenti<br />
dal bugnato pesante, l’abbondanza di intagli, i<br />
profondi recessi che dissolvono la superficie esterna in<br />
moduli di luce ed ombra, sono mere variazioni barocche<br />
del Palazzo Corner del sansovino. La tendenza all’esasperazione<br />
ostinata del dettaglio plastico, che si nota in que-<br />
<strong>Storia</strong> dell’arte <strong>Einaudi</strong>