“Le relazioni greco - albanesi durante la Seconda Guerra ... - Padis

che una nuova epoca di collaborazione pacifica sta nascendo tra noi” 37 . Ma
se Atene esprimeva la sua felicità nei confronti dell’Italia come un “nuovo
vicino” riconoscendo il ruolo primario italiano nel Mediterraneo, non
erano in pochi tra i politici greci ad esprimere dubbi e perplessità nei
confronti della politica italiana. Molti dei politici greci temevano che l’Italia
dopo l’Albania potesse programmare anche l’occupazione della Grecia.
Nel frattempo il re albanese si era rifugiato proprio in Grecia e le autorità
greche non gli permisero di svolgere nessuna attività politica durante la
sua permanenza in territorio ellenico. Con questo atteggiamento il governo
greco esprimeva ancora una volta la sua neutralità all’occupazione
dell’Albania dall’Italia. Secondo molti storici l’atteggiamento greco non era
legato soltanto alla neutralità alla guerra, la Grecia voleva in qualche
maniera delegittimare l’autorità del re per creare una discontinuità dello
stato albanese e la messa in discussione del suo riconoscimento nell’arena
internazionale.
Dall’atteggiamento dello stato greco sembrò che anche Mussolini fosse
rimasto soddisfatto. In una occasione lui personalmente ordinò al suo
incaricato ad Atene di “visitare personalmente il generale Metaxàs per
esprimergli tutta la sua gratitudine per l’atteggiamento greco nei confronti
di re Zog e ringraziarlo per aver impedito al re tutte le sue iniziative che
37 The Greek White Book, London 1942, Documento nr. 28 p. 30
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