“Le relazioni greco - albanesi durante la Seconda Guerra ... - Padis

Alcuni capi ҫami hanno cercato di organizzarsi e hanno formato un
battaglione per proteggersi dagli attacchi delle brigate formate dai greci.
Anche la popolazione ҫama si è armata ma non ha accettato di collaborare
con i tedeschi, e non ha usato le armi contro la popolazone greca. In una
nota della Commissione della minoranza albanese ҫama si legge: “con tutti
i tentativi del fascismo e dei traditori e con tutte le sofferenze che
incombevano dal regime di Metaxa su questo popolo, noi abbiamo tenuto
un comportamento neutrale e pacifico...il popolo è stato armato, ma non ha
mai usato le armi contro la popolazione greca. Lo scopo per cui sono stati
armati è stato quello di proteggersi dalle possibili minacce che potevano
venire dalle forze ultra‐scioviniste greche 84 . “
La popolazione ha cominciato a organizzarsi nella guerra contro il
fascismo nell’inverno del 1942. Gruppi illegali della resistenza si erano
creati anche durante l’estate come quello a Filat voluto da Njazi e Kasem
Demi, Mustafa Sulo, Tahir Demi, Vehip Huso e molti altri. Questi gruppi
hanno operato con l’intenzione di diffondere le idee della Carta Atlantica
la quale garantiva ai popoli e alle minoranze etniche, libertà, uguaglianza e
il diritto di auto governare dopo la vittoria sul fascismo. Un famoso
battaglione come “Ҫameria” nel settembre del 1943 ha combattuto contro
le truppe tedesche in una battaglia che è durata quasi due mesi. Nel marzo
84 AMPJ, anno 1944, fasc 38, Rapporto della Commissione della minoranza albanese çama che si
trovava immigrata in Albania 26 Novembre 1944.
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