“Le relazioni greco - albanesi durante la Seconda Guerra ... - Padis

guerra 76 . L’ideologia comunista in Albania guadagnava terreno e i
sostenitori erano sempre più numerosi, questo coincide con la conclusione
delle trattative tra il Fronte Nazionale e il nuovo luogotenente del regno il
generale Pariani che aveva sostituito Jacomoni per una revisione profonda
degli accordi dell’aprile 1939. Nel marzo 1943 il Fronte Nazionale siglò
anche un accordo con il generale Dalmazzo con il quale si impegnava a
collaborare nella repressione degli atti di ostilità contro le truppe italiane 77 .
I due fronti sia quello Nazionale sia quello del movimento di liberazione
nazionale di Hoxha erano contrari al ritorno del re Zog e non chiesero mai
la legittimità del regime del re e del governo albanese del 1939. Questo
atteggiamento favorì in un certo senso le pretese e la politica greca in
merito alla questione del Vorio Epiro. Da quello che si può desumere
anche dai documenti dei vari archivi sia quelli dell’Ufficio Storico dello
Stato Maggiore dell’Esercito che quelli degli archivi di Stato Albanesi i due
popoli, quello albanese e quello greco erano vittime di una guerra che non
era provocata da loro. Per questo motivo, la simpatia e il sostegno
reciproco sarebbero state non solo utili durante la guerra ma anche una
base solida per lo sviluppo delle relazioni nel futuro.
76 Antonello Biagini, Op cit. p. 132
77 Ivi. p. 133
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