“Le relazioni greco - albanesi durante la Seconda Guerra ... - Padis

orgoglioso e vantarci solo per gli atti commessi da veri uomini. L’uccisione
di donne e bambini non concilia con il grande cuore del popolo epirota che
desidera rimanere pulito e coraggioso nella sua storia” 118 .
Le fonti e i documenti parlano chiaro di tutti i çami uccisi, tra gli storici
greci, invece, sono pochi quelli che ammettono la colpa del generale Zerva,
mentre quelli albanesi cadono spesso in un nazionalismo sfrenato nel
trattare la questione çama. Per quanto riguarda il trattamento della
questione dalla diplomazia internazionale, i greci lo considerano un
argomento chiuso, una storia del passato, e danno la responsabilità solo a
delle bande disorganizzate che hanno agito per conto loro. Mentre la
diplomazia albanese negli anni subito dopo la guerra mondiale ha cercato
più volte con i memorandum diretti alle Nazioni Unite di risolvere il
problema dei çami specialmente di quei çami che erano stati espulsi e
rifugiati in Albania. C’è da dire che il governo albanese del dopoguerra
non ha preso molto a cuore la questione çama anche perché molti di loro
erano considerati come sostenitori di altre formazioni politiche durante la
guerra come il Fronte Nazionale albanese. Oggi i politici albanesi, tranne il
partito politico dei çami, non sono molto propensi a discutere e affrontare
la questione delicata della Ҫameria.
118 Zhango N., op cit p 321
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