2 marzo 2013 - Rassegna Stampa
2 marzo 2013 - Rassegna Stampa 2 marzo 2013 - Rassegna Stampa
press LinE sette sere Direttore Responsabile: Manuel Poletti SANT'AGATA I II fusignanese don Verdiano Foschini ha sostituito don Tarlazzi «Voglio essere il parroco di tutti e aiuterò soprattutto i più bisognosi» Marilena Spataro Da volontario laico in terra Sudamericana a titolare della parrocchia di Sant'Agata sul Santerno. Se non fosse ,andato a fare il missionario laico oltreoceano al seguito dell'Operazione Mato Grosso, probabilmente, oggi la cittadina bassoromagnola avrebbe un altro parroco, e non don Verdiano Foschini. Nasce nelle lontane terre del Sud America, infatti, la sua vocazione di prete, in quelle terre tanto affascinati quanto problematiche sotto il profilo sociale ed economico, con una massa enorme di gente che vive sotto la soglia della povertà e, perciò, bisognosa di un costante e radicale impegno dei missionari nel tentativo di risollevarne le sorti. Arrivato a S. Agata il 13 gennaio scorso in sostituzione di don Renzo Tarlazzi, don Verdiano, che è originario di Fusignano, ha al suo attivo otto anni di sacerdozio, tutti passati a fare il viceparroco di Russi: «Sono ormai un cinquantenne, non molto tempo fa ero una persona 'normale' con un lavoro 'normale' da fisioterapista in una struttura ospedaliera della Romagna. La mia vocazione è arrivata tardi, determinante in tal senso è stata l'esperienza da volontario nelle missioni del continente sudamericano» afferma don Foschini. Che prosegue: «Sebbene la situazione delle nostre comunità sia lontana anni luce, sotto tutti i punti di vista, rispetto a quelle che mi hanno visto impegnato con l'Operazione Mato Grosso, lo spirito con cui desider'o pormi nei confronti dei miei nuovi parrocchiani è il medesimo di allora: innanzitutto desidero aiutare i più bisognosi, siano essi persone malate, disabili, anziani o con altre problematiche, intendo poi sostenere l'intera comunità nei suoi vari bisogni, presenti o futuri, avendo una costante attenzione nei confronti di ciascun cittadino e dialogando con tutte le parti sociali, politiche, religiose ed etniche, senza distinzione di alcun genere. Anche le nostre strutture parrocchiali, principalmente il teatro, dovranno avere una funzione aggregativa. Oltre che concederle ai privati per le loro ricorrenze, i locali parrocchiali saranno utilizzati per dar vita, in collaborazione con le varie realtà associative della nostra cittadina, a momenti di incontro, spettacolo e svago intelligenti ed,educativi, soprattutto a favore dei bambini, dei giovani e delle loro famiglie». «Ovviamente il mio impegno sarà rivolto a servire la Chiesa in tutte le funzioni che competono a un parroco, a partire dalla catechesi delle famiglie, momento imprescindibile per avviare ogni altro discorso finalizzato a formare la coscienza del buon cristiano» conclude il sacerdote. Ulteriore aspetto al quale don Foschini desidera che la comunità di S. Agata si abitui è quello di vederlo frequentare tutti gli ambienti «da quelli istituzionali a ogni altro che abbia una funzione sociale per il paese. Sarò dappertutto se questo serve al bene comune, intendo essere il parroco di tutti, senza altro intento che di coltivare le anime dei miei parrocchiani e basta». Pagina 74 di 128 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 23/02/2013 Periodicità: settimanale Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Pagina 13 «Questa non è terra di mafie, ma non abbassiamo la guardia.
press LinE sette sere Direttore Responsabile: Manuel Poletti COTIGNOLA I La gestione all'associazione presieduta da Maurizio Casadio Arriva Cambio Binario al teatrino della stazione Il Teatro Binario di Cotignola cambia gestione. Scaduta la convenzione con Teatrovivo, ora la palla passa ufficialmente all'associazione Cambio Binario, già attiva in questi mesi nell'organizzazione di di eventi al teatrino di viale Vassura. «L'associazione Cambio Binario è nata due anni fa con diversi obiettivi - spiega il presidente Maurizio Casadio -, primo fra tutti quello di riuscire a sviluppare e mantenere vivo, compatibilmente con le risorse a disposizione, ciò che per molti viene considerato un pregevole spazio per attività culturali: il Teatro Binario. Siamo quindi soddisfatti dell'esito del bando di gestione, ma al tempo stesso consapevoli che ci attende un vigoroso impegno per riuscire a consolidare le basi per la costruzione di quel 'centro creativo permanente' che favorisce l'approccio e lo sviluppo in particolare verso i giovani. La rassegna attualmente in programma è il primo frutto di questa collaborazione che ci auspichiamo possa gradualmente crescere e realizzare quindi gli obiettivi che ci eravamo prefissati». «Sono entusiasta che finalmen- te il Teatro Binario venga gestito da un'associazione non profit di Pagina 75 di 128 Cotignola, formata da cotignolesi in gamba, impegnati, che lavorano con passione - commenta l'assessore alla Cultura Paolo Brambilla -. Sono convinto che il nostro teatro possa rivivere una stagione intensa e coinvolgere maggiormente tutta la cittadinanza, confermandosi ancora una volta un valore aggiunto per il nostro territorio». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 23/02/2013 Periodicità: settimanale Tiratura: n.d. Diffusione: n.d. Pagina 14 arte la «rivoluzione» ella viabilità in centro
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Direttore Responsabile: Manuel Poletti<br />
SANT'AGATA I II fusignanese don Verdiano Foschini ha sostituito don Tarlazzi<br />
«Voglio essere il parroco di tutti<br />
e aiuterò soprattutto i più bisognosi»<br />
Marilena Spataro<br />
Da volontario laico in terra Sudamericana a titolare<br />
della parrocchia di Sant'Agata sul Santerno. Se non<br />
fosse ,andato a fare il missionario laico<br />
oltreoceano al seguito dell'Operazione<br />
Mato Grosso, probabilmente,<br />
oggi la cittadina bassoromagnola<br />
avrebbe un<br />
altro parroco, e non don<br />
Verdiano Foschini.<br />
Nasce nelle lontane<br />
terre del Sud America,<br />
infatti, la sua<br />
vocazione di prete,<br />
in quelle terre tanto<br />
affascinati quanto<br />
problematiche sotto<br />
il profilo sociale ed<br />
economico, con una<br />
massa enorme di gente<br />
che vive sotto la soglia<br />
della povertà e, perciò,<br />
bisognosa di un costante<br />
e radicale impegno dei missionari<br />
nel tentativo di risollevarne<br />
le sorti. Arrivato a S. Agata<br />
il 13 gennaio scorso in sostituzione di<br />
don Renzo Tarlazzi, don Verdiano, che è originario<br />
di Fusignano, ha al suo attivo otto anni di sacerdozio,<br />
tutti passati a fare il viceparroco di Russi:<br />
«Sono ormai un cinquantenne, non molto tempo fa<br />
ero una persona 'normale' con un lavoro 'normale'<br />
da fisioterapista in una struttura ospedaliera della<br />
Romagna. La mia vocazione è arrivata tardi, determinante<br />
in tal senso è stata l'esperienza da volontario<br />
nelle missioni del continente sudamericano»<br />
afferma don Foschini. Che prosegue: «Sebbene la<br />
situazione delle nostre comunità sia lontana anni<br />
luce, sotto tutti i punti di vista, rispetto a quelle che<br />
mi hanno visto impegnato con l'Operazione Mato<br />
Grosso, lo spirito con cui desider'o pormi nei confronti<br />
dei miei nuovi parrocchiani è il medesimo di<br />
allora: innanzitutto desidero aiutare i più bisognosi,<br />
siano essi persone malate, disabili, anziani o con<br />
altre problematiche, intendo poi sostenere l'intera<br />
comunità nei suoi vari bisogni, presenti o<br />
futuri, avendo una costante attenzione<br />
nei confronti di ciascun<br />
cittadino e dialogando con<br />
tutte le parti sociali, politiche,<br />
religiose ed etniche,<br />
senza distinzione<br />
di alcun genere. Anche<br />
le nostre strutture<br />
parrocchiali,<br />
principalmente il<br />
teatro, dovranno<br />
avere una funzione<br />
aggregativa. Oltre<br />
che concederle ai<br />
privati per le loro<br />
ricorrenze, i locali<br />
parrocchiali saranno<br />
utilizzati per dar vita,<br />
in collaborazione con le<br />
varie realtà associative della<br />
nostra cittadina, a momenti<br />
di incontro, spettacolo e svago<br />
intelligenti ed,educativi, soprattutto<br />
a favore dei bambini, dei giovani e delle loro<br />
famiglie».<br />
«Ovviamente il mio impegno sarà rivolto a servire<br />
la Chiesa in tutte le funzioni che competono a<br />
un parroco, a partire dalla catechesi delle famiglie,<br />
momento imprescindibile per avviare ogni altro discorso<br />
finalizzato a formare la coscienza del buon<br />
cristiano» conclude il sacerdote. Ulteriore aspetto<br />
al quale don Foschini desidera che la comunità di S.<br />
Agata si abitui è quello di vederlo frequentare tutti<br />
gli ambienti «da quelli istituzionali a ogni altro che<br />
abbia una funzione sociale per il paese. Sarò dappertutto<br />
se questo serve al bene comune, intendo<br />
essere il parroco di tutti, senza altro intento che di<br />
coltivare le anime dei miei parrocchiani e basta».<br />
Pagina 74 di 128<br />
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />
23/02/<strong>2013</strong><br />
Periodicità: settimanale<br />
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«Questa non è terra di mafie,<br />
ma non abbassiamo la guardia.