“Le relazioni greco - albanesi durante la Seconda Guerra ... - Padis

Febbraio 1945 si legge: “...questi crimini vanno oltre il terrore e i
comportamenti barbari e animaleschi che sono crimini contro
l’umanità...nel luglio del 1944 le truppe di Zerva hanno raccolto le donne e
i bambini nel carcere della prefettura e gli uomini si trovavano incarcerati
nella scuola della città. Gli uomini sono stati uccisi e gettati dalla terrazza
della scuola” 89 . Questo fatto si racconta anche nella lettera inviata dal
Consiglio Antifascista della Ҫameria al governo greco dell’unione
nazionale, ai governi dei grandi poteri, al Comitato Centare di EAM, al
governatore dell’Epiro e al comitato pan‐epiriota di EAM. Durante le
operazioni Zerviste contro la popolazione ҫama i ҫami rimasti vivi
scapparono nei territori albanesi. Dopo la sconfitta delle forze zerviste
dall’esercito di ELAS la Ҫameria si liberò e una parte della popolazione
ritornò nelle proprie case. Dopo la capitolazione di ELAS l’1 febbraio del
1945 i governanti di Atene hanno seguito l’esempio di Zerva costringendo
la popolazione ҫama a lasciare le proprie case e a rifugiarsi in Albania.
89 AMPJ anno 1945, fasc 43, richiesta inviata alla Commissione d’Indagine delle Nazioni Unite
nel Febbraio del 1945 da un gruppo di donne testimoni dell’accaduto.
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