“Le relazioni greco - albanesi durante la Seconda Guerra ... - Padis

anche il risultato della guerra tra le forze interne di EDES ed ELAS
all’interno delle quali c’erano anche albanesi çami. Infatti egli scrive nel
suo rapporto che “quando le forze del generale Zerva sono state costrette a
ritirarsi dalla Thesprotia verso l’isola di Corfù, i musulmani collaborando
con le forze di ELAS hanno combattuto contro l’EDES e alcuni di loro sono
rimasti uccisi nelle varie battaglie. Potrebbero essere stati questi i çami che
la propaganda albanese piange diffondendo la notizia che sono stati
giustiziati, con lo scopo di approfittare di un capitale politico per
l’Albania” 131 . Questa è stata una tesi che anche i diplomatici di Londra
hanno creduto. Il governo greco seguiva da vicino gli atteggiamenti del
Foreign Office e quelle del Dipartimento di Stato americano nei confronti
della questione çama e sembra che cercasse in ogni modo di canalizzare la
politica dei grandi poteri a suo interesse. Così Atene ha protestato
esprimendo stupore e ammarezza per la partecipazione dei rappresentanti
di Gran Bretagna e Stati Uniti nel Congresso dei Rifugiati çami il 23
Settembre 1945. Si può leggere questo atteggiamento nel memorandum del
governo greco consegnato al governo britannico a Londra dove si nota:
“era inaspettato che dopo tutti i dati dettagliati tramite i quali il governo
greco ha presentato la questione çama, i rappresentanti britannici e
americani in Albania avrebbero potuto svolgere incontri con persone, la
131 F.O 371/48094, Dichiarazione di Vasili Papayanis, l’ufficiale incaricato di svolgere delle
indagini per il massacro del marzo 1945, 14 luglio 1945.
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