2 marzo 2013 - Rassegna Stampa

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Direttore Responsabile: Salvatore Sangermano
In mostra l'epopea delle donne volanti
Dal Museo Baracca a Milano, in occasione della festa dell'8 marzo
LUGO - di - "L'Altra metà del cielo", la
mostra sulle donne pilota ideata dal Museo
Baracca e curata dagli studiosi Mauro Antonellini,
Angelo Emiliani e Paolo Varriale
si trasferisce a Milano e resterà visitabile al
pubblico fino al 6 aprile in Corso Europa
dopo il successo riscosso in oltre un anno di
permanenza a Lugo. L'iniziativa è il risultato
di una nuova partnership avviata tra il Museo
Baracca e uno dei marchi più prestigiosi
nel campo della moda, il brand americano
Avirex, che ospiterà 1' esposizione nella sua
sede milanese. Il marchio, divenuto celebre
in tutto il mondo grazie al film "La grande
fuga", in cui Steve McQueen indossava appunto
una giacca in pelle militare, ha una
precisa e forte identità e una storia degna
di essere raccontata, quella di una piccola
fabbrica a Long Island (New York) che dalla
produzione di un esiguo numero di giacche
in pelle per la marina e le forze aeree e militari
americane è passata a realizzare capi per il
grande pubblico nel 1975. Negli anni, infatti,
il marchio si è trasformato in un vero e proprio
manifesto di stile: ogni creazione non
è un semplice capo d'abbigliamento, ma un
frammento di storia, per l'alto livello qualitativo
dei materiali e l'artigianalità nella realizzazione.
L'8 marzo, in occasione della festa
della donna, il brand americano inaugurerà
la mostra fotografica prodotta dal Museo
Baracca lanciando contemporaneamente
un nuovo modello di giacca il Chinos, capo
icona del guardaroba maschile rivisitato in
chiave femminile. "In un periodo in cui in
tutta Europa i musei si stanno aprendo a
nuove esperienze, cercando nuovi pubblici
di riferimento e nuove sinergie e modalità
promozionali" commentano i curatori dell'esposizione,
"questo è senz'altro un positivo
esempio di incontro tra pubblico e privato,
ma ancor più tra due marchi famosissimi,
stiamo parlando di Avirex e della Ferrari,
che hanno in comune un legame profondo
con la storia dell'aviazione". La mostra documenta
l'avventura di cinquanta aviatrici,
provenienti da numerosi paesi, a partire dal
1913 fino ai giorni nostri e costituisce un'occasione
straordinaria per conoscere più approfonditamente
il contributo offerto dalle
donne alla storia dell'aviazione, attraverso
una vera e propria sfida alle convenzioni so-
ciali e ai pregiudizi, a diffidenze fortemente
radicate, soprattutto nella prima metà del
secolo scorso. Tra le foto delle aviatrici spiccano
alcune vere e proprie celebrità, come
Amelia Earhart, forse la più nota tra le pioniere
del volo al femminile, prima donna ad
attraversare l'Atlantico e sulla quale recentemente
è uscito un film interpretato dal Premio
Oscar Hilary Swank e da Richard Gere.
Inizialmente le imprese delle aviatrici erano
confinate in una sorta di classifica minore,
riservata appunto alle donne e ai velivoli
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28/02/2013
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Diffusione: n.d.
leggeri. Solo nella seconda metà degli anni
Trenta si fece invece strada l'idea che anche
le donne potessero avere un ruolo più che
determinante per gli avanzamenti tecnici e
scientifici di pratica utilità e anzi spesso queste
ultime superarono i colleghi dell'altro
sesso per capacità e intraprendenza. Infatti,
provenienti dai più diversi percorsi e strati
sociali, molte di loro avevano una fortissima
volontà di affermazione e riscatto, per liberarsi
dai pregiudizi e dalle consuetudini che
le relegavano in un ruolo subalterno.
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