2 marzo 2013 - Rassegna Stampa

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15.06.2013 Views

press LinE S°Ierld CAS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano Entì locatL Varati i nuovi elenchi dei professionisti Per i conti dei Comuni più di 13mila revisori Gianni Trovati MILANO Si amplia drasticamente la platea dei professionisti in cui potrà pescare il meccanismo dell'estrazione dei revisori contabili di Comuni e Province a partire da ieri. Con decreto datato 28 febbraio il ministero dell'Interno ha approvato infatti i nuovi elenchi dei revisori, che comprendono 13.479 nominativi: più del triplo delle 4.146 persone che componevano gli elenchi del debutto, rilasciati dal Viminale a inizio dicembre. L'incremento degli aspiranti revisori "certificati" dal ministero era previsto, e anzi lo stesso Viminale ha accelerato i tempi per la predisposizione dei nuovi elenchi an- che per superare i problemi emersi a dicembre. Nella prima occasione, infatti, gli esclusi erano stati molto più numerosi degli ammessi, dal momento che in molti avevano inviato la domanda anche se il curriculum non rispondeva agli stringenti obblighi formativi fissati per l'accesso all'elenco. Il problema è stato superato con la nuova tornata di domande: a differenza della AT ; TRIPLICATA Le liste diffuse dal Viminale a inizio dicembre comprendevano meno di 5mila professionisti prima applicazione, che per gli obblighi formativi faceva riferimento ai crediti formativi ottenuti negli ultimi tre anni in un gruppo ristretto di materie definite ex post (il meccanismo della selezione è stato previsto dall'articolo 16, comma 25, del D1138/2011), il nuovo giro di giostra avviene con le regole ormai a regime. Per entrare nei nuovi elenchi regionali, dai quali le Prefetture estraggono i revisori per gli enti in cui è scaduto il mandato dei precedenti controllori, occorreva aver accumulato m crediti formativi nel 2012, all'interno dei corsi organizzati dagli ordini locali, amministrazioni ed enti privati ma già certificati preventivamente dal ministero dell'Inter- Pagina 122 di 128 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 02/03/2013 Periodicità: Quotidiano no. In questi nuovi elenchi, di conseguenza, è probabile che siano stati "recuperati" molti dei professionisti che si erano viste respingere le domande lo scorso anno, ma che comunque negli ultimi mesi avevano maturato i crediti necessari per entrare nella nuova tornata. In questo modo, si affievolisce anche il rischio di contenzio si legato ai ricorsi annunciati da molti dei professionisti prima esclusi. Nel frattempo, la macchina continua a girare e il ministero ha continuato a certificare i corsi che possono rilasciare crediti utili per l'inserimento negli elenchi. Le nuove regole prevedono infatti un obbligo formativo continuo, che chiede ai revisori di maturare 10 crediti per poter essere inseriti negli elenchi regionali nell'anno successivo. Tiratura: 331.753 Diffusione: 262.360 \‘@giannitrovati gianni. trovati@ilsole24ore.com RIPRODUZIONE RISERVATA APPROFONDIMENTO ONLINE L'eLenco dei revisori degli enti LocaLi Pagina 15

pressunE ll'erldOIS Direttore Responsabile: Roberto Napoletano 02/03/2013 Periodicità: Quotidiano Tiratura: 331.753 Diffusione: 262.360 dbiaria. Pubblicata la lista del ministero della Giustizia con i 674 uffici destinati a essere soppressi Giudici di pace, Comuni in corsa Entro il 29 aprile le richieste degli enti locali per evitare la cancellazione Giovanni Negri MILANO Sessanta giorni di tempo per salvare i giudici di pace. De ad line fissata al 29 aprile. Entro quella data gli enti locali interessati dovranno farsi avanti con il ministero della Giustizia, al quale spetterà poi una valutazione complessiva, per chiedere la salvezza di una delle sedi altrimenti destinata a soppressione sulla base della nuova geografia giudiziaria. Una salvezza che però non sarà certo a costo zero perché l'ente (o gli enti, è possibile anche un consorzio) dovranno farsi carico delle spese di funzionamento. Sul bollettino del ministero è stata pubblicata la lista ufficiale dei 674 uffici destinati a essere cancellati. E dal 28 febbraio inizia la corsa contro il tempo per scongiurare l'estinzione. Come fare? L'ente, ma è facilmente prevedibile che si tratterà quasi esclusivamente di Comuni, dovranno presentare un'istanza formale, a quel punto vincolante, di assunzione degli oneri relativi al mantenimento della sede interessata. L'istanza, formulata dalla rappresentanza legale dell'ente (dal sindaco), deve essere accompagnata dalla documentazione che attesta l'attribuzione degli oneri di funzionamento e indirizzata per posta elettronica certificata all'indirizzo del Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria oppure a via Arenula al capo del medesimo dipartimento. Gli enti che decidono di procedere attraverso un consorzio dovranno anche precisare la quota di partecipazione a carico di ciascun aderente. In realtà, alcune istanze erano già state presentate nei mesi scorsi, ma ora il ministero della Giustizia si affretta a precisare che devono essere considerate irricevibili perché formulate irritualmente prima del termine iniziale di decorrenza. Le richieste dovranno così essere ripresentate secondo le nuove modalità. Il ministero della Giustizia fa però un passo ulteriore e puntualizza gli impegni che devono essere assunti se si intende evitare l'azzeramento. Gli enti locali dovranno cioè farsi carico di tutte le spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia, come quelle per gli immobili, per la manutenzione, per la cancelleria e, per l'organico, degli stipendi del personale amministrativo. A carico del ministero della Giustiziarestano "solo" i compensi dovuti ai magistrati onorari e i costi per formazione iniziale che dovrà sostenere il personale amministrativo fornito dall'ente locale. Il contributo unificato continuerà invece a essere riscosso dal ministero secondo le regola generali. La pianta organica è ancora di competenza della Giustizia, mentre quella del personale amministrativo deve essere coperta con personale dell'ente locale. Dal complesso dell'intervento, a regime, la nuova geografia giudiziaria punta a recuperare 1.904 giudici di pace e 2.105 addetti amministrativi da ricollocare nelle nuove sedi accorpanti. L'ente locale nel procedimento di selezione del personale amministrativo, che deve prevedere la conservazione delle stesse qualifiche, dovrà tenere conto dei requisiti richiesti a chi appartiene all'amministrazione della giustizia (qualità morali e condotta irreprensibile), della presenza di incompatibilità. Una priorità sarà assegnata a chi già ha appartenuto alla medesima amministrazione. L'ente locale dovrà disporre un for- male provvedimento di assegnazione all'ufficio del giudice di pace, nel quale dovrà essere indicata la conservazione del rapporto di lavoro con l'ente stesso senza che alcun onere possa appesantire il bilancio della Giustizia. La pubblicazione dell'elenco ha rinfocolato la polemica con l'avvocatura da sempre ferocemente contraria al nuovo assetto degli uffici giudiziari. Per l'Oua «se si vuole ridurre la spesa pubblica e si ritiene che questi uffici siano inutili, non si capisce perché sipreveda, invece, la possibilità di una loro sopravvivenza a carico dei Comuni. Forse l'unico obiettivo è una semplice operazione di cosmesi, cioè spostare un onere da un bilancio a un altro. È un'ipocrisia che dimostra come i giudici di pace siano in molti casi strategici per i territori interessati». Mentre per Maurizio de Tilla (Anai): «Il ministero della Giustizia ignora volutamente che la legge sulla revisione della geografia giudiziaria è illegittima, tanto è vero che fino ad oggi sono ben sei le ordinanze dei Tribunali di rimessione alla Consulta. Ora, l'avvocatura ha più volte contestato l'interpello ai Sindaci per la permanenza o meno degli uffici dei giudici di pace nel territorio comunale. La procedura è irrazionale e porterà a forti iniquità. Comuni senza soldi non potranno esercitare l'opzione per uffici di giudici di pace utili e funzionanti. Comuni dotati di risorse potranno esercitare l'opzione per giudici di pace inutili e non funzionanti». C) RIP RO DUZIO N E RISERVATA Pagina 123 di 128 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015 Pagina 19

press LinE<br />

S°Ierld CAS<br />

Direttore Responsabile: Roberto Napoletano<br />

Entì locatL Varati i nuovi elenchi dei professionisti<br />

Per i conti dei Comuni<br />

più di 13mila revisori<br />

Gianni Trovati<br />

MILANO<br />

Si amplia drasticamente la<br />

platea dei professionisti in cui<br />

potrà pescare il meccanismo<br />

dell'estrazione dei revisori<br />

contabili di Comuni e Province<br />

a partire da ieri. Con decreto<br />

datato 28 febbraio il ministero<br />

dell'Interno ha approvato infatti<br />

i nuovi elenchi dei revisori,<br />

che comprendono 13.479 nominativi:<br />

più del triplo delle 4.146<br />

persone che componevano gli<br />

elenchi del debutto, rilasciati<br />

dal Viminale a inizio dicembre.<br />

L'incremento degli aspiranti<br />

revisori "certificati" dal ministero<br />

era previsto, e anzi lo<br />

stesso Viminale ha accelerato<br />

i tempi per la predisposizione<br />

dei nuovi elenchi an-<br />

che per superare i problemi<br />

emersi a dicembre.<br />

Nella prima occasione, infatti,<br />

gli esclusi erano stati molto<br />

più numerosi degli ammessi,<br />

dal momento che in molti avevano<br />

inviato la domanda anche<br />

se il curriculum non rispondeva<br />

agli stringenti obblighi formativi<br />

fissati per l'accesso<br />

all'elenco. Il problema è stato<br />

superato con la nuova tornata<br />

di domande: a differenza della<br />

AT ; TRIPLICATA<br />

Le liste diffuse<br />

dal Viminale<br />

a inizio dicembre<br />

comprendevano meno<br />

di 5mila professionisti<br />

prima applicazione, che per gli<br />

obblighi formativi faceva riferimento<br />

ai crediti formativi ottenuti<br />

negli ultimi tre anni in un<br />

gruppo ristretto di materie definite<br />

ex post (il meccanismo della<br />

selezione è stato previsto<br />

dall'articolo 16, comma 25, del<br />

D1138/2011), il nuovo giro di giostra<br />

avviene con le regole ormai<br />

a regime. Per entrare nei<br />

nuovi elenchi regionali, dai quali<br />

le Prefetture estraggono i revisori<br />

per gli enti in cui è scaduto<br />

il mandato dei precedenti<br />

controllori, occorreva aver accumulato<br />

m crediti formativi<br />

nel 2012, all'interno dei corsi organizzati<br />

dagli ordini locali, amministrazioni<br />

ed enti privati<br />

ma già certificati preventivamente<br />

dal ministero dell'Inter-<br />

Pagina 122 di 128<br />

Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015<br />

02/03/<strong>2013</strong><br />

Periodicità: Quotidiano<br />

no. In questi nuovi elenchi, di<br />

conseguenza, è probabile che<br />

siano stati "recuperati" molti<br />

dei professionisti che si erano<br />

viste respingere le domande lo<br />

scorso anno, ma che comunque<br />

negli ultimi mesi avevano<br />

maturato i crediti necessari<br />

per entrare nella nuova tornata.<br />

In questo modo, si affievolisce<br />

anche il rischio di contenzio<br />

si legato ai ricorsi annunciati<br />

da molti dei professionisti<br />

prima esclusi.<br />

Nel frattempo, la macchina<br />

continua a girare e il ministero<br />

ha continuato a certificare i<br />

corsi che possono rilasciare<br />

crediti utili per l'inserimento<br />

negli elenchi. Le nuove regole<br />

prevedono infatti un obbligo<br />

formativo continuo, che chiede<br />

ai revisori di maturare 10<br />

crediti per poter essere inseriti<br />

negli elenchi regionali<br />

nell'anno successivo.<br />

Tiratura: 331.753<br />

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