“Le relazioni greco - albanesi durante la Seconda Guerra ... - Padis

tanti in città. Infine, si dice che Thanas riuscì con i suoi metodi a far
evacuare Janina da parte dei suoi residenti storici. Naturalmente, non
poteva inventare un metodo più efficace per cambiare la composizione
etnica di un paese, ma il modo in cui egli provò a modificarla fu senza
dubbio terribile. I crimini descritti da Mihail Dukasi si sono verificati nel
1380, e pochi anni prima.
Dopo 50 anni, o più precisamente nel 1431, un forte esercito ottomano
arrivò alle porte di Janina, che, nel frattempo, era ripopolata da stranieri, e
con un attacco conquistò la città. È da notare il fatto che, dopo un controllo
della provincia, i turchi classificaronoo la zona come parte
dell’Albania. Ma cʹè qualcosa di molto più significativo e incontestabile. I
turchi hanno fatto un censimento attento dei villaggi e delle città e i nomi
di questi paesi sono stati pubblicati ufficialmente in albanese e non in
greco. Per esempio, due centri chiamati Delvina e Grevena, sono stati
registrati rispettivamente come Dhelvinon e Grebene. Gli antichi turchi
erano precisi e registravano attentamente i nomi dei paesi, preferendo
sempre la forma popolare genuina. Ad esempio, dopo il primo assedio di
Vienna, i turchi cominciarono a scrivere Wian con una A lunga, il che è la
vera forma popolare, e finché durò Impero Ottomano, loro rispettarono
questa forma, evitanto la forma artificiale Wien. Nel trattato di Ajzenburg
sottoscritto nel 1664 tra la Turchia e l’Impero Romano, formulato in turco e
latino, quando si menzionavano i titoli dellʹimperatore Habsburg il testo
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