“Le relazioni greco - albanesi durante la Seconda Guerra ... - Padis

parte dell’Assemblea delle Nazioni Unite quando il governo albanese
ricevette circa 26 milioni di dollari in aiuti umanitari. Da quel momento la
questione della Çamëria è rimasta in sospeso e mai risolta. Oggi il governo
greco non riconosce una questione çama e nega la presenza di minoranze
all’interno del suo territorio. Mentre il governo albanese è sempre rimasto
passivo ricattato di continuo dai greci che minacciano di bloccare il
processo di integrazione europea tanto atteso dagli albanesi e di
rimpatriare i quasi 600 mila immigrati albanesi che lavorano oggi in
Grecia. Inoltre, per il governo albanese la questione della Çamëria è oggi
più economica che politica, mentre il fattore economico è solo uno degli
elementi delle richieste dei çami.
Infatti, la questione çama pone tre fondamentali aspetti: prima di tutto è il
riconoscimento di questo problema da parte del governo greco il che
aprirebbe la strada ai negoziati per quando riguarda gli altri aspetti; l’altro
punto fondamentale è la questione dei beni confiscati ai çami, si dovrebbe
trovare una soluzione che soddisfi entrambe le parti senza creare squilibri
di geopolitica e infine rimane la questione della cittadinanza greca dalla
quale il governo greco ha privato i çami cacciati dalle proprie abitazioni.
Oggi, in Albania ci sono oltre trecentomila çiami. L’avvento del regime
comunista, dopo la Seconda Guerra Mondiale, mise a tacere il tutto e la
questione della Çamëria rimase in sospeso per più di mezzo secolo. A
11