“Le relazioni greco - albanesi durante la Seconda Guerra ... - Padis

Inoltre, il re albanese Zog è stato costretto a lasciare l’Albania in seguito ad
un ultimatum, il parlamento albanese si è sciolto, e il governo albanese non
esisteva più.
Le autorità italiane in Albania una volta che si sono insediate hanno
diretto una campagna molte forte nel sostenere i diritti della minoranza
etnica albanese della Ҫameria. Tutta la campagna doveva servire per
creare la base del sostegno dell’opinione pubblica albanese per le
operazioni contro la Grecia. Il pretesto per entrare in guerra fu l’uccisione
di un pastore çam il quale è stato descritto dalla stampa italiana come “un
eroe albanese decapitato dagli squadroni greci che sono entrati in territorio
albanese per ucciderlo ” mentre, dalla stampa greca è stato descritto come
un bandito” 153 . L’ambasciatore americano in Grecia di quel periodo Mac
Veagh ricorda nel suo diario: “ le accuse legate all’uccisione del pastore
albanese sono infondate. É molto probabile che l’Italia non veda con
simpatia i confini albanesi. La Ҫameria è solo un pretesto..” 154 . La Grecia
con la legge nr. 2636/1940 ha dichiarato guerra all’Italia e all’Albania. Con
la stessa legge sono stati confiscati anche tutti i beni mobili e immobili dei
çami. Il pretesto di una tale azione contro i beni dei çami è stato il fatto che
due battaglioni di çami si sono schierati con le forze dell’Asse. Su questo
punto è importante sottolineare che come in tutta l’Europa, spinti anche
153 Jacomoni, Politica e Italise ne Shqiperi, Tirana 2005 p 85
154 Iatrides, Ambassador Mac Veagh Reports, Greece 1933-1947, New Jersey 1980 p. 213
164