Tesi Andrea Serena YOGADARSANA - India con Massimo Taddei
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III. 7 Questi tre elementi, dharana, dhyana, samadhi, che<br />
svolgono una funzione profonda, vengono detti interni,<br />
antaranga, e <strong>con</strong>siderati più importanti rispetto agli altri che sono<br />
detti esterni, bahiranga, yama, niyama, asana, pranayama,<br />
pratyahara.<br />
III. 8 Questi, dharana, dhyana e samadhi, sono supportati da un<br />
oggetto mentale o fisico e sono perciò esterni all’asamprajnata<br />
samadhi senza seme dove c’è solo pura coscienza.<br />
III. 9 Le evoluzioni, parinama, che avvengono <strong>con</strong> la pratica di<br />
meditazione, sono: il nirodhaparinama in cui vi si verifica la<br />
tendenza all’arresto del mentale <strong>con</strong> momenti di sospensione tra<br />
un manifestarsi e l’altro, delle impressioni dispersive, i samskara;<br />
il samadhiparinama in cui la <strong>con</strong>centrazione-<strong>con</strong>templazione<br />
sorge e si mantiene spontaneamente; l’ekagrataparinama, in cui<br />
la coscienza è stabilizzata in sé stessa.<br />
III.10 Questa evoluzione, il nirodhaparinama, <strong>con</strong> la pratica,<br />
diviene un pacifico fluire <strong>con</strong>templativo.<br />
III.11 L’evoluzione nel samadhi avviene <strong>con</strong> lo sparire della<br />
dispersione e l’apparire della <strong>con</strong>centrazione.<br />
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