Tesi Andrea Serena YOGADARSANA - India con Massimo Taddei
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I.38 O, si può anche ottenere la chiarezza mentale mediante ciò che il sogno e il sonno ci possono insegnare. I.39 O, mediante la meditazione prescelta. I.40 Così il controllo si estende dal minimo atomo alla massima infinità. I.41 Nella mente liberata dalle vritti, si ha il samapattih cioè la fusione tra conoscente, cognizione e conosciuto, in completo assorbimento, come un cristallo che poggiato ad un oggetto ne assume la colorazione. I.42 Vi sono quattro livelli di samprajnata samadhi, il primo, il savitarka samadhi, ossia il samadhi argomentato è supportato dalla conoscenza verbale, dalla conoscenza percepita e dalla conoscenza immaginata e si consegue con il flusso continuo di concentrazione sull’oggetto considerato nel suo aspetto materiale. I.43 Il secondo, il nirvitarka samadhi prevede che l’oggetto risplenda nella propria forma essenziale, non condizionata da associazioni verbali o logiche; in questo samadhi si è liberi dal senso dell’io, ahamkara. 99
I.44 Ciò predetto sono spiegati il terzo, il savicara samadhi, lo stadio riflessivo ove il pensiero non si ferma più all’aspetto esteriore degli oggetti e indaga nell’aspetto più sottile dei tanmatra: suono,tatto, forma, gusto,olfatto; il quarto, il sovrariflessivo nirvicara samadhi, prevede che alla contemplazione dei tanmatra degli oggetti non consegua opinione, giudizio ed in questo stato di neutralità anche le categorie dello spazio e del tempo vengano trascese. I.45 Il samadhi concernente gli oggetti sottili si estende fino allo stadio indifferenziato dei guna, quando i tre guna, sattva, rajas, tamas sono in equilibrio; definito lo stato alinga dei guna. I.46 Questi quattro sono i samadhi con seme, bija; il vitarka ed il nirvitarka supportati da elementi grossi, il vicara ed il nirvicara supportati da elementi più sottili. I.47 Raggiunto il nirvicara samadhi si ha la chiarezza spirituale. I.48 Qui portatrice di verità e conoscenza. I.49 Quella fondata sull’inferenza o sulla rivelazione è la conoscenza ordinaria, ben diversa dalla conoscenza, prajna, che 100
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I.38 O, si può anche ottenere la chiarezza mentale mediante ciò<br />
che il sogno e il sonno ci possono insegnare.<br />
I.39 O, mediante la meditazione prescelta.<br />
I.40 Così il <strong>con</strong>trollo si estende dal minimo atomo alla massima<br />
infinità.<br />
I.41 Nella mente liberata dalle vritti, si ha il samapattih cioè la<br />
fusione tra <strong>con</strong>oscente, cognizione e <strong>con</strong>osciuto, in completo<br />
assorbimento, come un cristallo che poggiato ad un oggetto ne<br />
assume la colorazione.<br />
I.42 Vi sono quattro livelli di samprajnata samadhi, il primo, il<br />
savitarka samadhi, ossia il samadhi argomentato è supportato<br />
dalla <strong>con</strong>oscenza verbale, dalla <strong>con</strong>oscenza percepita e dalla<br />
<strong>con</strong>oscenza immaginata e si <strong>con</strong>segue <strong>con</strong> il flusso <strong>con</strong>tinuo di<br />
<strong>con</strong>centrazione sull’oggetto <strong>con</strong>siderato nel suo aspetto<br />
materiale.<br />
I.43 Il se<strong>con</strong>do, il nirvitarka samadhi prevede che l’oggetto<br />
risplenda nella propria forma essenziale, non <strong>con</strong>dizionata da<br />
associazioni verbali o logiche; in questo samadhi si è liberi dal<br />
senso dell’io, ahamkara.<br />
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