15.06.2013 Views

Pdf download - Mapei

Pdf download - Mapei

Pdf download - Mapei

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

l’intervista<br />

6 RM 118/2013<br />

Daniel<br />

Libeskind<br />

Architetto<br />

statunitense,<br />

protagonista<br />

dell’architettura<br />

internazionale e<br />

dell’urban design.<br />

Intervista a cura diì Adriana Spazzoli<br />

e Tiziano Tiziani<br />

Poco prima dell’inaugurazione della mostra romana Never<br />

Say the Eye is Rigid: Architectural Drawings of Daniel<br />

Libeskind, nella quale sono stati esposti per la prima volta<br />

52 suoi disegni, Daniel Libeskind ci ha raccontato quali<br />

sono le linee guida del suo sentire artistico e architettonico.<br />

Ricordi personali e visioni di un mondo che sta rapidamente<br />

cambiando si sono intrecciati con osservazioni tecniche<br />

sull’architettura e sui materiali utilizzati per costruire.<br />

In che modo la musica e la sua formazione di musicista<br />

influenzano il suo stile?<br />

Moltissimo… Penso che essere stato un musicista professionista<br />

non sia rimasta un’esperienza isolata del mio<br />

passato. Anche oggi, quando svolgo il mio lavoro di architetto,<br />

la musica è una parte centrale del mio lavoro,<br />

perché la musica è molto importante sia per la vita sia<br />

per l’architettura. Musica e architettura sono infatti molto<br />

simili perché sono entrambe altamente intellettuali, molto<br />

precise e, allo stesso tempo, anche molto emotive. Entrambe<br />

devono comunicare l’anima e non solo la mente e<br />

per questo sono molto vicine al mio cuore. Anche il modo<br />

in cui viene creata la musica è molto simile all’architettura.<br />

Grande<br />

architettura<br />

per un nuovo<br />

Rinascimento<br />

L’ottimismo, la cultura e l’ecletticità di Daniel Libeskind<br />

in un’intervista esclusiva rilasciata a Realtà <strong>Mapei</strong><br />

Ed è molto simile alla realizzazione di un progetto. È come<br />

un’orchestra: devi essere in grado, una volta scelta la partitura,<br />

di condurla. Ci devono essere armonia, vibrazioni<br />

vive, echi per l’anima.<br />

Qual è il ruolo dell’immaginazione? Immagina già<br />

come sarà l’edificio?<br />

Certo, l’immaginazione gioca un ruolo importante, perché<br />

il risultato finale non si può ottenere prima di averlo realizzato.<br />

Un “inconveniente” ineludibile anche se si dispone<br />

di disegni e modelli. Come ha detto Brunelleschi, quando<br />

stava costruendo il Duomo di Firenze, non c’è altro modo<br />

per mostrare che cosa è se non costruirlo. E questo perché<br />

non è possibile fisicamente dare corpo alla gravità, al<br />

cielo, all’orizzonte ed essere in grado di immaginare un’opera<br />

prima di essere in grado di costruirla.<br />

In una sua recente intervista al quotidiano La<br />

Repubblica, una domanda era relativa a come il<br />

committente possa influenzare il lavoro dell’architetto.<br />

Che rapporti intercorrono tra queste due figure?<br />

Se si lavora in modo serio con il cliente o il proprietario si<br />

deve lavorare collaborando creativamente, con lo scopo<br />

di rendere l’edificio veramente qualcosa di fantastico. E se

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!