“Le relazioni greco - albanesi durante la Seconda Guerra ... - Padis

Grecia chiedono agli inglesi di dichiarare pubblicamente che i territori
albanesi sarebbero tornati quelli del 7 aprile 1939 e che il governo
britannico avrebbe aiutato la formazione di un governo nazionale
albanese. Queste dichiarazioni erano richieste dagli albanesi anche per
convincere quella parte della popolazione che vedeva nella Grecia il
nemico che aveva occupato quasi tutta l’Albania meridionale 51 . Nello
stesso tempo un gruppo di nazionalisti albanesi riuniti a Tirana propose al
Comandante della nona armata greca dislocata nella regione di
Gjirokaster, il generale Teholakoglu, l’organizzazione di una rivolta contro
gli italiani in tutta l’Albania in collaborazione con l’esercito greco a
condizione che la Grecia avesse riconosciuto l’indipendenza e l’integrità
territoriale dell’Albania. Il generale greco inoltrò la richiesta al governo di
Atene che però non diede mai una risposta ufficiale.
Una proposta concreta arriverà da parte di re Zog che contava di reclutare
molti suoi fedeli nell’Albania del Nord, e oltre 20 mila persone tra i
sostenitori fuori dai confini albanesi sopratutto dalla grande colonia di
albanesi presenti a Istanbul. La proposta di Zog inizialmente non venne
accettata nè dai greci nè dai britannici ma il governo britannico, nonostante
fosse perplesso riguardo le cifre che prometteva il re albanese in esilio
cominciò a prende in considerazione la sua proposta di reclutare circa 30
51 F.O., 371/29719, Lettera del Comitato Nazionale per la Liberazione Albanese a Istanbul, 20
gennaio 1941.
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