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Capolavoro di aristocrazia
Padre Emilio Venturini ha lasciato in eredità alle sue figlie
l’attenzione agli ultimi
Quella di Sant’Andrea apostolo
– ricostruita nel 1743 sul sito di un
precedente tempio medievale – è una
chiesa aristocratica nell’architettura,
nell’ornato e nei decori.
Nobile la facciata, che incornicia il
portale e il finestrone a mezzaluna sovrastante
(quasi fossero un altare e la
sua pala) con una serie di alte colonne,
sormontate da capitelli, cimati a loro
volta da timpano ad arco tripartito. La
scenografia si completa con i due portali
minori abbelliti da timpano triangolare.
Al fasto barocco della facciata
corrisponde l’interno a tre navate,
semplice: lo spazio è scandito da una
serie di pilastri, collegati da archi che
corrono a reggere il tiburio, sormontato
a sua volta da cupola ottagonale, al
centro del transetto. Qui l’architettura
ruota attorno a questo centro con i
suoi pilastri e le sue colonne, con le sue
nicchie e le sue statue. Guarda all’altare
postconciliare, situato sotto la cupola
perché lì c’è il punto gravitazionale,
dove la terra (altare) fa asse con
il Cielo (cupola): lì è lo spazio dei santi
misteri, dove “gli angeli di Dio – in base
alla visione di Giacobbe – salgono e
scendono” (Esodo 28,12): salgono con i
voti e le preghiere dei fedeli, scendono
con i favori celesti per l’umanità.
Aristocratica la suppellettile e la
dotazione di paramenti, pregevoli le
statue dei santi Pietro e Andrea, Felice
e Fortunato, di san Nicolò e di san
Giovanni Nepomuceno. Aristocratico
il dossale cinquecentesco del battistero,
come anche il dipinto della Crocifissione
del Palma (o del Buonconsiglio?)
con la disposizione simmetrica
PAGINA DELLA CHIESA
dei personaggi e l’espressione di un
dolore composto. Prezioso l’apparato
d’argento che orna nelle solennità l’altare
dell’Addolorata, su cui troneggia
dal 1730 il gruppo ligneo della Deposizione
di Antonio Chiesa. Intense le decorazioni
della cupola e del transetto,
prodotte tra il 1910 e il 1912 dal pittore
anconetano Luigi Cherubini, che si
situa tra la pittura descrittiva e lo stile
liberty del primo ‘900. Nella Cappella
dell’Addolorata predominano temi
mariani, nella Cappella opposta di
Sant’Andrea scene evangeliche della
vita dell’apostolo di Betsaida.
D’altra parte questi restano nella
chiesa i due punti dove si concentrano
da secoli le pratiche religiose più
significative. Le due confraternite
storiche (quella dei pescatori e quella
dell’Addolorata) stanno a testimoniare
l’attaccamento dei fedeli a que-
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