“Le relazioni greco - albanesi durante la Seconda Guerra ... - Padis

Lo storico greco Eleftheria Manda pare invece voler giustificare i massacri
di Zerva a Paramithia e nel suo libro scrive: “l’odio che avevano
accumulato e che avevano coltivato per tutti gli atti violenti che avevano
commesso a fianco degli occupatori italiani e tedeschi è scoppiato sulle
teste dei musulmani albanesi... le informazioni raccolte da varie fonti in
molti casi sono contraddittorie e non ci permettono di avere un quadro
molto chiaro degli accadimenti. Era noto da prima il rischio di atti di
vandalismo che si svolgevano contro i çami di Thesprotia... della conquista
di Paramithia faceva parte anche una banda indipendente formata dagli
stessi Parathimioti che odiavano gli albanesi ed era molto difficile
controllare la situazione in momenti di crisi con una carica psicologica
altissima. Il 10 Luglio lo stesso Zerva ha rilasciato un ordine dove si
ammetteva che i membri della decima divisione non avevano tenuto un
comportamento giusto. “Sono a conoscenza di cosa abbia subito la
popolazione greca per mano di turco‐albanesi, ma questo non vuol dire
che si dovrà paralizzare la disciplina... 117 ”. E l’ordine di Zerva, scrive
Manda si concludeva con minacce contro coloro che avrebbero ripetuto nel
futuro atti di violenza contro i çami. Secondo lo storico Zhago quando
scrive dei massacri a Paramithia non c’è nulla di cui vantarsi: “da quello
che ho potuto raccogliere possiamo vedere la nostra faccia nella storia.
Dobbiamo vergognarci per quello che non si addice al nostro popolo
117 Manda E. op cit p 178-182
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