Pdf download - Mapei
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del quale <strong>Mapei</strong> ha contribuito con i suoi prodotti (vedi n.<br />
105 di Realtà <strong>Mapei</strong>). Alessandro Pistolesi ha poi illustrato<br />
la Torre Europarco di Roma, mentre la Torre Garibaldi di<br />
Milano è stata descritta da Gianni Bardazzi. La Torre Net di<br />
Padova è stata presentata dai suoi progettisti Aurelio Galfetti<br />
e Luciano Schiavon e, restando in ambito europeo,<br />
Oliver Deloof di Artelia, ha esposto i futuri progetti di edifici<br />
alti e le realizzazioni per la città di Parigi.<br />
Luigi Croce ha infine mostrato i risultati del workshop internazionale<br />
“Tall on the Water”, tenutosi allo IUAV con una<br />
trentina di studenti provenienti da tutto il mondo.<br />
I materiali innovativi di <strong>Mapei</strong><br />
Fiorella Rodio, responsabile Divisione Grandi Progetti di<br />
<strong>Mapei</strong>, ha tenuto una relazione dal titolo “Materiali innovativi<br />
per l’architettura del futuro”.<br />
Quella di <strong>Mapei</strong>, ha sostenuto Rodio, è “innovazione globale<br />
che poggia sull’internazionalizzazione non solo per<br />
business opportunity ma anche per osmosi culturale;<br />
<strong>Mapei</strong> pensa infatti globalmente<br />
ma agisce su ciascun territorio nel<br />
rispetto delle differenze di mercato<br />
e delle esigenze di ciascun Paese”.<br />
È con un approccio virtuoso che<br />
<strong>Mapei</strong> sa essere protagonista con<br />
i suoi sistemi di prodotto nei più<br />
importanti cantieri del mondo. Ed<br />
è proprio con una carrellata di pre-<br />
2<br />
Foto 1. IL PALAzzO LOMBARDIA A<br />
MILANO, PREMIATO COME MIGLIOR<br />
EDIFICIO ALTO D’EUROPA NEL 2012.<br />
Foto 2. DANIEL LIBESkIND DURANTE LA<br />
LECTIO MAGISTRALIS CHE HA TENUTO<br />
NEL CORSO DEL CONVEGNO.<br />
Foto 3. NEL RENDERING, LE TORRI<br />
PROGETTATE DA DANIEL LIBESkIND PER<br />
GROUND zERO, A NEW yORk.<br />
una tendenza mondiale<br />
stigiose referenze che Rodio ha chiuso in bellezza il suo<br />
intervento: dal The Great Belt Link (Danimarca) al Nuovo<br />
Canale di Panama (vedi Realtà <strong>Mapei</strong> n. 113), dal Gibel<br />
Gibe III – Hydrolectric Project - (Etiopia) al Marina Bay Sands<br />
di Singapore (vedi Realtà <strong>Mapei</strong> n. 103); dalle Victoria<br />
Towers di Hong kong e alle Patronas Twin Tower in Malesia<br />
alla torre Isozaki City Life di Milano (vedi Realtà <strong>Mapei</strong><br />
n. 115); per finire con il World Financial Center di Shanghai<br />
al Burj khalifa di Dubai (vedi Realtà <strong>Mapei</strong> n. 100) con i<br />
suoi 819 metri di altezza.<br />
La lectio magistrlis di Daniel Libeskind<br />
A conclusione dell’intensa giornata di studio, Daniel Libeskind<br />
con la sua lectio magistralis ha introdotto alcuni<br />
concetti/parole chiave per la progettazione del grattacielo.<br />
Libeskind ha fatto scorrere ben 180 slide con una decina<br />
di maxi-progetti internazionali, dalla torre di Varsavia alle<br />
grandi operazioni di trasformazione urbana in cantiere in<br />
tutto il mondo, da Seoul a New york, da Parigi a Singapore.<br />
Partendo dal tema “L’architettura è una forma di<br />
linguaggio” Libeskind ha esplicitato i temi dell’unicità del<br />
progetto, dell’architettura-scultura, dell’architettura come<br />
contrappunto, come diversità, come sorpresa, fino ad arrivare<br />
ai temi della “trasformazione urbana” e all’idea più<br />
cara a Libeskind, che è quella della “memoria”.<br />
Suggestioni e concrete visioni di un modo di intendere l’architettura<br />
e di operare in ciascun Paese nel rispetto di ogni<br />
singola tradizione.<br />
Il numero di grattacieli completati in tutto il mondo nel corso del 2009, con altezza superiore ai 200 metri, era 38. A distanza di tre<br />
anni il numero è più che raddoppiato: sono 88 quelli realizzati nel 2011 e 96 sono stati completati nel 2012.<br />
Sono cifre che confermano il disegno di una nuova geografia economica, politica e sociale che sposta il suo asse a est. A capo di<br />
questa “spedizione verso l’alto” vi è infatti la Cina, seguita dagli Emirati Arabi e dalla Corea.<br />
Anche in Italia si nota questa tendenza mondiale, con la costruzione, tra il 2010 e il 2012, di dieci grattacieli con un’altezza maggiore<br />
di 100 metri. Almeno altri tre saranno completati entro il 2015 e altrettanti sono pianificati per la stessa data. Si arriverà quindi quasi<br />
a raddoppiare il numero di edifici alti (in totale 19) che, fino al 2009, erano presenti in Italia.<br />
La città dei primati è sicuramente Milano, innanzitutto per il numero di grattacieli che si stanno costruendo. Nove saranno gli edifici<br />
pronti entro il 2015. Il primato di Milano sta anche nel proporre edifici alti “da copertina”, come i tre progetti per City Life (previsti<br />
entro il 2015), denominati “Il Dritto, lo Storto, il Curvo”, rispettivamente firmati da tre archistar del calibro di Arata Isozaki, Zaha Hadid<br />
e Daniel Libeskind. Oppure, nel quartiere di Porta Nuova, il grattacielo “green” Bosco Verticale, dell’architetto Stefano Boeri che,<br />
attraverso la piantumazione di oltre 900 alberi nelle sue terrazze, intende ricreare in città l’effetto di un ettaro di bosco.<br />
118/2013 RM 19