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Ingegneri e Costruttori 2012-08-09.pdf - Associazione Industriali ...

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Cultura/18<br />

di Giorgio Ceraso<br />

Quando<br />

Caregaro Negrin<br />

progettò<br />

un grande monumento<br />

a Dante Alighieri<br />

Tra i progetti monumentali di Antonio Caregaro Negrin - il fecondo architetto vicentino<br />

dell’800 che lasciò molti lavori nel campo dell’edilizia civile e industriale e nella sistemazione<br />

di parchi e giardini - c'è anche quello in onore di Dante Alighieri. Tra i più grandiosi ed<br />

elaborati. Rimasto infatti sulla carta.<br />

Tra i progetti monumentali di Antonio Caregaro<br />

Negrin - il fecondo architetto vicentino<br />

dell’800 che lasciò, anche fuori dai patri confini,<br />

una messe considerevole di lavori nel campo<br />

dell’edilizia civile e industriale e nella sistemazione<br />

di parchi e giardini - quello non realizzato in onore<br />

di Dante Alighieri è tra i più grandiosi ed elaborati.<br />

Ne abbiamo prova leggendo la descrizione dell’immaginato<br />

manufatto, predisposta dallo stesso Caregaro<br />

e contenuta, assieme ad altri scritti, nella pubblicazione<br />

Dante e Vicenza, stampata nel 1865 per i tipi<br />

della Tipografia Paroni e promossa dall’Accademia<br />

Olimpica in occasione delle celebrazioni per il sesto<br />

centenario della nascita del Poeta.<br />

Scrive il Nostro che aveva pensato all’impresa «con<br />

devota trepidanza» fin dal 1859. Accorgendosi subito<br />

che per Dante, «gloria d’Italia, anzi del genere<br />

umano», sarebbe stato «impossibile rappresentare<br />

nelle poche linee di un gramo piedistallo un monumento<br />

su cui potesse scriversi: Dante il primo<br />

de’ poeti è sul seggio che merita - gli italiani tutti vel<br />

posero.»<br />

E allora Caregaro concepisce un’opera «non confinata<br />

a una piazza; ma levata a tanta altezza, che da lungi<br />

di tutta una famosa città si disegnasse il piedistallo<br />

su cui poggerebbe la statua dell’immortal Ghibellino».<br />

Una sorta di mausoleo, dunque, di «grande<br />

Panteon Italiano».<br />

L’architetto elenca in cinque punti i principi ispiratori<br />

del progetto.

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