Tesi Andrea Serena YOGADARSANA - India con Massimo Taddei

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I.25 In questo stato vi è la suprema sorgente dell’onniscienza I.26 E non essendo condizionato dal tempo è maestro anche degli antichi maestri. I.27 Il suo simbolo-suono è OM. I.28 La ripetizione continua e la meditazione sul suo significato I.29 Portano alla consapevolezza interiore e alla scomparsa degli ostacoli. I.30 Gli ostacoli alla pratica sono: la malattia, l’indolenza, il dubbio, la noncuranza, la pigrizia, la brama, le visioni errate, il non raggiungimento o il non mantenimento di uno dei livelli del percorso, i disturbi della mente. I.31 Mentre la sofferenza, la depressione, i tremori e la respirazione disturbata sono i sintomi accompagnatori. I.32 Per contrastare gli ostacoli è necessario il metodo della pratica costante, abhyasa. 97

I.33 Inoltre, la mente si rischiara nel cercare di farsi amici persone felici, sukha, stabilendo con loro amicizia, maitri, invece di invidiarle; avere compassione dei sofferenti, dukkha, stabilendo un rapporto di empatia con chi soffre, karuna intesa come comprensione della sofferenza, senza coinvolgimento; rallegrarsi con chi fa del bene ed essere ancora più felici, mudito, se qualcuno fa qualcosa di buono, punya; essere indifferenti, upeksa, nei riguardi di chi fa del male, apunya. Solo così si può rimanere in uno stato di equilibrio che permette di crescere ed evolvere, bhavana - tah - citta – prasadana. I.34 O, mediante l’espirazione volontaria e la sospensione del respiro si può controllare la mente. I.35 O, mediante l’osservazione diretta dell’esperienza sensoriale è utile per la stabilità della mente. I.36 O, mediante la sperimentazione di sereni stati di luminosità interiore. I.37 O, mediante la contemplazione dei saggi che hanno trasceso l’attaccamento per gli oggetti dei sensi. 98

I.25 In questo stato vi è la suprema sorgente dell’onniscienza<br />

I.26 E non essendo <strong>con</strong>dizionato dal tempo è maestro anche<br />

degli antichi maestri.<br />

I.27 Il suo simbolo-suono è OM.<br />

I.28 La ripetizione <strong>con</strong>tinua e la meditazione sul suo significato<br />

I.29 Portano alla <strong>con</strong>sapevolezza interiore e alla scomparsa<br />

degli ostacoli.<br />

I.30 Gli ostacoli alla pratica sono: la malattia, l’indolenza, il<br />

dubbio, la noncuranza, la pigrizia, la brama, le visioni errate, il<br />

non raggiungimento o il non mantenimento di uno dei livelli del<br />

percorso, i disturbi della mente.<br />

I.31 Mentre la sofferenza, la depressione, i tremori e la<br />

respirazione disturbata sono i sintomi accompagnatori.<br />

I.32 Per <strong>con</strong>trastare gli ostacoli è necessario il metodo della<br />

pratica costante, abhyasa.<br />

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