“Le relazioni greco - albanesi durante la Seconda Guerra ... - Padis

greco i çami consapevoli delle loro colpe hanno cercato di fuggire insieme
ai tedeschi per sottrarsi alla condanna meritata. Nel memorandum del
governo greco inviato al governo britannico, si legge: “I çami musulmani i
quali hanno ucciso e saccheggiato i paesi cristiani e che hanno combattuto
insieme ai fascisti al servizio dell’Asse contro le unità greche della
Resistenza Nazionale hanno capito subito le conseguenze dei loro crimini
appena la macchina tedesca cominciò a sgretolarsi. Così senza perdere
tempo si sono allontanati insieme con i tedeschi verso l’Albania allo scopo
di sottrarsi per sempre alla condanna meritata che li aspettava 130 . Quindi il
governo greco ha cercato di presentare questo allontanamento della
popolazione çama come un evento che era successo prima che quel
territorio fosse occupato di nuovo dai greci e prima che le autorità greche
prendessero in possesso la Ҫameria. L’esercito greco il 13 marzo del 1945
ha compiuto secondo le fonti e le testimonianze dei çami, una serie di
massacri nei confronti della popolazione rimasta ancora in Ҫameria. Di
fronte alle accuse il governo greco ha indicato al colonello Vasili Papayanis
di svolgere delle indagini per il massacro del marzo 1945. Nel rapporto di
Papayanis, si nega la colpevolezza delle forze di Plastirasi giustificando gli
atti criminali: “casi isolati di uccisioni di albanesi da parte dei greci sono
avvenuti solo per vendetta”. Inoltre, secondo Papayanis le uccisioni erano
130 F.O, 271/48094 Memorandum del governo greco consegnato al governo britannico tramite
l’ambasciatore greco a Londra l’11 dicembre 1945
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