“Le relazioni greco - albanesi durante la Seconda Guerra ... - Padis

comprendeva Kosovo e Ҫameria. Questo è servito per coprire anche le
aggressioni contro la Grecia e mobilitare gli albanesi contro di loro... 122
Durante il regime di Metaxa negli anni ’30 molti çami furono carcerati e
molti altri internati. Dopo l’occupazione della Grecia i çami internati
rientrati e quelli carcerati hanno trovato la libertà. In questo periodo si
formarono due gruppi politici çami: quello radicale di Nuri e Mazar Dino
con i loro seguaci e il secondo gruppo moderato con a capo Musa Demi
che è l’icona della resistenza çama durante la Seconda Guerra Mondiale. Il
primo gruppo è stato più attivo dall’inizio sfruttando anche l’aiuto degli
italiani e l’insoddisfazione dei çami. Elefteria Manda racconta così un
episodio successo in un piccolo paese della Ҫameria: “a Margellic il 6
maggio 1941 è stato messo uno striscione dove vi era scritto “Margellic‐
Berlino‐Roma” e il 12 Maggio la città era decorata da bandiere albanesi e
italiane. Si fecero dei grandi festeggiamenti. I çami cominciarono a
provocare e Abdulla Aga chiese ai cristiani di gridare Viva il Duce!” 123 . La
propaganda italiana dichiarava che avrebbe corretto gli errori del passato
nella Conferenza degli Ambasciatori di Londra del 1913. Lo storico
albanese Hajredin Isufi ammette la propaganda fascista ma secondo lui
“gli albanesi con una logica sana non sono caduti nella trappola degli
italiani ed è per questo motivo che gli italiani non hanno trovato il
122 Storia dell’Albania, Vol III, Tirana 1985, p.491
123 Eleftheria Manda, “I musulmani Camidis tis Ipiru” Selanicco 2004 p.138-139
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