“Le relazioni greco - albanesi durante la Seconda Guerra ... - Padis

sopravvissuti sono stati radunati e inviati nelle isole dell’Egeo 114 . Secondo
le statistiche in possesso dell’associazione ʺҪameriaʺ di Tirana, negli
attacchi che sono stati fatti nel corso degli anni 1944‐1945, nei villaggi çam
sono morti in totale 2771 civili albanesi e precisamente come segue:
“A Filat e dintorni 1286 morti, Igoumeniza e dintorni 192 morti, a
Paramithia e nelle periferie 673 morti e a Parga 620 morti. Sono state
saccheggiate e bruciate 5800 abitazioni in 68 villaggi. In un elenco
dettagliato delle perdite materiali si contano 110.000 pecore, 24.000
mandrie di bovini, 25.000 tonnellate di grano, 8000 tonnellate di olio
commestibile. 115
Come risultato di questa guerra contro i çami si stima che 28.000 di essi si
siano trasferiti in Albania stabilendosi nella periferia di Valona, Durazzo e
Tirana. Diverse centinaia di çami si sono sistemati lungo la costa di Himara
nelle abitazioni lasciate dalle famiglie che sono fuggite durante i
combattimenti feroci, in primo luogo contro gli occupanti dell’Asse e più
tardi, nel 1944, tra il Fronte Nazionalista greco per la liberazione dell’Epiro
del Nord e i combattenti del Fronte Nazionale albanese. Alcuni dei çami si
sono collocati nei villaggi già esistenti lungo la costa, come Borsh, in cui
tradizionalmente vi erano musulmani rafforzando il carattere non ellenico
114 Meta B., op cit p 223-224
115 Dati dell’Associazione albanese ameria raccolti e pubblicati in “Masakra ne ameri”
Deshmite e te mbijetuarve, permbledhje dokumentash arkivore”, dell’autore Kastriot Dervishi,
Tirana 2009.
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