“Le relazioni greco - albanesi durante la Seconda Guerra ... - Padis

guerra con l’Albania, gli albanesi hanno condotto i fascisti italiani a venire
in territorio albanese nonostante l’Albania fosse uno stato sovrano.
Secondo Cansacchi, l’occupazione dell’Albania non ha portato la
scomparsa dello stato albanese poiché l’intervento italiano è nato sulla base
dell’obiettivo per sostenere un movimento nazionale interno che mirava a
far cadere il regime di re Zog. La tesi di Cansachis sostenuta anche da altri
autori italiani come Quadri e Rizzo, che considerano l’unione italo‐
albanese come un’unione personale è stata sostenuta anche da una parte
della dottrina albanese del tempo. Gli studiosi greci si basano su queste
tesi e considerano i rapporti tra Italia e Albania nella II Guerra Mondiale
come “un’unione all’interno della quale le due parti hanno conservato la
loro sovranità fondando un unico organo in comune come era la corona”.
Le tesi che sostengono la perdita della sovranità albanese vengono da
molti autori noti italiani, albanesi e anche greci. Di una particolare
importanza è la dichiarazione del senatore a vita Andreotti che in una
intervista parlando dell’occupazione italiana del 7 aprile 1939 lo ha
descritto come “un’appropriazione della sovranità dello stato albanese”.
Galeazzo Ciano scrive che “definitivamente non è rimasto nulla della
sovranità dell’Albania, non c’è più una Albania indipendente ma una
provincia d’Italia”. Secondo Puto l’Unione tra Albania e Italia non era
determinata come risultato dell’applicazione delle leggi di eredità poiché
tra la casa reale italiana e quella albanese non c’erano legami di parentela.
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