“Le relazioni greco - albanesi durante la Seconda Guerra ... - Padis

della minoranza çama era quasi imposta, poiché i membri dei gruppi
nazionalisti oltre che essere degli antiçami fanatici e irreparabili erano in
una percentuale impressionante gente con una fisionomia criminale 120 . Il
primo sforzo per l’espulsione dei çami è stato compiuto negli anni ‘22‐‘25,
con lo scambio delle popolazioni tra Grecia e Turchia. Mentre la II Guerra
Mondiale fu ritenuto come momento opportuno per concludere la loro
espulsione e realizzare l’obiettivo. Il governo greco in principio ha
approvato questa azione e ha preso tutte le misure legali e diplomatiche
per impedire il rientro dei çami nei loro territori.
La politica greca era molto attiva e la sua diplomazia ha cercato di
convincere il Foreign Office che la propaganda albanese intorno alla
questione çama fosse infondata e che “la maggior parte dei musulmani
della Thesprotia (Ҫameria) dopo essere stati al servizio degli italiani e più
tardi come collaboratori dei tedeschi, ha seguito questi ultimi nel loro ritiro
verso l’Albania preferendo non rimanere in Grecia poiché la loro
collaborazione sarebbe stata condannata dai tribunali greci 121 . La
propaganda fascista aveva convinto l’opinione pubblica albanese che
collaborando potevano finalmente creare una grande Albania che
120 Jorgos Margaritis, op. cit. p 113, Secondo Margaritis, la filologia sulla natura criminale
“nata” dei çami è stata menzionata dopo la pulizia etnica sanguinosa di questa comunità, con lo
scopo di smorzare le impressioni della comunità internazionale.
121 F.O, 371/48094, Annuncio dell’incaricato d’affari dell’ambasciata greca a Londra J.
Romanos inviato al Foreign Office. 4 dicembre 1945
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