Tesi Andrea Serena YOGADARSANA - India con Massimo Taddei
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III PARAFRASI DEGLI YOGASUTRA I – SAMĀDHI PĀDA I. 1 Ora viene presentata la disciplina dello yoga. I. 2 Lo yoga è la sospensione delle continue fluttuazioni della mente. I. 3 Nello stato di yoga, si trova colui che rimane nella percezione della propria natura essenziale e fondamentale, I. 4 mentre negli altri stati mentali, ci si identifica con le fluttuazioni della mente e questa dinamica erronea crea sofferenza. I. 5 Le fluttuazioni mentali sono di cinque tipi e sono coinvolgenti o non coinvolgenti, 93
I. 6 Esse sono: la retta conoscenza; l’erronea conoscenza; le fantasie ed l’immaginazione; il sonno; i ricordi e le memorie. I. 7 La retta conoscenza, in sanscrito pramana, si basa sulla percezione sensoriale diretta, sulla deduzione, sulla testimonianza affidabile I. 8 La conoscenza erronea, viparyaya si ha quando non c’è corrispondenza sulla forma della cosa. I. 9 La fantasia e l’immaginazione, vikalpa, sono causate da parole prive di sostanza. I.10 Il sonno, nidra è quella modificazione mentale che si fonda sull’assenza di cognizione. I.11 La memoria, smrti, è quel che è rimasto dell’esperienza, ossia ciò che non è stato dimenticato. I.12 Mediante la pratica costante, abhyasa ed il non- attaccamento, vairagya si ha la loro cessazione, vritti nirodhah. I.13 L’abhyasa è lo sforzo nella pratica, necessario per ottenere la stabilità, citta-vritti-nirodhah. 94
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I. 6 Esse sono: la retta <strong>con</strong>oscenza; l’erronea <strong>con</strong>oscenza; le<br />
fantasie ed l’immaginazione; il sonno; i ricordi e le memorie.<br />
I. 7 La retta <strong>con</strong>oscenza, in sanscrito pramana, si basa sulla<br />
percezione sensoriale diretta, sulla deduzione, sulla<br />
testimonianza affidabile<br />
I. 8 La <strong>con</strong>oscenza erronea, viparyaya si ha quando non c’è<br />
corrispondenza sulla forma della cosa.<br />
I. 9 La fantasia e l’immaginazione, vikalpa, sono causate da<br />
parole prive di sostanza.<br />
I.10 Il sonno, nidra è quella modificazione mentale che si fonda<br />
sull’assenza di cognizione.<br />
I.11 La memoria, smrti, è quel che è rimasto dell’esperienza,<br />
ossia ciò che non è stato dimenticato.<br />
I.12 Mediante la pratica costante, abhyasa ed il non-<br />
attaccamento, vairagya si ha la loro cessazione, vritti nirodhah.<br />
I.13 L’abhyasa è lo sforzo nella pratica, necessario per ottenere<br />
la stabilità, citta-vritti-nirodhah.<br />
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